di Federica Marengo venerdì 1° agosto 2025

-Secondo quanto riportato dai media ucraini, il bilancio dell’attacco russo su Kiev, avvenuto nella notte del 31 luglio è salito a 31 morti, tra cui 3 bambini, e 159 feriti, tra cui altri 12 bambini e 3 agenti di Polizia. Oggi, 1° agosto, è stato dichiarato giorno di lutto nel Paese e le bandiere sono state esposte a mezz’asta su tutti gli edifici comunali. Vietati , per l’intera giornata, tutti gli eventi di intrattenimento in città.
Bandiere a mezz’asta per commemorare le vittime a Kiev, anche a Bruxelles, come annunciato dall’Alta rappresentante per la Politica estera dell’Unione , Kallas, che, in un post social, ha sottolineato: “Gli attacchi russi contro le città ucraine sono depravazione e mirano a uccidere i civili. Le bandiere sono a mezz’asta per commemorare le vittime. Più armi all’Ucraina e sanzioni più severe alla Russia sono il modo più rapido per porre fine alla guerra. La nostra priorità è quella di dotare rapidamente l’Ucraina di più difese aeree”.
Stessa decisione, anche da parte dell’ambasciata d’Italia in Ucraina, che , sempre via social, ha espresso: “Vicinanza e solidarietà all’Ucraina e al suo popolo aggredito” e “ ferma condanna per ogni forma di violenza”.
Tuttavia, anche nella notte scorsa, sono proseguiti i raid delle forze di Mosca su diverse regioni dell’Ucraina, come reso noto dall’Aeronautica militare di Kiev. Le difese aeree ucraine, quindi, hanno abbattuto o neutralizzato con sistemi di guerra elettronica 44, su 72, velivoli senza pilota nemici, lanciati da Mosca su tutto il Paese, in particolare sulle zone di frontiera delle regioni di Kharkiv, Donetsk, Dnipropetrovsk, Kiev e Zaporizhzhia, dove una persona è stata uccisa e 3 ferite.
In merito all’attacco russo a Kiev, il Presidente USA Trump, che nei giorni scorsi aveva annunciato il suo ultimatum di 10 giorni al Presidente russo Putin per mettere fine alla guerra in Ucraina, ha dichiarato: “Penso che sia disgustoso quello che stanno facendo. Applicheremo sanzioni. Non so se le sanzioni lo infastidiscano” , per poi annunciare, durante un evento alla Casa Bianca, che l’inviato Steve Witkoff, dopo la missione in Israele, andrà in Russia.
Il Presidente ucraino Zelensky che ieri ha firmato la nuova legge sull’indipendenza delle istituzioni anti corruzione, ringraziando i vertici Ue per il sostegno, in un post social, ha così commentato le dichiarazioni del Presidente Trump e dei leader Ue sull’attacco russo a Kiev: “E’ molto importante che il mondo non rimanga in silenzio. Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto il nostro popolo. Apprezziamo il fatto che il presidente Trump, i leader europei e gli altri nostri partner vedano chiaramente cosa sta succedendo e condannino la Russia. Ancora una volta, un colpo così vile da parte della Russia dimostra che sono necessarie ulteriori pressioni su Mosca e sanzioni. Non importa quanto il Cremlino neghi la loro efficacia, stanno avendo effetti e devono essere più forti, per colpire tutto ciò che consente a tali attacchi di continuare. Solo a luglio, i russi hanno utilizzato più di 5.100 bombe aeree guidate, più di 3.800 droni shahid, quasi 260 missili di vario tipo contro l’Ucraina, 128 dei quali balistici. Questo può essere fermato solo insieme: America, Europa e altri attori globali. Ogni nostra interazione è importante. Ogni giorno è importante. Grazie a tutti coloro che aiutano l’Ucraina”.
E anche l’ex ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, in un passaggio del suo editoriale su Il Foglio, si è rivolto proprio ai leader europei, paventando il pericolo di un attacco russo all’Europa: “Bisogna dire chiaramente ai cittadini che esiste una minaccia di attacco russo, ed è adesso. Si tratta di una responsabilità immediata dei leader dell’Unione europea, perché la risorsa più vitale di cui gli europei hanno bisogno oggi è il tempo”.
Leader europei, che continuano a sostenere politicamente e militarmente Kiev, come rimarcato dalla Germania, con il ministero della Difesa tedesco che , in un comunicato, ha annunciato: “Dopo l’accordo trovato con Washington, l’esercito tedesco potrà consegnare “nei prossimi giorni dei lanciatori Patriot all’Ucraina, poi in un secondo momento altri componenti del sistema nel corso dei prossimi due-tre mesi”.
