di Federica Marengo mercoledì 26 novembre 2025

-Il primo Viceministro degli Esteri ucraino, Sergiy Kyslytsya, ha dichiarato al Financial Times che, dopo i colloqui di Ginevra tra USA ,Ue e Ucraina, è stata redatta la bozza di un nuovo accordo di pace rispetto al Piano USA, elaborato da Washington con delegati russi e ucraini.
Secondo Kyslytsya, “la nuova bozza ha generato ottimismo in entrambe le parti e le questioni più controverse, a partire da quelle territoriali, sono state messe tra parentesi”, per lasciare la decisione finale al Presidente Trump e al Presidente Zelensky, mentre la questione della cessione dei territori , come da Costituzione ucraina, dovrà essere decisa mediante referendum nazionale.
Il primo Viceministro degli Esteri ucraino, Kyslytsya, ha poi evidenziato : “Della versione originale del piano è rimasto ben poco. Abbiamo sviluppato una solida base di convergenza e alcuni punti su cui possiamo scendere a compromessi. Il resto richiederà decisioni da parte della leadership. Ora, la bozza arriverà sulle scrivanie dei due presidenti a Washington e Kiev. Ciascuna delle parti riporterà ora le ultime bozze di lavoro per informare i rispettivi presidenti. L’amministrazione Trump dovrebbe poi contattare Mosca per cercare di portare avanti i colloqui”.
La bozza del Piano USA-Ue-Ucraina, prevede: una dimensione dell’esercito ucraino più alta, pari a 800.000 soldati , rispetto ai 600.000 del Piano USA; garanzie di sicurezza simili al Piano USA (modellate sull’articolo 5 della Nato) ma inserite in un quadro multilaterale con coinvolgimento formale di Nato e partner Ue; conferma dell’impegno della Nato, con dialogo Mosca-Nato subito dopo l’accordo e dispiegamento di jet Nato in Polonia, rispetto alla maggiore prudenza e limiti sull’impegno Nato del Piano di Washington; l’introduzione di un fondo globale di ricostruzione con investimenti in tecnologie , energia, data center e un percorso accelerato per l’Ucraina verso l’adesione alla Ue , rispetto a un piano economico USA non ampio; negoziati basati sulla linea del fronte attuale con garanzie di sicurezza che decadono in caso di violazione dell’accordo, rispetto alle richieste territoriali del Piano USA più rigide; l’introduzione di un Consiglio di Pace a guida Trump, non previsto invece nel Piano di Washington.
Intanto ,il Presidente USA, Trump ,a bordo dell’Air Force One diretto in Florida, rispondendo alle domande dei giornalisti e delle giornaliste ha fatto sapere che vi sono dei progressi nelle trattive e che la prossima settimana l’inviato speciale Witkoff sarà a Mosca per incontrare il Presidente russo Putin , sottolineando che non vi è nessuna scadenza per l’accettazione del piano di pace proposto all’Ucraina e come tra i punti critici vi siano le cessioni territoriali.
Trump ha anche detto che i russi stanno facendo delle concessioni per arrivare alla fine del conflitto e che incontrerà il Presidente Zelensky e il Presidente Putin solo quando l’accordo per porre alla guerra “sarà definitivo o nelle sue fasi finali”.
Infine, il numero uno della Casa Bianca ha difeso Witkoff, dopo la pubblicazione da parte di Bloomberg di una telefonata in cui il suo inviato avrebbe istruito il consigliere russo del Cremlino, Ushakov, sulle mosse da compiere, affermando: “Non ho sentito la registrazione, ma questa è una cosa standard. Deve vendere l’Ucraina alla Russia. Questo è quello che fa un affarista. Devi dire: “Guarda, vogliono questo, devi convincerli di questo”. E’ un modo di trattare molto standard. Immagino che stia dicendo la stessa cosa all’Ucraina, perché ciascuna delle parti deve dare e prendere”.
A tal proposito, secondo il Wall Street Journal, la telefonata tra l’inviato Usa Witkoff e il consigliere russo Ushakov, riportata da Bloomberg, ha provocato proteste tra alcuni legislatori repubblicani che hanno criticato l’amministrazione Trump per la sua gestione dei negoziati , chiedendo che Witkoff sia messo da parte.
