di Federica Marengo lunedì 13 ottobre 2025

-“Quando si raggiunge la pace in una parte del mondo, si porta maggiore speranza di pace in altre regioni dove la vita è ancora minacciata. In Ucraina, accogliamo con favore tutti gli sforzi che hanno portato all’esito odierno per il Medioriente. Gli ostaggi sono stati liberati e la guerra a Gaza sta volgendo al termine. Questo è davvero un evento straordinario. La leadership e la determinazione del presidente Trump hanno funzionato, ed è importante che tutto l’aiuto necessario sia arrivato da Paesi e da molte persone che hanno una reale influenza”. Così, il Presidente ucraino Zelensky, in un post social, ha commentato l’accordo relativo alla prima fase del piano di pace USA, raggiunto tra Israele e Hamas, grazie alla mediazione di Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia e la liberazione degli ostaggi israeliani.
Lo stesso Zelensky, ieri, dopo due colloqui telefonici avuti nel fine settimana con il Presidente Trump, definiti “produttivi”, in un’intervista al programma Sunday Briefing, in onda su Fox News, aveva dichiarato di aver chiesto al Presidente USA Trump di imporre sanzioni secondarie alla Russia, esortando i Paesi europei a intensificare la pressione su Mosca.
Inoltre, secondo Axios, al centro dei colloqui tra il Presidente Zelensky e il Presidente USA Trump, vi è stata la questione dell’invio da parte degli USA di missili a lungo raggio Tomahawk, capaci di colpire in profondità nel territorio russo, ma nessuna decisione al riguardo sarebbe stata ancora presa dal numero uno della Casa Bianca.
Il Presidente Trump, infatti, ha dichiarato che, se la guerra non sarà risolta, potrebbe dare il via libera all’invio di tali missili a Kiev, tramite la Nato, ma che vuole prima accertarsi di come sarebbero utilizzati, in quanto vuole evitare l’escalation con la Russia.
In merito, il Presidente Zelensky ha assicurato che i missili saranno impiegati per colpire obiettivi militari e non i civili.
Stamane, poi, il Presidente Trump, nel corso del suo discorso alla Knesset (il Parlamento israeliano), nell’ambito della firma degli accordi tra Israele e Hamas sulla prima fase del piano di pace USA, rivolgendosi all’inviato speciale Witkoff, ha espresso l’intenzione di concentrarsi sulla Russia per risolvere la guerra in Ucraina.
Secondo il Financial Times e, secondo Axios, infatti, venerdì, il Presidente Usa Trump accoglierà alla Casa Bianca il Presidente ucraino Zelensky.
Un alto funzionario della Casa Bianca, citato da Reuters, ha confermato che il Presidente Trump incontrerà venerdì il Presidente ucraino Zelensky per un pranzo di lavoro.
La conferma è poi arrivata anche dal Presidente ucraino Zelensky , che, nella conferenza stampa congiunta con l’Alta rappresentante Ue per la Politica estera , Kallas, ha detto: “Incontrerò il Presidente Trump a Washington questa settimana. Credo che dovremo discutere la sequenza di passi che voglio proporre al Presidente. Ho altri incontri che sono importanti per me. Alcune aziende militari che sono importanti. Non posso rivelare dettagli al riguardo. Il tema principale è la difesa aerea”.
A tal proposito, anche il cancelliere tedesco Merz, che ha partecipato al vertice di pace a Sharm el-Sheikh, in Egitto, con il Presidente Al Sisi e con il Presidente Trump, in un post social, ha scritto: “Parlerò con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dei nostri sforzi congiunti per contribuire a porre fine alla guerra in Ucraina. La giornata di oggi è la prova che quando la comunità internazionale è unita, la pace può essere raggiunta”.