In merito, il segretario generale della Nato, Rutte, ha scritto in un post social: “È un’ottima notizia e apprezzo la leadership della Germania. Questo contribuirà a garantire che l’Ucraina possa difendere i suoi cieli, proteggere la sua popolazione e scoraggiare l’aggressione russa”.
Restando in tema di fornitura di armi a Kiev , il Dipartimento di Difesa americano ha fatto sapere che gli Stati Uniti produrranno dei missili aria aria a medio raggio (Amraam) per l’Ucraina ed altri Paesi, quali: Danimarca, Belgio, Giappone, Paesi Bassi, Canada, Finlandia, Germania, Ungheria, Spagna, Polonia, Svezia, Taiwan, Lituania, Regno Unito, Australia, Svizzera, Israele e Kuwait, per un valore di 3,5 miliardi di dollari.
Inoltre, una senatrice democratica e una repubblicana hanno presentato una proposta di legge al Congresso per stanziare 54,6 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina nei prossimi due anni.
Quanto al Regno Unito, il Premier Starmer,come reso noto da Downing Street, ha avuto una conversazione telefonica con il Premier ucraino Zelensky nella quale entrambi hanno affermato che “la Russia è l’unica barriera alla pace in Ucraina” ed elogiato “la nuova scadenza” fissata da Donald Trump per un cessate il fuoco, esortando Vladimir Putin a “smetterla con le tattiche dilatorie e a fare un progresso significativo verso la pace”.
Il Premier britannico ha poi ribadito il sostegno di Londra e ha espresso “cordoglio per gli attacchi mortali su Kiev degli ultimi giorni: “amaro memento del costo umano dell’orribile conflitto scatenato da Mosca”.
Il Presidente Zelensky, poi, in un post social, ribadendo la disponibilità di Kiev a incontrarsi a livello di leader in qualsiasi momento ,”se Mosca ha una reale volontà di porre fine alla guerra con dignità e di instaurare una pace veramente duratura, e non tenta semplicemente di guadagnare tempo per proseguire la guerra o ritardare le sanzioni”, ha sottolineato: “Capiamo chi prende le decisioni in Russia e chi deve porre fine a questa guerra. Proponiamo di passare da scambi, dichiarazioni e incontri a livello tecnico a colloqui tra leader. L’America lo ha proposto. L’Ucraina lo ha sostenuto. È necessaria la disponibilità della Russia”.
Intanto, a Mosca, il Presidente Putin ha incontrato il Presidente della Bielorussia, Lukashenko, per un vertice informale incentrato sulle relazioni bilaterali e su questioni di interesse regionale.
Il Presidente Putin e il Presidente Lukashenko hanno visitato il monastero di Valaam sull’isola di Valaam nella parte settentrionale del lago Ladoga, nella Repubblica russa di Karelia, a nord di San Pietroburgo.
Il numero uno del Cremlino, in conferenza stampa, sostenendo che “in Ucraina le truppe russe non stanno conquistando territori, ma riprendendo ciò che appartiene a Mosca”, ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di una pace duratura e solida, fondata su buone basi che soddisfino sia la Russia che l’Ucraina, e garantiscano la sicurezza di entrambi i Paesi. Per arrivare alla pace in Ucraina rimangono valide le condizioni da lui poste un anno fa: riconoscimento come russe della Crimea e delle quattro regioni parzialmente occupate dai russi e rinuncia di Kiev a entrare nella Nato”.
Poi, riguardo la recente conquista da parte delle forze russe di Chasiv Yar, nel Donetsk, smentita da Kiev, Putin ha controreplicato: “Le truppe russe continuano ad avanzare lungo tutto il fronte in Ucraina, mentre le autorità di Kiev non sono bene informate sull’andamento dei combattimenti, dal momento che negano che le forze di Mosca abbiano conquistato la cittadina di Chasiv Yar”.
Ancora, riguardo all’Europa , il Presidente Putin ha detto: “Attualmente la Ue non ha alcuna sovranità politica, e seguirà la perdita anche di quella economica. Molti analisti, ha osservato Putin, hanno detto che l’Unione europea non è più un gigante economico, ma un nano politico. Non sono parole mie, non voglio offendere nessuno, abbiamo letto questo in pubblicazioni occidentali. Ma una perdita di sovranità politica ora porterà alla perdita di sovranità economica e a massicci danni finanziari. E questo, è il motivo per cui Mosca combatte in Ucraina: il nostro obiettivo principale è rafforzare la sovranità della Russia”.
Infine, rispondendo al Presidente ucraino Zelensky, che ieri aveva invitato gli alleati occidentali a premere per un “cambio di regime a Mosca” ha detto: “Il governo russo è stato formato nella stretta osservanza della Costituzione, ciò che non può essere detto dell’Ucraina. L’attuale governo in Ucraina non è basato sulla Costituzione, la Costituzione è stata chiaramente violata”.
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