di Federica Marengo mercoledì 10 settembre 2025

-L’esercito polacco ha reso nota questa mattina l’incursione nei cieli polacchi, definita “un atto di aggressione da parte di Mosca”, di circa 19 oggetti volanti , rilevati nella notte scorsa dai radar durante un attacco russo contro l’ovest dell’Ucraina occidentale , in seguito alla quale sono stati chiusi, e poi riaperti, gli li aeroporti di Varsavia, Modlin e Rzeszow e una casa è stata colpita e danneggiata a Lublino.
L’agenzia Reuters, che cita una fonte Nato, ha fatto sapere che, nell’operazione a difesa dei cieli polacchi, sono stati coinvolti aerei da ricognizione italiani, oltre a jet olandesi.
Da ciò, Varsavia ha chiesto di attivare l’articolo 4 dello statuto della Nato, in base a cui “i Paesi membri si consultano ogni volta che uno di loro ritenga che la propria integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza siano minacciate”.
Il Presidente polacco Tusk, quindi, ha subito informato il segretario generale della Nato, Rutte e, successivamente, ha partecipato alla riunione di emergenza dell’Ufficio per la sicurezza nazionale, convocata dal Presidente Nawrocki e si è consultato con i principali ministri responsabili della difesa e della sicurezza Ue.
Da Mosca, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha respinto le accuse mosse dalla Polonia, dichiarando: “I vertici dell’Ue e della Nato accusano quotidianamente la Russia di provocazioni. Il più delle volte, senza nemmeno provare a presentare argomentazioni” , aggiungendo: “Non vorremmo commentare la questione in alcun modo. Non è di nostra competenza. È una prerogativa del ministero della Difesa russo”.
Il ministero della Difesa russo ha affermato di essere “pronto a consultazioni con il Ministero della Difesa polacco”, sottolineando che le forze armate del Cremlino non avessero obiettivi in territorio polacco e che: “La gittata massima dei droni d’attacco utilizzati dalla Russia e che, secondo quanto si dice, hanno attraversato il confine con la Polonia, non supera i 700 chilometri. Le forze armate russe sostengono di aver colpito “imprese industriali-militari” in Ucraina occidentale”.
Il ministero degli Esteri di Mosca, in un comunicato, ha dichiarato: “La Polonia diffonde miti per aumentare l’escalation nella crisi ucraina”. Il Ministero della Difesa russo ha confermato “inequivocabilmente che non vi erano piani per colpire obiettivi sul territorio della Repubblica di Polonia” e che “l’autonomia di volo dei droni utilizzati nella suddetta distruzione delle imprese del complesso militare-industriale ucraino”, che, secondo Varsavia, avrebbe attraversato il confine polacco, “non supera i 700 chilometri”.
L’ambasciata russa a Varsavia ha dichiarato che : “La Polonia non ha fornito prove dell’origine russa degli oggetti entrati nello spazio aereo polacco”.
La Casa Bianca ,invece, ha dichiarato all’Afp che “ Il Presidente Trump e la Casa Bianca stanno monitorando le segnalazioni provenienti dalla Polonia e ci sono piani per il Presidente Trump di parlare oggi con il Presidente Nawrocki” .
Il Presidente USA Trump, in un post pubblicato sul suo social media, ha commentato: “Perché la Russia viola lo spazio aereo polacco con i droni? Eccoci qui!”.
La Presidente della Commissione Ue, von der Leyen, evidenziando che “L’Europa è al fianco della Polonia”, nel suo discorso sullo stato dell’Unione, tenuto stamane a Strasburgo, in merito alla guerra in Ucraina, ha dichiarato: “L’economia di guerra di Putin non si fermerà, anche se la guerra dovesse finire. Ciò significa che l’Europa deve essere pronta ad assumersi la responsabilità della propria sicurezza. Naturalmente, la Nato sarà sempre essenziale. Ma solo una posizione di difesa europea forte e credibile sarà in grado di garantire la nostra sicurezza. E non c’è dubbio: il fianco orientale dell’Europa garantisce la sicurezza di tutta l’Europa. Dal Mar Baltico al Mar Nero. Ecco perché dobbiamo investire nel sostenerlo attraverso un sistema di sorveglianza del fianco orientale. Ciò significa dotare l’Europa di capacità strategiche indipendenti. Dobbiamo investire nella sorveglianza spaziale in tempo reale, affinché nessun movimento di forze passi inosservato. Dobbiamo ascoltare l’appello dei nostri amici baltici e costruire un muro di droni. Non si tratta di un’ambizione astratta. È il fondamento di una difesa credibile”.
