di Federica Marengo venerdì 12 settembre 2025

-Dopo la condanna degli attacchi dell’esercito israeliano al Qatar da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, l’Assemblea generale dell’Onu ha adottato la Dichiarazione di New York, volta a rilanciare la soluzione dei due Stati, escludendo Hamas.
Il testo, presentato da Francia e Arabia Saudita e, approvato con 142 voti a favore, tra cui quello dell’Italia e degli altri Paesi Ue, dieci contrari e 12 astenuti ,”condanna gli attacchi perpetrati il 7 ottobre da Hamas contro i civili” e sottolinea che “Hamas deve cedere le armi e liberare tutti gli ostaggi detenuti a Gaza”.
La suddetta dichiarazione, sarà la base del vertice del 22 settembre, nel quale il Presidente francese Macron darà luogo , come annunciato in precedenza, al riconoscimento dello Stato di Palestina.
Proprio il Presidente Macron, in un post social, ha commentato così il via libera dell’Onu: ”Oggi, su impulso della Francia e dell’Arabia Saudita,142 Paesi hanno adottato la Dichiarazione di New York sull’attuazione della soluzione a due Stati. Insieme, stiamo tracciando un cammino irreversibile verso la pace in Medio Oriente. La Francia, l’Arabia Saudita e tutti i loro partner saranno a New York per concretizzare questo piano di pace in occasione della Conferenza sulla Soluzione a due Stati. Un altro avvenire è possibile. Due popoli, due Stati: Israele e la Palestina, che vivono fianco a fianco in pace e in sicurezza. Attuarlo spetta a noi!”.
Israele, invece, ha respinto la risoluzione ritenendola “vergognosa” , poiché, a suo dire, “incoraggia Hamas ad andare in guerra”.
Il Premier israeliano Netanyahu, inoltre, ha affermato che non vi sarà mai uno Stato di Palestina.
L’ufficio di quest’ultimo , poi, ha replicato via social alle dichiarazioni del Premier spagnolo Sanchez, affermando: : “Il primo ministro spagnolo Sanchezha dichiarato che la Spagna non può fermare la battaglia di Israele contro i terroristi di Hamas perché la Spagna non possiede armi nucleari. Questa è una minaccia genocida palese contro l’unico Stato ebraico al mondo”.
Il governo spagnolo ha risposto, definendo “falsi e calunniosi” tali commenti e, sottolineando che “il popolo spagnolo è amico del popolo di Israele e del popolo di Palestina”.
Ieri, invece, era stato il Parlamento Ue a votare una risoluzione , presentata da socialisti, Verdi e Liberali e, approvata con 305 voti a favore,151 contrari e 122 astenuti , frutto di una sintesi tra i gruppi, con la quale ha chiesto agli Stati membri di riconoscere lo Stato palestinese, senza però citare la responsabilità di genocidio da parte di Israele e , nella quale si afferma il sostegno all’approccio della Presidente della Commissione Ue von der Leyen, che nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, tenuto a Strasburgo, ha parlato di sanzioni ai ministri estremisti israeliani e ad un intervento sull’accordo di associazione Ue-Israele.
Sia le opposizioni che la maggioranza italiane si sono divise nella votazione . Favorevole alla risoluzione, Forza Italia, astenuta, Fratelli d’Italia, contraria la Lega. Diviso anche il centrosinistra, con il Pd che ha espresso voto favorevole, contrario il Movimento Cinquestelle. Contrari i Verdi, astenuti gli europarlamentari di Avs.
A Roma, invece, sempre nella mattinata di ieri, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Tajani ha tenuto alle Camere un’informativa sulla situazione internazionale, nella quale ha detto: “Siamo pronti a valutare, non appena verranno presentate in Consiglio, le ulteriori nuove proposte di sanzioni preannunciate dalla Presidente della Commissione europea von der Leyen nel discorso di ieri a Strasburgo. Alla riunione dei ministri degli Esteri Ue a Copenaghen della scorsa settimana, con la Germania abbiamo proposto di infliggere nuove severe sanzioni ai coloni violenti. Siamo disponibili a inasprire le misure restrittive contro chi assalta i villaggi palestinesi, arrivando a colpire le comunità cristiane. L’attacco di martedì e la violazione della sovranità di uno Stato, il Qatar, che non è parte del conflitto e che, al contrario, è da tempo impegnato, insieme a Stati Uniti ed Egitto, in una preziosa opera di mediazione, sono inaccettabili. Siamo al lavoro, concretamente, senza sventolare bandiere di comodo, per la nascita di un vero Stato palestinese, creando le premesse per la soluzione a due Stati. Lo voglio ribadire con chiarezza riconoscere uno Stato senza prima creare le condizioni per la sua nascita non produrrebbe alcun effetto, se non quello di allontanare la pace”.
Intanto, mentre proseguono i radi israeliani nello Yemen e nella Striscia, dove, secondo fonti mediche il bilancio odierno delle vittime è di almeno 50 persone uccise , di cui 37 a Gaza City e nel nord della Striscia, e la polizia israeliana ha reso noto che due persone sono rimaste ferite in un presunto attacco terroristico al Kibbutz Tzuba, a ovest di Gerusalemme, gli Emirati Arabi Uniti, che hanno dichiarato di “essere al fianco del Qatar”, hanno convocato l’ambasciatore israeliano ad Abu Dhabi per protestare contro il raid dell’Idf di martedì a Doha contro la delegazione di Hamas.
A tal proposito, Hamas ha fatto sapere che il capo negoziatore di Hamas, è vivo ed è quindi sopravvissuto all’attacco mirato. Nel raid di Tel Aviv, invece, sono state uccise sei persone, tra cui cinque membri di Hamas e un agente delle forze di sicurezza del Qatar.
Secondo l’agenzia Axios, il Presidente USA Trump, incontrerà a Washington, nelle prossime ore, il Premier del Qatar, per parlare dell’attacco di Israele a Doha.
Inoltre, il Premier del Qatar incontrerà anche il segretario di Stato Rubio e il vicepresidente JD Vance.
Infine, quanto alla Global Sumud Flotilla, diretta a Gaza per portare viveri, medicinali e assistenza alla popolazione palestinese, la partenza dal porto di Augusta delle 18 barche italiane, prevista all’alba di oggi ,è stata rinviata a domani per uno “stop tecnico”.
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