Per l’Ucraina, Podolyak ha smentito, tramite social, un coinvolgimento di Kiev nella fuga di notizie sulla telefonata, scrivendo: “Per noi è importante distinguere tra i documenti ufficiali e tutto ciò che accade intorno ad essi. C’è la posizione dell’amministrazione statunitense sul piano di pace, che stiamo discutendo in diverse sedi con americani ed europei. Si tratta di un tentativo di creare un meccanismo realistico per porre fine alla guerra: garanzie di sicurezza, ruolo degli alleati, conseguenze per la Russia in caso di nuova aggressione. È una discussione complessa e delicata, in cui ogni parola vale oro. A parte questo, c’è la questione dei contatti informali, delle registrazioni delle conversazioni, delle fughe di notizie. È ovvio che questi argomenti influenzeranno soprattutto la politica interna e le discussioni interne in vari paesi, in particolare negli Stati Uniti. L’Ucraina, ovviamente, non ha nulla a che fare con l’organizzazione di queste pubblicazioni. Agiamo in modo diretto: nell’ambito di accordi di partenariato, con una logica trasparente e linee rosse assolutamente comprensibili per i nostri alleati. Le questioni più delicate , territori, numero delle truppe, possibilità di alleanze , richiedono un colloquio al più alto livello tra Volodymyr Zelenskyy e Donald Trump. Il Presidente ucraino è pronto in qualsiasi momento a partecipare a tale incontro. È chiaro che senza un colloquio personale tra i due presidenti non è possibile rispondere in modo adeguato alle questioni più delicate. È altrettanto chiaro che la Federazione Russa non dimostra ancora la volontà di porre fine alla guerra…”.
Dal Cremlino, il portavoce Peskov, in un’intervista alla Tv di Stato russa, ha dichiarato in merito: “C’è un processo in corso, un processo serio, e adesso, probabilmente, non c’è niente di più importante. In questo contesto appariranno molte persone che non si faranno scrupoli di nessun tipo pur di far fallire questo processo. Non c’è nulla di particolarmente grave in quelle trascrizioni e le richieste di licenziare Witkoff ,che ora si levano, mirano principalmente a interrompere le tendenze verso il raggiungimento di un accordo attraverso negoziati pacifici. Sono certo che salteranno fuori molte persone che non si fermeranno davanti a nulla per interrompere questo processo”.
Il portavoce Peskov, ha poi definito “premature” le dichiarazioni del Presidente USA Trump secondo cui la situazione in Ucraina sarebbe vicina a un accordo di pace.
Concorde, il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Ushakov, che , rispondendo a una domanda della televisione di Stato sul possibile ruolo dell’Europa nelle discussioni sui piani di pace per l’Ucraina, ha detto che “Gli europei si intromettono inutilmente nel piano di pace”.
Il viceministro degli Esteri russo, Ryabkov , invece, in una conferenza stampa a Mosca, rispondendo a una domanda di Sky News, ha smentito il Presidente USA Trump ,secondo cui la Russia sta facendo delle concessioni nelle trattative: “Non ci possono essere concessioni né rinunce riguardo alle questioni chiave che stiamo affrontando, anche nel contesto dell’operazione militare speciale”.
Il vice ministro degli Esteri russo ,Ryabkov, poi, ha dichiarato che le proposte di Mosca sul nuovo trattato START, riguardanti il controllo delle armi nucleari (ovvero, l’impegno russo a rispettare volontariamente i limiti che pongono un tetto alla dimensione dei due arsenali nucleari, come delineato nell’accordo New START del 2010, seppur in scadenza a febbraio, a condizione che gli Stati Uniti facciano lo stesso) sono volte a prevenire scenari globali negativi e , che, l’Ucraina continua a ricevere armi e informazioni dai servizi segreti statunitensi, nonostante i segnali provenienti da Washington riguardo a un miglioramento delle relazioni con Mosca, in merito a cui non vi sono stati progressi significativi per quanto riguarda la ripresa dei voli diretti.
