di Federica Marengo lunedì 30 ottobre 2023
-Nella 605° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese. Colpita, infatti, la città di Kherson , dove i raid notturni hanno provocato un incendio in un grattacielo e ridotto in macerie alcune case, causando la morte di una donna di novantuno anni e il ferimento di dodici persone.
In mattinata, poi, le forze di Mosca hanno anche lanciato un attacco missilistico contro un impianto di riparazione navale nella zona meridionale di Odessa, mentre, nel pomeriggio, poi, sempre a Kherson, un autobus è stato colpito, provocando il ferimento di sette persone.
Tuttavia, il portavoce dello stato maggiore delle forze armate ucraine, Andrii Kovaliov, ha reso noto che ,in 24 ore, gli aerei ucraini hanno lanciato 16 attacchi contro obiettivi russi, mentre i combattimenti sono stati circa 60.
Inoltre, contemporaneamente, la Difesa di Kiev ha continuato a condurre operazioni offensive nelle direzioni di Melitopol e Bakhmut, dove per il generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine, la Russia avrebbe aumentato notevolmente le sue forze, con un’azione attiva e non più difensiva, registrando successi a est di Klishchiivka e ad est di Andriivka, dove, secondo il portavoce del gruppo di truppe Tavriy delle forze armate ucraine, Oleksandr Shtupun, la Federazione Russa avrebbe concentrato 40.000 uomini.
Sul fronte russo, invece, il ministero della Difesa, ha riferito che le forze ucraine hanno tentato di attaccare il ponte di Crimea con otto missili Storm Shadow, che sono stati tutti abbattuti.
L’esercito ucraino, ha poi segnalato di aver “colpito con successo” nelle ultime 24 ore un sistema di difesa antiaereo russo sulla costa occidentale della Crimea. A tal proposito, il canale Telegram Rybar, vicino all’esercito russo, ha denunciato un “attacco combinato di Kiev contro la penisola ucraina annessa alla Russia nel 2014”, in cui “le forze ucraine hanno lanciato due missili americani Atacms (Army Tactical Missile System) nei dintorni del villaggio di Olenivka, situato a Capo Tarkhankout (Crimea occidentale). I tentativi russi di abbattere i missili sono falliti, ma l’attacco non ha causato gravi danni. Poco dopo, tre droni navali ucraini sono stati rilevati al largo delle coste di Sebastopoli, porto della flotta russa del Mar Nero in Crimea, due dei quali sono stati distrutti”.
Intanto, il Presidente ucraino, Zelensky, reduce dai Colloqui di pace di Malta dove i 66 Paesi intervenuti hanno concordato una dichiarazione finale “di base e unificante”, ha sottolineato via Telegram: “L’Ucraina difende la sua indipendenza perché non è sola. Grazie al popolo unito, grazie ai nostri soldati e grazie al mondo intero. Grazie a tutti coloro che combattono e a tutti coloro che aiutano”, riecheggiato dal consigliere presidenziale , Podolyak, che, in merito alla violenze scoppiate ieri in Daghestan , dove la folla all’aeroporto ha preso d’assalto un aereo proveniente da Israele, su X, ha evidenziato: “La Russia ha avviato un programma ufficiale anti-ebraico. Mosca considera ancora il mondo democratico debole e incapace di resistere all’aggressione, per questo motivo la comunità internazionale deve prendere finalmente le giuste decisioni, non si possono effettuare compromessi che distruggono il sistema delle relazioni mondiali”.
Al riguardo, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova, ha dichiarato: “Il governo ucraino ha svolto un ruolo chiave nelle violenze scoppiate ieri all’aeroporto di Makhachkala, nella Repubblica russa del Daghestan. L’obiettivo è quello di destabilizzare la Russia provocando divisioni etnico-religiose”.
Immediata, la replica a tali dichiarazioni da parte di Kiev, che ha smentito: “La Russia vuole scaricare sull’Ucraina la responsabilità dei disordini scoppiati all’aeroporto di Makhachkala, in Daghestan”.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, invece, ha annunciato che: “Dopo le violenze in Daghestan, il Presidente russo Vladimir Putin ha programmato un incontro con il primo ministro, il ministro degli Esteri e i responsabili delle agenzie di sicurezza per discutere i tentativi occidentali di spaccare la società russa, utilizzando gli eventi in Medio Oriente”, spiegando che: “ I disordini all’aeroporto di Makhachkala, in Daghestan, sono il risultato di “interferenze esterne. E’ noto e ovvio che gli eventi di ieri intorno all’aeroporto di Makhachkala sono in gran parte il risultato di interferenze esterne, compresa l’influenza delle informazioni esterne. Il Presidente Putin, viene costantemente aggiornato sulla situazione dal Comitato investigativo, Guardia nazionale e il governatore della regione, Sergej Melikov”.
