di Federica Marengo venerdì 12 settembre 2025

-Dopo la violazione dello spazio aereo della Polonia da parte delle forze di Mosca, Varsavia, ha chiuso tutti i valichi di frontiera con la Bielorussia e ha dispiegato 40 mila soldati ai confini orientali in risposta alle esercitazioni militari congiunte avviate quest’oggi da Russia e Bielorussia (Zapad 2025).
Inoltre, il Premier polacco Tusk ha replicato alle dichiarazioni del Presidente USA,Trump rilasciate in un’intervista nell’ambito del programma “Fox and Friends” in onda su Fox News, secondo cui i droni russi in Polonia” potrebbero essere stati un errore”, replicando : “Anche noi avremmo voluto che l’attacco con i droni alla Polonia fosse stato un errore. Ma non lo è stato. E lo sappiamo bene”.
Tuttavia, il Presidente USA Trump, nella medesima intervista, ha sottolineato che la sua pazienza nei confronti del Presidente russo Vladimir Putin sta finendo: “Sta finendo, e sta finendo in fretta. Dovremo reagire in modo molto, molto forte. Le sanzioni alle banche e al petrolio sono un’opzione, ma l’ho già fatto. Ho fatto molto. L’India, uno dei maggiori acquirenti di petrolio russo, sta affrontando un dazio del 50% sulle sue esportazioni verso gli Stati Uniti. Non è una cosa facile da fare. È una questione importante e causa una frattura con l’India. E’ un problema dell’Europa, molto più che un nostro problema”.
Intanto, secondo quanto riportato dall’Ansa, che cita diverse fonti diplomatiche alleate, “Una delle ipotesi al momento in discussione tra gli alleati Nato dopo l’incursione dei droni russi nei cieli polacchi è quella d’istituire “una zona cuscinetto aerea” ai confini con l’Ucraina , una sorta di no-fly zone su scala ridotta , in modo che, se si dovesse ripetere la situazione dell’altro giorno, gli ordigni verrebbero abbattuti prima del loro ingresso all’interno dello spazio Nato. Il Comandante in capo (Saceur) sta infatti lavorando a “varie misure” per rafforzare il fianco est”.
A tal proposito, il segretario generale della Nato, Rutte, in conferenza stampa con il Comandante Supremo Alleato Alexus Grynkewich, ha dichiarato: “Quanto è accaduto è un fatto pericoloso e inaccettabile, che sia stato intenzionale o meno. La valutazione è in corso ,ma il comportamento sconsiderato che abbiamo visto da parte della Russia è estremamente pericoloso”, per poi annunciare che “la missione Eastern Sentry sul fianco est e l’attività militare inizierà nei prossimi giorni, con asset dati da molti alleati, specialmente per affrontare la sfida dei droni”.
A Bruxelles, invece, la portavoce della Commissione europea per gli Esteri, Anitta Hipper , nella consueta conferenza stampa, ha sottolineato che :”L’Ue ha espresso la propria posizione in modo molto chiaro anche con la nuova dichiarazione dei 27 sulla violazione intenzionale dello spazio aereo di uno Stato membro da parte di droni. Siamo pienamente solidali con la Polonia. Detto questo, abbiamo anche convocato ieri gli inviati russo e bielorusso in riunioni separate in relazione a questa violazione”.
Anche Svezia , Francia e Germania (quest’ultima ha anche potenziato la sorveglianza aerea sulla Polonia) hanno poi convocato l’ambasciatore russo per la violazione dei cieli polacchi, così come i ministri degli Affari esteri di cinque Paesi dell’Europa centrale, riuniti nel formato C5 (Repubblica Ceca, Ungheria, Austria, Slovacchia e Slovenia) hanno condannato le recenti incursioni di droni russi nello spazio aereo polacco , con il ministro degli Esteri ceco, Jan Lipavsky, che ha definito l’incidente “una chiara provocazione da parte della Russia”, sottolineando che solo sanzioni più severe potrebbero costringere il Presidente russo Vladimir Putin a cambiare i suoi propositi. Ha inoltre ribadito la proposta ceca di limitare gli spostamenti dei diplomatici russi all’interno dello spazio Schengen.
Quanto all’introduzione del 19°pacchetto di sanzioni a Mosca, secondo Reuters, che cita alcuni diplomatici dell’Unione europea , l’UE proporrà la prossima settimana il 19° pacchetto, che prenderà di mira la flotta di petroliere ombra e le banche russe e includerà ulteriori restrizioni sulle vendite di petrolio russo.
A confermarlo, l’Alta Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas, che via social, dopo l’approvazione da parte dei Rappresentanti Permanenti dei 27, ha annunciato: “Abbiamo appena esteso le nostre sanzioni alla Russia. Allo stesso tempo, stiamo completando il lavoro sul 19/o pacchetto, che prevede ulteriori restrizioni sulle vendite di petrolio russo, sulle petroliere fantasma e sulle banche. Continueremo a soffocare i finanziamenti alla guerra di Putin”.
