di Federica Marengo venerdì 27 dicembre 2024
-Sono proseguiti anche nei giorni delle festività natalizie i raid russi su diverse regioni dell’Ucraina.
Il Presidente ucraino Zelensky, infatti, definendo tali raid “disumani”, ha fatto sapere che Mosca ha lanciato più di 70 missili , (di cui 50 abbattuti dalla difesa di Kiev ), e 100 droni sul Paese, e che la gran parte hanno colpito infrastrutture energetiche, causando interruzioni di corrente che hanno lasciato senza riscaldamento e senza acqua la popolazione.
A tali attacchi, condannati anche dal Presidente USA uscente Biden, come reso noto dal ministero della Difesa di Mosca, Kiev, che nella notte scorsa ha abbattuto altri 13 droni russi, ha risposto nelle ultime 24 ore con lanci di droni su cinque regioni russe, dei quali 13 sono stati abbattuti: 5 nella regione di Bryansk, 3 a Kursk, 3 a Belgorod , altri 2 a Tula e uno ad Astrakhan.
Tuttavia, continua l’avanzata delle forze russe vero Nord, in direzione di Kharkiv, dove l’esercito di Mosca ha preso il controllo del villaggio di Zagryzovo, sulla riva sinistra del fiume Oskil e punta ai villaggi di Boguslavka e Borovaya.
Inoltre, Mosca ha reso noto di aver abbattuto un caccia F-16 di fabbricazione USA dell’aeronautica militare ucraina nella regione di Zaporizhzhia mentre si preparava a lanciare un attacco missilistico sulla zona. Proprio riguardo a Zaporizhzhia, il rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Ulyanov, ha confermato che “La visita del Direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ,Grossi, in Russia, all’inizio del prossimo anno, è attualmente in fase di elaborazione”.
Tutto ciò, mentre Seul ha annunciato che un soldato delle fila nordcoreane, che combattono in sostegno della Russia, è stato catturato ferito dalle forze ucraine nella regione di Kursk e che quest’ultimo sarebbe morto per le ferite riportate in combattimento.
Nessuna tregua all’orizzonte, dunque, anche alla luce della chiusura all’ipotesi da parte del ministro degli Esteri russo Lavrov, secondo cui Mosca punta a un accordo di pace “duraturo e stabile” che non potrà essere siglato “se non si terranno prima in Ucraina le elezioni per avere un leader legittimo con cui negoziare”, essendo scaduto il mandato di Zelensky.
Lo stesso Lavrov, inoltre, tornando sugli attacchi degli ultimi giorni all’Ucraina, in un’intervista ai media nazionali e internazionali, ha sottolineato: “Selezioniamo obiettivi per gli attacchi sul territorio dell’Ucraina, procedendo esclusivamente in base alle minacce alla Russia. Possono essere strutture militari e imprese di difesa. Anche i centri decisionali di Kiev possono essere tali obiettivi. Ma non è nelle nostre regole lanciare attacchi di rappresaglia su obiettivi civili”.
Il no a una tregua è stato ribadito anche dal Presidente russo Putin, nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri a margine della partecipazione al Vertice informale delle Comunità degli Stati indipendenti e del Consiglio Supremo euroasiatico a Leningrado, nel corso della quale ha dichiarato: “La Russia cerca di far finire il conflitto, non di congelarlo. Naturalmente, partiamo dal fatto che porteremo a termine tutti i compiti dell’operazione militare speciale. Questo è generalmente il compito numero uno. Raggiungeremo il successo sulla linea del fronte”.
Poi, rispondendo a una domanda sull’ipotesi del Presidente USA eletto, Trump, di congelare la guerra in Ucraina a condizione di posticipare l’adesione di Kiev all’Alleanza atlantica di 10-20 anni, Putin ha detto: “So che il Presidente in carica Biden ne ha parlato, non è un segreto, nel 2021. Mi offrì esattamente questo: posticipare l’adesione dell’Ucraina alla Nato di 10-15 anni, perché non era ancora pronta. Ma la Russia cerca di porre fine al conflitto”.
A tal proposito, aprendo ai negoziati, a condizioni della Russia, riferendo del suo incontro recente con il Premier della Slovacchia, Fico, nel quale “Si è parlato principalmente di un accordo di pace in Ucraina”, Putin ha affermato che la Slovacchia, che ha confermato tramite il suo ministro degli Esteri,Blanar, è pronta ad ospitare i negoziati e a offrire una piattaforma negoziale per i colloqui tra Russia e Ucraina e che Mosca è d’accordo.
