di Federica Marengo venerdì 19 dicembre 2025

-Dopo una riunione fiume, nella notte, i leader e i vertici Ue hanno trovato un accordo su un prestito ponte da destinare a Kiev nel biennio 2026-2027 del valore di 90 miliardi di euro, emessi in parte attraverso debito nazionale. Inoltre, si precisa che l ‘Ucraina dovrà rimborsare il prestito solo una volta ricevute da Mosca le riparazioni. Fino ad allora, i beni russi immobilizzati resteranno immobilizzati e l’Unione si riserva il diritto di utilizzare i saldi di cassa per finanziare il prestito.
Fuori dall’intesa, resa ufficiale nelle Conclusioni del vertice, però, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, che non parteciperanno al prestito.
Non si procederà, quindi, all’uso degli asset russi congelati per finanziare prestiti di riparazione all’Ucraina, soluzione sostenuta dalla Presidente della Commissione Ue, von der Leyen e dal cancelliere tedesco Merz, ma proseguirà il lavoro tecnico per risolvere le questioni giuridiche ancora aperte, poste dal Belgio , dove è depositata la maggior parte degli asset di Mosca, ma anche da altri Paesi come l’Italia.
Diversi Stati membri, infatti, temono ripercussioni da parte della Russia , in particolare sulle imprese.
Soddisfatto il Premier belga Bart de Wever , che ha dichiarato: “Credo che oggi abbia prevalso il diritto internazionale. Abbiamo evitato la creazione di un precedente che avrebbe potuto minare la sicurezza giuridica in tutto il mondo. Abbiamo difeso il principio secondo cui l’Europa rispetta la legge, anche quando è difficile, anche quando siamo sotto pressione. La situazione ha iniziato a cambiare quando anche Italia, Bulgaria e Malta si sono espresse contro le posizioni prevalenti. Penso che Ursula von der Leyen abbia fatto un lavoro eccellente affermando di essere tornata sulle due opzioni perché ha visto che c’erano delle divisioni. Ha fatto esattamente quello che doveva fare. La Presidente della Commissione deve intuire in quale direzione la maggioranza del Consiglio vuole andare. E, in questo caso, un gran numero di Paesi si è espresso a gran voce nel voler approvare il prestito di riparazione. Un ampio gruppo di altri Paesi è rimasto più o meno in silenzio. In questo caso, ovviamente, era una falsa percezione. Ma se sei la presidente della Commissione e Germania, Paesi Baltici, Paesi scandinavi e Polonia dicono qual è la loro preferenza, e solo il povero Belgio pone domande, è normale che lei insista sulla soluzione che, a suo avviso, è la più desiderata”.
Ad esprimere soddisfazione per l’esito dei lavori, anche la Presidente del Consiglio Meloni, che , in un punto stampa, sia a proposito del prestito a Kiev che del rinvio a gennaio della firma dell’accordo tra Ue e Mercato Comune Sudamericano, chiesto dall’Italia e dalla Francia ,per assicurare maggiori garanzie per gli agricoltori, ha dichiarato: “Obiettivi centrati, sta prevalendo il buon senso e quindi sono soddisfatta dei risultati di questa lunga giornata”.
In Italia, invece, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e Vicepremier Tajani, a margine di un evento, ha detto: “Quella trovata al Consiglio Ue di Bruxelles ,per aiutare finanziariamente l’Ucraina, è una soluzione che soddisfa l’Europa, non si è fatta né una scelta sovranista né una scelta estremista, ha prevalso il buon senso con una scelta che aiuta l’Ucraina e che va sul debito pubblico europeo, quindi arrivare a degli Eurobond vuol dire perseguire un obiettivo che Forza Italia persegue da tempo. Quella di usare gli asset russi per finanziare l’Ucraina sarebbe stata una sconfitta dello stato di diritto, bene ha fatto Giorgia Meloni a impuntarsi e a convincere gli altri leader affinché gli aiuti all’Ucraina venissero da una scelta diversa dall’uso degli asset. È stata una scelta europeista, per cui ritengo che la riunione del Comsiglio Ue si è conclusa molto positivamente”.
