di Federica Marengo venerdì 19 settembre 2025

-Nella mattinata di oggi, la portavoce capo della Commissione Ue, Paula Pinho, ha confermato che la Commissione ha adottato il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia.
A seguire, la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e l’Alta rappresentante dell’UE per la Politica estera, Kaja Kallas, hanno illustrato le misure adottate.
Il 19° pacchetto di sanzioni , dunque, prevede: l’accelerazione dello stop all’importazione di gnl russo a inizio 2027, il divieto totale di transazioni per Rosneft e Gazpromneft e altre società che saranno colpite dal congelamento degli asset; il divieto di transazioni ad altre banche russe e di Paesi terzi; misure restrittive per le piattaforme di criptovalute e per le banche straniere collegate ai sistemi di pagamento alternativi russi; transazioni limitate con entità in zone economiche speciali; sanzioni ad altre 118 navi che appartengono alla “flotta ombra” per l’aggiramento delle sanzioni sul petrolio russo e l’introduzione di nuove restrizioni sull’export per prodotti e tecnologie utilizzati sul campo di battaglia con l’inclusione di 45 aziende della Russia e di Paesi terzi che hanno fornito sostegno diretto o indiretto al complesso militare-industriale russo.
La Presidente della Commissione Ue, von der Leyen, la quale ha sottolineato che l’obiettivo è ridurre ulteriormente le entrate russe derivanti dai combustibili fossili e che ,la diversificazione delle forniture e gli investimenti in fonti energetiche stanno dando i loro frutti, in quanto è stato appena abbassato il tetto massimo del prezzo del petrolio greggio a 47,6 dollari, ha dichiarato: “La Russia sta dimostrando tutto il suo disprezzo per la diplomazia e il diritto internazionale. Quindi stiamo aumentando la pressione. Con il nostro 19° pacchetto di sanzioni che copre l’energia, i servizi finanziari e le restrizioni commerciali. Vogliamo vietare le importazioni di GNL russo nei mercati europei. È ora di chiudere il rubinetto. Voglio essere chiara: gli europei saranno al sicuro quest’inverno. Perché ci siamo preparati a questo nell’ambito di REPowerEU. Oggi i nostri sforzi stanno dando i loro frutti. Stiamo intensificando la repressione delle elusioni. Man mano che le tattiche di evasione diventano più sofisticate, le nostre sanzioni si adatteranno per restare all’avanguardia. Per la prima volta, le nostre misure restrittive colpiranno le piattaforme crittografiche. E vietare le transazioni in criptovalute”.
Inoltre, la Presidente von der Leyen ha specificato che, “in una guerra guidata dall’innovazione, bloccare l’accesso della Russia alle tecnologie chiave è cruciale, soprattutto per quanto riguarda i droni” e che la Ue perseguirà anche chi alimenta la guerra della Russia con l’acquisto di petrolio in violazione delle sanzioni e che saranno presi di mira raffinerie, operatori del settore petrolifero e aziende petrolchimiche in Paesi terzi, inclusa la Cina, evidenziando che in tre anni, i ricavi petroliferi russi in Europa sono diminuiti del 90%.
Proprio al riguardo dei rapporti commerciali e militari tra Mosca e Pechino, anche l’Alta rappresentante dell’UE per la Politica estera, Kaja Kallas, ha sottolineato: “Queste nuove sanzioni limiteranno anche l’accesso della Russia alle tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale e i dati geospaziali, nonché alle risorse fondamentali che alimentano la produzione di armi. Ciò include quelle ricevute da fornitori stranieri, tra cui Cina e India”.
L’Alta rappresentante Ue, Kallas, nella sua dichiarazione al canale Tv europeo Ebs, ha spiegato: “Oggi abbiamo proposto agli Stati membri il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia. In esso, miriamo a settori chiave che sostengono lo sforzo bellico russo. Le nostre sanzioni sono incisive. Hanno un impatto visibile sulle finanze pubbliche e sulla crescita economica della Russia. L’Unione Europea deve rafforzare questi sforzi collettivamente con i suoi partner fino al raggiungimento della pace. Qualsiasi fonte di reddito che consenta al Cremlino di continuare la sua aggressione è un bersaglio per le sanzioni europee. “Oggi proponiamo un divieto totale di transazioni per le banche e gli istituti finanziari russi, compresi quelli che operano in paesi terzi. Proponiamo inoltre di includere i grandi operatori economici coinvolti nell’elusione delle sanzioni, nella generazione di reddito e nel sostegno all’industria militare russa, nonché al sistema russo delle carte di credito e al sistema di pagamenti rapidi. Proponiamo inoltre un divieto di investimenti nelle ‘Zone Economiche Speciali’ russe legate alla guerra. E proponiamo ulteriori misure nei confronti degli attori cinesi che sostengono l’industria militare russa. La principale fonte di reddito della Russia per finanziare la sua guerra illegale è ancora l’esportazione di energia. Proponiamo quindi: un divieto totale delle importazioni di Gnl (gas naturale liquefatto, ndr) russo entro gennaio 2027; la revoca delle restanti esenzioni per le società Rosneft e Gazprom Neft; e l’estensione delle sanzioni alla ‘flotta ombra’ russa e ai suoi facilitatori, incluse 118 nuove navi”.
