di Federica Marengo lunedì 1° dicembre 2025

-Dopo la rimozione del capo gabinetto e principale negoziatore dell’Ucraina, Yermak, nell’ambito di un’inchiesta sulla corruzione, a guidare ieri la delegazione di Kiev nei colloqui svoltisi a Miami, in Florida, con il segretario di Stato USA Rubio, l’inviato speciale Witkoff e il genero del Presidente Trump, Kushner, è stato il segretario del consiglio sicurezza e difesa di Kiev, Umerov, accompagnato dal Primo viceministro degli Esteri Kysytsya.
Al centro dell’incontro, il piano di pace concordato con gli USA a Ginevra e, in particolare, la questione della definizione dei confini.
Al termine, il capo della delegazione ucraina, Umerov, ha dichiarato che il colloquio con i massimi funzionari statunitensi è stato “produttivo e proficuo” e che l’ obiettivo è “un’Ucraina prospera e forte”, sottolineando che sono state discusse tutte le questioni importanti per l’Ucraina e che gli Stati Uniti hanno assicurato il loro sostegno.
Il segretario di Stato USA, Rubio, parlando con i giornalisti e le giornaliste, ha evidenziato: “È una questione delicata e complicata. Ci sono molte parti in movimento e ovviamente c’è un’altra parte coinvolta che dovrà essere parte dell’equazione. L’impegno diplomatico dell’amministrazione, si intensificherà questa settimana e Witkoff dovrebbe recarsi a Mosca per ulteriori colloqui. I funzionari statunitensi sono stati in contatto a vari livelli con la parte russa, ma abbiamo anche una buona comprensione delle loro opinioni”.
Il Presidente USA, Trump, rispondendo alle domande dei media a bordo dell’Air Force One , ha detto: “Penso che ci siano buone probabilità di raggiungere un accordo, ma la corruzione a Kiev non aiuta. Ho parlato con il segretario di Stato Marco Rubio e l’inviato speciale Steve Witkoff. I colloqui stanno procedendo bene. Vogliamo impedire che la gente venga uccisa. L’Ucraina ha alcuni problemi difficili, ma credo che la Russia vorrebbe vederli risolti. C’è una situazione di corruzione in corso, il che non è di aiuto. Ma penso che ci siano buone probabilità di raggiungere un accordo”.
Infine, Trump ha affermato che “non vi è una scadenza” nel raggiungimento di un accordo di pace tra Russia e Ucraina.
Il Presidente ucraino Zelensky, in un post social, ha così commentato i colloqui USA-Ucraina in Florida: “Oggi, a seguito del lavoro delle squadre negli Stati Uniti, il capo della delegazione ucraina Rustem Umerov ha riferito sui parametri principali del dialogo, sulle sue enfasi e su alcuni risultati preliminari. È importante che i colloqui abbiano una dinamica costruttiva e che tutte le questioni siano state discusse apertamente e con un chiaro focus sul garantire la sovranità e gli interessi nazionali dell’Ucraina. Sono grato agli Stati Uniti, alla squadra del Presidente Trump e al Presidente personalmente per il tempo che viene investito così intensamente nella definizione dei passi per porre fine alla guerra. Continueremo a lavorare. Aspetto con impazienza di ricevere un rapporto completo dalla nostra squadra durante un incontro personale”.
Secondo l’agenzia RBC-Ucraina, che cita una fonte ben informata, durante i colloqui di ieri in Florida, Washington e Kiev non hanno raggiunto un accordo sul testo finale del piano di pace, poiché: “I colloqui non si concentrano più tanto sul quadro concordato durante le consultazioni a Ginevra, quanto sulle questioni problematiche che permangono. Non stiamo parlando del fatto che ora abbiamo una comprensione completa del testo finale, ma che si è trattato di un ulteriore passo avanti. Il processo di ricerca di possibili soluzioni continua, ma questa è, ovviamente, una questione molto difficile”.
Tuttavia , sono proseguiti anche oggi, in Florida , i colloqui tra l’inviato americano Witkoff e il negoziatore ucraino Umerov, su alcune questioni “che restano da discutere” e su “alcuni punti che richiedono ulteriori adeguamenti” e il Presidente ucraino Zelensky e il Presidente francese Macron, riuniti all’Eliseo, per l’incontro in agenda, hanno avuto uno scambio proprio con questi ultimi.