Poi, la Presidente von der Leyen ha annunciato che l’Europa anticiperà 6 miliardi di euro dal prestito G7 e stipulerà un’alleanza sui droni con l’Ucraina, sottolineando: “L’Ucraina ha l’ingegnosità. Ciò di cui ha bisogno ora è la scala industriale. E insieme possiamo fornirgliela: affinché l’Ucraina mantenga il proprio vantaggio competitivo con la Russia e l’Europa rafforzi il proprio”.
Infine, dopo aver ascoltato la storia di un bambino ucraino rapito dalle forze russe e di sua nonna, la Presidente della Commissione Ue, von der Leyen ha affermato: “Dobbiamo fare tutto il possibile per sostenere i bambini ucraini. Per questo motivo sono lieta di annunciare che, insieme all’Ucraina e ad altri partner, ospiterò un vertice della Coalizione internazionale per il ritorno dei bambini ucraini : ogni bambino rapito deve essere restituito alla sua famiglia”.
A Bruxelles, invece, si è riunito il Consiglio Nato, al termine del quale, il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul nel corso di una conferenza stampa con il suo omologo olandese, David van Weel, ha dichiarato: “La scorsa notte, droni russi hanno violato in modo significativo lo spazio aereo polacco. La Russia ha così accettato con leggerezza una pericolosa escalation. Stiamo analizzando attentamente gli eventi della notte scorsa. Ne abbiamo discusso nel Consiglio NATO a Bruxellese ora approfondiamo la questione nell’ambito delle consultazioni sulla sicurezza ai sensi dell’articolo 4 del Trattato NATO, come giustamente richiesto dalla Polonia” .
Il ministro degli Esteri polacco , Sikorski , ha dichiarato alla stampa: “Non abbiamo dubbi che non si sia trattato di un incidente. Si tratta di un caso di attacco senza precedenti, non solo sul territorio polacco, ma anche sul territorio di un Paese Nato e dell’Unione europea. Droni russi erano già entrati nello spazio aereo del Paese, ma questa volta la situazione è diversa. Quando uno o due droni fanno questo, è possibile che si sia trattato di un malfunzionamento tecnico. Ma come vi ho detto, in questo caso ci sono state 19 violazioni, ed è semplicemente inimmaginabile che possa essere stato accidentale”.
Per l’Italia, la Premier Meloni, nella sua dichiarazione diffusa da Palazzo Chigi, riguardo la violazione dei cieli polacchi da parte di Mosca, ha espresso, “a nome del Governo italiano, piena solidarietà alla Polonia per la grave e inaccettabile violazione, da parte russa, dello spazio aereo polacco e dell’Alleanza Atlantica”, assicurando che: “L’Italia continuerà a lavorare per garantire la sicurezza europea, a partire da quella ucraina, e per il raggiungimento di una pace giusta e duratura”.
La Presidente del Consiglio ha poi incontrato a Palazzo Chigi la Presidente della Repubblica di Moldova, Sandu, con cui ha condannato “i massicci attacchi degli ultimi giorni che hanno violato la scorsa notte anche lo spazio aereo polacco” e parlato delle “prospettive europee della Moldova” e dei “più recenti sviluppi dell’aggressione russa dell’Ucraina”.
Infine, la Premier Meloni “ha confermato il pieno sostegno italiano a Chișinău così come dimostrato, da ultimo, dalla recente conclusione degli Accordi bilaterali in tema di sicurezza sociale e riconoscimento delle patenti di guida”.
La Presidente Sandu, intervenuta nella trasmissione di Rai Uno, “Porta a Porta”, ha detto: “Quanto accaduto in Polonia lo abbiamo già visto in passato. E’ successo anche a noi, anche se in misura diversa. Questo ci ricorda che nessuno è al sicuro fino a quando continuerà l’aggressione russa in Ucraina. Putin deve essere fermato. Noi siamo un popolo coraggioso, vogliamo vivere in democrazia e continueremo a combattere per la nostra libertà”.
Il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani ha detto: “Condanno con fermezza la violazione del territorio polacco da parte di droni russi: un fatto gravissimo e inaccettabile, che è un’offesa alla sicurezza dell’intera area euro-atlantica.
L’Italia esprime piena solidarietà alla Polonia, Paese amico e alleato, ribadendo il suo impegno per la difesa della sovranità e dell’integrità territoriale. Ogni provocazione va respinta con fermezza e unità da parte dell’Europa”.
