di Federica Marengo lunedì 13 febbraio 2023
-Nella 354° giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi sono proseguiti sia sulla regione nord-orientale, che su quella sud-orientale. In particolare, sotto attacco delle forze di Mosca, Kharkiv, con la città di Kupiansk, dove sono state colpite le abitazioni civili e Kherson, dove è rimasto ucciso un civile.
Sotto attacco, anche Donetsk, con la città di Vuhldar, dove, come riportato dal funzionario militare ucraino, Dmytrashkivskyi, è stata distrutta quasi un’intera brigata russa di 5000 soldati, Lugansk, Bakhmut , Sumy, Mykolaiv e Zaporizhzia. Attacchi, che hanno causato la morte di 4 persone e il ferimento di 3.
Le forze armate tedesche, intanto, hanno iniziato oggi l’addestramento dei soldati ucraini all’uso dei carri armati Leopard 2, che dovrebbe terminare entro fine marzo, in concomitanza con la consegna dei carri armati a Kiev,mentre il portavoce del governo tedesco Hebestreit, in conferenza stampa, ha dichiarato che “veri colloqui di pace saranno possibili solo dopo che la Russia avrà ritirato le sue truppe”.
Infine, se il ministro dell’Energia ucraino, Galushchenko, ha reso noto che oggi, il sistema energetico è tornato efficiente dopo il massiccio attacco missilistico russo contro le infrastrutture energetiche di venerdì scorso, la Vicepremier ucraina Vereshchuk, ha lanciato l’allarme “ecocidio”,poiché la Russia starebbe deliberatamente prosciugando il bacino di Kakhovka, nell’Ucraina meridionale, usato anche come fonte di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove, per l’intelligence britannica, Mosca avrebbe rafforzato le difese nella regione.
Sul fronte russo, secondo una dichiarazione del comandante del distretto militare centrale, ripresa dal Guardian, le forze di Mosca avrebbero” sfondato le difese ucraine” e sarebbero “riuscite ad avanzare di diversi chilometri in profondità, spostando la linea del fronte di 2 chilometri a ovest in quattro giorni”. Stando poi a quanto dichiarato dal leader ceceno Kadyrov, alla guida delle truppe russe, Mosca dovrebbe prendere Kharkiv e Odessa.
Inoltre, secondo quanto riferito dall’agenzia Tass, il ministero della Difesa russa starebbe costruendo un sistema di condotte idriche di 200 chilometri per collegare la regione di Rostov, al confine con l’Ucraina, con le zone del Donbass annesse da Mosca.
Sul fronte diplomatico, mentre l’ambasciata americana a Mosca e quella francese hanno esortato ,mediante comunicato, i propri cittadini a lasciare, rispettivamente, Russia e Bielorussia, il segretario generale della Nato ( i cui siti web sono stati oggetto nelle ieri di un attacco hacker), Stoltenberg, nel corso della conferenza stampa in vista della Ministeriale della Difesa di domani, sottolineando la necessità di aumentare la produzione industriale di munizioni, data la carenza, ha affermato che il Presidente russo Putin “starebbe preparando nuove offensive, di cui una sarebbe già in corso””, e ha precisato che “l’invio di aerei è cosa diversa dalla no fly-zone”, auspicando che “se ne parli domani a Ramstein”.
Il portavoce del ministero degli Esteri, Nikolenko, invece, replicando alle dichiarazioni del Presidente di FI, Berlusconi sul Presidente Zelensky, rilasciate ieri, all’uscita dal seggio elettorale presso il quale si è recato a votare per le elezioni Regionali in Lombardia, (“Se fossi stato il presidente del Consiglio a parlare con Zelensky non ci sarei mai andato ,perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due Repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto. Giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore. Penserei che il signor presidente americano, Joe Biden, dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli: “è a tua disposizione, dopo la fine della guerra, un Piano Marshall per ricostruire l’Ucraina da 9 mila miliardi di dollari, a una condizione, che tu domani ordini il cessate il fuoco, anche perché noi da domani non vi daremo più dollari e non ti daremo più armi”), ha scritto su Facebook: “Le accuse insensate di Berlusconi contro Zelensky sono un tentativo di baciare le mani di Putin, insanguinate fino ai gomiti. Un tentativo di dimostrare la sua lealtà al dittatore russo. Apprezziamo invece molto la pronta risposta di Meloni, che ha riaffermato l’incrollabile sostegno all’Ucraina”.
