di Federica Marengo sabato 15 novembre 2025
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Nonostante la tregua, continuano i raid mirati dell’Idf su Gaza, dove, nelle ultimo ore, sono peggiorate le condizioni degli sfollati per via delle forti piogge che hanno allagato le tende nei campi profughi. L’Onu, quindi , ha espresso preoccupazione per la salute di migliaia di famiglie esposte alle condizioni meteo avverse.
In Cisgiordania, invece, l’Autorità nazionale palestinese ha denunciato l’uccisione di due adolescenti da parte dell’esercito israeliano, mentre il Libano ha annunciato che si rivolgerà alle Nazioni Unite per denunciare che il muro costruito da Israele sottrae al Paese oltre 4mila metri quadrati di territorio.
Intanto, secondo il quotidiano britannico The Guardian, che ha visionato documenti di pianificazioni militare statunitensi , gli Stati Uniti stanno pianificando la divisione a lungo termine della Striscia di Gaza in una “zona verde” ,sotto il controllo militare israeliano e internazionale, dove inizierebbe la ricostruzione, e una “zona rossa”, da lasciare in rovina.
Proprio riguardo al Piano di pace USA, secondo fonti diplomatiche , il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà lunedì una bozza di risoluzione degli Stati Uniti per approvare il piano Trump per Gaza.
Il testo, che prevede un mandato fino alla fine di dicembre 2027 per un “comitato per la pace” ,che dovrebbe essere presieduto dal Presidente degli Stati Uniti e autorizza l’invio di una “forza internazionale di stabilizzazione”, la scorsa settimana è stato al centro dei negoziati tra gli USA e il Consiglio di sicurezza, composto da 15 membri.
Successivamente, gli Stati Uniti e diversi Paesi arabi a maggioranza musulmana, tra cui Egitto, Arabia Saudita e Turchia, hanno chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adottare rapidamente la risoluzione.
Al riguardo, l’ambasciatore USA presso le Nazioni Unite , Waltz, ha scritto sul Washington Post: “Qualsiasi rifiuto di sostenere questa risoluzione equivale a un voto a favore del protrarsi del dominio dei terroristi di Hamas o del ritorno alla guerra con Israele, condannando la regione e la sua popolazione a un conflitto perpetuo. Ogni deviazione da questo percorso, sia da parte di coloro che desiderano giocare a giochi politici o rivangare il passato, comporterà un costo umano reale”.
Sempre in merito al piano di pace USA, il segretario di Stato USA, Rubio ha chiamato il vice primo ministro e ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah bin Zayed, per discutere degli “sforzi collettivi per attuare la proposta del presidente Donald Trump su Gaza”, che è attualmente in attesa dell’approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e “dell’importanza di raggiungere un cessate il fuoco umanitario in Sudan”, dove gli Emirati Arabi Uniti sono stati accusati di sostenere il principale gruppo ribelle, le forze paramilitari dell’Rsf.
Lunedì, il Presidente USA Trump, incontrerà per la prima volta in sette anni, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman per discutere di cooperazione in materia di sicurezza e difesa e dei 600 miliardi di dollari di investimenti negli USA da parte dell’Arabia Saudita.
Nella prossima settimana, forse giovedì, secondo il media israeliano Haaretz, che cita una fonte a conoscenza della questione, il Presidente Trump incontrerà anche gli ostaggi rilasciati il mese scorso, nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza.
A proposito degli ostaggi, si è tenuta in serata una manifestazione a Tel Aviv per chiedere il rilascio dei corpi degli ultimi tre ostaggi ancora nella Striscia.
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