di Federica Marengo mercoledì 17 settembre 2025

-Nella mattinata di oggi, la Presidente del Parlamento Ue, Metsola, si è recata in visita a Kiev, dove ha reso omaggio ai caduti in guerra e ha incontrato il Presidente ucraino Zelensky e il Presidente della Rada, il Parlamento monocamerale ucraino, Stefanchuk.
La Presidente dell’Europarlamento, Metsola, nel discorso tenuto alla Rada, ha ribadito il sostegno dell’Ue all’Ucraina e il suo impegno per una pace giusta, l’introduzione di sanzioni forti e la cooperazione parlamentare per l’adesione del Paese all’Ue, annunciando anche, nel corso di un intervento tenuto nel Parlamento di Kiev, l’apertura di una rappresentanza del Parlamento Ue in Ucraina.
A seguire, la Presidente Metsola ha tenuto una conferenza stampa congiunta con il Presidente ucraino Zelensky, il quale ha reso noto che i missili per i sistemi di difesa aerea occidentali fanno parte della prima serie di armi statunitensi inviate nell’ambito del meccanismo PURL, pagate dagli alleati non statunitensi: “Abbiamo ricevuto più di 2 miliardi di dollari dai nostri partner specificamente per il PURL. Riceveremo ulteriori fondi per ottobre, penso che avremo altri 3,5-3,6 miliardi di dollari. I primi due pacchetti da 500 milioni di dollari. Questi pacchetti includeranno sicuramente missili per Patriot e Himars. L’ufficio presidenziale è al lavoro con l’amministrazione Trump per organizzare il prossimo incontro tra i due presidenti”.
Nel corso della medesima conferenza stampa, il Presidente Zelensky, a proposito del ruolo dell’Europa, ha detto: “Difendere l’Ucraina significa difendere l’Europa, e aiutare l’Ucraina significa aiutare l’Europa. La Russia ha sempre guardato con sufficienza all’Europa unita. La Russia non ha mai creduto che l’Europa potesse essere forte. In questi anni, insieme a tutta la squadra europea e a molti leader europei, abbiamo dimostrato che la Russia si sbagliava di grosso nel suo atteggiamento nei confronti dell’Europa e degli europei. Ed è importante che l’Ucraina non faccia altro che aggiungere unità, forza e influenza agli affari globali dell’Europa. Ora stiamo assistendo a una ricostruzione delle relazioni tra Europa e America, mentre l’Europa sta costruendo la sua nuova posizione negli affari globali. È importante che l’Europa continui a essere un attore globale, un difensore globale della libertà e dei diritti umani. Lo garantiremo tutti insieme”.
Poi, sul 19° pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca e sui veti di Ungheria e Slovacchia, Zelensky ha sottolineato: “Con la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, “abbiamo discusso in maniera sostanziale su come rendere le posizioni di Slovacchia e Ungheria più europee, poiché dipendono ancora in una certa misura dal settore energetico russo, e contiamo su ulteriori passi sanzionatori da parte degli Stati Uniti d’America. Attendiamo l’adozione del diciannovesimo pacchetto di sanzioni dell’Unione europea e speriamo che uno dei principali obiettivi delle sanzioni riguardi l’energia russa e l’infrastruttura del commercio energetico, nonché il settore bancario russo e i vari schemi di elusione delle sanzioni che la Russia sta utilizzando per finanziare la guerra. Putin deve sentire che la sua intenzione di proseguire la guerra, di continuare gli attacchi e di portare destabilizzazione in paesi come la Polonia e la Romania, significherà dolore prima di tutto per la Russia. Se non prova dolore, continuerà la guerra”.
Infine, riguardo alla situazione sul campo, ha spiegato: “Penso che i russi non avranno risorse umane sufficienti per operazioni su larga scala. L’operazione russa nell’oblast di Sumy è fallita. Hanno subito enormi perdite, soprattutto di personale militare. A oggi hanno rinunciato alle loro operazioni in quella direzione e hanno ridistribuito le loro risorse e il loro personale in altre direzioni”.