Affermazioni, quelle del Presidente di Forza Italia, Berlusconi, cui è seguita una nota di Palazzo Chigi, che ha ribadito il pieno sostegno a Kiev: “Il sostegno all’Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto, come chiaramente previsto nel programma e come confermato in tutti i voti parlamentari della maggioranza che sostiene l’esecutivo”, e una nota di Forza Italia, in cui si legge: “Il sostegno del presidente Berlusconi in favore dell’Ucraina, non è mai stato in dubbio. Ha solo espresso la sua preoccupazione per evitare la prosecuzione di un massacro e una conseguente grave escalation della guerra, senza venire mai meno all’adesione di FI alla maggioranza di governo, alla posizione della Nato, dell’Europa e degli Usa. Berlusconi non ha mai nominato Putin, dal quale ha più volte sottolineato di essere rimasto deluso, ha solo spiegato che nessuno è esente da responsabilità”.
Il Vicepremier e ministro degli Esteri, in quota FI, Tajani, poi, ha dichiarato: “Forza Italia è da sempre schierata a favore dell’indipendenza dell’Ucraina, dalla parte dell’Europa, della NATO e dell’Occidente. In tutte le sedi continueremo a votare con i nostri alleati di governo rispettando il nostro programma”, ribadendo stamani, a fronte delle parole del portavoce del ministro degli Esteri ucraino Kuleba, nell’ambito dell’inaugurazione dell’anno Accademico della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma: “La posizione del governo è sempre la stessa. Berlusconi è un uomo di pace, non ha cambiato di certo le sue posizioni a sostegno dell’Ucraina, della Nato e dell’Occidente”.
Proprio il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, in un discorso televisivo, ha annunciato il varo di nuove sanzioni da parte degli alleati , che saranno presentate il 24 febbraio, giorno del primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina.
In merito alla questione delle esportazioni di gas, il Vice primo ministro russo Novak, in un articolo sulla rivista Energy Policy, ha evidenziato come “le esportazioni di gas, nel 2022, siano scese del 25,1%” e ha ribadito che “la Russia non venderà più petrolio o prodotti petroliferi ai Paesi che aderiscono al Price cap”.
A tal proposito, mentre cala il prezzo del gas sul mercato di riferimento di Amsterdam, così come il prezzo del diesel rispetto alla benzina (per la prima volta dalla fine di agosto 2022), il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso, in partenza per una missione in Azerbaigian, in un’intervista a Il Messaggero, ha affermato che: “Entro quest’anno ci affrancheremo dalla Russia a fronte del 40%” di gas “che acquistavano da Mosca nel 2021 e del 16% registrato lo scorso anno. Dal prossimo anno potremo fornire anche altri Paesi e in poco tempo diventeremo l’hub del gas europeo, anche grazie al raddoppio del TAP azero. Con i due rigassificatori di Piombino e Ravenna che saranno installati prima dell’estate, saremo liberi dalla Russia. Altrettanto dobbiamo fare sul fronte dell’elettricità, per il quale come avevano previsto l’accordo europeo sul price cap ha contributo a far crollare i prezzi: siamo intorno a 55 dollari a fronte degli oltre 300 superati in agosto. Se ci avessero ascoltato prima avremmo risparmiato oltre 70 miliardi di euro che abbiamo dovuto destinare a imprese e famiglie. Ma non basta: serve produrre più energia per giungere alla piena sovranità, è questo il campo della politica industriale. Stiamo predisponendo la legge annuale sulla concorrenza in cui vi sarà spazio anche per alcune misure di semplificazione per le aziende”.
Quanto alla politica interna italiana, la Presidente del Consiglio Meloni, che oggi ha annullato ogni impegno in agenda per via di uno stato febbrile, ha commentato via social il risultato delle elezioni Regionali tenutesi fra ieri e oggi in Lombardia e nel Lazio, che hanno visto, secondo le proiezioni, che hanno confermato gli exit poll , l’affermazione dei candidati del centrodestra, in Lombardia, il Presidente uscente, Fontana e ,nel Lazio, l’avvocato ed ex Presidente della Croce Rossa italiana,Rocca.