Intanto, il Presidente Zelensky ha avuto un colloquio con il Presidente francese Macron, riguardo cui ha informato via social: “Ho parlato con il presidente Emmanuel Macron. Grazie alla Francia per il suo grande impegno nella difesa della vita. Ho informato sulle nostre esigenze prioritarie, che riguardano innanzitutto la difesa aerea: i sistemi e i missili necessari. La Russia sta approfittando del momento, ovvero del fatto che il Medio Oriente e le questioni interne di ogni paese stanno ricevendo la massima attenzione. Gli attacchi russi sono diventati più subdoli. Abbiamo discusso su come contrastarli. Abbiamo anche coordinato i nostri contatti con altri partner e le attività diplomatiche delle prossime settimane. Stiamo lavorando per aumentare la pressione sulla Russia”.
Nelle ultime ore, invece, il leader ucraino ha incontrato a Kiev l’Alta rappresentante per la Politica estera Kallas, la quale , in visita a sorpresa, per motivi di sicurezza, via social, ha dichiarato al suo arrivo: “Gli ucraini ispirano il mondo con il loro coraggio.
La loro resilienza richiede il nostro pieno sostegno. Oggi mi trovo a Kiev per discutere di sostegno finanziario e militare, della sicurezza del settore energetico ucraino e della responsabilità della Russia per i crimini di guerra commessi”.
L’alta rappresentante Ue, Kallas, giunta in Ucraina per discutere del sostegno finanziario e militare da parte dell’Ue e della sicurezza del sistema energetico ucraino, oggetto degli attacchi da parte di Mosca nelle ultime settimane, ha avuto un bilaterale con il ministro degli Esteri ucraino Sybiha, al termine del quale , riguardo alle violazioni dello spazio aereo europeo attribuite ad aerei russi, nel corso di una conferenza stampa, ha dichiarato: “La Russia gioca con la guerra e rischia un’escalation. Ogni volta che un drone o un aereo russo viola il nostro spazio aereo, c’è il rischio di un’escalation, involontaria o meno. La Russia sta giocando con la guerra e stiamo andando oltre il quadro di un conflitto ipotetico. Per evitare la guerra, dobbiamo tradurre la potenza economica dell’Europa in deterrenza militare”.
Quindi, in merito al sostegno dell’Ue all’Ucraina per l’inverno, Kallas ha assicurato: “L’Unione Europea ha già mobilitato 800 milioni di euro per sostenere l’Ucraina quest’inverno. Stiamo lavorando per stanziare altri 100 milioni di euro per generatori, rifugi e attrezzature di protezione dalle intemperie. Altri stanziamenti riguardano la creazione di un tribunale speciale per indagare sui crimini russi (10 milioni) e i bambini ucraini deportati dalla Russia e le vittime di violenza sessuale, che rappresentano una delle pagine più oscure della guerra scatenata dalla Russia” (6 milioni)”.
Al riguardo, il ministro degli Esteri ucraino, Sybiha, ha affermato: “Il nemico cerca di influenzare lo stato d’animo e l’umore della popolazione attaccando le infrastrutture energetiche. Ne siamo perfettamente consapevoli”, chiedendo agli alleati europei e agli USA una maggiore protezione di queste infrastrutture e ulteriori sistemi di difesa antiaerea.
Il capo dell’ufficio presidenziale ucraina, Yermak, quindi, ha fatto sapere che una delegazione ucraina, guidata dal primo ministro Yulia Svyrydenko ,è partita quest’oggi per gli USA, dove si terranno discussioni sulla fornitura di ulteriori sistemi di difesa antiaerea.
Ancora, il Presidente Zelensky ha tenuto un discorso in collegamento con la 71° sessione annuale dell’Assemblea parlamentare della Nato a Lubiana, nel quale, ricordando i colloqui telefonici avuti nel fine settimana con il Presidente USA Trump, ha dichiarato: “Prima dell’inverno, Putin spera di usare questo terrore per spezzare la nostra resistenza. Non possiamo permetterlo. Pertanto, vi esorto a far sentire la vostra voce nei vostri parlamenti e governi per il rafforzamento della difesa aerea e missilistica, di cui abbiamo bisogno. E le decisioni su sistemi e missili devono essere prese nelle prossime settimane”.