Il ministro degli Esteri francese ad interim, Jean-Noël Barrot, ha dichiarato a France Inter che il nuovo pacchetto di sanzioni europee “sarà coordinato direttamente con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per la prima volta dal suo ritorno alla Casa Bianca”, mentre il Segretario all’Energia degli Stati Uniti ,Chris Wright ,ha sollecitato Bruxelles a eliminare il petrolio e il gas russi più rapidamente, aggiungendo che “ciò sarebbe utile per porre fine alla guerra in Ucraina”.
Un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca è stato poi annunciato anche dal Regno Unito, volto a colpire le navi che trasportano petrolio russo, nonché le aziende e gli individui che forniscono componenti elettronici, prodotti chimici ed esplosivi utilizzati per la fabbricazione di armi russe, e dal Giappone “per contribuire agli sforzi di pace internazionali”.
La Francia, invece, ha annunciato l’invio in Polonia di jet da combattimento.
Per l’Italia, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Tajani, in un punto stampa a margine di un evento, ha detto: “Putin ha preso in giro Trumpperché gli aveva promesso di fare delle cose che non ha fatto evidentemente, quindi è ovvio che a Trump ciò non faccia piacere, ma ora bisogna fare in modo di portare Putin a sedersi attorno al tavolo”.
In ambito diplomatico, come si legge nel comunicato della Santa Sede, stamane, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza Maia Sandu, Presidente della Moldova, la quale ha incontrato anche il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali.
Come si riferisce nel comunicato: “Nel corso del cordiale incontro in Segreteria di Stato, è stato espresso apprezzamento per le positive relazioni bilaterali esistenti, con l’auspicio di un loro ulteriore consolidamento. I colloqui si sono poi soffermati sulla situazione della pace e della sicurezza a livello locale, regionale e internazionale, con particolare riferimento ai recenti sviluppi in Ucraina”, si legge nel comunicato della Santa Sede”.
A Mosca, il portavoce del Cremlino, Peskov, parlando delle esercitazioni “Zapad 2025 , in corso sul territorio della Bielorussia fino al 16 settembre, ha detto: “La Russia non rappresenta una minaccia per i Paesi europei. Voglio ricordarvi le parole del nostro Presidente: “La Russia non ha mai minacciato nessuno e non minaccia i Paesi europei””.
Poi, riguardo i negoziati diretti tra Russia e Ucraina ha detto di constatare “una pausa” : “I canali di comunicazione esistono, sono consolidati. I nostri negoziatori hanno l’opportunità di comunicare attraverso questi canali, ma per ora è probabilmente più opportuno parlare di una pausa”.
Nel frattempo, mentre sono arrivati a Kiev , in visita, il principe d’Inghilterra, Harry, e , successivamente , i ministri degli Esteri di Polonia e Regno Unito, il Presidente ucraino Zelensky , nel corso della conferenza annuale Yalta European Strategy ,svoltasi in Ucraina, ha invitato gli alleati europei , USA e del G7, a fare pressione sulla Cina per mettere fine all’invasione russa, evidenziando: “La Cina ha avuto la possibilità di convincere i russi a smettere di uccidere, ma non ha mostrato la volontà di farlo. Dobbiamo trovare un modo per influenzare la Cina affinché eserciti la sua influenza sulla Russia per porre fine alla guerra. Vladimir Putin vuole occupare tutta l’Ucraina e non si fermerà finché non avrà raggiunto il suo obiettivo, anche se Kiev accettasse di cedere dei territori. L’obiettivo di Putin è occupare tutta l’Ucraina. E indipendentemente da ciò che dice, è chiaro che ha messo in moto la macchina da guerra a tal punto che semplicemente non può fermarla, a meno che non sia costretto a cambiare radicalmente i suoi obiettivi personali. Lo scambio di territori, ipotesi avanzata per porre fine al conflitto, non sarebbe sufficiente per raggiungere la pace”.
Sul fronte dei combattimenti, proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. Nelle ultime ore, le forze di Mosca hanno colpito una zona industriale e residenziale di Sumy , uccidendo 3 persone e ferendone 5, e la regione di Zaporizhzhia, colpita , secondo il capo dell’Amministrazione Militare Regionale, Ivan Fedorov, da 440 attacchi in sedici insediamenti , in 24 ore.
Gli amministratori locali russi, invece, hanno fatto sapere che un massiccio attacco ucraino con droni ha colpito nella notte Smolensk e una località vicino Mosca e, che oltre 30 droni sono stati distrutti dalle forze di difesa aerea nella regione di San Pietroburgo”.
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