di Federica Marengo venerdì 11 luglio 2025

-Quest’oggi, si è tenuta a Roma, la seconda e ultima giornata della quarta Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina. Ieri, sono stati siglati circa 200 accordi per la ricostruzione del Paese del valore di oltre 10 miliardi di euro, da cui sono e saranno esclusi i Paesi che hanno finanziato la macchina da guerra russa, e si è tenuta, a margine dei lavori, la riunione della Coalizione dei Volenterosi, che ha visto per la prima volta, in tale formato, la partecipazione di una delegazione USA, guidata dall’inviato speciale per l’Ucraina, Kellogg, nel corso della quale si è parlato del sostegno alla difesa di Kiev, della ricostruzione di Odessa e della necessità di esercitare maggiore pressione su Mosca per giungere ai negoziati.
Presenti in videoconferenza alla riunione, anche il Premier britannico Starmer e il Presidente francese Macron, in questi giorni insieme a Londra per la visita di Stato del numero uno dell’Eliseo, i quali si sono detti pronti a inviare in Ucraina un contingente militare di pace , in vista di un possibile accordo di tregua.
Il Presidente ucraino Zelensky, intervenuto all’evento, nella conferenza stampa finale ha evidenziato come il cessate il fuoco sia lontano, in quanto la Russia non vuole la pace e ha chiesto agli alleati un’accelerazione sull’introduzione di sanzioni più pesanti a Mosca.
Tuttavia , si è anche detto soddisfatto per le intese siglate con imprese pronte a investire su Kiev e per questo ha ringraziato l’Italia e la Premier Meloni.
Per l’Ucraina, inoltre, la Ue ha stanziato un nuovo pacchetto di aiuti da oltre 2 miliardi, così come la Finlandia e i Paesi Bassi hanno erogato a Kiev 300 milioni di euro a testa.
Quanto alla difesa aerea, altra priorità evidenziata dal Presidente Zelensky, la Germania ha reso noto di aver acquistato un sistema Patriot dagli USA da fornire all’Ucraina , mentre il Regno Unito invierà 5 mila missili.
Zelensky ha poi posto in evidenza il colloquio avuto con i legislatori USA, il senatore repubblicano Graham e il senatore democratico Blumenthal , fautori di un disegno di legge sull’inasprimento delle sanzioni a Mosca, con cui ha discusso anche di forniture belliche.
In queste ore, la Commissione per le forze armate del Senato, ha approvato ,come parte della bozza di legge per il National Defense Authorization Act (NDAA) per l’anno fiscale 2026, un disegno di legge annuale che autorizza i livelli di finanziamento e conferisce poteri alle forze armate statunitensi, aiuti alla sicurezza per l’Ucraina per un valore di 500 milioni di dollari , per rafforzare le capacità di difesa dell’Ucraina.
Il Presidente USA Trump, infatti, in un’intervista a Nbc, incentrata sul tema dei dazi e della guerra in Ucraina, ha ribadito la delusione nei confronti di Mosca, anche se attende gli sviluppi della situazione nelle prossime due settimane, dichiarando che lunedì farà importanti dichiarazioni sulla Russia.
Nel corso della medesima intervista, il numero uno della Casa Bianca ha aggiunto che sarà la Nato a pagare le armi statunitensi che l’Alleanza fornirà successivamente all’Ucraina (si tratterebbe di munizioni per un valore di 300 milioni di dollari).
La portavoce Nato Alison Hart ,interpellata da Radio Svoboda, ha confermato che : “I membri dell’Alleanza continuano a lavorare per garantire all’Ucraina il sostegno necessario per proteggersi dall’aggressione russa. Ciò include sforzi urgenti per l’acquisto di forniture chiave dagli Stati Uniti, compresi sistemi di difesa aerea e munizioni”.
Nel frattempo, mentre l’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina ,Kellogg, a margine della Conferenza sull’Ucraina a Roma, ha reso noto che sarà lunedì a Kiev per una visita di una settimana, il segretario alla Difesa USA Rubio, che dal summit ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico) in Malesia, non ha voluto commentare l’annuncio del Presidente Trump riguardo la dichiarazione sulla Russia preannunciata per lunedì prossimo, in merito al bilaterale avuto con il ministro degli Esteri russo Lavrov ha detto che nel colloquio avuto si è parlato di una nuova idea di Mosca che potrebbe aprire alla pace.