Poi, riferendosi alle politiche del governo ungherese e del Premier Orban, Zelensky ha sottolineato: “Anche se gli ungheresi sostengono che questo aumenta le loro possibilità alle elezioni, a lungo termine mina la sicurezza del loro paese e dell’Europa. Per Putin, ogni miliardo conta. Non si può far parte del mondo libero e allo stesso tempo sostenere coloro che vogliono distruggerlo”.
Infine, Zelensky ha evidenziato come alcuni componenti dei missili e dei droni russi vengono ancora forniti dai Paesi europei e ha invitato gli alleati a non allentare le sanzioni contro la Russia: “Dobbiamo anche fare pressione su coloro che nei vostri paesi continuano a fornire componenti essenziali per droni e missili russi. Nessun missile o drone russo volerà senza componenti provenienti da altri Paesi. Non si tratta solo di Cina e Taiwan. Alcuni componenti provengono ancora da paesi europei e da altri paesi del mondo che continuano a collaborare con i produttori russi di morte. Fermando la Russia ora, non solo ci aiutate a proteggere le nostre vite, ma aiutate anche voi stessi. E risparmiate ai vostri leader di dover fare quello che sto facendo io: chiedere aiuto al mondo se droni, missili e soldati russi diventano una minaccia per voi. La Russia deve perdere”.
Il segretario della Nato, Rutte, invece, ha dichiarato: “I rischi per la nostra sicurezza sono aumentati: la nuova generazione di missili russi può raggiungere le capitali europee in pochi minuti. Il potere dirompente dei droni, i sabotaggi delle infrastrutture sottomarine, la sicurezza del cyberspazio: tutto questo ci riguarda, a est come a ovest. Di fronte a queste sfide alla nostra sicurezza, vediamo ancora una volta quanto sia essenziale lavorare insieme all’interno della Nato. Quando si tratta delle violazioni sconsiderate e pericolose del nostro spazio aereo da parte della Russia, abbiamo visto che la risposta della Nato è stata rapida ed efficace. Non dovremmo sottovalutare la minaccia russa, ma non dovremmo nemmeno sopravvalutare le sue capacità, nonostante i suoi atteggiamenti, non sono riusciti a soddisfare le loro ambizioni e a un costo incredibile: oltre un milione di russi sono stati uccisi o gravemente feriti. Nel 2022, la Russia pensava di poter schiacciare l’Ucraina in pochi giorni. Nel quarto anno della sua brutale guerra, la Russia sta lottando per avanzare. Le forze armate russe sono impegnate lì e altrove. La sua task force nel Mediterraneo era un tempo un mix di navi di superficie, sottomarini e navi di supporto, ora, di fatto, non c’è quasi più alcuna presenza navale russa nel Mediterraneo. C’è un datato e malconcio sottomarino russo che zoppica a casa dopo un pattugliamento. Ma sebbene la Russia non sia così forte come vorrebbe fingere, rimane profondamente pericolosa, ed è per questo che è assolutamente essenziale assicurarci di essere preparati. La Russia conduce una campagna segreta contro le nostre società e tenta di minare il nostro sostegno all’Ucraina. L’elenco degli obiettivi di sabotaggio della Russia non si limita alle infrastrutture critiche, all’industria della difesa e alle strutture militari. Include persino gli spazi pubblici”.
Proprio il capo del Servizio di intelligence federale tedesco (Bnd), nella sua audizione al Bundestag Jager ha dichiarato ha dichiarato che Mosca intende mettere alla prova la solidità dei confini europei e questo potrebbe accadere “in qualsiasi momento” e che le azioni della Russia sono concepite per indebolire la Nato, destabilizzare le democrazie europee, dividere le società e intimidire l’opinione pubblica.
Il segretario al tesoro Usa ,Bessent, intervistato da Maria Bartiromo, ha dichiarato: “Gli Stati Uniti stanno spingendo per la pace nel mondo. La Cina sta finanziando la guerra. Cercare di ottenere un vantaggio prima di un incontro con Donald Trump è una cattiva idea e lui ha ribaltato la situazione con i suoi due ottimi tweet di venerdì in cui parlava di aumentare i dazi e di applicare tutte le sanzioni necessarie. Ma ora stiamo comunicando. Sono fiducioso che potremo andare avanti”.