Lo stesso Zelensky, poi, in un post social, ha riferito del suo incontro con la Presidente del Parlamento Ue, Metsola: “Sono lieto di dare il benvenuto oggi in Ucraina alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, alla sua quarta visita dal inizio della guerra. Sono stati discussi i temi chiave che riguardano l’Ucraina e le istituzioni europee. Il sostegno ai negoziati per l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea e l’importanza di aprire il primo cluster il più rapidamente possibile, le sanzioni contro la Russia e l’adozione del 19° pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea, gli asset russi e anche le questioni sociali: la costruzione di rifugi per le scuole e il sostegno dell’Europa al nostro programma di pasti gratuiti per tutti i bambini ucraini nelle scuole. Contiamo sul fatto che l’Ue sarà altrettanto concreta con noi su questi temi. Apprezziamo il fatto che in Ucraina sarà operativo l’Ufficio del Parlamento europeo e che ciò rafforzerà la coordinamento tra il nostro Parlamento e il Parlamento europeo. Grazie per tutto il sostegno. Grazie a tutti coloro che ci aiutano”.
Ieri, il leader ucraino aveva definito lo sconfinamento di droni russi in Polonia “un’intimidazione della Russia alla Nato” e aveva esortato il Presidente USA Trump ad assumere una posizione chiara su sanzioni e garanzie di sicurezza per Kiev, mentre in un comunicato, la Premier ucraina Yulia Svyrydenko ha fatto sapere che “L’Ucraina e gli Stati Uniti hanno annunciato che investiranno ciascuno 75 milioni di dollari in un fondo comune di investimento che fa parte dell’accordo sui minerali stipulato tra Kiev e Washington. Gli USA, quindi, sosterranno la ricostruzione e la ripresa economica a lungo termine dell’Ucraina e rafforzeranno le catene di approvvigionamento delle risorse naturali degli Stati Uniti”.
Nel frattempo, secondo il Financial Times, Bruxelles starebbe preparando delle misure per utilizzare i beni congelati della Russia a sostegno di 170 miliardi di euro di “prestiti di riparazione” all’Ucraina.
Quanto all’introduzione del 19° pacchetto di sanzioni contro Mosca, la Presidente della Commissione Ue, von der Leyen, dopo un colloquio telefonico avuto ieri con il Presidente USA Trump, in un post social , ha scritto: “Ho avuto una buona conversazione con il Presidente USA Trump sul rafforzamento dei nostri sforzi congiunti per aumentare la pressione economica sulla Russia attraverso misure aggiuntive. La Commissione presenterà presto il suo 19° pacchetto di sanzioni, mirato a criptovalute, banche ed energia. L’economia di guerra della Russia, sostenuta dai ricavi dei combustibili fossili, finanzia lo spargimento di sangue in Ucraina. Per porre fine a ciò, la Commissione proporrà di accelerare l’eliminazione graduale delle importazioni di combustibili fossili russi”.
Stamane, al termine del Collegio dei Commissari e Commissarie Ue, l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in conferenza stampa, ha confermato l’introduzione di pesanti sanzioni a Mosca: “Nelle ultime settimane la Russia ha intensificato l’offensiva contro l’Ucraina; le incursioni di droni in Polonia e Romania segnalano una fase ancora più pericolosa del conflitto. La Russia sta mettendo alla prova l’Occidente. Se Putin percepisce anche un solo segnale di debolezza, continuerà a premere, perché vuole metterci alla prova. L’Europa deve rispondere con fermezza. Come ha detto ieri la Presidente von der Leyen, la Commissione presenterà a breve il suo diciannovesimo pacchetto di sanzioni. Dobbiamo colpire con maggiore decisione banche e aziende energetiche russe, gli intermediari che facilitano i trasferimenti e le navi della flotta ombra, privando Mosca dei fondi necessari per finanziare la guerra; è un modo essenziale per porre fine a questo conflitto”.
Quanto allo stop all’acquisto di gas e petrolio russi , chiesto dagli USA ai Paesi Ue e Nato, alla luce della richiesta da parte della Polonia ai membri dell’UE di smettere di acquistare energia russa entro la fine del 2026, l’alto funzionario polacco responsabile della sicurezza energetica, Wojciech Wrochna, ha dichiarato che: “Il gas naturale liquefatto (GNL) statunitense che transita attraverso la Polonia potrebbe contribuire all’eliminazione del gas russo dall’Europa”, evidenziando che la Polonia ha avuto ottimi colloqui con gli Stati Uniti per aumentare le forniture di GNL all’Europa attraverso la Polonia.
