di Federica Marengo giovedì 26 gennaio 2023
-Nella 336°giornata di guerra in Ucraina, il ministro della Difesa tedesco Pistorius ha annunciato che le forze armate ucraine inizieranno l’addestramento sui carri armati Leopard 2 in un sito in Germania entro la fin di gennaio e che i mezzi corazzati dovrebbero essere consegnati a Kiev tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, spiegando che avvierà delle trattative con l’industria della Difesa per velocizzare i tempi di approvvigionamento.
A seguire, il Viceministro della Difesa polacco Skurkiewicz, ha dichiarato che la Polonia consegnerà all’Ucraina i 14 carri armati Leopard2 di fabbricazione tedesca a disposizione entro poche settimane. Otto carri armati Leopard 2 poi, dovrebbero arrivare a Kiev anche dalla Norvegia,mentre la Spagna, tramite la ministra della Difesa Robles, ha fatto sapere che “si sta lavorando per valutare quali carri armati Leopard2 di quelli che si trovano attualmente immagazzinati e in disuso da molto tempo possano essere messi nell’adeguato stato di funzionamento”. Il Regno Unito, invece, fornirà carri armati Challenger 2 alla fine di marzo e il Canada 4 carri armati Leopard 2.
Per l’Italia, il ministro della Difesa Crosetto, intervenuto in un programma su La7, ha precisato che , con il sesto decreto Ucraina verranno inviate a Kiev “solo armi difensive con cui gli ucraini possano abbattere i missili russi prima che essi tocchino il suolo” e che “tali aiuti sono finalizzati non solo a salvare l’Ucraina , ma anche a frenare l’escaletion per evitare che la guerra si espanda, auspicando la possibilità del tavolo della pace”.
Il Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani, invece, in audizione alle commissioni riunite Affari esteri di Camera e Affari esteri e difesa del Senato , auspicando che la guerra finisca il prima possibile, ha evidenziato come sia importante per l’Italia partecipare alla ricostruzione dell’Ucraina.
Intanto, mentre il Presidente ucraino Zelensky, paventando la possibilità che Mosca possa dar luogo a un’offensiva nelle prossime settimane, ha ringraziato Berlino , gli USA e gli alleati per il via libera all’invio dei mezzi corazzati, rilasciando un’intervista a Sky News, nella quale ha sottolineato di “non essere interessato a incontrare il Presidente russo Putin per intavolare negoziati di pace”, in quanto quest’ultimo “non è nessuno” e “non si comprende chi prenda le decisioni in Russia”, e il suo consigliere Podolyak si è detto certo che “i Paesi alleati troveranno un accordo anche sull’invio di missili a lunga gittata, capaci di colpire per centinaia di chilometri le retrovie russe”, la Russia ha reagito con molteplici attacchi missilistici (tra cui, secondo il capo delle forze armate ucraine, i missili ipersonici Kinzhal )su diverse regioni, come: Kherson, Dnipro, Odessa, dove sono state colpite due infrastrutture energetiche, Zaporizhzhia e Kiev, per un totale di 55 raid, di cui 20 solo sulla capitale, su cui sono stati lanciati anche droni di fabbricazione iraniana e 47 respinti dalle forze ucraine, che hanno causato, al momento, 11 morti e numerosi feriti. Da qui, l’esortazione dei sindaci alla popolazione a rimanere nei rifugi. La società nazionale dell’energia ucraina, Ukrenergo, ha reso noto che, a seguito dei ripetuti raid russi, la fornitura di energia elettrica è stata interrotta a Kiev e in tre regioni e che le principali apparecchiature ad alta tensione sono state distrutte nella regione di Dnipro.
A Mosca, invece, il portavoce del Cremlino, Peskov, evidenziando come ” un colloquio Putin-Zelensky non sia più possibile”, ha affermato: “La fornitura di carri armati a Kiev è la prova del coinvolgimento diretto dell’Occidente nel conflitto in Ucraina, ma lo status dell’operazione militare russa non cambierà. Sappiamo con quali promesse il signor Zelensky è stato eletto presidente. Non è assolutamente difficile per noi ricordarle e ricordarle a quegli elettori che hanno votato per lui in Ucraina. Non ha risolto il problema del Donbass, non ha rispettato gli accordi di Minsk, inoltre, come si è scoperto, non intendeva rispettarli perché si stava preparando per la guerra. Pertanto, diciamo, lui stesso ha cessato da tempo di essere un possibile oppositore del presidente Putin”.
Quanto alla politica estera e interna italiana, questa mattina, la Presidente del Consiglio Meloni, in una nota, ha espresso “vicinanza e solidarietà” al cancelliere tedesco Scholz e al Premier spagnolo, Sanchez ,per gli attacchi verificatisi ieri, uno, su un treno regionale in servizio tra Kiel, capitale dello Schleswig-Holstein, e Amburgo, dove un uomo ha accoltellato alcuni passeggeri uccidendone due e ferendone sette , di cui tre in modo grave e, l’altro ,all’interno della chiesa di San Isidro di Algeciras, dove un uomo armato di machete ha fatto irruzione, uccidendo il sagrestano e ferendo il parroco.