In ultimo, Ryabkov, ha riferito che Mosca è in stretto contatto con la Cina riguardo agli sforzi diplomatici volti a porre fine al conflitto in Ucraina e che Mosca ha risposto negativamente al Presidente turco Erdogan sulla possibilità di tornare a discutere di un accordo sul grano.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova, ai microfoni di Radio Sputnik , ha ribadito che “i politici e i media europei stanno cercando di minare gli sforzi degli Stati Uniti volti a raggiungere un accordo di pace per l’Ucraina”.
Tutto ciò mentre, secondo un documento firmato ieri e dal Presidente russo Putin , che entrerà in vigore a gennaio, le autorità russe devono aumentare il numero di persone che si identificano come russe e parlano russo nelle parti dell’Ucraina incorporate nel Paese dall’invasione di Mosca del 2022.
La Cnn, invece, ha fatto sapere che il segretario dell’Esercito americano , Driscoll ,ha incontrato funzionari russi ad Abu Dhabi per discutere del piano proposto dagli USA “per porre fine alla guerra in Ucraina e per gettare le basi per impegni futuri di livello superiore”.
Sempre per la Cnn, che ha citato una fonte ucraina di alto livello, tra USA e Ucraina vi sono ancora notevoli divari su 3 punti : la cessione da parte di Kiev di territori chiave nella regione orientale del Donbass , annessi ma non ancora conquistati dalla Russia, la proposta USA di limitare le dimensioni delle forze armate ucraine a 600.000 unità e la rinuncia dell’Ucraina a diventare membro della Nato.
Quanto all’Ue, all’indomani della riunione in videocollegamento della Coalizione dei Volenterosi, cui ha preso parte anche la Premier Meloni, la Presidente della Commissione von der Leyen, nel suo intervento a Strasburgo, nella Plenaria dell’Europarlamento , sul piano di pace per l’Ucraina, ha detto: “Il copione della Russia non è cambiato fin dall’inizio. La Russia ha sempre creduto di poter sopravvivere all’Ucraina, all’Europa e a tutti i suoi alleati, ed è per questo che, ogni volta che si registrano progressi significativi nei negoziati che possono portare a una vera pace, la violenza aumenta. Lo abbiamo già visto. E’ un modello, e le voci provenienti dal Cremlino negli ultimi giorni la dicono lunga sulle sue reali intenzioni. L’Ucraina rimane il primo passo di un gioco molto più grande. Per la Russia, qualsiasi accordo di pace significa ridisegnare permanentemente le mappe. Significa tornare alle relazioni e alle sfere di influenza tra grandi potenze, ma per l’Ucraina e per l’Europa, qualsiasi accordo di pace significa creare una pace giusta e duratura, una pace che ponga fine a questo conflitto e non semini i semi per nuovi conflitti futuri. Ora abbiamo un punto di partenza, una voce unica. La nostra priorità è che l’accordo debba garantire una pace giusta e duratura, non ci possono essere limiti alle forze armate ucraina: la sicurezza dell’Ucraina è la nostra sicurezza. La seconda priorità è garantire la sovranità dell’Ucraina. Non ci possono essere frontiere cambiate con la forza. Non possiamo concederlo. La terza priorità è garantire che l’Ucraina si possa difendere e che quindi abbia gli strumenti finanziari necessari. Nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina, nulla sull’Europa senza l’Europa, nulla sulla Nato, senza la Nato. Ci sono migliaia di madri e padri che aspettano i loro figli: l’Europa farà di tutto perché ciò accada. Sappiamo che la mentalità della Russia non è cambiata dai tempi di Yalta, quando vedeva il nostro continente in termini di sfere di influenza. Quindi dobbiamo essere chiari sul fatto che non può esserci una spartizione unilaterale di una nazione europea sovrana e che i confini non possono essere modificati con la forza. Se oggi legittimiamo e formalizziamo l’indebolimento dei confini, apriamo le porte a nuove guerre domani, e non possiamo permettere che ciò accada”.
La Presidente, von der Leyen ha poi annunciato che la Commissione Ue è pronta a presentare un testo giuridico sull’uso dei beni russi congelati nella guerra in Ucraina, evidenziando di aver accolto con favore gli sforzi del Presidente USA Trump per porre fine alla guerra e che un accordo di pace dovrebbe garantire una sicurezza reale per l’Ucraina e per l’Europa.