Le sanzioni presentate oggi dalla Commissione dovranno essere approvate all’unanimità dagli Stati membri, con Ungheria e Slovacchia che, però, già in precedenza hanno bloccato o ritardato le misure proposte.
Alla proposta del 19° pacchetto di sanzioni a Mosca da parte della Commissione Ue, si aggiunge la lettera che il Presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa ,ha inviato ai leader dei 27, in vista del vertice di Copenaghen del 1° ottobre nella quale , in merito al tema Difesa ,ha scritto: “Sulla difesa Ue è giunto il momento di fare un passo avanti. Propongo di concentrarci su misure concrete in materia di capacità, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa di ciò che ci si aspetta dall’UE e dagli Stati membri per raggiungere l’obiettivo di prontezza di difesa per il 2030. La nostra sicurezza è legata alla sicurezza dell’Ucraina. A Copenaghen vorrei anche discutere su come sostenere ulteriormente l’Ucraina e raggiungere una pace giusta e duratura”.
Intanto, dopo Polonia e Romania, come confermato dal Governo di Tallin, nelle scorse ore, lo spazio aereo estone è stato violato da jet militari russi. Tre caccia russi MiG-31 , infatti, sono entrati nello spazio aereo estone senza autorizzazione e vi sono rimasti per un totale di dodici minuti.
Secondo l’agenzia di stampa estone, Postimees , i jet non hanno presentato piani di volo e avevano la radio spenta, mentre il media Ohtuleht ha aggiunto che l’incidente è avvenuto nei pressi dell’isola di Vaindloo e che si è trattato della quarta violazione dello spazio aereo estone quest’anno.
Il ministro della Difesa estone ha definito l’incidente “di una brutalità senza precedenti” e il ministero degli Esteri estone , che ha definito “inaccettabile” la violazione dello spazio aereo dell’Estonia, ha convocato l’incaricato d’affari della Federazione Russa “per protestare e consegnare una nota riguardante la violazione dello spazio aereo estone”, sottolineando che “ È necessario rispondere ai crescenti controlli dei confini e all’aggressività della Russia rafforzando rapidamente la pressione politica ed economica”.
Successivamente, il Premier estone ha fatto sapere che l’Estonia ha intenzione di richiedere consultazioni con gli Alleati ai sensi dell’articolo 4 del trattato Nato.
Ancora, secondo Politico, i tre MiG-31 che hanno violato lo spazio aereo di Tallin sarebbero stati respinti da F-35 italiani.
A tal proposito, la portavoce della Nato, Alison Hart, ha confermato che la Nato è intervenuta e ha intercettato i caccia russi: “Stamattina, i jet russi hanno violato lo spazio aereo estone. La Nato è intervenuta immediatamente e ha intercettato l’aereo russo. Questo è l’ennesimo esempio del comportamento sconsiderato della Russia e della capacità di risposta della Nato”.
La Presidente della Commissione Ue, von der Leyen, ha quindi dichiarato ,tramite post social: “L’Europa è solidale con l’Estonia di fronte all’ultima violazione del nostro spazio aereo da parte della Russia. Risponderemo con determinazione a ogni provocazione, investendo al contempo in un rafforzamento del fianco orientale. All’intensificarsi delle minacce, aumenterà anche la nostra pressione. Invito i leader dell’Ue ad approvare rapidamente il nostro 19° pacchetto di sanzioni”, echeggiata dall’Alta rappresentante per la Politica estera, Kallas, che ha evidenziato: “L’odierna violazione dello spazio aereo dell’Estonia da parte di aerei militari russi è una provocazione estremamente pericolosa. Si tratta della terza violazione dello spazio aereo dell’UE in pochi giorni e contribuisce ulteriormente ad aumentare le tensioni nella regione. L’UE esprime piena solidarietà all’Estonia. Sono in stretto contatto con il governo estone. Continueremo a sostenere i nostri Stati membri nel rafforzamento delle loro difese con risorse europee. Putin sta mettendo alla prova la determinazione dell’Occidente. Non dobbiamo mostrare debolezza “.
