di Federica Marengo sabato 15 novembre 2025

-Proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. In particolare, nelle ultime 24 ore, le forze di Mosca hanno colpito quartieri residenziali della capitale, Kiev ed impianti energetici, causando la morte di 6 persone e il ferimento di 30 in un solo edificio.
L’aviazione ucraina ha reso noto che dei 430 droni lanciati dalla Russia su tutto il Paese, circa 405 sono stati abbattuti, così come 15 dei 19 missili lanciati.
Secondo il Governo di Kiev, si è trattato di uno dei peggiori attacchi alla capitale ucraina in termini di numero di missili utilizzati dalla Russia, condannato anche dall’Onu, in quanto ritenuto: una violazione del diritto internazionale.
Colpito ,poi , dalle forze russe anche un mercato a Odessa, dove sono state uccise 2 persone, e la città di Dnipro con la regione circostante, dove una persona è stata uccisa e un’altra è rimasta ferita.
Inoltre, il capo dell’amministrazione regionale di Dnipropetrovsk, ha fatto sapere che in città sono scoppiati diversi incendi, sono state danneggiate alcune aziende private e un’auto è stata distrutta.
Quanto a Pokrovsk, le forze russe hanno accerchiato le truppe ucraine nel Donetsk, mentre, secondo l’ultimo bollettino delle forze armate di Kiev, l’aviazione ucraina ha bombardato la strada che collega la città a Selydove per sbarrare la strada alle forze di Mosca.
Sul fronte russo, invece, Kiev continua ad attaccare le raffinerie russe: l’ultima, ieri sera, nella regione di Ryazan, a circa 200 chilometri a sud-est di Mosca.
Sempre ieri, lo Stato Maggiore di Kiev ha reso noto che i missili da crociera a lungo raggio Neptune, progettati e fabbricati dall’Ucraina, hanno colpito il porto russo di Novorossiysk e la Direzione Centrale dell’Intelligence del ministero della Difesa ucraino ha rivendicato un’operazione militare che ha bloccato il traffico merci sulla ferrovia Transiberiana.
Intanto, si è tenuto a Berlino il vertice E5 dei ministri della Difesa di Germania, Italia, Gran Bretagna, Francia e Polonia, cui hanno partecipato anche il ministro della Difesa ucraino, Shmyhal e l’Alta rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Kallas, che , al termine dell’incontro, ha dichiarato: “ L’Unione Europea continuerà a lavorare per proteggersi dalle minacce ibride. L’Ue non può accettare le minacce ibride “come la nuova normalità. La tregua è la priorità ma la Russia non è pronta a questo. Dobbiamo rendere chiaro alla Russia che il tempo non gioca a suo favore. Continueremo a fare pressione e lavoriamo al ventesimo pacchetto di sanzioni”.
L’Alta rappresentante Ue, Kallas, confermato che Bruxelles è al lavoro sul 20° pacchetto di sanzioni alla Russia, ha poi ha ribadito che “Utilizzare gli asset russi immobilizzati è il modo più chiaro per sostenere la difesa ucraina” ed ha annunciato che la prossima settimana presenterà, insieme alla Commissione, “un piano per migliorare la mobilità militare europea”, spiegando: “Questo includerà proposte per rendere strade, ponti, tunnel, linee ferroviarie, aeroporti e altre infrastrutture in grado di sostenere movimenti militari su larga scala, per mettere in comune le risorse di trasporto e aiutarci a vicenda quando necessario, e per rendere più snello il processo di autorizzazione per lo spostamento delle truppe in Europa”.
Infine, ringraziato il ministro degli Esteri tedesco per l’ospitalità e per la decisione di incrementare il sostegno annuale all’Ucraina a 1,5 miliardi, Kallas ha sottolineato che “Ogni volta che il mondo cerca di avvicinarsi, la Russia risponde con missili” e che “ Gli ultimi attacchi russi dimostrano chiaramente che la Russia continua la guerra”. Pertanto, “è necessario proseguire nel finanziamento di Kiev”, utilizzando gli asset russi immobilizzati”, in quanto “è il modo più chiaro per sostenere la difesa ucraina” ed “è anche il modo per mostrare alla Russia che il tempo non è dalla sua parte”, poiché “Sostenere l’Ucraina è un affare conveniente rispetto ai costi di una vittoria russa. Le guerre si perdono quando si esauriscono prima i soldi o i soldati”.
