di Federica Marengo martedì 14 marzo 2023

-Nella 383° giornata di guerra in Ucraina, il gruppo filorusso Wagner ha annunciato sul proprio canale Telegram di aver preso il controllo a Bakhmut di uno dei locali dell’impianto Azom in capo all’azienda Vostokmash ,dove si lavorano i metalli non ferrosi. Secondo i combattenti del gruppo Wagner, le forze armate ucraine starebbero operando intensamente con tutti i tipi di armi.
Sulla situazione nella regione orientale del Paese, si è espresso il Presidente ucraino Zelensky, che nel suo messaggio serale alla popolazione, ha spiegato: “Come sempre oggi sono stato in contatto con i nostri comandanti. È molto duro a est, molto doloroso. Dobbiamo distruggere il potere militare del nemico e lo distruggeremo. Belogorivka e Maryinka, Avdiivka e Bakhmut, Vugledar e Kamianka e tutti gli altri luoghi in cui ora si sta decidendo quale sarà il nostro futuro”.
Stamane, invece, lo stesso Zelensky, che ha incontrato il Primo ministro islandese Jakobsdottir, del quale ha incassato il sostegno e ,con il quale ha parlato del lavoro per consegnare la Russia alla giustizia per i crimini di guerra commessi in Ucraina, ha tenuto un’altra riunione con lo Stato maggiore del Paese, nella quale è stata espressa una posizione comune in merito all’ulteriore tenuta e difesa proprio della città di Bakhmut.
Tuttavia, per il New York Times, le forze di Mosca, pur attaccando l’Ucraina orientale per ottenere un vantaggio tattico prima di possibili offensive primaverili, “starebbe ottenendo solo guadagni minimi dal costo spaventoso per entrambe le parti”, mentre per il Washington Post, viste le ingenti perdite di uomini e di armi da parte delle forze armate di Kiev dall’inizio della guerra, i funzionari occidentali “starebbero mettendo in dubbio che resistere a Bakhmut sia una strategia saggia”.
Secondo l’intelligence britannica, invece, nelle ultime settimane “la carenza di munizioni per l’artiglieria russa sarebbe probabilmente peggiorata, al punto che , in molte zone del fronte, sarebbe in vigore un razionamento estremamente stringente delle munizioni”.
Sugli altri versanti, un missile russo ha colpito il centro della città di Kramatorsk, danneggiando 6 edifici e causando la morte di una persona e il ferimento di 9, così come a Kharkiv una donna è rimasta uccisa in un raid russo. Allarme antiaereo a Kiev, invece, poi rientrato.
Nella regione di Zaporizhzhia, invece, i servizi d’emergenza hanno riferito che un auto è stata fatta saltare in aria nel cortile di un edificio a Melitopol, causando il ferimento e il ricovero di una persona e la morte di altre due. Secondo quanto riportato dall’agenzia Ria Novosti, Vladimir Rogov, esponente del consiglio principale dell’amministrazione filorussa della regione, avrebbe definito l’incidente “un attacco terroristico organizzato dall’Ucraina”.
Infine, almeno due fonti militari occidentali hanno riferito di un incidente sul Mar Nero che ha coinvolto jet russi e un drone Reaper di fabbricazione americana di proprietà sconosciuta. Il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale USA, Kirby, ha confermato lo scontro e ha annunciato che il Dipartimento di Stato intende contattare le autorità russe per esprimere la “preoccupazione” degli Stati Uniti per quanto avvenuto. Convocato, infatti, l’ambasciatore russo negli USA per chiarimenti,ma Mosca nega che vi sia stata una collisione tra jet russi e drone USA.
A Mosca, il portavoce del Cremlino, Peskov, nella consueta conferenza stampa, ha dichiarato che “nessuna soluzione negoziata del conflitto in Ucraina è possibile a meno che l’Ucraina consideri la situazione di fatto e le nuove realtà”, per poi affermare riguardo all’apertura da parte della Corte di due casi per crimini di guerra contro la Russia legati all’invasione dell’Ucraina , uno, per il rapimento di bambini ucraini e, l’altro per l’attacco deliberato alle infrastrutture civili del Paese, che “la Russia non intende riconoscere la giurisdizione della Corte penale internazionale”.