A seguire, Macron e Zelensky hanno parlato con i leader e le leader di Germania, Polonia, Italia, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Paesi Bassi, con i presidenti delle istituzioni europee , Costa e von der Leyen e con il segretario generale della Nato Rutte.
Inoltre, il Presidente francese Macron e il Presidente ucraino Zelensky, al termine del bilaterale, hanno tenuto una conferenza stampa nella quale, Macron ha affermato che solo l’Ucraina può decidere in merito ai propri territori nei negoziati di pace con la Russia e che la Russia non ha mostrato alcun segno di voler porre fine all’aggressione, sottolineando che “Le garanzie di sicurezza non possono essere discusse o negoziate senza gli ucraini e senza gli europei”.
In ultimo, il Presidente Macron , ha anche dichiarato di rifiutarsi di “dare lezioni” all’Ucraina, in merito allo scandalo per la presunta corruzione che coinvolge il suo governo, confermando il sostegno a Kiev e ,precisando: “Siamo molto vigili. Dato che diamo soldi e sosteniamo uno sforzo bellico, è normale essere esigenti. Ma constato che, in ogni caso, la lotta alla corruzione funziona, poiché vengono prese decisioni aperte e anche decisioni politiche. È nostro compito dare lezioni all’Ucraina? Non proprio. Anche noi abbiamo avuto scandali di questo tipo. Non si vedono mai decisioni di questo tipo da parte russa, perché lì c’è una vera dittatura. Non avrete mai problemi di corruzione in Russia e questo dovrebbe suscitare grande emozione, perché a Mosca non esiste un’entità indipendente che gestisca tali questioni”.
Il Presidente ucraino Zelensky, che domani sarà in Irlanda per incontrare sia il Premier che il capo negoziatore ucraino Umerov, ha affermato :”Speriamo di poter discutere con il Presidente degli Stati Uniti delle questioni chiave che sono piuttosto difficili. Per garantire una sicurezza reale, dobbiamo anche assicurarci che la Russia stessa non percepisca nulla che possa considerare una ricompensa per questa guerra”.
Per l’Italia, secondo quanto riportato da una nota di Palazzo Chigi, la Presidente del Consiglio Meloni “Ha commentato con gli altri leader, i risultati di questa nuova fase del negoziato, sottolineando l’approccio costruttivo sempre dimostrato dal Presidente Zelensky. Ha inoltre ribadito l’importanza della convergenza di vedute tra partner europei e Stati Uniti quale fondamento per il raggiungimento di una pace giusta e duratura. Alla vigilia degli incontri tra l’Inviato speciale del Presidente Trump e le autorità russe, il Presidente Meloni ha infine auspicato che Mosca offra a sua volta un fattivo contributo al processo negoziale”.
Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e Vicepremier , Tajani, invece, in merito alle modifiche apportate al Piano di Pace USA , ha sottolineato : “Quello presentato dagli Usa per l’Ucraina “era un piano di partenza, ora si sta lavorando perché possa essere un piano d’arrivo. La cosa che a noi interessa di più è la garanzia della sicurezza per l’Ucraina. E mi pare stia passando la proposta italiana di una garanzia in stile articolo 5 della Nato. per cui ,in caso di attacco altri Paesi intervengono per difendere l’integrità ucraina. È fondamentale che per la difesa aerea gli Usa siano protagonisti, perché senza questo è difficile avere una protezione al 100% della sicurezza aerea. Putin non vuole che l’Ucraina faccia parte della Nato, non vuole la presenza di militari occidentali in Ucraina; voglio essere ottimista perché sarà anche interesse di Putin chiudere con i tempi che gli sono necessari anche per iniziare ad avviare una marcia indietro per l’industria militare. Lavoriamo tutti per la pace”.
Il cancelliere tedesco Merz, ha sottolineato: “Seguiamo una linea chiara: nessuna decisione riguardante l’Ucraina e l’Europa senza gli ucraini e senza gli europei, nessuna pace imposta alle spalle dell’Ucraina, nessun indebolimento o divisione dell’Unione Europea e della NATO”.
La Presidente della Commissione europea, von der Leyen, invece, in un post social, ha scritto: “Buona discussione oggi con il presidente Zelensky, che era insieme al Presidente francese Emmanuel Macron, e ai leader europei. Rimaniamo uniti a sostegno di un accordo di pace che renda giustizia all’Ucraina. Un accordo che tuteli pienamente la sovranità dell’Ucraina e garantisce le necessarie garanzie di sicurezza. Stiamo avanzando nel nostro lavoro per soddisfare le esigenze finanziarie dell’Ucraina. Abbiamo fatto buoni progressi e prevediamo di presentare le nostre proposte legali questa settimana. Ci stiamo anche coordinando strettamente con i nostri partner nella Coalizione dei Volenterosi. Stiamo potenziando la capacità di difesa dell’Ucraina come parte della nostra capacità di difesa”.