E ancora, in merito,l’ ex leader politico di Hamas, Khaled Mashal, in un’intervista a Memri tv, ha detto: “La Russia ha beneficiato del nostro attacco, perché così abbiamo distratto gli Stati Uniti da lei e dall’Ucraina. I russi ci hanno detto che quello che è successo il 7 ottobre verrà insegnato nelle accademie militari. La Cina considera il nostro attacco come un esempio eclatante” da studiare nelle accademie militari”.
Il ministro della Difesa russo, Shoigu, nel frattempo, è a Pechino per partecipare allo Xiangshan Forum, un Forum sulla difesa e sulla sicurezza organizzato dal Ministero della difesa cinese. Nel suo intervento Shoigu, elogiando le relazioni Russia-Cina come “un modello esemplare per i Paesi che non voglio legarsi al blocco occidente“, ha evidenziato che: “Gli ucraini hanno perso più di 90.000 militari uccisi e feriti durante la controffensiva lanciata quest’estate, senza alcun guadagno significativo sul campo di battaglia; La Federazione Russa è pronta a discutere la soluzione postbellica della crisi in Ucraina; lo scambio di informazioni sui lanci missilistici che gli Stati Uniti stanno organizzando con la Repubblica di Corea e il Giappone ha lo scopo di dissuadere Russia e Cina; La linea dell’Occidente di inasprire il conflitto con la Russia potrebbe portare a uno scontro militare tra le potenze nucleari; l’Occidente ha tracciato una rotta per infliggere alla Russia una sconfitta strategica nella guerra ibrida; L’Occidente cerca di estendere il potenziale di conflitto della crisi che ha provocato in Europa alla regione Asia-Pacifico”.
Il generale Zhang Youxia, Vicepresidente della Commissione militare centrale (Cmc) Cinese, organismo presieduto dal Presidente Xi Jinping, nel suo intervento al suddetto Forum, ha attaccato i Paesi che “creano deliberatamente turbolenze, interferiscono nelle questioni regionali e negli affari interni di altri Paesi, e istigano rivoluzioni colorate”, sottolineando come l’iniziativa di sicurezza globale del Presidente Xi Jinping, al contrario, “mostri al mondo la giusta direzione per la sicurezza comune e la pace duratura”.
Nel fine settimana, invece, il ministro degli Esteri russo Lavrov si è recato a Minsk per incontrare il Presidente bielorusso, Lukashenko, alleato di Mosca, che ha dichiarato: “Russia e Ucraina sono bloccate in una situazione di grave stallo e le due parti devono sedersi e negoziare la fine del conflitto. Ci sono abbastanza problemi da entrambe le parti e in generale la situazione è ora di grave stallo: nessuno può fare nulla per rafforzare o far avanzare la propria posizione. La gente sta morendo. Dobbiamo sederci al tavolo dei negoziati e trovare un accordo”.
Quanto agli alleati dell’Ucraina, è scontro tra il leader della minoranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, e il nuovo Speaker della Camera, Mike Johnson, per i nuovi aiuti militari chiesti dalla Casa Bianca per l’Ucraina. Secondo il sito Politico : “Subito dopo la sua elezione a sorpresa, Johnson ha chiesto a Joe Biden di dividere i 60 miliardi destinati a Kiev dai 14 miliardi di aiuti ad Israele per la sua guerra ad Hamas, dicendosi pronto ad approvare immediatamente questi e mettendo invece una serie di distinguo per i fondi a Kiev. McConnell, invece, vuole mantenere unito il pacchetto di Joe Biden, per un totale di 100 miliardi, perché considera gli aiuti all’Ucraina ed Israele come interventi contro una stessa minaccia globale. Ed a conferma del suo inamovibile sostegno alla difesa di Kiev, McConnell oggi parteciperà con l’ambasciatrice ucraina Oksana Markarova ad una conferenza sull’impegno Usa al fianco di Kiev contro la Russia. La posizione di McConnell è generalmente condivisa dai repubblicani del Senato, mentre alla Camera cresce il partito di chi mette in discussione il sostegno ad oltranza a Kiev e soprattutto chiede un maggiore controllo su fondi e risorse”.
©Riproduzione riservata