Per l’Italia, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Tajani, in un punto stampa, a margine di un evento a Roma, ha detto: “La storia continua, è una storia che funzionava quando c’era il Patto di Varsavia, fanno sempre la stessa cosa per testare le reazioni della Nato, dell’Occidente e dell’Europa, però sono giochi pericolosi che Putin non deve fare, deve evitare provocazioni. Nessuno si fa intimidire dalla Russia però dobbiamo lavorare per costruire la pace. La parola d’ordine è pace, non può essere certamente ‘guerra'”.
Quanto agli USA, ieri, il Presidente Trump, nel Regno Unito per la sua seconda visita ufficiale, nel corso della conferenza stampa con il Premier britannico Starmer, tenuta al termine di un bilaterale, a proposito della guerra in Ucraina, sottolineando di voler evitare una Terza guerra mondiale, ha detto: “Putin mi ha deluso, sta uccidendo molte persone e ne sta perdendo più di quante ne stia uccidendo. I soldati russi vengono uccisi a un tasso più alto di quelli ucraini. In Ucraina ci sono stati milioni di morti, soprattutto militari”, aggiungendo: “Credo che, se il prezzo del petrolio dovesse calare, Putin sarà costretto a ritirarsi dalla guerra in Ucraina. Non avrà altra scelta. Uscirà da quella guerra”.
Riguardo a un ruolo del Presidente USA Trump in un possibile scambio di territori tra Mosca e Kiev,
l’inviato speciale USA in Ucraina ,Keith Kellogg, in un’intervista rilasciata al quotidiano britannico The Telegraph, ha dichiarato che: “ Trump non scambierà territori ucraini. Quella è una decisione che spetta a Zelensky, a nessun altro. Ma bisogna essere realistici: il 65% del Donetsk è occupato. Il 98% del Luhansk lo è. Occorre accettare la realtà. De facto non significa de jure. L’unica cosa che può contrastare Putin è la forza, il potere, e la determinazione. Bisogna guardare a Putin e alla Russia come a una potenza espansionista. Vuole ricostruire l’Impero Russo , basta guardare la storia. Dagli un dito, si prende un braccio”.
A Mosca, il portavoce del Cremlino Peskov, nella consueta conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di Trump “deluso”dal Presidente Putin nel contesto dell’accordo ucraino, ha detto: “Presumiamo che gli Stati Uniti e il Presidente Trump mantengano personalmente la loro volontà politica e l’intenzione di proseguire gli sforzi per facilitare una soluzione ucraina. Pertanto, naturalmente, il Presidente Trump è piuttosto emotivo, per così dire, su questa questione. Questo è del tutto comprensibile. Il Presidente Putin rimane impegnato a risolvere la situazione politicamente e diplomaticamente e sta facendo molto per raggiungere questo obiettivo. Tuttavia, “il regime di Kiev e i Paesi europei stanno facendo tutto il possibile per proseguire sulla strada dello scontro”. Ciò crea ostacoli a una risoluzione pacifica del conflitto”.
Proprio il Presidente Putin, che nelle scorse ore ha quantificato per la prima volta il numero dei militari russi dispiegati nella guerra pari a “oltre 700mila”, durante un incontro con i lavoratori di uno stabilimento, ha detto: “Spero e mi aspetto che questi eventi legati all’operazione militare speciale passino, ma la richiesta di forze armate moderne non finirà qui. Al contrario, continueremo a sviluppare le Forze Armate, rendendole moderne, compatte e potenti”.
Sul fronte dei combattimenti proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. La scorsa notte , infatti, le forze di Mosca hanno attaccato con droni la capitale, Kiev, danneggiando la rete dei filobus e la regione del Donbass, dove 5 persone sono state uccise.
L’Aeronautica Militare ucraina ha reso noto di aver abbattuto 71 degli 86 droni russi che hanno attaccato Kiev ed altre località e che 15 hanno colpito i loro obiettivi.
Il ministero della Difesa di Mosca, invece, ha fatto sapere che le forze ucraine hanno attaccato nuovamente una raffineria, a Volgograd.
ll Presidente ucraino, Zelensky ha dichiarato in un videomessaggio che l’esercito ucraino sta conducendo un’operazione di controffensiva contro le forze russe sul fronte orientale e che i combattimenti sono intensi nella zona di Dobropillia e Pokrovsk, nella regione di Donetsk, evidenziando: “In realtà, le nostre forze stanno privando l’occupante della possibilità di condurre un’operazione offensiva su vasta scala, che aveva pianificato da tempo e su cui contava”.
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