Secondo il Consorzio Opinio Italia per la Rai, infatti, con copertura al 12%, in Lombardia, Attilio Fontana, avrebbe raggiunto il 54,4% dei voti, seguito da Pierfrancesco Majorino (centrosinistra-M5s) con il 33,3%, Letizia Moratti (Terzo polo) al 10,7% e Mara Ghidorzi (Unione popolare) all’1,6%.
Sempre secondo Opinio Rai, nel Lazio, con una copertura al 18%, Francesco Rocca avrebbe raggiunto il 52,2% dei voti (coalizione di Cd al 53,8%), seguito da Alessio D’Amato al 34% (coalizione CS e Terzo Polo al 33,7%) e Donatella Bianchi al 12% (M5S all’11,1%).
Riguardo alle liste dei partiti, sempre secondo le proiezioni Opinio Rai, in Lombardia, con un campione del 12%, al primo posto si sarebbe attestato Fratelli d’Italia con il 25,6%, seguito dal Pd con il 20,8 , dalla Lega con il 16%, da Forza Italia con il 6,6%, dalla Lista civica Fontana Presidente al 6,3 e dalla Lista civica Moratti presidente al 6,2%.
Nel Lazio, con un campione al 18%, Fratelli d’Italia si sarebbe attestato al 31,2%, seguito da Pd al 20,9% , M5S al 9,9%, Forza Italia all’8,7, Lega all’8,6 e Azione-Italia Viva al 4,9%.
Netta l’astensione, con una media del 40% rispetto al numero degli aventi diritto al voto, rispetto al 70% di votanti delle ultime elezioni Regionali del 2018. In Lombardia, raggiunto il 41,67% di astensionismo e nel Lazio, il 37,2%, con il picco della Capitale, dove ha votato 1 elettore su 3.
Da qui, la soddisfazione della Premier, nonché Presidente di FdI, Meloni, che, congratulatasi con gli eletti, ha scritto: “Complimenti a Francesco Rocca e Attilio Fontana per la netta vittoria di queste elezioni regionali, sicura che entrambi daranno il massimo per onorare il voto e il mandato ricevuto dai cittadini di Lazio e Lombardia. Un importante e significativo risultato che consolida la compattezza del centrodestra e rafforza il lavoro del Governo”.
Soddisfazione, quest’ultima, espressa anche dai leader delle altre forze di governo, come il segretario della Lega, nonché Vicepremier e ministro delle Infrastrutture dei Trasporti, Salvini , che ha detto: “Non mi appassiona il confronto interno, è una vittoria di squadra. In alcune province lombarde Lega e Lista Fontana sono il primo partito”, dalla capogruppo al Senato di FI Ronzulli, che ha affermato : “Siamo soddisfatti del lavoro di squadra del centrodestra. Forza Italia dimostra di essere la forza centrale e moderata della coalizione. I sondaggi davano Moratti al 15%, stiamo vedendo i risultati di Azione e Italia Viva. Calenda voleva far sparire politicamente Berlusconi, al signor Calenda dedico un byebye. Game over”, e dai rispettivi candidati comuni, in Lombardia, l’uscente Fontana,che ha spiegato: “E’ stata una vittoria di squadra, portata avanti in maniera coesa da tutta la coalizione Sono soddisfatto che i cittadini hanno compreso la nostra capacità di affrontare momenti difficili e complicati. Il primo sentimento è la gioia per i lombardi che hanno capito il nostro lavoro.La democrazia c’è, perché nel momento in cui c’è espressione del voto si realizza. Bisogna smettere di delegittimare la politica, credo sia l’aspetto più grave su cui siamo tutti responsabili. La politica deve essere valutata per il ruolo che deve rivestire all’interno di una democrazia. Dobbiamo cercare di essere più vicini ai cittadini per far capire che il loro voto è comunque importante ,penso che questo buon risultato sia dovuto al fatto che ho sempre dialogato con tutte le componenti della Regione” e nel Lazio, Rocca, che ha detto: “E’ stata una corsa breve ma intensa .Prevale ora il senso di responsabilità che è enorme, bisogna risollevare una sanità distante e che mortifica i cittadini. L’astensionismo poi sottolinea che 10 anni di centrosinistra hanno allontanato i cittadini. Ci impegneremo per far tornare fiducia e partecipazione”.