Dal Vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Medvedev,però, è arrivato un nuovo attacco all’Occidente e agli USA: “C’è un costo nell’entrare in guerra con l’America, un conflitto diretto ovviamente degenererebbe in una guerra nucleare globale. Con la fine della guerra ibrida dell’Occidente contro la Russia, Mosca può ignorare gli Stati Uniti, soprattutto perché l’amicizia con Washington non è prevista nei prossimi 100 anni”.
L’ambasciatore di Mosca in Cina, Morgulov. invece, in un’intervista citata dal South China Morning Post, annunciando che il Presidente cinese Xi Jinping visiterà la Russia nel 2025, sui rapporti Pechino-Mosca in “stretto contatto a tutti i livelli”, ha dichiarato: “Nell’arena internazionale, i nostri Paesi dovranno continuare a rispondere con una doppia resistenza al doppio contenimento che l’Occidente sta cercando di attuare contro Russia e Cina. La Cina condivide le preoccupazioni della Russia riguardo alla questione ucraina e affronta sfide in gran parte simili. Gli Stati uniti e i loro alleati nella regione Asia-Pacifico stanno sistematicamente aumentando la pressione militare sulla Cina”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky ,nel suo discorso serale, ha chiesto agli USA di aumentare la fornitura di armi a Kiev: “Ringrazio i nostri partner per la loro assistenza, ma il ritmo delle consegne deve accelerare per interrompere il ritmo degli attacchi russi. Abbiamo bisogno di più forza negli armamenti e di posizioni forti per la diplomazia. È molto importante che gli Stati Uniti ora aumentino le forniture. Ciò è necessario per stabilizzare la situazione”.
A tal proposito, il Dipartimento di Stato USA ha fatto sapere che “Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato oggi con il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha per discutere degli aggiornamenti sul campo di battaglia e del sostegno degli Stati uniti all’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione russa”.
Nel dettaglio, “I due hanno affrontato il tema degli attacchi missilistici e con droni da parte della Russia e l’assistenza che gli Stati uniti e i loro partner stanno intensificando in risposta a questi attacchi e Blinken ha ribadito il sostegno incrollabile degli Stati uniti agli ucraini nella difesa della loro libertà”.
Sempre in materia di aiuti militari all’Ucraina, l’ambasciatore olandese a Kiev ha fatto sapere che i Paesi Bassi stanno preparando ulteriori aiuti militari per l’Ucraina per un ammontare di 6 miliardi di euro.
In merito all’indagine in corso condotta dalla Finlandia sul possibile sabotaggio dei cavi sottomarini nel Mar Baltico da parte di una nave appartenente a una flotta ombra russa, il Segretario generale della Nato, Rutte, dopo una telefonata con il Presidente della Finlandia, Stubb, ha reso noto in un post social: “Ho parlato con Alexander Stubb dell’indagine in corso condotta dalla Finlandia sul possibile sabotaggio dei cavi sottomarini. Ho espresso la mia piena solidarietà e il mio sostegno. La Nato rafforzerà la sua presenza militare nel Mar Baltico”.
Il Presidente del Consiglio Ue Costa ha poi dichiarato: “Condanno qualsiasi distruzione alle infrastrutture critiche dell’Europa. Pronti ad affrontare la flotta ombra Russa”.
Infine, riguardo allo schianto del volo dell’Azerbaijan Airlines da Baku e Grozny, in Cecenia, precipitato in Kazakistan con 67 passeggeri a bordo ,di cui 38 morti e 29 sopravvissuti, su cui la Nato ha chiesto l’apertura di un’inchiesta, l’agenzia di stampa turca Anadolu, citando un comunicato della compagnia aerea, che ,in merito allo schianto del proprio velivolo e alle indagini preliminari, ha parlato di “Interferenze esterne fisiche e tecniche”, ha reso noto che : “Tenendo conto dei dati iniziali dell’indagine sull’incidente aereo dell’Embraer 190 del 25 dicembre, nonché dei potenziali rischi per la sicurezza dei voli, i voli per Mineralnye Vody, Sochi, Volgograd, Ufa, Samara, Grozny e Makhachkala saranno sospesi dal 28 dicembre fino alla conclusione definitiva del procedimento. I passeggeri con biglietti per le destinazioni interessate hanno diritto a un rimborso completo o a un cambio gratuito del biglietto”.
Mosca, nel frattempo, ha respinto come “fake news ”l’ipotesi secondo cui un missile russo, lanciato contro droni ucraini inviati sulla stessa Cecenia sarebbe esploso nelle vicinanze del velivolo, investendolo con le schegge; ipotesi, che sarebbe avvalorata dai fori presenti sulla fusoliera e dalle testimonianze di alcuni dei 29 passeggeri sopravvissuti che avrebbero sentito esplosioni esterne.
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