La Presidente della Commissione europea, von der Leyen, in conferenza stampa , al termine del vertice Ue, ha quindi spiegato: “Per i prossimi due anni, gli Stati membri hanno concordato di finanziare l’Ucraina tramite l’indebitamento dell’Ue sui mercati dei capitali per un importo di 90 miliardi di euro. Lo faremo attraverso una cooperazione rafforzata sostenuta dal margine di manovra del bilancio dell’Ue e basata su un accordo unanime per modificare il Qfp, in modo simile al prestito per le riparazioni. E’ molto importante sottolineare che l’Ucraina dovrà rimborsare il prestito solo una volta ricevute le riparazioni. Fino ad allora, i beni russi immobilizzati resteranno immobilizzati e l’Unione si riserva il diritto di utilizzare i saldi di cassa per finanziare il prestito”.
Per il cancelliere tedesco Merz: “Con le decisioni odierne, l’Ucraina riceve finanziamenti per i prossimi due anni. E questa è una buona notizia per l’Ucraina e una cattiva notizia per la Russia. Il pacchetto finanziario per l’Ucraina è pronto: un prestito senza interessi di 90 miliardi di euro, come da me richiesto. Un chiaro segnale a Putin dall’Europa: la guerra non darà i suoi frutti. Terremo congelati i beni russi finché la Russia non avrà risarcito l’Ucraina. Ci stiamo sostanzialmente assumendo un impegno. Tuttavia, questo non graverà sui bilanci nazionali; tutto sarà gestito tramite l’Ue. Ma anche l’Ue alla fine non ne sarà gravata. Questo prestito è garantito da asset russi e sarà rimborsato con asset russi. La decisione ha semplicemente invertito l’ordine dei finanziamenti. Ha ammesso che la sua proposta di utilizzare direttamente i beni statali russi si era rivelata troppo complicata durante le sei ore di negoziati a Bruxelles. Tuttavia, l’obiettivo di far pagare la guerra alla Russia è stato raggiunto. Questo nuovo approccio è stato reso possibile perché si è concordato di non perseguire questa strada con tutti i 27 Stati membri dell’UE, ma piuttosto nell’ambito della cosiddetta cooperazione rafforzata con soli 24 paesi dell’UE. Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca hanno optato per l’esclusione. L’Ue ha dimostrato la sua determinazione, in particolare per quanto riguarda i colloqui russo-americani in Florida di sabato. È impossibile fare più diplomazia di quella degli ultimi giorni. Ma la diplomazia da sola non convincerà chiaramente la Russia a fare marcia indietro o a portarla al tavolo dei negoziati. Pertanto, la pressione deve essere mantenuta. L’Ue ha mantenuto questa promessa al vertice. Spero che anche gli americani mantengano la pressione, che anche l’America mantenga le sanzioni. L’obiettivo comune, è porre fine alla guerra in Ucraina il prima possibile”.
Il Presidente francese Macron, invece, ha sottolineato: “O si raggiunge una pace solida e duratura, con le necessarie garanzie (di sicurezza) oppure nelle prossime settimane dovremo trovare il modo per consentire agli europei di riprendere un dialogo completo con la Russia, in totale trasparenza”.
La ministra delle Finanze britannico Rachel Reeves, in un post social, ha così commentato l’intesa raggiunta: “Sono lieta di vedere l’accordo raggiunto oggi dal Consiglio europeo per fornire un sostegno finanziario vitale all’Ucraina. Lavoreremo con i nostri partner per valutare con urgenza le opzioni disponibili per garantire che l’Ucraina ottenga i finanziamenti di cui ha bisogno”.