Al riguardo, la portavoce della Commissione Ue, Paula Pinho, nella consueta conferenza stampa, ha fatto sapere: “La Commissione europea presenterà nei prossimi giorni, la proposta sul Prestito di riparazione per l’Ucraina. La risposta che ho dato venerdì scorso rimane ancora valida, quando ho detto ‘nei prossimi giorni’. Penso che i prossimi giorni si stiano avvicinando: nei prossimi giorni imminenti”.
L’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kallas, al suo arrivo al Consiglio Difesa, ha dichiarato: “E’ chiaro che la Russia non vuole la pace, e quindi dobbiamo rendere l’Ucraina il più forte possibile per prepararla a difendersi in questo momento molto difficile. Potrebbe essere una settimana cruciale per la diplomazia. Ieri abbiamo sentito che i colloqui negli Stati Uniti sono stati difficili ma produttivi. Non conosciamo ancora i risultati, ma parlerò oggi con il ministro della Difesa e con il ministro degli Esteri dell’Ucraina. Il Belgio ha preoccupazioni legittime riguardo il prestito all’Ucraina basato sui beni congelati alla Russia, ma tutti gli altri Stati membri hanno detto che sono disposti a condividere quei rischi. Non lasceremo il Consiglio Europeo di dicembre senza un risultato per il finanziamento dell’Ucraina nei prossimi anni. Temo che tutta la pressione ricadrà sulla vittima, ovvero che l’Ucraina dovrà fare concessioni sugli obblighi, mentre, come sapete, per ottenere la pace non dovremmo perdere di vista il fatto che è stata la Russia a iniziare questa guerra, è la Russia che la sta continuando ed è la Russia che ogni giorno prende di mira i civili e le infrastrutture civili per causare il maggior danno possibile. Quindi, sì, temo che tutta la pressione ricadrà sulla parte più debole, perché è il modo più semplice per fermare questa guerra, quando l’Ucraina si arrenderà. Ma questo non è nell’interesse di nessuno, né nell’interesse dell’Ucraina, né nell’interesse dell’Unione Europea, né nell’interesse della sicurezza globale complessiva. È chiaro che la Russia deve risarcire i danni che ha causato all’Ucraina e i prestiti di risarcimento, basati sui beni congelati, sui beni sovrani congelati della Russia, sono in realtà la base giusta per farlo. Non intendo in alcun modo sminuire i rischi o le preoccupazioni del governo belga. Quando abbiamo discusso in seno al Consiglio europeo, tutti hanno affermato di essere pronti ad assumersi i rischi e gli oneri. Pertanto, dobbiamo lavorare su questo, sulla proposta legislativa per affrontare tutti i rischi o mitigarli e assumerci gli oneri relativi a tali rischi. Ma dobbiamo assolutamente andare avanti perché, sapete, se fossi la Russia, cercherei anch’io di resistere più a lungo di noi per vedere se otterremo o meno i finanziamenti per la difesa dell’Ucraina. In caso contrario, nel breve termine, mi siederei al tavolo delle trattative e chiederei ancora di più. Penso, ancora una volta, che dovremmo tornare al primo punto, ovvero che l’Ucraina non ha attaccato nessuno, è la Russia che ha attaccato. E dobbiamo assicurarci che questo finisca e che non accada più. Sull’iniziativa europea per fornire munizioni all’Ucraina, ha ammesso che i risultati attesi non sono stati ancora conseguiti, anche se oggi uno Stato membro mi ha detto che nelle prossime settimane prenderà un’altra decisione che contribuirà all’iniziativa sulle munizioni”.
Intanto, il commissario europeo alla Difesa Andrius Kubilius, in un post social, ha annunciato: “Tutti i 19 Stati membri hanno presentato i loro piani nazionali di investimento per la difesa per Safe. Quindici hanno incluso il sostegno all’Ucraina. Più del previsto! E parliamo di miliardi, non di milioni .Safe, strumento finanziario da 150 miliardi di euro, “è vitale per la prontezza della difesa dell’Ue e per la nostra base industriale. Nei piani di investimenti per la Difesa Nazionale gli Stati membri procureranno congiuntamente in tutte e 9 le aree prioritarie proposte dalla Commissione europea: dai sistemi di artiglieria alla mobilità militare e agli abilitatori strategici. La maggior parte degli Stati membri metterà i progetti sotto 4 domini di punta, proposti dalla Comissione: Iniziativa di Difesa dei Droni, Guardia del Fianco Orientale, Scudo Aereo e Scudo Spaziale”.
