di Federica Marengo mercoledì 4 dicembre 2024

-Proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina, con le forze di Mosca che rivendicano il controllo di sessanta insediamenti nella regione di Kharkiv e proseguono la loro avanzata nel Donetsk. Tuttavia, le autorità ucraine hanno fatto sapere di aver attaccato Diaguilevo, “una delle basi aeree chiave dell’aviazione russa” e un porto nel Mar Nero che ospitava navi portamissili e il ministero della Difesa di Mosca ha reso noto di aver abbattuto almeno 35 droni ucraini lanciati nelle regioni di Rostov, Bryansk, Belgorod, Atrakhan, Ryazan e Krasnodar.
Inoltre, secondo il portavoce delle Forze di Difesa del Sud dell’Ucraina, “le forze di Mosca starebbero cercando di passare il fiume Dnipro e riconquistare la parte occidentale della regione di Kherson”.
Tutto ciò, mentre l’agenzia ucraina Ukrinfrom ha riportato un articolo del ministro della Difesa Umerov, nel quale quest’ultimo dà notizia di un programma congiunto con l’Italia e con il Belgio per aumentare la capacità produttiva di sistemi antiaerei e di missili in Ucraina.
In un comunicato del ministero degli Esteri ucraino, in vista della riunione dei ministri degli Esteri dell’Alleanza, quest’ultimo aveva lanciato un appello per una “piena” adesione alla Nato come unica garanzia di sicurezza di fronte all’invasione russa”. Adesione alla Nato, respinta da Mosca, come “minaccia inaccettabile”.
Al riguardo, il Segretario generale della Nato, Rutte, in conferenza stampa a Bruxelles, ha fatto il punto sul vertice dei ministri degli Esteri dell’Alleanza, dichiarando: “Nel mondo non abbiamo una sovrabbondanza di sistemi di difesa aerea, il che significa che bisogna sempre assicurarsi di stabilire le priorità. Ma ieri sera, al tavolo, c’è stato un chiaro accordo, secondo cui aiutare l’Ucraina, in particolare con queste infrastrutture, deve essere una priorità. Sono fiducioso che gli alleati, nei prossimi giorni e settimane, si assicureranno che tutto ciò che possono fornire all’Ucraina venga fornito. Dobbiamo assicurarci che qualsiasi tipo di difesa aerea che possiamo fornire venga fornita all’Ucraina; è quello che è accaduto negli ultimi due anni e mezzo. Durante i primi mille giorni di questo terribile assalto della Russia, siamo stati in grado di fornire molti dei nostri sistemi di difesa all’Ucraina. Ora c’è un bisogno specifico, per le infrastrutture energetiche, perché la Russia sta cercando di utilizzare nuovamente l’inverno come arma nella lotta contro l’Ucraina”.
Poi, proprio in merito ai reiterati attacchi di Mosca alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina, Rutte ha detto: “C’è un bisogno specifico sulle infrastrutture energetiche, perché ciò che la Russia sta cercando di fare è trasformare l’inverno in un’arma, di nuovo in questa sua lotta contro l’Ucraina. La situazione sul campo di battaglia è difficile e dobbiamo fare tutto il possibile per far arrivare più aiuti militari in Ucraina”.
Riguardo all’asse tra Russia, Cina, Nord Corea e Iran, Rutte ha sottolineato: “Il crescente allineamento di Russia, Cina, Corea del Nord e Iran evidenzia la natura globale delle minacce che dobbiamo affrontare, compresa l’escalation dei pericoli della guerra in corso in Ucraina. In cambio di truppe e armi, la Russia sta fornendo alla Corea del Nord sostegno per i suoi programmi missilistici e nucleari. Questi sviluppi potrebbero destabilizzare la penisola coreana e minacciare persino gli Stati Uniti. La guerra illegale della Russia in Ucraina minaccia tutti noi”.
E ancora, in merito al supporto a Kiev della Nato e della Ue, ha evidenziato: “Dobbiamo fare di più che mantenere l’Ucraina nella lotta. Dobbiamo fornire un sostegno sufficiente a cambiare la traiettoria di questo conflitto una volta per tutte. Ieri, ci ha raggiunto anche il nuovo Alto rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas. L’Ue è un partner essenziale e collaboriamo su una serie di questioni: dal sostegno all’Ucraina, alla mobilità militare, al potenziamento della produzione nel settore della difesa. Sono impaziente di sviluppare questa cooperazione”.
Infine, il Segretario dell’Alleanza Atlantica ha annunciato l’introduzione di misure contro gli attacchi ibridi: “Stiamo assistendo al tentativo di Russia e Cina di destabilizzare le nazioni della Nato attraverso atti di sabotaggio o di criminalità informatica. Esamineremo i modi per condividere più efficacemente i dati raccolti dai nostri servizi di intelligence, ma anche per garantire che siamo in grado di proteggere le nostre infrastrutture strategiche”.