A tal proposito, il ministro degli Esteri russo Lavrov, pur affermando di avere riconfermato nel corso del colloquio con Rubio la posizione della Russia sull’Ucraina ,non ha smentito di avere illustrato una “nuova idea”.
Riguardo , poi, a un nuovo ciclo di colloqui tra Russia e Stati Uniti sui problemi bilaterali , il viceministro degli Esteri russo Ryabkov ha ventilato che quest’ultimo potrebbe tenersi entro la fine dell’estate.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, invece, nella consueta conferenza stampa a Mosca, in merito al nuovo round di colloqui con Kiev, ha dichiarato: “Stiamo aspettando proposte da parte ucraina sui tempi della continuazione dei negoziati diretti bilaterali. Prosegue il lavoro sugli scambi dei prigionieri e delle salme dei caduti, accusando la Ue di volere “una guerra fino all’ultimo ucraino” e, definendo “inaccettabile” e , dovuta a “sentimenti militaristi, conflittuali e anti-russi propri dell’Occidente”, lo schieramento di contingenti militari stranieri sul territorio dell’Ucraina vicino ai confini russi.
Infine, sull’annuncio del Presidente Trump di una “dichiarazione importante” per lunedì prossimo, Peskov ha detto che Mosca è in attesa di scoprire di cosa si tratta e riguardo all’idea del numero uno della Casa Bianca di vendere armi alla Nato per le successive consegne all’Ucraina ha affermato che si tratta di “un affare per Washington”.
Restando nell’ambito della Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina, la Presidente del Consiglio Meloni, prima della chiusura della Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina, ha avuto un bilaterale con il Premier della Polonia Tusk, che ospiterà l’evento nel 2026, nel quale, come riportato da Palazzo Chigi, si è parlato delle relazioni bilaterali tra Polonia e Italia, in ambito economico e commerciale e nel campo dell’industria della difesa, riservando particolare attenzione a partire dall’impegno comune nel dossier migratorio, riguardo cui è stato confermata “la propria determinazione nella continua ricerca di soluzioni innovative per il contrasto all’immigrazione irregolare”.
La Premier ha poi incontrato anche a Palazzo Chigi, il Commissario europeo all’Economia, alla produttività, all’attuazione e alla semplificazione, Valdis Dombrovskis, con cui ha parlato delle prospettive dell’economia europea e globale, dell’importanza di promuovere la competitività delle imprese e del connesso processo di semplificazione della normativa comunitaria.
Al centro del colloquio, come sottolineato da Palazzo Chigi, anche “l’interazione tra l’attuazione del patto di stabilità e crescita e le spese per la sicurezza”.
Il Commissario europeo all’Economia, alla produttività, all’attuazione e alla semplificazione, Valdis Dombrovskis, ha così commentato il bilaterale con la Presidente Meloni in un post social: “Ottimo incontro con la prima ministra Giorgia Meloni dopo la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina 2025. Abbiamo discusso degli sviluppi economici, dell’importanza di aumentare la competitività e dell’aumento della spesa per la difesa. Grato all’Italia, e personalmente al Primo Ministro Meloni, per il suo fermo sostegno all’Ucraina”.
Il Viceministro dell’Economia ucraino Oleksii Sobolev durante la cerimonia di chiusura della Conferenza per la ripresa dell’Ucraina , ha dichiarato: “Aspettiamo cifre definitive che rifletteranno la piena scala di questa iniziativa congiunta, ma già possiamo dire che si tratta dell’evento più grande, più produttivo come Conferenza per la ripresa dell’Ucraina che si è tenuto, questo è un dato di fatto. Vediamo più di 200 accordi siglati tra gli Stati, entità private e un valore totale che supera 10 miliardi di euro, ma ancora stiamo calcolando”.