In casa delle Opposizioni, invece, il candidato Presidente della Regione Lombardia del centrosinistra, Majorino, sostenuto dal M5S, ma non dal Terzo Polo (Azione e Italia Viva), che ha appoggiato la candidatura di Letizia Moratti, annunciate le dimissioni da europarlamentare per l’ingresso in Consiglio regionale, ha commentato: “Abbiamo affrontato a testa alta una partita difficile. Abbiamo preso il maggior consenso nell’ambito del voto giovanile. Il dato dell’astensionismo è preoccupante, non va trascurato, però non deve essere un alibi perché siamo di fronte a un’affermazione della destra assolutamente netta. Il giudizio degli elettori è stato spietato su Letizia Moratti, che mi risulta non essere entrata in consiglio regionale. Mi auguro che il Terzo polo rifletta sulla scelta che lo ha portato a sostenerla”, riecheggiato dal segretario uscente del Pd Letta, che ha dichiarato: “Il Pd rimane la seconda forza politica in Lombardia e Lazio e il primo partito di opposizione e respinge la sfida di M5S e Terzo Polo. l tentativo ripetuto di sostituirci come forza principale dell’opposizione non è riuscito. I fatti. I nostri due candidati in Lombardia e Lazio ottengono più voti delle scorse regionali. Le nostre liste, oltre il 20%, prendono più delle politiche. M5S e Terzo polo non hanno voluto coalizzarsi, dimezzano i voti e se la prendono con noi”, mentre l’aspirante neo segretaria del Pd, Schlein,in lizza con il Presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini, l’ex ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti De Micheli e il deputato Cuperlo, ha invocando un “cambio di volti” nel partito, evidenziando: “La sconfitta in Lazio e Lombardia è netta, malgrado gli sforzi dei nostri candidati e di chi si è speso. Ora bisogna cambiare per davvero. Solo così si potrà ricostruire un campo progressista e tornare a vincere insieme”.
La candidata Presidente della Regione Lombardia del Terzo Polo (il cui segretario regionale Carretta ha rassegnato le dimissioni), Moratti, in conferenza stampa, ha detto: “Sono convinta che ci sia spazio per ricostruire una proposta politica nuova e che dalla Lombardia partirà questa proposta. Penso che nei prossimi giorni sarà importante rivedere le diverse liste per capire il peso del voto civico. Credo che in democrazia si vince e si perde, ma si vince comunque se ci si mette in gioco anche con coraggio in posizioni scomode”.
Il leader di Azione-Terzo Polo, Calenda, invece, ha così commentato il risultato delle elezioni: “La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile: vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nell’ipotetico formato del campo largo. Letizia Moratti è stata coraggiosa e si è spesa moltissimo, ma fuori.. dal bacino di voti del Terzo Polo non siamo riusciti ad attrarre consensi. Stessa cosa è accaduto a Alessio D’Amato, a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti, rispetto al bacino dei voti PD-Terzo Polo. Per quanto riguarda la nostra lista i risultati sono stati particolarmente penalizzati dal meccanismo bipolare delle elezioni regionali e della minor presenza del voto di opinione. La costruzione di un partito unico del centro riformista, liberale e popolare diventa ancora più urgente”.
Il candidato Presidente della Regione Lazio del centrosinistra e del Terzo Polo, D’Amato,invece, ha sottolineato: “I veri sconfitti sono i Cinque stelle. Credo che Conte debba riflettere sulle scelte compiute e sulla decisione di non proseguire un’esperienza di governo che ci ha visto alleati”.
“Risultato insoddisfacente”, per la candidata alla presidenza della Regione, Lazio, del M5S, Bianchi, così come per il Presidente pentastellato Conte, che ha dichiarato: “Risultato non soddisfacente, non siamo soddisfatti. È un impegno a fare di più. Poco fa è uscito un sondaggio che ci dà in crescita a livello nazionale. Non vanno confusi i piani. Buon lavoro a Rocca e a Fontana, ci auguriamo possano fare del bene per la comunità laziale e quella lombarda. Il PD parla della nostra performance. Ascoltare il redivivo Letta che sembra stappare le bottiglie di champagne e poi nel Lazio consegnano la regione alla destra.. fossi il loro avrei poco da festeggiare, se si accontentano buon per loro”.