Il Segretario di Stato USA, Blinken, al termine della due giorni della ministeriale Esteri della Nato, ha dichiarato: “L’Ucraina deve prendere decisioni difficili su un’ulteriore mobilitazione, ma si tratta di decisioni necessarie. È fondamentale, perché anche con i soldi, anche con le munizioni, ci devono essere persone in prima linea per affrontare l’aggressione russa”.
Dal ministro degli Esteri estone Margus Tsakhna e dal ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis è arrivato poi il sostegno all’adesione alla Nato dell’Ucraina come sola” vera garanzia di sicurezza”.
Quanto agli alleati Ue, il cancelliere tedesco Scholz, parlando a un ramo del Bundestag, ha ribadito il no da parte della Germania all’invio di missili a lungo raggio “Taurus” e che “la Germania con 28 miliardi spesi finora è il più forte sostenitore dell’Ucraina in Europa”, sottolineando il sostegno a Kiev. Scholz ha anche escluso che la Germania mandi truppe in Ucraina e l’invio di truppe di terra della Nato in Ucraina.
Per l’Italia, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Tajani, in un’intervista a Tgcom24, ha dichiarato: “Abbiamo già pronto il decimo pacchetto militare che sarà inviato entro la fine dell’anno a Kiev. Naturalmente prima verrà informato il Parlamento attraverso il Copasir, e vedremo se sarà necessario poi approvare una nuova norma da far votare al Parlamento per continuare ad aiutare l’Ucraina anche nel 2025. Noi continuiamo a sostenere l’Ucraina da tutti i punti di vista: politico, finanziario, militare; stiamo lavorando per la ricostruzione del Paese ,tant’è che la conferenza internazionale del prossimo anno si svolgerà a Roma nel mese di luglio. L’obiettivo è quello di arrivare alla pace entro il 2025, anche con la nuova Amministrazione americana, che sia una pace giusta. Che cosa significa pace giusta? Significa la non sconfitta dell’Ucraina e quindi la sua indipendenza”.
Il Premier ungherese Orban, Presidente di turno del Consiglio Ue, invece, si è recato a Roma per incontrare Papa Francesco e la Presidente del Consiglio Meloni. Tra i temi al centro dei colloqui con il Pontefice, come riferito dalla sala stampa della Santa Sede, la guerra in Ucraina, le sue conseguenze umanitarie e gli sforzi per favorire la pace.
Di guerra in Ucraina, il Premier Orban ha parlato anche con la Premier Meloni, sottolineando in una nota congiunta, diffusa al termine del colloquio a Palazzo Chigi, il “Sostegno a una pace giusta e duratura in Ucraina, basata sui principi della Carta Onu e del diritto internazionale”.
Nel frattempo, mentre, secondo la Pravda ucraina, il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak si starebbe dirigendo negli Stati Uniti per negoziati con l’entourage di Donald Trump, insieme con il ministro della Difesa Umerov e la ministra dell’Economia Sviridenko, il Vicepremier russo, Sergey Ryabkov, intervistato dalla Cnn , riguardo alla proposta sull’Ucraina del Presidente eletto degli USA Trump, ha detto: “Non abbiamo mai sentito nulla direttamente da lui o dalla sua squadra: abbiamo solo visto quanto detto pubblicamente da persone del suo entourage. Le possibilità di un compromesso al momento sono pari a zero. Quando le persone a Kiev inizieranno a capire che non c’è modo che la Russia segua il percorso che hanno suggerito, potrebbero aprirsi spiragli e opportunità”.
Il Ministro degli Esteri russo Lavrov, invece, ha fatto sapere che parteciperà alla riunione Osce a Malta, dove è atteso anche Il ministro degli Esteri dell’Ucraina Andriy Sybiga ,il quale interverrà nella sessione plenaria e condurrà una serie di negoziati bilaterali con i colleghi dei Paesi partner dell’Ucraina . I “temi chiave del discorso e dei negoziati”, come spiega il ministero degli Esteri ucraino in una nota, “saranno l’aggressione russa contro l’Ucraina e la necessità di raggiungere una pace giusta”.
Il Presidente russo Putin, invece, come riportato dall’agenzia Tass, nel suo intervento a un forum economico a Mosca, ha sottolineato: “Le relazioni tra la Russia e l’Occidente sono destinate a tornare inevitabilmente alla normalità”.
In merito alla crisi in Siria, l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite , nelle scorse ore, ha accusato i servizi segreti ucraini di aiutare i ribelli jihadisti filo-turchi e il gruppo Hayat Tahrir al-Sham che combattono il governo del leader siriano Bashar al-Assad, affermando che “alcuni combattenti lo stanno apertamente ostentando”.
A tal proposito, il ministero degli Esteri ucraino ha respinto “categoricamente” le accuse russe e ha affermato che “L’Ucraina, a differenza della Russia, aderisce incondizionatamente al diritto internazionale”, aggiungendo che “Mosca e Teheran sono responsabili del deterioramento della situazione della sicurezza in Siria”.
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