di Federica Marengo giovedì 22 maggio 2025

-Nel corso della telefonata tra il Presidente USA Trump e il Presidente russo Putin di lunedì scorso, il numero uno del Cremlino ha contrapposto alla proposta, avanzata dall’Ucraina e ,sostenuta dalla Ue e dagli stessi USA, di un cessate il fuoco senza condizioni, quella di negoziati come premessa a una tregua.
Il Presidente USA Trump ha quindi avuto lo stesso lunedì e , successivamente, altri colloqui telefonici con alcuni leader Ue, quali: il Premier britannico Starmer, il Presidente francese Macron, la Premier italiana Meloni, il cancelliere tedesco Merz, il Presidente finlandese Stubb, il Presidente ucraino Zelensky e la Presidente della Commissione Ue von der Leyen, nei quali “è stato concordato di mantenere uno stretto coordinamento tra i partner in vista di un nuovo round di negoziati finalizzato a un cessate il fuoco e a un accordo di pace in Ucraina”.
Inoltre, come riportato da Palazzo Chigi in una nota, il 20 maggio, la Presidente del Consiglio Meloni ha avuto una conversazione telefonica con Papa Leone XIV°, “sui prossimi passi da compiere per costruire una pace giusta e duratura in Ucraina”, in quanto ,nella telefonata di lunedì 19 maggio con il Presidente Trump e con altri leader europei, le era stato chiesto di verificare la disponibilità della Santa Sede a ospitare i negoziati.
Palazzo Chigi ha poi aggiunto che: “Trovando nel Santo Padre conferma della disponibilità ad accogliere in Vaticano i prossimi colloqui tra le parti, il Presidente del Consiglio (Meloni) ha espresso profonda gratitudine per l’apertura di Papa Leone XIV e per il suo incessante impegno a favore della pace”.
A tal riguardo, secondo il Wall Street Journal, che cita fonti informate, un nuovo incontro tra le delegazioni di Kiev e Mosca potrebbe tenersi in Vaticano a metà giugno, al quale potrebbe partecipare anche una delegazione USA, composta dal segretario di Stato e consigliere per la sicurezza nazionale ad interim Rubio e dall’inviato presidenziale per l’Ucraina Kellogg.
Tuttavia, il portavoce del Cremlino, Peskov, nel corso del consueto punto stampa, ha dichiarato: “Non ci sono accordi per tenere negoziati sulla questione ucraina in Vaticano. No, non ci sono stati accordi su questo argomento”.
Sempre secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, che cita tre fonti a conoscenza della conversazione, nel corso della telefonata di lunedì , il Presidente USA Trump avrebbe spiegato ai leader europei che il Presidente russo Putin non è pronto a porre fine alla guerra, perché è convinto di stare vincendo.
Il portavoce del Cremlino Peskov, però, ha smentito anche questa notizia, dicendo: “Quello che sappiamo è in contrasto con quanto scritto nell’articolo. Sappiamo cosa ha detto Trump a Putin. Non sappiamo cosa Trump abbia detto agli europei dopo quella telefonata. Conosciamo la dichiarazione ufficiale del presidente Trump. Quello che sappiamo è in contrasto con quanto scritto nell’articolo”.
Riguardo al ruolo di mediatore tra Kiev e Mosca, in un comunicato del Consiglio di Sicurezza turco, riunitosi sotto la presidenza del Presidente Erdogan, è stato sottolineato: “È stato osservato che il processo di risoluzione del conflitto russo-ucraino è entrato in una fase delicata. È stato osservato che la Turchia, che ha preso l’iniziativa di raggiungere una pace sostenibile e giusta, continuerà a contribuire alla pace e alla stabilità globali attraverso la diplomazia pacifica e gli sforzi di mediazione”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky ,che ha parlato in queste ore con il Presidente serbo Vucic di temi come: l’integrazione europea , la cooperazione bilaterale e l’interazione nel formato Ucraina- Europa sudorientale, ha fatto sapere in un post social che “ Ucraina e Russia stanno lavorando per effettuare lo scambio di mille prigionieri così come stabilito a Istanbul nel primo round di colloqui tenutosi a Istanbul il 16 maggio, aggiungendo: “L’accordo sulla liberazione di 1.000 nostri connazionali dalla prigionia russa è stato pressoché l’unico vero risultato dell’incontro in Turchia. Stiamo lavorando per garantire questo risultato. Ci sono state segnalazioni di contatti con i russi”.
Proprio al riguardo, il portavoce del Cremlino, Peskov ha reso noto che “La Russia ha ricevuto dall’Ucraina la lista dei soldati di cui chiede la liberazione, nell’ambito di uno scambio di 1.000 prigionieri per parte”.
Nella dichiarazione finale del G7 dei ministri delle Finanze, svoltosi in Canasa, poi, è stato ribadito il sostegno militare a Kiev da tutti i Paesi partecipanti e anche dagli USA, nonostante, secondo il sito Politico, inizialmente, gli Usa si opponessero all’inclusione di “ulteriore sostegno all’Ucraina” e fossero riluttanti a definire “illegale” l’invasione russa dell’Ucraina su vasta scala.
Il Presidente russo Putin, invece, recatosi in visita nelle regioni del Kursk, in una riunione di governo ha ribadito che la Russia vuole creare una “zona cuscinetto lungo le frontiere con l’Ucraina per prevenire gli attacchi sulle regioni di confine” e che “Una decisione è stata presa e le nostre forze armate stanno ora svolgendo il compito”, aggiungendo: “Il nemico generalmente sceglie obiettivi che non hanno alcuna rilevanza militare: oggetti, case e persone pacifiche. Gli eventi di oggi non fanno che confermare quello che ho appena detto. Le forze ucraine stanno dando la caccia a veicoli civili, comprese le ambulanze, durante i raid dei droni e le azioni dei gruppi di sabotaggio .Durante un colloquio diretto con i residenti della regione di Kursk abbiamo discusso questioni che sono di grande preoccupazione per la popolazione, per gli abitanti di città e villaggi che hanno subito bombardamenti e combattimenti, e per quei metodi, francamente, terroristici che le formazioni ucraine e i mercenari stranieri hanno usato e stanno usando”.
Inoltre, il quotidiano russo Krasnaya Zvezda ha reso noto che “Il ministro della Difesa russo ,Andrei Belousov, ha consegnato il vessillo del comandante in capo delle Forze terrestri delle forze armate russe al colonnello generale Andrei Mordvichev, recentemente nominato in questa carica, presentandolo al personale del Comando generale delle Forze terrestri”.
Sul fronte dei combattimenti, proseguono ,quindi, gli attacchi russi su diverse regioni dell’Ucraina. Nella notte, infatti, secondo quanto riportato dall ‘Aeronautica militare ucraina in un post social, le forze di Mosca hanno attaccato le regioni di Dnipropetrovsk, Donetsk, Kharkiv e Mykolaiv, con un missile balistico Iskander-M e 128 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed, 112 dei quali sono stati abbattuti o neutralizzati dalle difese aeree ed elettroniche di Kiev.
Il ministero della Difesa russo , invece, ha fatto sapere di aver utilizzato un missile Iskander per distruggere due lanciatori di missili Patriot, un posto di comando e un radar nella regione ucraina di Dnipropetrovsk.
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