Riguardo il possibile uso degli asset russi, poi, il Presidente del Consiglio europeo, Costa, nella lettera d’invito ai leader Ue per il Consiglio del 23 e 24 ottobre, ha scritto: “La Russia continua i suoi incessanti attacchi contro i civili e le infrastrutture civili dell’Ucraina. Discuteremo su come intensificare il nostro sostegno all’Ucraina, in particolare riconfermando il nostro impegno a fornire supporto finanziario al Paese per i prossimi anni e valutando possibili opzioni basate sui beni immobilizzati della Russia. La Russia sta pagando un prezzo economico elevato e crescente per la sua aggressione e faremo il punto sui nostri sforzi per aumentare ulteriormente la pressione su di essa. Sia il sostegno all’Ucraina che la pressione sulla Russia rimangono i due requisiti necessari per raggiungere una pace giusta e duratura. Avremo la possibilità di ascoltare il presidente Zelensky all’inizio della discussione sull’Ucraina”.
A Mosca, invece, il portavoce del Cremlino Peskov, che nelle scorse ore aveva espresso preoccupazione per il possibile invio di missili Tomahwak da parte degli USA all’Ucraina e , che la possibile fornitura di questi missili a Kiev “potrebbe finire male per tutti” , rispondendo nella consueta conferenza stampa alla domanda di un giornalista sulle dichiarazioni dell’ex Presidente russo Medvedev, secondo cui fornire missili Tomahawk USA all’Ucraina “potrebbe avere conseguenze negative per tutti, in particolare per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump”, ha sottolineato: “La gestione di missili così complessi richiederà in un modo o nell’altro la partecipazione di specialisti americani al processo. Questo è un fatto evidente. È proprio di questo che si parla nel messaggio da voi citato. Qualsiasi esperto lo capisce perfettamente e ne è consapevole. Abbiamo già parlato così tanto di questo argomento dei ‘Tomahawk’ che non vedo il senso di ripetere altro”.
In ultimo, Peskov ha reso noto che “non ci sono progressi o novità né nei colloqui con l’Ucraina né per una possibile nuova telefonata tra Putin e Trump”.
Nel frattempo, sul fronte dei combattimenti, dopo i raid russi a Odessa, Kiev e Zaporizhzhia e, i conseguenti blackout, sono proseguiti nella notte gli attacchi delle forze di Mosca contro la rete energetica dell’Ucraina e il ministero dell’Energia di Kiev ha riferito in un comunicato l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica nelle regioni di : Kharkiv, Sumy, Poltava, Donetsk, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia (per l’industria) e Kirovograd”.
ll ministro degli Esteri ucraino , Sybiha, ha accusato la Russia di avere deliberatamente interrotto la linea elettrica esterna alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata dalla Russia, al fine di collegare l’impianto alla rete elettrica di Mosca.
Tuttavia, il Presidente ucraino Zelensky ha affermato che la controffensiva ucraina ha ottenuto risultati positivi con gli avanzamenti nelle regioni di Zaporizhzhia e di Donetsk.
Sul fronte russo, invece, una fonte del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), ha riferito al Kyiv Independent che le forze di Kiev hanno effettuato un attacco con droni nel quale hanno colpito il più grande deposito di petrolio russo nella città di Feodosia, in Crimea, in seguito al quale è scaturito un incendio. Colpiti anche cinque carri armati. La notizia è stata poi confermata dalla Bbc.
Secondo il Financial Times , che cita fonti informate, Kiev avrebbe ricevuto informazioni di intelligence Usa per colpire le risorse energetiche russe, comprese le raffinerie di petrolio situate ben oltre la linea del fronte.
Per il quotidiano economico britannico, “Questo sostegno si è intensificato da metà estate”, e “gli attacchi di Kiev hanno fatto schizzare alle stelle i prezzi dell’energia in Russia e costretto Mosca a tagliare le esportazioni di gasolio e a importare carburante”,
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