Il Presidente ucraino Zelensky, che ha ringraziato i leader e le leader Ue per aver concordato il sostegno finanziario a Kiev, ha dichiarato che : “La decisione dell’Unione Europea di concedere all’Ucraina un prestito di 90 miliardi di euro (105 miliardi di dollari) è un segnale alla Russia che non he la decisione, presa a Bruxelles durante la notte, è stata una vittoria per l’Ucraina” e ha ribadito che Kiev dovrà affrontare un deficit di bilancio di 45 miliardi di dollari l’anno prossimo e intende utilizzare i fondi dell’UE per spese sociali e umanitarie e per sostenere i propri sforzi di difesa. ha senso continuare la guerra perché Kiev è sostenuta finanziariamente.
Il leader dell’Ucraina, si è recato questa mattina in Polonia, a Varsavia, dove è stato accolto presso il Palazzo Presidenziale dal suo omologo polacco, Karol Nawrocki, che, nella conferenza stampa congiunta, seguita all’incontro, ha affermato: “Questa visita dimostra che in materia strategica, nella cooperazione strategica in materia di sicurezza, la Polonia, l’Ucraina, i paesi della regione, paesi ricchi di valori democratici, sono uniti, e questo non è mai stato messo in dubbio”, per poi evidenziare che Varsavia sarà in grado di scambiare i caccia MiG-29 con la tecnologia anti-drone ucraina: “Stiamo cercando un partenariato strategico simmetrico. Questo scambio di MiG con sistemi anti-drone non è in contrasto con la nostra politica, quindi una volta completate le formalità”.
Tuttavia, il Presidente polacco Nawrocki ha sottolineato: “I polacchi sentono che il nostro impegno, la nostra assistenza multiforme all’Ucraina fin dall’inizio dell’invasione su larga scala, non sia stata adeguatamente apprezzata o compresa”.
Il Presidente ucraino Zelensky ha replicato dichiarando che Kiev “E’ sempre stata grata alla Polonia e lo rimarrà”. Quindi, ha detto che Kiev potrebbe offrire consulenza alla Polonia su come difendersi dai droni e garantire una maggiore sicurezza nella regione del Mar Baltico, invitando le imprese polacche a partecipare alla ricostruzione dell’Ucraina e il Presidente Nawrocki a visitare Kiev, sottolineando che i legami tra Ucraina e Polonia dovrebbero rimanere forti nonostante la guerra in corso in Ucraina da parte della Russia e che “Senza l’indipendenza dell’Ucraina, Mosca arriverà inevitabilmente qui ,in Polonia, e più in profondità in Europa”.
Successivamente, il Presidente Zelensky ha deposto una corona di fiori alla Tomba del Milite Ignoto, ha incontrato il maresciallo del Sejm polacco, Wlodzimierz Czarzasty e il maresciallo del Senato, Malgorzata Kidawa-Blonska, per poi tenere un colloquio con il Premier polacco Tusk, nel quale il leader ucraino ha detto: “Ciò che fa più paura alla Russia è se noi siamo uniti. Perché di sicuro loro non possono sconfiggere sia noi sia voi”.
Al termine del bilaterale, in un post social, Zelensky ha riferito: “Abbiamo discusso dei contatti diplomatici con la parte statunitense volti a conseguire una pace dignitosa e del ruolo dell’Europa in questo processo, nonché della decisione del Consiglio europeo di fornire all’Ucraina un sostegno finanziario di 90 miliardi di euro per il 2026-2027. Sono grato al Primo Ministro e alla Polonia per il loro fermo sostegno a questa decisione. Ci siamo concentrati anche sulla cooperazione economica, sui progetti infrastrutturali congiunti, nonché sul rafforzamento dell’aviazione da combattimento ucraina e dei progetti di difesa nell’ambito dello strumento SAFE, inclusa la produzione congiunta di droni e intercettori. Siamo grati per il costante rafforzamento dell’Ucraina sin dall’inizio dell’invasione su vasta scala della Russia. Lo sentiamo e lo apprezziamo”.