La Premier , che ha nominato il prefetto Giuseppe Pecoraro Coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, ringraziando l’uscente, la professoressa Milena Santerini per il lavoro svolto, e si prepara all’incontro con il Presidente del Consiglio UE, Michel e a una serie di viaggi ufficiali in Libia, per discutere di stabilizzazione del Paese, di crisi energetica e di immigrazione, in Svezia e in Germania, prima del Consiglio UE del 9 e 10 febbraio, a Bruxelles, ha sottolineato: “Atti di brutale e cieca violenza hanno di nuovo colpito l’Europa. Esprimo la mia vicinanza e solidarietà e quella del Governo italiano al Cancelliere Olaf Scholz e al Presidente del Governo Pedro Sánchez, dopo gli attacchi che hanno causato morte e dolore di inermi cittadini in Germania e Spagna. Dobbiamo mantenere alta la guardia nei confronti di persone e movimenti che vogliono distruggere le nostre società e attaccarci per ciò che siamo”.
Nel pomeriggio, alle 17:00, la Presidente del Consiglio, dopo aver ribadito la piena fiducia nell’operato del ministro della Giustizia , a fronte delle polemiche scaturite dalla riforma delle intercettazioni ,che vede contraria l’ Opposizione (eccetto il Terzo Polo a favore) e su diverse posizioni la Maggioranza (Forza Italia sostiene la stretta per contrastarne l’abuso voluta da Nordio, mentre Fratelli d’Italia e Lega ritengono che le modifiche debbano essere limitate) ha incontrato il Guardasigilli, per fare il punto sul cronoprogramma dei provvedimenti messi in campo per la riforma della Giustizia.
Al termine del confronto, una nota di Palazzo Chigi ha ripotato le dichiarazioni della Premier in merito: “Dare ai cittadini una giustizia giusta e veloce è una priorità assoluta di questo Governo e un impegno che abbiamo preso con gli italiani. Siamo determinati a mantenerlo nel più breve tempo possibile” ,mentre il ministro della Giustizia Nordio, stamane, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha affermato: “Prima delle riforme ascolteremo le toghe”.
Tutto ciò, mentre è arrivato in Commissione Giustizia della Camera il disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. L’inizio dei lavori per esaminare il provvedimento presentato da Enrico Costa è fissato per il 2 febbraio. A tal proposito, la Presidente della Commissione Giustizia del Senato, in quota Lega, Bongiorno, ha annunciato la presentazione di due disegni di legge, uno alla Camera e l’altro al Senato.
Proprio il Guardasigilli ,sempre stamane, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella e del neo Vicepresidente del CSM Pinelli, ha sottolineato come “sia necessario dare un volto nuovo alla Giustizia”, mentre il primo Presidente della Cassazione Pietro Curzio, nel suo intervento ha evidenziato come siano “inaccettabili i morti sul lavoro e i femminicidi, che avvengono perlopiù nell’ambito dei rapporti familiari ed affettivi”, e come siano stati fatti dei “passi in avanti evidenti nella lotta alla mafia e al terrorismo”.
Non solo Giustizia, però. Al centro dell’azione di Governo, anche l’Economia, con la riforma del Fisco e i prossimi interventi per fronteggiare il caro-vita. In merito, il ministro dell’Economia Giorgetti, nel corso dell’evento Telefisco, organizzato da Il Sole24 Ore, ha dichiarato: “Quello che posso confermare è che prima del primo di aprile il governo italiano in qualche modo interverrà per prorogare le misure di mitigazione dei prezzi per famiglie e imprese, probabilmente in una forma diversa rispetto a quella che è stata finora, che era figlia dell’emergenza. Promuovere la crescita è la via maestra per ridurre il debito. Grande spinta su crescita e investimenti, ma anche la gestione del bilancio che abbiamo dimostrato in questi mesi di condurre con grande responsabilità”.
Ha fatto discutere, invece, la proposta del ministro dell’Istruzione Valditara, che ha firmato il decreto per gli Esami di Stato ( previste, la prima prova comune a tutti gli indirizzi , la seconda prova scritta della Maturità 2023 che verterà : sul Latino per il Liceo classico, Matematica per il Liceo scientifico, Economia Aziendale per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”, Progettazione, costruzioni e impianti per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio e il ritorno del colloquio orale dopo i tra anni di stop causa pandemia da Covid19), di “Trovare nuove forme di finanziamento, anche per coprire gli stipendi dei professori che potrebbero subire una differenziazione regionale. E per trovarle, si potrebbe aprire ai finanziamenti privati. Bisogna trovare nuove strade, anche sperimentali, di sinergia tra il sistema produttivo, la società civile e la scuola, per finanziare l’istruzione, oltre allo sforzo del governo. Per evitare il rischio di trovare molte aziende disposte a finanziare gli istituti solo in alcuni territori, creando disparità insanabili per la scuola pubblica, la soluzione è la creazione di un fondo perequativo centralizzato e ministeriale che ci consenta, con i fondi attratti per un liceo di Brescia, di finanziarne anche uno a Palermo o un istituto professionale a Caserta. Dobbiamo avere il coraggio di togliere istruzione e ricerca dai vincoli di Maastricht. Inoltre , chi vive e lavora in una regione d’Italia in cui più alto è il costo della vita potrebbe guadagnare di più. Comunque anche con l’autonomia differenziata non credo che il contratto nazionale verrà toccato, Gli insegnanti devono essere in numero sufficiente, avere una preparazione adeguata e garantire la continuità educativa. Lanceremo un importante reclutamento. Abbiamo già incontrato i sindacati. È questione di settimane. Nel futuro dell’istruzione c’è spazio pure per l’intelligenza artificiale, di cui non bisogna aver paura, basta governarla, altrimenti diventa un rischio. I docenti però non saranno sostituiti dai robot”.
