di Federica Marengo domenica 27 marzo 2022
-Anche la notte scorsa, che ha condotto l’Ucraina nel suo trentunesimo giorno di guerra, sono continuati i combattimenti e i bombardamenti russi in quasi tutte le città. A Boyarka, nei pressi di Kiev, in un raid delle forze russe, sono rimaste ferite quattro persone, tra cui un bambino, mentre vicino a Kherson sarebbe stato ucciso dall’esercito ucraino il settimo generale russo.
Tuttavia, le forze ucraine hanno ripreso alcune città sia a sud-est che a nord, come Poltavka e Malynivka,nella regione sud-orientale di Zaporizhzhia, e Kiev ha accusato nuovamente Mosca di utilizzare le bombe a grappolo. Assediate anche Kharkiv, Sumy e Chernihiv.
L’assedio più aspro da parte dei russi, però, si è registrato nel sud dell’Ucraina, nell’area compresa tra le repubbliche autoproclamatesi indipendenti di Lugansk e Donetsk , Mariupol (dove il sindaco ha chiesto una evacuazione urgente e completa, essendo la città circondata dall’esercito russo), Melitopol e Kherson, città la cui presa da parte di Mosca è necessaria per realizzare una sorta di ponte con la Crimea e assicurarsi la fascia costiera compresa tra il Mar d’Azov e il Mar Nero. Proprio a Lugansk, secondo il leader dell’autoproclamata Repubblica, Leonid Resechnik, potrebbe svolgersi un referendum per l’annessione alla Russia, sebbene fonti locali abbiano smentito vi sia una preparazione in corso.
A Leopoli e a Dubno, invece, distrutti dai bombardamenti russi dei depositi di petrolio. Infine, il Direttore dell’Agenzia internazionale per l’Energia atomica Grossi ha lanciato l’allarme per il personale della centrale nucleare di Chernobyl , dopo che le truppe russe hanno preso il controllo di Slavutych dove vivono molti dei lavoratori di quest’ultima. Inoltre, proprio nella zona di esclusione di Chernobyl ,a detta della Commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino , Lyudmila Denisova, sarebbero scoppiati degli incendi causati dai bombardamenti, segnalando il pericolo di inquinamento radiottivo. A proposito di centrali, il Parlamento ucraino ha fatto sapere che è stata colpita da Mosca quella di Kharkiv.
Infine, un deputato ucraino ha espresso la sua contrarietà ai corridoi umanitari apertisi a Rostov verso la Russia.
Riguardo i dati sulle vittime militari, secondo lo Stato maggiore ucraino, dall’inizio della guerra a oggi, sarebbero stati uccisi 16.600 soldati e, per il ministro della Difesa russo, i militari caduti sarebbero 1.351.
Per l’ONU, sono più di 3,8 milioni le persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, ma il flusso di rifugiati è notevolmente rallentato. L’agenzia dell’Onu per i rifugiati, Unhcr, ha affermato che 3.821.049 ucraini sono fuggiti dal Paese, con un aumento di 48.450 unità rispetto ai dati di sabato. Circa il 90% di loro sono donne e bambini. Di coloro che sono partiti, 2,2 milioni sono fuggiti in Polonia, circa 586 mila in Romania, 349 mila in Ungheria e 272 mila in Slovacchia. Quasi 300 mila sono invece andati in Russia e altri 6.300 circa in Bielorussia.
Per la Procura Generale di Kiev, poi, sarebbero 139 i bambini ucraini uccisi, e 205 i feriti.
In Italia, secondo il Viminale, sono 71.940 le persone giunte finora in Italia dall’Ucraina: 37.082 sono donne, 6.661 uomini e 28.197 minori. Rispetto a ieri, l’incremento è di 1.156 ingressi; le destinazioni principali sono: Milano, Roma, Napoli e Bologna.
Non sono mancate le manifestazioni di solidarietà all’Ucraina e di protesta contro la guerra a livello internazionale, tra cui un concerto organizzato a Varsavia , in Polonia.
In campo pe la Pace, anche Papa Francesco, che nel corso dell’Angelus da Piazza San Pietro, invitando a pregare per l’Ucraina, ha detto: “C’è bisogno di ripudiare la guerra luogo di morte, dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono. E’ passato più di un mese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, dall’inizio di questa guerra crudele e insensata che come ogni guerra rappresenta una sconfitta per tutti, per tutti noi”.