Infine, riguardo il dispiegamento dei missili Oreshnik russi in Bielorussia, Zelensky ha evidenziato: “Capiamo dove vengono dispiegati. Stiamo condividendo questa informazione con i nostri partner. I partner possono valutare da soli questa minaccia e capire come rispondere. Abbiamo precedentemente avvertito i nostri partner europei e americani che la Russia avrebbe dispiegato Oreshnik sul territorio della Bielorussia. Abbiamo mostrato il raggio operativo degli Oreshnik che pongono una minaccia a diversi Paesi europei, fra cui Polonia, Germania e altri. Al momento ,gli Oreshnik non possono essere intercettati dai droni. I russi hanno già usato gli Oreshnik contro l’Ucraina. Sappiamo come contrastare questa minaccia. Abbiamo chiesto ai nostri partner di imporre sanzioni a compagnie in Europa e in altri continenti che forniscono componenti usabili per gli Oreshnik attraverso Paesi terzi. Ma non sono state fino a ora imposte. Per il momento crediamo che la Russia continuerà a produrre tali missili. Sappiamo anche quanti”.
Intanto, sono in corso a Miami e, proseguiranno fino a domani, colloqui tra le delegazioni americana e ucraina, guidata da Umerov, (nei quali saranno coinvolti anche partner europei di Kiev) e tra la delegazione degli USA e di Mosca sulle proposte per porre fine alla guerra con la Russia.
In merito, il segretario di Stato USA, Rubio, in conferenza stampa, ha dichiarato che i colloqui non mirano a imporre un accordo a nessuno e che sono stati compiuti progressi, ma c’è ancora molta strada da fare, in quanto le ultime questioni sono sempre le più difficili e che potrebbe partecipare alle trattative domani.
Il Presidente USA, Trump, nelle ultime ore, proprio in vista dei colloqui a Miami, ha esortato l’Ucraina ad agire “rapidamente” su un accordo per porre fine all’invasione russa.
Per Mosca, il consigliere del Presidente russo Putin , Dmitriev ha così commentato la decisione dell’Ue di non ricorrere agli asset russi congelati per il prestito a Kiev, sottolineando: “La decisione di non ricorrere all’uso dei beni russi congelati per finanziare l’Ucraina è una sconfitta per Von der Leyen, Merz e gli altri guerrafondai europei. A questo punto dovrebbero dimettersi. Hanno speso capitale politico in azioni illegali contro le riserve russe e hanno fallito. E’ stata una vittoria per la legge e il buon senso”.
Il Presidente russo Putin, invece, ha tenuto la consueta conferenza stampa di fine anno, nel corso del programma in diretta ‘Risultati dell’anno’, nel quale, rispondendo a circa 80 domande, in alcuni passaggi, ha detto: “Kiev non ha mostrato alcuna volontà di fare concessioni territoriali. Nel 2022, quando tutto raggiunse il punto di rottura, quando il regime di Kiev scatenò una guerra nel Donbass, la Russia sottolineò che sarebbe stata costretta a riconoscere la Repubblica di Lugansk e la Repubblica di Donetsk. Le autorità ucraine si sono rifiutate di ritirare le loro truppe, hanno successivamente rifiutato di attuare gli Accordi di Istanbul e ora si rifiutano di risolvere pacificamente questo conflitto, nonostante ciò , Mosca vede alcuni segnali che indicano che Kiev è pronta a dialogare. L’iniziativa strategica in Ucraina è passata completamente nelle mani dei militari russi dopo la liberazione della regione di Kursk. Il nemico si sta ritirando in tutti i settori. Vorrei ricordarvi come è iniziato tutto. È iniziato con il colpo di Stato in Ucraina nel 2014 e con l’inganno sulla possibilità di una risoluzione pacifica di tutti i problemi grazie agli accordi di Minsk”.
