di Federica Marengo sabato 6 gennaio 2024
-Mentre il fronte dello scontro tra Israele e Hamas, sempre concentrato a Sud di Gaza su Khan Yunis, sembra ampliarsi verso il Libano, con raid aerei dell’esercito israeliano contro un centro di comando Hezbollah nel villaggio di Blida, nel sud, in risposta agli attacchi al confine rivendicati da Hezbollah, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha fatto sapere che “il tempo per gli sforzi diplomatici ,volti a porre fine alle tensioni tra Israele e Hezbollah, sta per scadere”.
Inoltre, le Forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno annunciato che il comandante del battaglione Nuseirat di Hamas, Ismail Siraj, e il suo vice, Ahmed Wahaba, sono stati uccisi questa sera, in un attacco aereo nella Striscia di Gaza.
L’esercito israeliano, poi, ha dichiarato di aver “completato lo smantellamento” delle capacità militari di Hamas nel nord di Gaza, ma che “continuerà ad approfondire i risultati, a rafforzare la barriera e le difese al confine, nonostante la sconfitta di Hamas, poiché è tuttavia probabile che da quelle aree verranno ancora effettuati sporadici lanci di razzi verso Israele.
Nel frattempo, il segretario di Stato USA, Blinken ha incontrato a Istanbul il Presidente turco Erdogan. Al centro del colloquio, secondo quanto riportato dal Dipartimento di Stato USA, “la situazione a Gaza e la necessità di prevenire l’espansione del conflitto e l’escalation tra Israele e il Libano e di lavorare per una pace più ampia e duratura che garantisca la sicurezza di Israele e faccia avanzare la creazione di uno Stato palestinese”. Blinken ha anche sottolineato l’importanza che gli Stati Uniti attribuiscono alla ratifica, da parte di Ankara, dell’adesione della Svezia alla Nato.
Secondo funzionari turchi, invece, il Presidente Erdogan è stato critico nei confronti di Israele e del suo primo ministro, Netanyahu, per la prosecuzione della guerra e l’impatto che questa ha avuto sui civili palestinesi.
Sempre gli USA, poi, con il loro Comando centrale (Centcom) hanno abbattuto un veicolo aereo senza pilota lanciato dalle aree dello Yemen controllate dagli Houthi, sostenuti dall’Iran. L’abbattimento, “è stato effettuato per legittima difesa dalla Uss Laboon nelle acque internazionali del Mar Rosso meridionale in prossimità di numerose navi commerciali. Non sono state segnalate vittime o danni”.
In Francia, la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna ha avuto un colloquio telefonico, con l’omologo iraniano Hossein Amir-Abdollahian, nel quale ha sottolineato che “L’Iran e i suoi affiliati devono fermare gli atti destabilizzanti che potrebbero innescare un conflitto più ampio in Medioriente nel contesto della guerra a Gaza, in quanto nessuno trarrebbe vantaggio da un’escalation”.
Sul piano umanitario, l’Onu ha lanciato l’allarme carestia a Gaza, mentre Medici Senza Frontiere è ha evacuato il personale e le rispettive famiglie dall’area dell’ospedale Al-Aqsa, in seguito all’ordine di evacuazione diffuso dalle forze israeliane in tarda mattinata con volantini nei quartieri limitrofi. Raggiunti ad oggi, per il ministero della Sanità di Gaza i 22.600 morti.
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