Il ministro della Difesa Crosetto, a Londra per partecipare a una riunione dei ministri della Difesa nel formato E5 (Regno Unito, Francia, Germania, Polonia e Italia), in un post social ,ha dichiarato: “Stanotte in Polonia si è consumata la più grave violazione dello spazio aereo europeo dall’inizio della guerra: un attacco deliberato con oltre 20 droni russi. Un atto inaccettabile che condanno con fermezza, con un duplice scopo: provocare e testare. Mosca sta volutamente alimentando un’escalation che nessuno vuole. È evidente che non ha alcun interesse ad una tregua ed alla pace. Esprimo vicinanza al mio omologo Kosiniak Kamysz e a tutto il popolo polacco: l’Italia, insieme agli Alleati della Nato, resta al fianco della Polonia e di ogni nazione dell’Alleanza Atlantica a difesa della sicurezza e della pace”.
Poi, a margine della suddetta riunione ministeriale E5, il ministro Crosetto ha confermato la partecipazione di un velivolo da ricognizione italiano la notte scorsa alla risposta “collettiva” allo sconfinamento denunciato nei cieli polacchi di una ventina di droni russi, sottolineando: “Gli aerei italiani fanno parte della Nato e sono pronti a difendere gli alleati come ci aspettiamo gli alleati farebbero se a essere minacciata fosse l’Italia. La Nato è unita o non è. L’aereo in questione si leva in volo ogni sera sul fronte orientale dell’Alleanza. Oggi abbiamo confermato la determinazione a rafforzare il pilastro europeo della Nato, che resta centrale, a valorizzare il ruolo della difesa quale prerequisito di pace, sicurezza e democrazia e a riaffermare il sostegno all’Ucraina: sappiamo che solo una pace giusta e duratura potrà garantire stabilità in Europa. Serve però una deterrenza credibile, che includa cyberdifesa, difesa aerea e missilistica integrata, aumento della forza terrestre, rafforzamento della tecnologia spaziale e sottomarina, contrasto alla disinformazione e alle minacce ibride. La violazione dello spazio aereo polacco da parte di droni russi – sottolinea Crosetto – riguarda non solo una Nazione ma tutta l’Alleanza Atlantica. La solidarietà deve essere totale, come richiedono gli impegni sottoscritti e ribaditi da ogni esecutivo italiano finora, così come la determinazione a reagire qualora fosse necessario.
Abbiamo sottolineato l’urgenza di investire nelle nuove tecnologie perché dagli investimenti della difesa possa nascere know how civile e una crescita industriale diffusa. Cercheremo di definire un percorso che crei strutture comuni in settori come la ricerca e l’approvvigionamento di materie critiche. Abbiamo ribadito che la guerra oggi non è solo fisica: attacchi cibernetici e campagne di disinformazione colpiscono le nostre democrazie ogni giorno. Quindi occorre decidere come reagire a questi attacchi. Abbiamo ricordato che l’Ucraina deve essere sostenuta nel rafforzare le proprie capacità operative e raggiungere la piena interoperabilità con Ue e Nato. Infine – conclude – abbiamo richiamato l’importanza di una strategia chiara e unica per i Balcani, regione cruciale per la sicurezza del continente”.
Il ministro della Difesa britannico John Healey, nella conferenza stampa congiunta con gli omologhi ha detto: “Putin ha raggiunto un nuovo livello di ostilità nei confronti dell’Europa” con la violazione dello spazio aereo della Polonia e della Nato da parte dei droni russi. L’aggressione russa non fa che rafforzare l’Alleanza Atlantica. Vediamo cosa sta facendo Putin, ancora una volta ci sta mettendo alla prova e ancora una volta noi saremo risoluti”.
Il Presidente della Repubblica Mattarella, da Lubiana , prima tappa della sua visita in Slovenia, in un intervento, ha dichiarato: “Dall’Ucraina giungono segnali allarmanti”, di fronte a tentativi di pace, si vedono bombardamenti quotidiani, diurni e notturni, sulla popolazione civile. L’episodio di droni in Polonia è gravissimo. Quel che crea allarme è che ci si muove su un crinale dal quale si può scivolare in un baratro di violenza incontrollato. Quanto avviene in Ucraina viene accentuato anche dalle dichiarazioni minacciose del Cremlino ai Paesi europei che sono un elemento che induce all’allarme. Il rischio estremamente alto che si scivoli in un conflitto di dimensioni inimmaginabili e incontrollabile”.