Sul fronte diplomatico, invece, il Presidente ucraino Zelensky, che in nottata potrebbe intervenire in collegamento, nel corso della cerimonia dei Premi Oscar e che ha rilasciato per la prima volta un’intervista ai media russi indipedenti, pubblicata sui suoi account social, visto il divieto di trasmissione ai Media della Russia , ha lanciato un nuovo appello in un videomessaggio rivolto all’Occidente, affinché invii altre armi , quali tank e aerei , altrimenti sarà impossibile salvare dall’assedio Mariupol e , nel pomeriggio di oggi, collegatosi con un concerto in sostegno all’Ucraina, organizzato a Varsavia, in Polonia, ha esortato l’Occidente a mostrare più coraggio nel difendere l’Ucraina e ha evidenziato come l’intesa con Mosca possa essere trovata sulla neutralità dell’Ucraina, da sottoporre comunque a un referendum.
Il ministro dell’Energia ucraino Galudhchenko, in un’intervista a Il Corriere della Sera, ha spiegato : “Non sono un militare, ma da abitante di Kiev noto che i bombardamenti contro la nostra città non sono affatto terminati. Oltretutto, nelle ultime ore sono caduti nuovi missili su Leopoli, che sta nel settore occidentale. Questo per dire che non credo ad una parola dei russi, in genere fanno tutto l’opposto di quanto annunciano. Qui a Kiev si sono fermati soltanto per il fatto che le nostre forze militari hanno avuto il sopravvento. Non c’è alcuna volontà di compromesso da parte loro, se potessero ci conquisterebbero totalmente per poi governare con il pugno di ferro. E tutto questo mi fa capire quanto sia complicato ogni tipo di negoziato con Putin”.
Nel frattempo, il Segretario di Stato USA, Bliken, in visita a Gerusalemme e in Nord Africa per una serie di incontri diplomatici , ritornando sulle dichiarazioni di ieri del Presidente Biden a Varsavia, riguardo la necessità che il Presidente russo Putin (definito “un macellaio”) non resti al potere , ha corretto il tiro assicurando come non vi sia alcuna strategia da parte degli Stati Uniti per un cambio di regime e, spiegando che il numero uno della Casa Bianca intendesse dire che il Presidente russo “non può decidere di intraprendere una guerra e invadere un paese”.
Dichiarazioni , quelle del Presidente USA, cui il Cremlino ha replicato definendo Biden “debole e malato”, e da cui hanno preso le distanze il Presidente francese Macron, che nei prossimi giorni dovrebbe tenere un nuovo colloquio telefonico con Putin sui corridoi umanitari, l’Alto rappresentante per le Politiche estere Borrell e il primo tra i Paesi mediatori in campo: la Turchia, con il portavoce del Presidente Erdogan, Ibrahim Kalin,che , secondo l’agenzia Reuters, avrebbe sottolineato: “La Turchia e altre nazioni devono ancora parlare con la Russia per aiutare a porre fine alla guerra in Ucraina. Se tutti bruciano i ponti con la Russia, chi parlerà con loro alla fine della giornata?”.
Proprio in Turchia, secondo quanto riferito dai negoziatori ucraini e russi, si terranno i prossimi incontri in presenza tra le delegazioni , sebbene sia ancora incerto l’inizio dei colloqui , se già a partire da domani, 28 marzo e fino al 30 , o dal 29 marzo. E’ stato reso noto, però, al termine di una telefonata tra Erdogan e Putin, che i colloqui si terranno a Istanbul. La Turchia aveva già ospitato i negoziatori nel corso del Forum Diplomatico ad Antalya di alcune settimane fa.
In Italia, invece, la Maggioranza di Governo si è divisa su un ordine del giorno al Decreto Ucraina, che prevede l’aumento del 2% del Pil per le spese militari, già presentato dalla Lega e votato alla Camera e che mercoledì sarà presentato in Aula al Senato dall’Opposizione di Fratelli d’Italia, proprio per far emergere la spaccatura interna all’Esecutivo.
Contrari alla misura infatti, sono : il M5S, LeU e una serie di senatori con posizioni discordanti rispetto a quelle dei propri partiti di appartenenza , oltre all’Opposizione di Sinistra italiana.
Della contrarietà a tale provvedimento, ha parlato in un’intervista per la trasmissione di Rai tre “Mezz’ora in più”, il Presidente dei pentastellati, Conte, in attesa della conferma della carica tramite voto su piattaforma dei militanti che si terrà fra oggi e domani , dalle 8:00 alle 22:00, così come della elezione di un componente del Comitato di garanzia, della elezione del Collegio dei Probiviri e della conferma delle delibere dei mesi scorsi , dopo la sospensione degli esiti del voto del 5 e 6 agosto 2021 da parte del Tribunale civile di Napoli per vizio di forma, su ricorso presentato da alcuni attivisti esclusi dalle votazioni perché iscritti da meno di sei mesi.