Sempre a Mosca, poi, la Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha approvato una legge che rende più stringenti le limitazioni alle critiche sulla “Operazione militare speciale” in Ucraina. La nuova legge prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di “notizie false” e fino a 7 anni per diffamazione di tutti i partecipanti all’operazione, non più solo i militari delle forze armate regolari, ma anche per i “volontari”, compresi quelli del gruppo Wagner.
Il Presidente russo Putin, intanto, nel corso di una conversazione con gli operai di una fabbrica dell’industria aeronautica a Ulan-Ude, nella regione siberiana della Buriazia, ha dichiarato che “la Russia in Ucraina sta lottando per la “sopravvivenza” della sua “statualità” e ha ammesso il pericolo dell’impatto a medio termine delle sanzioni occidentali sull’economia nazionale. Il numero uno del Cremlino, inoltre, ha spiegato che “Le pressioni sulla Russia sono cominciate dopo il collasso dell’Unione Sovietica. Gli avversari hanno usato contro il suo Paese anche il terrorismo. Ora, ha aggiunto, gli interessi geopolitici dell’Occidente sono diventati molto più importanti per loro di quanto non fossero i contrasti ideologici con l’Urss”.
Riguardo all’invio di armi a Kiev, il ministero della Difesa olandese ha fatto sapere che i Paesi Bassi forniranno dragamine all’Ucraina, radar per droni e un sistema M3 per costruire rapidamente ponti, mentre , secondo il Times of Israel, il Primo ministro israeliano, Netanyahu, ha convocato una riunione per valutare l’opportunità di inviare aiuti militari all’Ucraina per affrontare l’invasione russa, nel corso della quale, però, non sarebbe stata ancora presa alcuna decisione.
Confermato , invece, il sostegno in armi a Kiev da parte del Presidente USA Biden e del Premier britannico Sunak, nel corso di un vertice svoltosi a San Diego, affinché “l’Ucraina vinca la guerra e si assicuri una pace duratura”.
Infine, riguardo alla proposta russa di estendere le esportazioni di grano e fertilizzanti attraverso il Mar Nero per soli due mesi a partire dalla scadenza dell’intesa siglata con la mediazione di Onu e Turchia, il ministro delle Infrastrutture ucraino Kubrakov, ha espresso le proprie critiche, sottolineando che: “L’iniziativa per i cereali del Mar nero prevede almeno centoventi giorni di proroga: la posizione della Russia di prorogarla di soli sessanta giorni contraddice quindi il documento firmato dalla Turchia e dall’Onu. Kiev attendeva la presa di posizione ufficiale delle Nazioni Unite e di Ankara, quali garanti dell’iniziativa”.
Quanto alla politica italiana, nel pomeriggio, si è svolto a Palazzo Chigi il confronto tra il ministro dell’Economia Giorgetti, il Viceministro Leo e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl sul Dl delega contenente la Riforma del Fisco ,che approderà in CdM, giovedì.
Al termine del confronto il segretario della Cgil, Landini, intercettato dai cronisti, lamentando la mancanza di coinvolgimento, ha affermato : “Male l’incontro sul merito e sul metodo”, mentre il segretario della Cisl, Sbarra ha parlato di un : “Confronto inadeguato”, invitando il Governo ad accelerare su pensioni, salute e sicurezza .Il segretario Uil, Bombardieri ha invece affermato: “Basta informative, bisogna tagliare il cuneo di 5 punti'”. Giudizio positivo sulla riforma è stato espresso invece dal segretario dell’Ugl, Capone ,che ha detto: “Misure a favore del lavoro, ma attendiamo i dettagli”.
Domani, invece, sarà la volta del confronto tra Esecutivo e associazioni di categoria e ordini professionali.
La Riforma del Fisco, come spiegato da una nota di Palazzo Chigi, è volta a favorire il lavoro dipendente, con l’obiettivo prioritario di aiutare le famiglie, i giovani e le donne , a ridurre la pressione fiscale per le aziende, ad aumentare l’occupazione e gli investimenti, nonché a semplificare gli adempimenti, a realizzare la collaborazione tra Fisco e contribuente , a incentivare il rientro dei capitali e , quindi, a rafforzare la lotta all’evasione fiscale.
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