di Federica Marengo lunedì 9 dicembre 2024
-Proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. Nella notte e alle prime luci del mattino, infatti, secondo quanto reso noto dalle Forze armate di Kiev, le forze di Mosca hanno lanciato 2 missili e 37 droni sul Paese, di cui 18 sono stati abbattuti. Ad essere colpite, le regioni di: Sumy, Poltava, Dnipropetrovsk, Chernihiv, Vinnytsia, Khmelnytskyi, Rivne, Ternopil e Odessa.
La Difesa russa, invece, ha fatto sapere che le Forze di Mosca hanno conquistato un altro villaggio nell’est dell’Ucraina, quello di Blagodatnoye, nella regione di Donetsk.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, dopo il trilaterale di sabato a Parigi con il Presidente degli USA eletto Trump e con il Presidente francese Macron, in occasione della cerimonia per la riapertura della Cattedrale di Notre Dame, in un post social ha fatto sapere che si è trattato di un “buon incontro”, evidenziando: “Abbiamo discusso di cose importanti sul campo di battaglia in Ucraina e sulla situazione globale, dal nostro fronte alla Corea del Nord. Ho detto che abbiamo bisogno di una pace giusta e forte che i russi non distruggeranno in pochi anni, come hanno già fatto. Mosca sta cercando di conquistare la Georgia e di avere mire sulla Moldova. I russi stanno fuggendo dalla Siria, ma questo non significa che non cercheranno di seminarvi nuovamente la morte. C’è una presenza militare russa anche in Africa, e lo fa a scopo di destabilizzazione. Pertanto, quando parliamo di pace effettiva con la Russia, dobbiamo innanzitutto parlare di garanzie effettive di pace. Gli ucraini vogliono la pace più di chiunque altro. La Russia ha portato la guerra nella nostra terra. Ed è soprattutto la Russia a voler ostacolare la possibilità di pace. Non si può porre fine ad essa con un pezzo di carta e qualche firma. E un cessate il fuoco senza garanzie può essere riacceso in qualsiasi momento, come ha già fatto Putin. Per garantire che non ci siano più perdite di ucraini, dobbiamo garantire la sicurezza della pace e non chiudere gli occhi sull’occupazione. Putin fomenta costantemente altre guerre. Può essere fermato solo con la forza, con il potere dei leader del mondo che possono diventare leader di pace. Contiamo sull’America e sul mondo intero per fermare Putin. L’unica cosa di cui ha paura è l’America e l’unità del mondo. È della pace attraverso la forza che stiamo parlando con tutti i nostri partner ,una pace reale e i passi e le garanzie di cui hanno bisogno le persone e lo Stato che la Russia ha attaccato. La guerra non deve essere infinita, solo la pace deve essere permanente e affidabile”.
Quest’oggi, poi, dopo la visita a Kiev del candidato cancelliere alle prossime elezioni per la Cdu Merz, che ha aperto alla consegna da parte della Germania dei missili a lungo raggio Taurus, il cui invio è stato negato finora dal cancelliere uscente, Scholz, il Presidente Zelensky ha scritto in un post social: “Parlando con i media, ho ribadito: l’Ucraina vuole che questa guerra finisca più di chiunque altro. Senza dubbio, una risoluzione diplomatica salverebbe delle vite. La cerchiamo. Tuttavia, ho sottolineato al Presidente Emmanuel Macron e al Presidente Donald Trump che Putin non vuole che questa guerra finisca. Deve essere costretto a farlo. Costringere Putin a porre fine alla guerra richiede che l’Ucraina sia forte sul campo di battaglia prima di poter essere forte diplomaticamente. Un esercito forte, aiuti militari, sistemi a lungo raggio come Atacms, Taurus, Storm Shadow/Scalp. Sono assolutamente vitali. Li usiamo solo contro obiettivi militari.
Inoltre, Zelensky ha proposto di inviare truppe straniere in Ucraina finché il Paese non si unirà alla Nato: “Un contingente di truppe di un Paese o di un altro potrebbe essere presente in Ucraina finché Kiev non farà parte della Nato. Ma per questo dobbiamo avere una chiara comprensione di quando l’Ucraina diventerà un membro dell’Ue e quando un membro della Nato. Anche se veniamo invitati dalla Nato, cosa succederà? Chi garantisce la nostra sicurezza? Possiamo pensarci e lavorare sulla proposta di Emmanuel Macron”.