Conte, che in presenza di un voto “risicato” farebbe un passo indietro ,rinunciando alla leadership, ma che, se gli fosse confermata la fiducia gestirebbe il Movimento con una linea non moderata e senza più accettare divisioni, ha dichiarato : “Il Governo ,non ci deve mettere davanti al fatto compiuto di un incremento consistente delle spese militari, questo è un fatto nuovo, il Governo di unità nazionale non è nato per questo ma per affrontare emergenza economica e sociale, ora anche energetica, e attuare il Pnrr. Se il Governo non ci ascolta, non ascolta la forza di maggioranza relativa” e spinge per “spese straordinarie è il Governo che forza la mano. Io, non ho mai messo in dubbio che gli accordi presi nel 2014 al vertice Nato siano da rispettare. Ma la tempistica ipotizzata otto anni fa non può essere un dogma indiscutibile. Soprattutto, i nostri alleati conoscono la sofferenza dell’Italia dopo due anni di pandemia, le difficoltà maggiori rispetto ad altri Paesi. Noi possiamo su questo punto avere una curva che non ci porti a distrarre da altre spese necessarie per i cittadini. Il M5s non pensa assolutamente in questo momento a crisi di Governo come hanno titolato alcuni giornali ma siamo la forza di maggioranza relativa : se si tratta adesso di discutere un nuovo indirizzo che non era nel patto fondativo di questo governo, faremo valere la nostra presenza e la forza delle nostre argomentazioni. Il Governo ci deve ascoltare, non può forzare” altrimenti è il governo che si assume la responsabilità di porre in fibrillazione l’azione di Governo. Il M5s non vuole affatto una crisi di Governo”.
In linea con la posizione dell’Esecutivo, invece, il Pd, Italia Viva, Forza Italia e la Lega, malgrado le perplessità mostrate dal segretario Salvini, che insiste sulla via diplomatica piuttosto che su quella delle armi.
In campo per trovare una sintesi , dunque, il Premier Daghi, che domani presiederà un vertice Governo-Maggioranza sulla questione.
Quanto alla pandemia, la curva dei contagi appare in frenata, ma aumentano i ricoveri nei reparti ordinari e nelle intensive. Nonostante ciò da domani tutta l’Italia sarà in zona bianca e con la fine dello stato di emergenza, il 31 marzo , verranno a cadere il sistema di ripartizione in base alle fasce di colore. Abolite , quindi, una serie di misure secondo una calendarizzazione stabilita per decreto: Dal 1 APRILE , l’Italia, non più in stato di emergenza Covid, vedrà decadere il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario , Generale Figliuolo: al loro posto ci sarà una unità operativa “per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia”, operativa fino al 31 dicembre. Stop anche al sistema dei colori, ma il monitoraggio dei dati continuerà.
Non sarà più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Per la ristorazione al chiuso, al banco o al tavolo, occorrerà il Pass base. Niente certificato anche sui bus e sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove però si dovranno indossare le mascherine fino al 30 aprile. Dal 1° aprile decadrà, inoltre, il limite alle capienze nelle strutture e negli stadi, dove per accedere sarà richiesto il Green pass base ,ma sarà possibile occupare il 100% dei posti.
In merito alle quarantene, chi sarà entrato in contatto con un caso positivo al virus, anche se non vaccinato, non dovrà più osservare la quarantena.
Resterà infatti in autoisolamento solo chi ha contratto il virus (fino al tampone negativo da eseguire dopo almeno sette giorni, o dieci per i non vacciati), mentre per gli altri varrà l’autosorveglianza per 10 giorni: potranno uscire e andare al lavoro, ma indossando la mascherina Ffp2.
Cambiano le regole anche a scuola: andranno in Dad solo i positivi, se i contagi in classe sono più di 4; si farà comunque lezione in presenza ,ma tutti dovranno indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni (normalmente è obbligatoria quella chirurgica). I ragazzi potranno tornare in gita e a svolgere visite guidate e attività sportive. I docenti non vaccinati potranno tornare a scuola, ma non per insegnare.
1 MAGGIO : Terminerà l’obbligo del Green pass , anche se, fino al 30 aprile, per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà ancora obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Via anche l’obbligo delle mascherine nei luoghi al chiuso e sui mezzi di trasporto.
15 GIUGNO : Decadranno gli obblighi vaccinali per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, Polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. L’obbligo di vaccino resterà in vigore fino al 31 dicembre soltanto per il personale sanitario e delle Rsa.
30 GIUGNO : E’ il termine fissato per il ritorno in ufficio in presenza nell’ambito privato. Fino a quella data, nel settore privato, ci sarà la possibilità di ricorrere al ‘lavoro agile’ senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore.
In disaccordo con il ritorno a scuola dei docenti non vaccinati , l’Associazione Nazionale Presidi, in quanto, i docenti, pur non potendo insegnare, torneranno a percepire lo stipendio finora sospeso, quindi, a detta dei dirigenti scolastici “verranno pagati per non lavorare”.
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