di Federica Marengo lunedì 23 dicembre 2024
-Proseguono gli attacchi russi su diverse regioni dell’Ucraina, così come i raid con droni delle forze ucraine su molteplici regioni russe, tra cui: Oryol, Rostov, Bryansk , Kuban e Kursk.
Secondo quanto reso noto dallo Stato maggiore congiunto della Corea del Sud, proprio a Kursk, occupata dalle forze di Kiev dal 6 agosto scorso, più di 1.000 soldati nordcoreani sarebbero stati uccisi o feriti finora e “la Corea del Nord si starebbe preparando a schierare ulteriori truppe in Russia, nonché a inviare più attrezzature militari che potrebbero includere droni kamikaze”.
Inoltre, Mosca continua ad avanzare nella regione di Donetsk. Secondo la Difesa russa, infatti, nelle ultime 24 ore, sarebbe stato conquistato il villaggio di Storozheve, nel sud-est.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, in un discorso al corpo diplomatico, riportato dal Guardian, ha sottolineato la necessità per l’Ucraina di aderire alla Nato: “Tutti noi comprendiamo che l’invito dell’Ucraina alla Nato e l’adesione all’alleanza possono essere solo una decisione politica. L’obiettivo è raggiungibile solo se lottiamo per questa decisione a tutti i livelli necessari”.
Dagli USA, però, il Presidente eletto Trump, parlando ai sostenitori durante all’evento Turning Point Usa a Phoenix, ha dichiarato che all’inizio della sua amministrazione potrebbe esserci un incontro con il Presidente russo Putin, sottolineando: “E’ una delle cose che voglio fare e in fretta. E anche il Presidente Putin ha detto che vuole incontrarmi il prima possibile, ma dobbiamo porre fine a questa guerra”.
A tal proposito, il Presidente russo Putin, che, dopo gli attacchi con droni delle forze di Kiev su Kazan, ha minacciato una risposta come rappresaglia, nella conferenza stampa di fine anno si è detto “disposto a incontrare Trump in qualsiasi momento”, anche se non sa quando avverrà l’eventuale incontro, come confermato dal portavoce del Cremlino Peskov, che,nella consueta conferenza stampa, rispondendo a una domanda al riguardo, ha dichiarato che “Al momento non ci sono piani per un incontro tra il Presidente russo Putin e il Presidente eletto degli Stati Uniti Trump”.
Il consigliere per la politica estera di Putin ha dichiarato che “La Russia ha ricevuto offerte da diversi Paesi per ospitare possibili colloqui tra il Presidente russo Putin e il futuro Presidente USA Trump”.
Il portavoce del Cremlino Peskov ha poi parlato dell’incontro avvenuto ieri a Mosca tra il Presidente Putin e il Premier slovacco Fico, incentrato sulla guerra in Ucraina e sulla situazione attuale del conflitto.
Un incontro, criticato sui suoi profili social dal Presidente ucraino Zelensky.
Per l’Italia, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Tajani, in un’intervista a La Stampa, ha ribadito il sostegno all’Ucraina: “Il sostegno che stiamo dando a Kiev consentirà all’Ucraina di arrivare in piedi, quando sarà, alla trattativa di pace. Ora bisogna lavorare con maggiore determinazione al cessate il fuoco. E a una conferenza di pace con i soggetti coinvolti tipo quella che è stata fatta lo scorso luglio in Svizzera su iniziativa del ministro Ignazio Cassis. Questa volta per raggiungere l’obiettivo devono partecipare Russia, Cina, Brasile e India”.
E sull’ingresso dell’Ucraina nell’Ue, ha spiegato: “Noi siamo pronti ed è una prospettiva giusta, ma è un percorso graduale da compiere rispettando le regole europee. Noi li aiuteremo, come stiamo facendo con i paesi dei Balcani occidentali, che da anni stanno seguendo un percorso di riforme. E saranno i primi a ricongiungersi alla Ue”.
Infine, sul rischio che “l’Europa possa essere scavalcata da un’iniziativa di pace del Presidente degli USA eletto Trump”, il Vicepremier e ministro Tajani ha spiegato: “Non credo. Anzi penso che, senza stare unite, America ed Europa non possono fare nulla per la pace in Ucraina. Non possiamo dividere l’Occidente. La storia insegna. E qui c’è uno spazio per il governo italiano, nel ruolo di pontiere con gli Stati Uniti: i buoni rapporti tra Meloni e Trump aiutano”.
Via libera, nel pomeriggio di oggi, in Consiglio dei Ministri al decimo decreto contenente un pacchetto di aiuti militari da inviare a Kiev.
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