Il Capo dello Stato, al termine dell’ incontro con la Presidente della Repubblica di Slovenia, Natasa Pirc Musar, ha detto: “Quando ero ragazzo ho letto uno dei primi libri di storia sullo scoppio della Prima guerra mondiale, sul luglio ’14 che forse nessuno voleva far scoppiare, ma l’imprudenza dei comportamenti, come spesso avvenuto nella storia, provoca conseguenze non scientemente volute ma ugualmente provocate dai comportamenti che si mettono in campo. Per questo è di gravissima responsabilità quel che avviene. Quanto avviene in Ucraina sta accentuando queste prospettive gravi. Per questo contiamo molto su quanto può fare l’Unione europea con l’aspirazione alla pace che la contraddistingue e nell’ambito dell’Onu, cercando di restituire a quell’Organizzazione il peso che in altri momenti ha avuto, perché vi sia un freno. Perché, al di là dei singoli episodi, comunque gravi, il rischio, estremamente alto, è che senza rendersene conto si scivoli in un allargamento, in un conflitto di dimensioni inimmaginabili e incontrollate”.
Per la Germania, il cancelliere tedesco Merz, in un comunicato, ha evidenziato: “La Russia ha messo in pericolo vite umane in uno Stato membro della Nato e dell’Ue. Questa azione sconsiderata si inserisce in una lunga serie di provocazioni nella regione del Mar Baltico e sul fianco orientale della Nato. Il governo federale condanna con la massima fermezza questa azione aggressiva della Russia. Come la Polonia, insieme agli alleati della Nato, la Germania ha potuto riconoscere e scongiurare tempestivamente questo pericolo. La Nato è e rimane pronta alla difesa” .
Il ministro della Difesa tedesco, Pistorius, parlando al Bundestag, ha sottolineato: “I droni entrati nello spazio aereo polacco erano chiaramente diretti a questo scopo. L’azione è un’altra provocazione delle forze armate russe. Non c’è assolutamente motivo di supporre che si tratti di errori di traiettoria o incidenti simili”.
Il Presidente ucraino Zelensky, dopo un colloquio telefonico con la Presidente della Commissione Ue, von der Leyen, ha dichiarato via social: “Ho parlato con il Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. L’ho ringraziata per il suo incisivo discorso sullo stato dell’Unione e per il messaggio chiaro riguardo a 6 miliardi di euro per la produzione di droni in Ucraina. Dobbiamo trovare ancora più modi per utilizzare i beni russi congelati a beneficio dell’Ucraina.
Ursula mi ha informato del lavoro congiunto con i partner americani per rafforzare le sanzioni contro la Russia. Abbiamo anche discusso del sostegno ai bambini ucraini. Ursula ha confermato che l’Ue contribuirà a finanziare pasti gratuiti per gli scolari. Abbiamo coordinato ulteriori misure per il ritorno dei bambini rapiti. Abbiamo concordato di rimanere in contatto”.
A seguire, il Presidente Zelensky ha avuto un colloquio telefonico anche con il Premier polacco Tusk, la Premier Meloni, il Premier britannico Starmer e il segretario generale della Nato Rutte, con i quali si è discusso dell’incursione dei droni russi nello spazio aereo polacco la scorsa notte e riguardo cui, ha scritto in un post social: “Ho offerto alla Polonia la nostra assistenza, formazione e competenza nell’abbattimento dei droni russi, in particolare degli “shahed”. Donald e io abbiamo concordato un’adeguata cooperazione a livello militare. Ci coordineremo anche con tutti gli Stati membri della Nato. Incidenti con uno o due droni russi si erano già verificati in precedenza nei paesi del fianco orientale della Nato, incluso qualche settimana fa in Romania. Ma questa volta il numero di droni russi era molto più elevato, la sfacciataggine molto maggiore: i droni sono entrati non solo dal territorio ucraino, ma anche dalla Bielorussia. E tutti noi comprendiamo ugualmente che si tratta di un livello di escalation completamente diverso da parte della Russia. Deve esserci una risposta appropriata”.
Ciò , è stato confermato via social dallo stesso Premier polacco Tusk, che ha scritto: “Nelle conversazioni avute oggi con Emmanuel Macron, Keir Starmer, Volodymyr Zelensky, Giorgia Meloni, Friedrich Merz, Dick Schoof e con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ho ricevuto non solo espressioni di solidarietà nei confronti della Polonia, ma soprattutto proposte di sostegno concreto alla difesa aerea del nostro Paese”.
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