Immediato il no dei sindacati della Scuola ,con il segretario di Flc Cgil, Sinopoli, che ha dichiarato: “Il costo della vita non varia tra Regione e Regione, ma tra le città, dove si paga un pegno alla speculazione immobiliare, e la provincia. Se deve valere il parametro del costo della vita, lo si applichi a tutti i contratti di lavoro: non sono solo gli insegnanti a subire i prezzi, per esempio, di Milano. A quel punto, però, salterebbe tutta la contrattazione nazionale e si tornerebbe alle gabbie salariali. Lo stipendio andrebbe aumentato sulla base del merito, perché deve servire a riconoscere capacità ed esperienze alle persone che lavorano nelle nostre strutture”, mentre la Cisl ha aperto a un sostegno per gli insegnanti trasferitisi al Nord o per i pendolari.
D’accordo , invece, il presidente dell’Associazione Nazionale dei Presidi di Roma,Rusconi, che ha detto: “Una misura abbastanza sensata. Quanto all’ingresso dei privati nella scuola , questo già avviene, soprattutto alle superiori e alle tecniche professionali. Bisogna vedere le condizioni in cui il privato entra, ma le scuole hanno bisogno di fondi, le risorse a disposizione degli enti locali non sono molte. E le scuole dovrebbero avere lo statuto di Fondazioni per avere celerità nello svolgimento dei lavori e risparmio nei costi”.
Contrarie le Opposizioni, che ,compatte, sottolineano come tale differenziazione “dividerebbe il Paese e darebbe luogo a una scuola delle diseguaglianze e alla desertificazione del Sud”.
Più tardi, il ministro dell’Istruzione Valditara ha precisato: “Non è mai stato messo in discussione il contratto nazionale del mondo della scuola, non ho mai parlato di compensi diversi fra Nord e Sud. Ho solo riportato una problematica sollevata da alcune regioni riguardo il differente costo della vita nelle diverse città italiane. Insieme con sindacati e regioni si ragionerà anche di questo aspetto, per cercare soluzioni adeguate in favore di docenti e personale scolastico”.
Altra questione che ha creato una frizione tra esponenti del Governo: il decreto sulle Ong del ministro dell’Interno Piantedosi.
Le commissioni Affari costituzionali e Trasporti della Camera , infatti, stanno procedendo all’esame degli emendamenti al decreto contenente nuove regole sui salvataggi in mare.
Qui, una quindicina di emendamenti della Lega sono stati bloccati perché ritenuti ‘inammissibili’ per motivi tenici. Decisione presa dai due presidenti delle Commissioni , Nazario Pagano di FI e Salvatore Deidda di FdI. Quindi la decisione del capogruppo del Carroccio in Commissione, Iezzi di presentare ricorso.
Questa mattina, i presidenti delle Commissioni , Pagano e Deidda , hanno confermato il giudizio di inammissibilità sui ricorsi, ribadendo che la bocciatura degli emendamenti “ha una motivazione tecnica e non politica”, in quanto non pertinenti con la materia del provvedimento ovvero: il soccorso in mare.
Quindi, il capogruppo della Lega in Commissione, Iezzi , ha commentato: “Noi continuiamo a essere molto sorpresi da questa decisione. Ci sembra una decisione di tipo politico che usa dei cavilli tecnici per bocciare i nostri emendamenti, che riguardano il business dell’immigrazione, esattamente quello che ci hanno chiesto i cittadini di eliminare e non capiamo perché i nostri alleati non vogliamo farlo. Penso che questo ricorso sia stato affrontato con un po’ di superficialità, e mi sorprende parecchio l’assenza di un ricorso da parte della sinistra che ha presentato degli emendamenti speculari ai nostri, nel senso che addirittura ci sono emendamenti della sinistra che tentavano di andare a scardinare i permessi speciali dati a coloro che accusano di avere discriminazioni per il proprio orientamento sessuale. Quindi, esattamente speculari ai nostri che invece andavano in tutt’altra direzione. Comunque credo che in sede di discussione ci sarà modo per tornare sugli argomenti”.
Il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché segretario della Lega, Salvini, stamane, a margine di un evento alla Fiera di Milano, stemperando le tensioni , ha affermato: “Ho totale fiducia nel ministro Piantedosi, i due capigruppo della Lega seguono la vicenda, ieri mi sono occupato di altro, come oggi mi occupo di altro”.
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