Infine, nell’incontro con il Premier estone Kristen Micha, secondo quanto riportato da Ukrinform, il Presidente Zelensky ha affermato: “Quasi 800.000 soldati russi sono schierati in Ucraina. Perché abbiamo bisogno dell’aiuto e della fiducia dei nostri partner? Perché vediamo cos’è la guerra in Ucraina. Vediamo che il regime di Assad è caduto perché lì non ci sono truppe russe veramente potenti. Siamo onesti: tutti sono stati trasferiti in Ucraina, quasi 800.000 soldati russi si trovano sul territorio ucraino. E questo indica che l’esercito di questo pseudo-impero oggi combatte contro il popolo ucraino”.
Il Presidente degli USA eletto Trump, in diverse interviste alla Nbc e al New York Post ha fatto appello per un “cessate il fuoco immediato in Ucraina” e per l’avvio di “negoziati” e ha affermato che il Presidente ucraino, Zelensky, “vorrebbe concludere un accordo con Mosca per mettere fine al conflitto” ,aggiungendo riguardo al Trilaterale di sabato a Parigi: “Non abbiamo parlato dei dettagli, (Zelensky) pensa che sia giunto il momento e Putin dovrebbe pensare che sia giunto il momento perché ha perso: quando perdi 700.000 persone, è giunto il momento. Non finirà finché non ci sarà la pace. Abbiamo parlato con Zelensky di come mettere fine al conflitto in corso dal 2022. Sto mettendo a punto un’idea su come mettere fine a questa assurda guerra”.
In merito ad alcune domande sugli aiuti a Kiev da parte degli USA e a una possibile uscita dall’Alleanza Atlantica dell’America, Trump ha risposto che “prenderà “assolutamente in considerazione l’uscita dalla Nato se l’alleanza non sarà vantaggiosa per gli Stati Uniti” e che l’Ucraina, probabilmente, dovrà prepararsi a una riduzione degli aiuti statunitensi.
Restando in tema di aiuti a Kiev, il commissario europeo per la Difesa e lo spazio Andrius Kubilius , in un’intervista a Politico, ha dichiarato di voler impegnare 100 miliardi di euro per la Difesa, definendo tale aumento “ambizioso”, poiché “l’attuale bilancio settennale di oltre 1 trilione di euro prevede solo 10 miliardi di euro per la Difesa” .
Il commissario Ue, il primo alla Difesa e allo Spazio, ha sottolineato: “Dobbiamo essere preparati alla possibilità di un’aggressione russa. Se falliamo in Ucraina, allora, ovviamente, la probabilità di un’aggressione militare russa contro i Paesi dell’UE potrebbe aumentare. Fornire all’Ucraina il sostegno di cui ha bisogno per vincere la guerra è fondamentale”.
Nel frattempo, il Consiglio Ue ha dato il via libera al secondo pagamento regolare di sovvenzioni e prestiti da 4,2 miliardidi euro nell’ambito dello Strumento per l’Ucraina dell’Ue, per sostenere la stabilità macro-finanziaria dell’Ucraina e il funzionamento della sua amministrazione pubblica, in quanto “l’Ucraina ha soddisfatto le condizioni necessarie e le riforme previste dal Piano per l’Ucraina per ricevere i fondi”.
A Mosca, il portavoce del Cremlino Peskov, replicando alle dichiarazioni di Trump, nella consueta conferenza stampa, ha detto: “La Russia è aperta a colloqui sull’Ucraina. La nostra posizione sull’Ucraina è ben nota; le condizioni per un’immediata cessazione delle ostilità sono state stabilite dal Presidente Putin nel suo discorso al Ministero degli Esteri russo nel giugno di quest’anno. È importante ricordare che è stata l’Ucraina a rifiutare e continua a rifiutare i negoziati”.
Quindi ha ribadito che le condizioni dettate dal Presidente russo Putin a giugno sono: “Il ritiro completo delle forze ucraine dalle quattro regioni parzialmente occupate e la rinuncia all’ingresso nella Nato”.
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