Poi, sulla decisione Ue di non usare gli asset russi congelati per il prestito all’Ucraina, il Presidente Putin ha detto: “L ‘idea di utilizzare i beni russi congelati era una “rapina” . I leader europei non sono riusciti a raggiungere un accordo temendo che le conseguenze potessero essere davvero dure per i rapinatori. Non importa cosa rubino, prima o poi dovranno restituirlo e, cosa più importante, andremo in tribunale per proteggere i nostri interessi. Faremo del nostro meglio per trovare una giurisdizione indipendente dal contesto politico”.
Ancora, in numero uno del Cremlino ha dichiarato che la Russia sarebbe pronta a porre immediatamente fine alla guerra in Ucraina , se ricevesse garanzie sulla sua sicurezza e che Mosca non ha alcuna intenzione di attaccare l’Europa ,ma è aperta alla cooperazione “su un piano di parità con l’Occidente”, aggiungendo che la Russia è pronta a garantire la sicurezza e ad astenersi da attacchi in profondità nel territorio ucraino, se Kiev terrà le elezioni e che anche i cittadini ucraini che vivono in Russia dovrebbero poter partecipare alle votazioni.
Infine, il Presidente Putin, che accusa l’Occidente di voler isolare Kaliningrad, città sulla costa baltica, stretta tra la Nato e gli Stati membri dell’Ue, Lituania e Polonia, e sede della flotta baltica russa, ha avvertito riguardo qualsiasi minaccia di blocco dell’exclave russa, affermando che tali mosse verrebbero contrastate da Mosca e “potrebbero provocare un conflitto su larga scala”.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri russo, Lavrov, dal Cairo, in Egitto, dove si è recato per partecipare alla seconda conferenza ministeriale del forum di partenariato Russia-Africa, ha criticato la proposta Ue di schierare una forza multinazionale in Ucraina come garanzia di sicurezza nell’ambito di una risoluzione del conflitto, sottolineando: “Non si tratta tanto di sicurezza quanto di un nuovo tentativo sfacciato, direi insolente, di attuare un controllo militare sul territorio ucraino al fine di trasformarlo in un trampolino di lancio per minacciare la Russia. Una soluzione della crisi ucraina è possibile, ma solo dopo averne affrontato le cause profonde. La Russia ritiene che gli Stati Uniti siano l’unico Paese veramente impegnato a risolvere la crisi ucraina. Le garanzie di sicurezza che l’Europa chiede per l’Ucraina sono solo un pretesto per installarvi basi militari da cui minacciare la Russia e per isolarla.
Siamo grati ai nostri colleghi egiziani per la loro posizione obiettiva ed equilibrata sulla situazione in Ucraina”.
Inoltre, , il ministro degli Esteri russo Lavrov , che terrà una serie di incontri bilaterali, ha anche sottolineato che : “Nel contesto di questo forum, la Russia è determinata ad approfondire il coordinamento non solo con i governi dei singoli Paesi dell’Africa occidentale, ma anche con le organizzazioni regionali, come l’Ecowas”.
In merito alla situazione sul campo, sono proseguiti gli attacchi russi sull’Ucraina. Nella notte, infatti, le forze russe hanno effettuato raid su 5 regioni del Paese, quali: Odessa, Dnipropetrovsk, Sumy, Zaporizhzhia e Donetsk. A Odessa, colpita da droni Shahed, una persona è stata uccisa e si è verificato un vasto incendio e l’interruzione di corrente in molte zone della città.
Colpita anche Kharkiv, dove un drone russo su una casa privata ha causato la morte di una persona.
Un funzionario del servizio di sicurezza ucraino, l’SBU, poi, ha dichiarato che droni ucraini hanno colpito una piattaforma petrolifera russa nel Mar Caspio e che si tratta della terza piattaforma petrolifera colpita dall’Ucraina nel Mar Caspio nelle ultime settimane.
In ultimo, l’Ucraina e la Russia hanno effettuato un nuovo scambio di salme di soldati morti. Il consigliere del Cremlino, Medinsky ha dichiarato che la Russia ha consegnato all’Ucraina i resti di 1000 militari ucraini e ha ricevuto da Kiev i corpi di 26 soldati russi.
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