Il ministro della Difesa ucraina, Shmyhal, che nei giorni scorsi si è recato in Canada e nel Regno Unito e ha partecipato al G7 Esteri, sollecitando gli alleati a nuovi contributi alla difesa dell’Ucraina e a nuove misure per aumentare la pressione sulla Russia, compreso l’utilizzo dei beni russi congelati, a margine della riunione della Difesa, ha annunciato via social: “L’Ucraina ha avviato la produzione in serie del drone intercettore Octopus, progettato per contrastare i droni d’attacco russi Shahed. I primi produttori hanno già ricevuto la tecnologia. Octopus è la tecnologia ucraina per l’intercettazione degli ‘Shahed’, sviluppata dalle Forze Armate e collaudata in combattimento. Opera di notte, in condizioni di disturbo e a bassa quota. La tecnologia è stata trasferita ai primi tre produttori, mentre altri undici stanno preparando le linee produttive”.
Per l’Italia, il ministro della Difesa Crosetto, in conferenza stampa, ha evidenziato: “La commissaria europea Kallas ci ha fornito un dato importante: gli attacchi russi si rivolgono nel 93% dei casi contro obiettivi civili. Non c’è nulla di militare. Si tratta di una guerra della Russia contro i cittadini ucraini. E l’Europa lo ha capito dal primo momento. Per questo siamo al fianco dell’Ucraina. La guerra va avanti solo per la volontà di espansione di Putin”, confermando, in un post social , il sostegno dell’Italia a Kiev: “L’Europa e l’Occidente sono al fianco dell’Ucraina. Abbiamo unito risorse ed energie per sostenere l’Ucraina, che affronta il suo quarto inverno di guerra, con l’Europa e l’Occidente al suo fianco. Un conflitto che colpisce in misura importante obiettivi civili e che conferma la natura aggressiva dell’azione russa”.
Poi, in risposta al Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini , che ha recentemente affermato che “l’Italia non potrà continuare a inviare denaro e armi per altri 50 anni”, anche alla luce del caso della presunta corruzione in ambito energetico che ha interessato Kiev, il ministro Crosetto, ha detto: “Mi sembrerebbe assurdo non continuare a farlo e anzi non aumentare, con tutte le possibilità che abbiamo il nostro aiuto a una nazione che non sta facendo altro che difendersi da un attacco assurdo e incomprensibile”, aggiungendo che l’Italia ha approvato l’invio di un dodicesimo pacchetto di aiuti a Kiev e che contribuirà all’approvvigionamento energetico dell’Ucraina durante i mesi invernali con l’invio di generatori elettrici.
In merito alla difesa, il Presidente ucraino Zelensky, che nella prossima settimana sarà a Parigi e a Madrid, dove incontrerà i rispettivi leader, il Presidente francese Macron e il Premier spagnolo Sanchez, nel suo discorso serale alla popolazione, citato da RBC-Ucraina, ha affermato: “L’Ucraina riceverà presto nuovi sistemi di difesa aerea e aerei da combattimento dai suoi alleati, in particolare dalla Francia. Le decisioni relative sono già in fase di preparazione: si tratterà di un accordo storico. Questa settimana gli Stati nordici e baltici hanno concordato di stanziare 500 milioni di dollari per il programma Purl, che fornirà all’Ucraina armi americane. Ciò contribuirà in modo significativo a scoraggiare gli attacchi russi.
Stiamo anche preparando la consegna di altri potenti sistemi di difesa aerea: stiamo preparando un solido accordo con la Francia e lo finalizzeremo presto. Sono fiducioso che il nostro sia un accordo storico”.
Quest’oggi, poi, in un post social, Zelensky alla luce dello scandalo per presunta corruzione nel settore energetico e delle dimissioni della ministra dell’Energia e del ministro della Giustizia , ha annunciato una riforma delle società energetiche gestite dallo Stato: “Stiamo iniziando la riforma delle cruciali società statali nel settore energetico insieme ad un completo audit delle loro attività finanziarie, sarà rinnovato il management di queste società”.
Tra le misure, infatti: la creazione di un nuovo board di supervisione della società nucleare statale al centro dello scandalo, che “nel giro di una settimana” dovrà essere in grado di “riformare completamente il management della società”.
Nel frattempo, mentre Rustem Umerov, il Segretario del Consiglio nazionale della Sicurezza e della Difesa ucraina, ha annunciato accordi per il rilascio di 1.200 ucraini dalla prigionia russa, secondo quanto reso noto dal Cremlino, il Presidente russo Putin e il Presidente della Bielorussia, Lukashenko, hanno avuto un colloquio telefonico, nel quale “hanno scambiato opinioni su una serie di questioni pratiche relative alla cooperazione bilaterale, tra cui l’energia, nonché su temi internazionali di attualità ed è stato concordato di proseguire i contatti durante il prossimo vertice dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva a Bishkek e il tradizionale incontro dei leader dei paesi membri della Comunità degli Stati Indipendenti alla fine dell’anno a San Pietroburgo”.
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