Il commissario Ue alla Difesa, Andrius Kubilius, presentando la ‘Brave Tech EU initiative’, insieme con il ministro ucraino per l’Innovazione Mykhailo Fedorov, sempre nell’ambito della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina a Roma, ha sottolineato: “L’obiettivo principale dell’iniziativa congiunta è creare opportunità per l’industria della difesa europea di imparare dall’Ucraina e dall’esperienza comprovata in battaglia su come realizzare innovazioni in ambito di difesa. “Brave Tech EU” è un cluster tecnologico di difesa ucraino di grande successo nel campo della leadership intelligente, che è diventato la base per la creazione di un esercito di droni ucraino di grande successo e che, quest’anno, è pronto a produrre e utilizzare 4 milioni di droni per difendere 1200 chilometri di prima linea in Ucraina. Dal successo della tecnologia di difesa ucraina, dobbiamo imparare non solo a produrre droni e a utilizzarli come moderni equipaggiamenti bellici, ma anche a creare un ecosistema completamente diverso per uno sviluppo di una difesa altamente innovativa. Un’industria della difesa innovativa è una risorsa enorme, che apporta un notevole valore aggiunto al rafforzamento della nostra sicurezza europea. L’integrazione dell’industria della difesa ucraina con l’industria della difesa europea è necessaria non solo per l’Ucraina, ma anche per l’Unione Europea, e forse ancora di più per l’Unione Europea. Ecco perché questa iniziativa è così importante. È molto tempestiva e ha tutto il potenziale per crescere quando gli Stati membri, molto presto, inizieranno a utilizzare prestiti di SAFE insieme all’Ucraina, e in seguito, quando avremo questo nuovo programma UE con un intero capitolo dedicato all’integrazione delle nostre industrie della difesa e con molte nuove possibilità per noi nell’Unione Europea di imparare dall’Ucraina e in questo modo di diventare più forti nella nostra difesa .L’esercito collaudato sul campo, e l’industria della difesa innovativa e collaudata sul campo dell’Ucraina rappresentano un’enorme risorsa che apporta un notevole valore aggiunto al rafforzamento della nostra sicurezza europea. L’integrazione dell’industria della difesa ucraina con l’industria della difesa europea è necessaria non solo per l’Ucraina, ma è assolutamente necessaria anche per l’Unione Europea, forse per quest’ultima ancora di più. Ecco perché questa iniziativa è così importante. È molto tempestiva e abbiamo tutto il potenziale per crescere”.
Per la Ue, l’Alta rappresentante per la Politica estera , Kallas in un’intervista con l’agenzia France-Presse, a margine della riunione dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (Asean) a Kuala Lumpur, nella quale ha sollevato con il suo omologo laotiano la questione di un coinvolgimento del personale militare del Laos per sostenere gli sforzi di Mosca in Ucraina, smentita da quest’ultimo, ha ribadito la condanna degli ultimi attacchi russi sull’Ucraina, definiti “inaccettabili” e ha affermato che Bruxelles sta valutando l’imposizione di nuove sanzioni contro Mosca.
Sul campo, però, continuano gli attacchi russi sull’Ucraina. Nella notte, le forze di Mosca hanno colpito una zona residenziale a Kharkiv, ferendo 3 persone e colpendo un ospedale per la maternità e la periferia di Mykolaiv, dove si è sviluppato un vasto incendio, mentre le schegge di un drone hanno danneggiato la Nunziatura a Kiev.
Sul fronte russo, il ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere di aver abbattuto 155 droni e di stare avanzando nel Donbass settentrionale.
L’esercito ucraino ha rivendicato di aver colpito “Nell’ambito della riduzione delle capacità nemiche di effettuare attacchi missilistici e bombardamenti” , un aeroporto e un’azienda produttrice di missili per la difesa aerea a Lukhovitsy.
Il Presidente ucraino Zelensky, commentando l’attacco russo sull’ospedale per la maternità di Kharkiv ha parlato di “altra atrocità”, mentre il Presidente USA Trump, a un giornalista che gli chiedeva se intendesse reagire a tale raid da parte di Mosca, ha risposto: “Lo so. Vedrete cosa succederà”.
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