Sul fronte russo, invece, il Presidente Putin ha partecipato ieri alle esercitazioni congiunte Russia-Bielorussia, “Zapad 2025”, indossando una divisa militare e dichiarando che 100.000 soldati hanno partecipato a tali esercitazioni in 41 campi di addestramento (secondo l’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, che cita “i materiali di riferimento per la fase pratica dell’esercitazione Zapad-2025 presso il poligono di addestramento Mulino”,in totale”, sarebbero “coinvolti nell’esercitazione strategica congiunta Zapad-2025: sul territorio della Federazione Russa, oltre 50 mila militari, oltre 3.500 unità di armi e equipaggiamento militare, tra cui oltre 100 aerei e oltre 80 navi e imbarcazioni di supporto; sul territorio della repubblica di Bielorussia” sarebbero “presenti fino a 7.000 militari, di cui più di 1.200 della componente russa del gruppo delle forze regionali”).
Il ministro degli Esteri russo Lavrov, invece, nel corso della tavola rotonda per gli ambasciatori stranieri sulla risoluzione ucraina, ha detto che “Kiev sta cercando di sabotare l’attuale linea di Washington sulla risoluzione del conflitto”, sottolineando: “Vediamo anche che la nuova amministrazione di Washington comprende la necessità di risolvere la crisi riconoscendone le cause profonde e adottando misure per eliminarle, e allo stesso tempo, vediamo anche come Kiev stia cercando in ogni modo di sabotare la linea di questa amministrazione statunitense. L’Europa sta chiaramente cercando di conquistarsi sfacciatamente un posto al tavolo delle trattative, anche se, secondo la posizione da essa sostenuta , revanscismo e inflizione di una sconfitta strategica alla Russia, non c’è ovviamente posto al tavolo delle trattative”.
E ancora, rispondendo alle accuse a Mosca da parte di Kiev di colpire negli attacchi i civili, Lavrov ha smentito: “Ogni volta che l’Ucraina e i suoi padroni europei iniziano a fare i capricci, accusando la Russia di distruggere obiettivi civili, vediamo il Segretariato delle Nazioni Unite sostenere tali dichiarazioni e, insieme all’Occidente e all’Ucraina, chiedere che la Russia venga punita in qualche modo. L’esercito russo non colpisce obiettivi civili”.
Riguardo ai rapporti Mosca-USA, il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha dichiarato che mancati visti non-immigrazione per i cittadini russi, restituzione delle proprietà diplomatiche russe negli Stati Uniti e ripresa dei voli diretti: sono i punti salienti messi sul tavolo da Mosca nell’ambito delle relazioni bilaterali con Washington, in quanto, le recenti decisioni degli Usa su questi punti sono state “deludenti, in contrasto con il miglioramento delle relazioni bilaterali”.
Sul campo, intanto, proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. La notte scorsa, le forze di Mosca hanno effettuato diversi raid su ferrovie ucraine, causando ritardi , interruzioni delle tratte e blackout, a detta di Kiev per cercare di esercitare ulteriore pressione sulla popolazione e sull’economia ucraine.
Nelle ultime 24 ore, poi, vi sono stati 183 scontri armati nell’oblast di Donetsk.
Il ministero della Difesa russo, invece, ha reso noto di aver abbattuto 8 droni ucraini su varie regioni, quali: Rostov, Bryansk, Voronezh e Kursk.
In ultimo, Papa Leone XIV , che ieri ha sottolineato come la Nato non abbia iniziato nessuna guerra con Mosca, durante l’Udienza generale in Piazza San Pietro di questa mattina, ha ricevuto una delegazione di familiari dei prigionieri di guerra ucraini e dei dispersi.
A riferire dell’incontro, l’ambasciatore ucraino ,Andrii Yurash, che ha dichiarato: “Un’altra fonte di ispirazione e di speranza: durante l’udienza generale di questa mattina Papa Leone XIV ha incontrato un gruppo di donne ucraine, i cui cari, figli, fratelli, padri, si trovano ora in prigionia russa. Ringraziando per i numerosi doni ricevuti dalle donne ucraine, il Santo Padre, come sempre, ha espresso il suo cordiale sostegno e ha benedetto gli ucraini che soffrono per gli orrori indicibili della guerra”.
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