Tuttavia, secondo Politico Europe , che cita proprie fonti, i Paesi Ue starebbero lavorando a un piano B per impedire che l’Ucraina rimanga senza fondi all’inizio del 2026, nel caso non si riesca a raggiungere un accordo sugli asset. Si tratterebbe di un prestito “ponte”, finanziato tramite un’emissione di debito dell’Ue, che darebbe più tempo per introdurre il prestito di riparazione a lungo termine mediante l’uso degli asset russi in un modo accettabile per il Belgio, contrario alla proposta.
Il Presidente ucraino Zelensky ha poi fatto sapere , tramite social, di aver parlato con la Presidente della Commissione Ue, von der Leyen: “Ho ringraziato Ursula per la sua posizione chiara e i messaggi a sostegno dell’Ucraina durante il suo intervento odierno al Parlamento europeo. La nostra visione è la stessa: finché la Russia continuerà a respingere tutti gli sforzi di pace, le sanzioni contro di essa dovranno essere inasprite e l’assistenza difensiva e finanziaria all’Ucraina dovrà continuare. Abbiamo discusso dell’attuale situazione diplomatica e del lavoro dell’Unione Europea sulla decisione relativa all’utilizzo dei beni russi congelati per la difesa dell’Ucraina. Abbiamo inoltre coordinato i nostri contatti per il prossimo futuro. Grazie!”.
L’Alta rappresentante Ue per la Politica estera , Kallas, al termine di una riunione in videoconferenza con i ministri degli Esteri dei 27 Stati membri, ha dichiarato: “Tutti noi desideriamo che questa guerra finisca, ma è importante anche come finirà. Dobbiamo tenere presente che c’è un aggressore e una vittima. Il primo passo deve essere un cessate il fuoco completo e incondizionato, ma al momento non vediamo alcun segno che la Russia sia pronta a un cessate il fuoco. La Russia non sta ridimensionando la sua macchina militare, ma piuttosto la sta potenziando. Dobbiamo ancora passare da una situazione in cui la Russia finge di negoziare a una situazione in cui la Russia ha bisogno di negoziare. Putin non può raggiungere i suoi obiettivi sul campo di battaglia, quindi cercherà di negoziare per ottenerli. L’idea che l’Ucraina stia perdendo terreno è falsa e invoca sanzioni ulteriori: Se vogliamo impedire che questa guerra continui, allora dovremmo effettivamente frenare l’esercito russo e anche il suo bilancio militare. L’esercito russo e il bilancio militare dovrebbero essere ridimensionati per prevenire nuovi attacchi”.
Per il cancelliere tedesco Merz, che ha confermato che la Germania continuerà a sostenere il popolo ucraino e utilizzerà a tal fine i beni russi congelati, il Presidente russo Putin “deve accettare di non avere alcuna possibilità di uscire vittorioso dalla guerra in Ucraina”.
La ministra degli Esteri finlandese Elina Valtonen dopo una videoconferenza con i ministri degli Esteri dell’Ue, ha affermato che “L’Unione Europea dovrebbe trovare una soluzione a dicembre su come garantire i futuri finanziamenti all’Ucraina”.
Sull’uso degli asset russi per finanziare Kiev, Budapest ha ribadito la sua contrarietà, con il direttore politico del Premier ungherese Orbán, Balázs Orbán, che, in un post social ,ha scritto: “L’Ungheria non sosterrà questa iniziativa. Utilizzare i beni congelati prima di un accordo di pace scatenerebbe contromisure russe che possono causare gravi danni alle aziende europee, comprese quelle ungheresi. Questa è la realtà fondamentale per noi. Ecco perché la pace è essenziale e perché l’uso di questi beni può essere solo parte di un accordo basato sul consenso di tutte le parti coinvolte. Lo diciamo da mesi, eppure a Bruxelles sembra che stiamo parlando di un muro”.
Sul campo, nel frattempo, proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. La notte scorsa , infatti, le forze di Mosca hanno attaccato Kiev, causando la morte di 7 persone, Kharkiv e Zaporizhzhia, dove 18 persone sono rimaste ferite.
Inoltre, l’esercito ucraino ha fatto sapere di una situazione “difficile” in una zona chiave della linea del fronte meridionale, dove le forze russe stanno avanzando, ma ha dichiarato che le forze ucraine hanno stabilito vie di rifornimento e non sono circondate.
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