Restando in ambito Difesa,l ‘ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, Presidente del comitato militare dell’Alleanza atlantica, in un’intervista a Financial Times, ha detto: “Stiamo studiando tutto , sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi. Essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando. Un attacco preventivo potrebbe essere considerato un’azione difensiva, ma è più lontano dal nostro normale modo di pensare”.
Immediata , la replica di Mosca, con la portavoce del ministero degli Esteri russo ,Zakharova , che, in conferenza stampa, ha detto: “Mosca considera tali dichiarazioni un passo estremamente irresponsabile, che indica la volontà dell’Alleanza di continuare a muoversi verso un’escalation. Vi vediamo un tentativo deliberato di minare gli sforzi per superare la crisi ucraina. Chi rilascia tali dichiarazioni dovrebbe essere consapevole dei rischi e delle possibili conseguenze, anche per gli stessi membri dell’Alleanza”.
Il Premier ungherese Orban, reduce dall’incontro a Mosca con il Presidente russo Putin, che ha confermato Budapest come sede di un eventuale incontro con il Presidente USA Trump, riguardo alla cessione di territori da parte dell’Ucraina alla Russia, in un’intervista a Welt am Sonntag, rilanciata dai media tedeschi, ha detto: “La Russia manterrà il territorio negoziato in una conferenza di pace internazionale, e tutto ciò che si trova a ovest di quella linea- fino al confine orientale della Nato costituirà il territorio dello Stato ucraino, che tornerà a esistere come Stato cuscinetto. Il tempo è dalla parte della Russia, quindi l’Ucraina deve essere pronta a fare concessioni. Più si ritarda la pace, più persone e territori l’Ucraina perderà. E’ tempo di abbandonare le illusioni e affrontare la realtà, come delineato nel piano americano originale per porre fine ai combattimenti in Ucraina. Il leader ungherese sostiene inoltre la proposta del piano statunitense di reintegrare la Russia nell’economia globale e di revocare le sanzioni”.
Il portavoce delle Nazioni Unite, Dujarric, nel corso di una conferenza stampa, a una domanda in merito ai negoziati di pace tra Russia e Ucraina, ha dichiarato: “Penso che siano in una fase intensa” e ha affermato che l’Onu non ha ancora preso visione del piano di pace e che né Mosca né Kiev hanno chiesto un intervento dell’Onu per un’eventuale mediazione.
Dal Cremlino, il portavoce Peskov ha confermato che domani, l’inviato USA Witkoff, incontrerà a Mosca il Presidente Putin, prima che quest’ultimo parta per la visita di Stato in India, fissata per il 4 e 5 dicembre.
Nel frattempo, il Presidente turco Erdogan ha parlato di una “escalation preoccupante” dopo gli attacchi con droni rivendicati dall’Ucraina, che venerdì e sabato hanno preso di mira due petroliere nel Mar Nero, dirette in Russia e, soggette a sanzioni occidentali, dichiarando: “Non possiamo in alcun modo accettare questi attacchi che minacciano la sicurezza della navigazione, l’ambiente e la vita nella nostra zona economica esclusiva”.
Sul campo, proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. Nelle scorse ore, infatti, in un raid su Dnipro, 4 persone sono state uccise e 8 ferite. Alcune regioni, poi, quali: Kharkiv, Dnipropetrovsk e Kherson, dopo gli attacchi delle forze di Mosca sono rimaste senza elettricità.
Il Presidente ucraino , Zelensky, nel corso della conferenza stampa a Parigi con il Presidente francese Macron ,ha sottolineato : “Stiamo registrando un aumento dei raid con missili e droni. È una pressione enorme sulla nostra popolazione, non solo psicologica ,ma anche fisica, semplicemente per spezzare gli ucraini”.
Sul fronte russo, il governatore della regione del Daghestan, a 1000 chilometri dalla linea del fronte della guerra in Ucraina, ha reso noto che un condominio è stato danneggiato durante un attacco ucraino alla città di Kaspiysk.
©Riproduzione riservata