di Federica Marengo lunedì 21 luglio 2025

-Proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. Nella notte, infatti, circa 450 tra droni e missili sono stati lanciati dalle forze russe su diverse regioni del Paese. Sotto attacco, in particolare, Kiev, dove, secondo l’Aeronautica militare, sono stati lanciati 24 missili , di cui 5 ipersonici, e 426 droni, tra cui alcuni kamikaze Shahed e dove 2 persone sono state uccise e 15 ferite e si sono registrate esplosioni, seguite da incendi.
Sul fronte russo, invece, il ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere che per la quinta notte consecutiva Kiev ha attaccato il territorio russo con i droni e di averne abbattuti 74.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky , nel suo consueto discorso serale , ha dichiarato che il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, Umerov, ha proposto alla parte russa di tenere un incontro in questa settimana, sottolineando: “Bisogna aumentare le dinamiche negoziali. Dobbiamo fare tutto il possibile per raggiungere un cessate il fuoco. E la parte russa deve smettere di nascondersi dalle soluzioni: lo scambio di prigionieri, il ritorno dei bambini e la cessazione delle uccisioni. Ora sono in corso trattative con la parte russa per un nuovo scambio di prigionieri”.
A tal proposito, l’agenzia russa Tass ha reso noto che il terzo round di negoziati diretti tra delegazioni russa e ucraina potrebbe svolgersi il prossimo fine settimana a Istanbul, ma il portavoce del Cremlino Peskov non ha confermato e ha dichiarato che le due parti stanno lavorando alla sua organizzazione, evidenziando che : “C’è ancora molto lavoro diplomatico da fare” e che “i memorandum sul processo di pace preparati da russi e ucraini rimangono assolutamente diametralmente opposti”.
Ieri, sempre Peskov, riguardo a un incontro tra il Presidente russo Putin e il Presidente USA Trump, aveva dichiarato: “Un incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump è possibile e necessario, ma c’è ancora del lavoro da fare, quel momento non è ancora arrivato. Forse sarà anche necessario formalizzare alcuni accordi importanti che saranno raggiunti nel tempo, dopo che sarà stato svolto molto lavoro. Ma quel momento non è ancora arrivato. Quel lavoro deve ancora essere fatto”.
Un incontro, invece, tra Papa Leone XIV° e il Patriarca di Mosca, vi sarà sabato prossimo.
Nel frattempo, il Presidente ucraino Zelensky , in un post social, ha scritto: “È necessario garantire un aumento significativo dell’utilizzo e della portata dei droni ucraini contro gli obiettivi russi. Ogni sito in Russia che Mosca utilizza per produrre armi deve essere alla portata delle nostre Forze di Difesa” .
In merito, il ministro della Difesa tedesco Pistorius, in un incontro virtuale del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina ha dichiarato che sono cinque i sistemi Patriot di cui l’Ucraina ha bisogno, ma che, al momento, per quelli USA bisogna attendere, per questo motivo saranno spediti il più velocemente possibile due sistemi Patriot attualmente in possesso dell’esercito federale tedesco.
Il ministro della Difesa tedesco Pistorius, poi, secondo quanto riportato dall’European Pravda, ha confermato che gli Stati Uniti e la Germania hanno concordato di fornire all’Ucraina cinque sistemi di difesa aerea Patriot.
Inoltre, il Presidente ucraino Zelensny ha incontrato a Kiev il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot recatosi nella capitale ucraina per partecipare a un incontro degli ambasciatori ucraini organizzato dal ministero degli Esteri ucraino.
Zelensky ha parlato con il ministro degli Esteri Barrot dei piani dei due Paesi per aumentare la produzione congiunta di armi , del supporto militare che la Francia offre all’Ucraina nei settori della difesa aerea e dell’addestramento dei soldati , delle sanzioni contro la Russia e del processo di adesione dell’Ucraina all’UE.
Al termine dell’incontro con quest’ultimo, in un post social, Zelensky ha reso noto: “Le aziende francesi hanno deciso di iniziare a produrre droni in Ucraina, e questo è molto prezioso”.
Anche la Premier ucraina Yulia Svyrydenko , ha incontrato il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot e , in un post social, ha fatto sapere: “La Francia stanzierà ulteriori 200 milioni di euro per sostenere le infrastrutture critiche e l’economia dell’Ucraina a partire dal 2026. Sono state firmate due dichiarazioni: una ,sull’istituzione del nuovo fondo da 200 milioni di euro, mentre l’altra sulla preparazione di un accordo intergovernativo per la cooperazione strategica nei settori della difesa, dell’energia, della digitalizzazione e dei minerali essenziali. E’ in fase di valutazione il finanziamento del programma droni ucraino nel 2025 e le modalità per accelerare gli appalti. La Francia ha presentato idee per un quadro sanzionatorio più flessibile e mirato”.
Quanto al via libera dato da Bruxelles al 18° pacchetto di sanzioni a Mosca, il ministero del Commercio cinese ha criticato queste ultime, estese anche contro obiettivi ed entità cinesi, con lo scopo di limitare le forze armate russe, definendole misure “errate”, sottolineando: “Le azioni dell’Unione Europea sono contrarie al consenso raggiunto dai leader di Cina e Unione Europea e hanno avuto un grave impatto negativo sulle relazioni economiche e commerciali e sulla cooperazione finanziaria tra Cina e UE”.
Restando in ambito dell’Ue, uno dei portavoce della Commissione europea ,Thomas Regnier, ha fatto sapere che , alla luce del lavoro di fact checker indipendenti ,dietro la mozione di sfiducia alla Presidente von der Leyen vi sarebbero operazioni da parte di Mosca contro l’Ue e la sua presidente”, che Bruxelles “segue da tempo”.
Accuse da parte di Bruxelles, smentite da Mosca come falsità.
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