Intanto, a Bruxelles, il Commissario agli Affari economici Gentiloni ha presentato in conferenza stampa i dati delle previsioni economiche invernali, cui è seguita la riunione dell’Eurogruppo.
La Commissione UE, ha alzato le stime sulla crescita per quest’anno allo 0,9% nell’area dell’euro e allo 0,8% nell’Ue, rispetto a 0,6% e 0,5% attesi in precedenza. Entrambe le aree eviterebbero per poco la recessione tecnica , prevista per la fine dell’anno: l’attesa di crescita nel 2024 è dell’1,5% nell’ Eurozona e dell’1,6% nell’Unione.
La Commissione ha anche ridotto le proiezioni sull‘inflazione, attesa al 5,6% nel 2023 per l’Eurozona (6,4% nell’Ue) e al 2,5% nel 2024 (2,8% nell’Ue). Nelle precedenti previsioni economiche d’autunno ,l’inflazione era attesa al 6,1% nell’Eurozona (7% nell’Ue) nel 2023 e al 2,6% nel 2024 (3% nell’Ue).
Per Gentiloni: “La domanda interna potrebbe risultare superiore alle previsioni se i recenti cali dei prezzi del gas all’ingrosso si trasmettessero con maggiore forza ai prezzi al consumo e se i consumi si dimostrassero più resistenti. Terminerà ragionevolmente alla fine di quest’anno la clausola di salvaguardia che sospende il Patto di stabilità, l’accordo in vigore dal 1999 che impone un limite al 3% del pil al disavanzo pubblico (la differenza negativa tra entrate e uscite dello Stato) e un debito non superiore al 60%, sempre in rapporto al pil. L’economia europea ha mostrato una notevole forza l’anno scorso e la performance di quest’anno è destinata a essere migliore delle aspettative dello scorso autunno. Dobbiamo mostrare la stessa determinazione e ambizione degli ultimi tre anni quando si tratta di affrontare con risposte comuni le sfide che abbiamo di fronte oggi. La crescita si è contratta marginalmente nell’ultimo trimestre del 2022, ma si prevede che quest’anno si riprenda gradualmente e che si eviti una recessione tecnica per il 2023. Il Pil reale dovrebbe crescere dello 0,8% grazie alla domanda privata ma anche ai progetti di investimento pubblico inclusi nel Piano di ripresa e resilienza del Paese. Le prospettive del pil per il 2024 rimangono praticamente invariate rispetto all’autunno con una crescita prevista all’1%”.
Riguardo ai fondi del Pnrr, Gentiloni ,ha sottolineato che “Si tratta di decine di miliardi di investimenti e sappiamo tutti che la sfida maggiore è quella di realizzarli piuttosto che non quella dell’entità dei fondi a disposizione. È un contesto in cui ancora una volta l’Italia può smentire la retorica sul fanalino di coda in Europa ed avere un livello di crescita in linea con gli altri paesi o addirittura come è stato negli ultimi due anni più alto della media europea. L’Italia ha avuto una crescita post Covidmolto forte e positiva, tra le più positive tra le grandi economie europee. Penso che l’attuazione dei piani di investimenti e riforme del Pnrr può contribuire al fatto che questo ottimo livello di crescita prosegua anche nel 2024. Io credo che il Governo abbia anche con l’ultima legge di bilancio dimostrato di avere attenzione agli equilibri di bilancio, questo è fondamentale per un paese ad alto debito. Al tempo stesso anche paesi ad alto debito hanno uno spazio fiscale uno spazio di investimenti in più grazie al piano Next generation Eu. Le modifiche ai progetti esistenti per accedere ai finanziamenti devono essere fondate: progetto per progetto, bisogna motivare perché le condizioni oggettive sono cambiate e richiedono un intervento ,non ci può essere una modifica all’ingrosso, devono essere motivate e mirate intervento per intervento e questo vale per tutti i paesi, non solo per l’Italia”.
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