di Federica Marengo sabato 26 luglio 2025

-Proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. Nella notte, infatti, le forze di Mosca hanno effettuato raid con 208 droni e 27 missili sulle regioni di Sumy, Kharkiv , Dnipro, Pokrovsk, Donetsk e Zaporizhzhia, che hanno causato 2 morti e diversi feriti.
Sul fronte russo, il ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere di aver abbattuto 54 droni ucraini,2 dei quali lanciati sulla capitale e, gli altri in 5 regioni tra la Crimea occupata, il Mar d’Azov, il Mar Nero , Bryansk e Kursk, che hanno causato la morte di due persone, e di aver conquistato due villaggi nelle regioni di Donetsk e Dnpro-Petrovsk, mentre le forze di Kiev hanno riconquistato il villaggio di Kindrativka, nella regione di Sumy.
I raid russi sono continuati anche nella giornata di oggi , con le forze russe che hanno colpito con i droni nella regione di Kherson, ferendo 5 civili residenti locali.
In merito ai raid russi , il Presidente ucraino Zelensky, in un post social, ha dichiarato: “Non ci può essere silenzio in risposta agli attacchi russi, e i droni ucraini a lungo raggio garantiscono che non ci sarà. Le imprese militari russe, la logistica russa, gli aeroporti russi devono sentire che la guerra della Russia ha conseguenze reali per loro. L’accuratezza dei nostri droni e la quotidianità delle risposte ucraine è uno degli argomenti che sicuramente avvicinerà la pace”.
Intanto, lo stesso Zelensky in un punto stampa, nelle scorse ore, ha sollecitato un incontro con il Presidente russo Putin, affermando: “Dobbiamo porre fine alla guerra, e questo probabilmente inizia con un incontro tra leader. Non funzionerà in nessun altro modo con loro. Abbiamo bisogno di un ordine del giorno per tale incontro, un incontro a livello di leader. Solleviamo sempre questa questione pubblicamente. E ora hanno iniziato a parlarne anche loro , per via di alcune misure e operazioni sul territorio della Russia. Questo è già un passo avanti verso un qualche tipo di formato per l’incontro. Abbiamo concordato lo scambio di 1.200 prigionieri di guerra. Si tratta di civili, prigionieri politici e giornalisti. Abbiamo iniziato a lavorare sulle liste”.
Il portavoce del Cremlino Peskov ha però frenato su un possibile incontro a breve tra il Presidente Putin e il Presidente Zelensky , dichiarando che i tempi sono prematuri.
Inoltre, la Russia ha richiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull’Ucraina per il 31 luglio , tramite il vice rappresentante permanente all’Onu, Dmitry Polyansky, che, accusando l’Ucraina di compromettere la ricerca di una soluzione diplomatica al conflitto, compresi i tentativi di interrompere il canale negoziale diretto russo-ucraino a Istanbul, nelle sue dichiarazioni ha riepilogato l’esito del terzo round dei negoziati tra Ucraina e Russi, tenutosi mercoledì a Istanbul, conclusosi con le delegazioni che hanno concordato di proseguire a tempo indeterminato gli scambi medici di feriti e malati gravi e con Mosca che ha proposto di creare tre gruppi di lavoro per risolvere il conflitto e Kiev che ha promesso di prendere in considerazione questa iniziativa.
Tuttavia, il Cremlino ha sottolineato che la Russia è pronta a muoversi rapidamente sulla questione della risoluzione del conflitto con l’Ucraina, ma la cosa principale per Mosca è raggiungere i suoi obiettivi e tutelare i propri interessi.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, poi, nel consueto punto stampa, ha sottolineato: “Negoziati di pace e una risoluzione pacifica non sono mai stati realmente all’ordine del giorno dell’Occidente. Se l’Occidente volesse davvero la pace, smetterebbe di fornire armi a Kiev”.
Nel frattempo, sul fronte diplomatico, Papa Leone XIV° ha ricevuto in Vaticano, il responsabile delle Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca Antonij, Metropolita di Volokolamsk.
Patriarcato di Mosca, che , in merito all’incontro, conclusosi con lo scambio di doni, ha dichiarato che: “Sono state affrontate numerose questioni riguardanti lo stato del dialogo tra ortodossi e cattolici, nonché i conflitti in atto nel mondo, compresi quelli in Ucraina e in Medio Oriente. In particolare, il Metropolita Antonij ha parlato a Papa Leone XIV della persecuzione a cui è oggi sottoposta la Chiesa ortodossa ucraina”.
Ancora, il Patriarcato di Mosca ha reso noto che: “ Nel corso dell’incontro, il metropolita Antonij ha trasmesso a Papa Leone i saluti di Kirill, Patriarca di Mosca, e le congratulazioni per la sua elezione a Pontefice della Chiesa cattolica romana” e che : “Papa Leone XIV ha espresso gratitudine a Sua Santità il Patriarca Kirill per i suoi buoni auspici e ha sottolineato l’importanza di sviluppare le relazioni con la Chiesa ortodossa russa”.
Infine, il Premier britannico Starmer, il Cancelliere tedesco Merz e il Presidente francese Macron, in una telefonata a tre avuta questa mattina, di cui ha dato conto Downing Street in una nota, “hanno convenuto che non si debba allentare la pressione su Putin affinché si sieda al tavolo dei negoziati” e “hanno affermato che rimane fondamentale come sempre sostenere l’Ucraina, affinché si trovi nella posizione più forte possibile”.
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