di Federica Marengo venerdì 1° agosto 2025

-Proseguono gli attacchi dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza. Secondo Al Jazeera, che cita fonti mediche, almeno 10 palestinesi sono stati uccisi dall’alba di oggi e 2 delle vittime stavano aspettando gli aiuti umanitari vicino al Corridoio di Morag, a sud di Khan Younis. Nel raid, sono state ferite più di 70 persone.
Secondo i dati Onu, a Gaza, dal mese di maggio , sono state uccise 1.373 persone mentre erano in attesa di aiuti.
A tal riguardo, l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff , arrivato a Gaza, ha ispezionato insieme con l’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele ,Mike Huckabee , un centro di distribuzione di aiuti a Rafah, gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Israele e dagli stessi Stati Uniti.
L’ispezione, cui è seguito un incontro con gli abitanti di Gaza per fare il punto sulla situazione nella Striscia , secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, ha avuto come obiettivo quello di garantire un piano per consegnare più cibo. Dopo la visita, infatti, come evidenziato anche dai media israeliani, Witkoff e Huckabee informeranno il Presidente USA,Trump sulla situazione, prima che venga approvato il nuovo piano per gli aiuti alla popolazione, annunciato la scorsa settimana dallo stesso Trump, a margine dell’incontro in Scozia con il Premier britannico Starmer.
L’inviato USA, Witkoff, al termine della visita, ha poi scritto un post social al riguardo, nel quale si legge: “Oggi abbiamo trascorso oltre cinque ore a Gaza, analizzando attentamente i fatti sul campo, valutando le condizioni e incontrando la Gaza HumanitarianFoundation (Ghf) e altre agenzie. Lo scopo della visita era quello di fornire al presidente Trump una chiara comprensione della situazione umanitaria e contribuire a elaborare un piano per fornire cibo e aiuti medici alla popolazione di Gaza”, seguito dall’ambasciatore Usa in Israele ,Huckabee, che ha dichiarato: “Hamas odia la Gaza Humanitarian Foundation perché fornisce cibo alla gente senza che venga saccheggiato da loro. Oltre 100 milioni di pasti sono stati serviti in 2 mesi”.
Successivamente, Witkoff ha visitato il Muro del Pianto dove ha lasciato un biglietto sul muro , dichiarando di aver pregato per gli ostaggi e per la fine della guerra a Gaza.
Ieri, l’inviato speciale USA, ha incontrato il Premier israeliano Netanyahu e , secondo Ynet, che cita un alto funzionario politico, “si starebbe consolidando un’intesa tra Israele e Usa secondo cui, di fronte all’intransigenza di Hamas, bisogna passare da un piano per il rilascio parziale degli ostaggi a un altro per la liberazione di tutti i rapiti, il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione della Striscia, spiegando che “al momento i contatti sono interrotti e Hamas ha tagliato i rapporti” e che “Washington e Gerusalemme opereranno per aumentare l’assistenza umanitaria, anche durante la prosecuzione delle operazioni militari a Gaza”.
Riguardo ad Hamas, che oggi ha diffuso il video di un ostaggio, un diplomatico arabo e una seconda fonte coinvolta nella mediazione hanno dichiarato al Times of Israel che: “I negoziatori di Hamas a Doha hanno detto ai mediatori di non essere interessati a riprendere i negoziati per il cessate il fuoco finché non si placherà la crisi della fame a Gaza”.
Inoltre, vi sarebbero forti tensioni anche tra Hamas ed Egitto e Qatar. Il caponegoziatore di Hamas, infatti, ha accusato Il Cairo di complicità nella crisi umanitaria e Doha per aver firmato una dichiarazione alle Nazioni Unite che chiedeva ad Hamas di disarmarsi e lasciare il potere.
In visita in Israele e nei territori palestinesi, anche il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ,che ha reso noto lo stanziamento da parte della Germania 5 milioni di euro in aiuti alla popolazione civile di Gaza e il finanziamento di un ospedale da campo a Gaza City gestito dall’Ordine di Malta, esortando Israele a ripristinare una stretta cooperazione con le Nazioni Unite per la distribuzione degli aiuti.
Proprio Berlino, ieri, ha fatto sapere che “è prematuro riconoscere uno Stato palestinese, ma che il processo dei due Stati deve iniziare ora”.
La Germania, quindi, si aggiunge ad altri Paesi europei e dell’Unione che hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina, quali: Francia, Portogallo, Spagna, Lussemburgo, Andorre,Norvegia, ed extra Ue, come: Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda, San Marino e la Lega Araba.
Contrari a un riconoscimento immediato, in quanto prematuro: gli USA, l’Italia e l’Ungheria.
Per l’Italia, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Tajani ha annunciato l’arrivo di 50 palestinesi , cui verranno fornite assistenza e cure , per cui sono stati stanziati 5milioni di euro.
Il ministro della Difesa, Crosetto, poi, tramite nota, ha annunciato: “Ho autorizzato l’attivazione e il dispiegamento di un dispositivo della Difesa per l’effettuazione di aviolanci di aiuti umanitari destinati alla popolazione civile della Striscia di Gaza. La Difesa italiana continua ad essere in prima linea nel garantire, con rapidità ed efficacia, tutto il supporto umanitario possibile, in coordinamento con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Nel rispetto delle indicazioni del Governo, ho dato il via libera a una missione che coinvolgerà assetti dell’Esercito e dell’Aeronautica militare per il trasporto e l’aviolancio di beni di prima necessità destinati ai civili di Gaza, duramente colpiti dal protrarsi del conflitto. La missione – denominata “Solidarity Path Operation 2” – prevede l’impiego di velivoli da trasporto C-130J dell’Aeronautica Militare, che effettueranno il lancio di speciali contenitori con all’interno generi essenziali. Le operazioni saranno condotte con la collaborazione dell’Esercito Italiano, incaricato della preparazione dei carichi di aiuti. L’intervento sarà realizzato in stretto coordinamento con le Forze Armate del Regno Hascemita di Giordania, e l’avvio operativo è previsto nelle prossime ore, con l’invio di un “advance party”, che si occuperà delle attività preparatorie e di coordinamento con le autorità locali. “I nostri primi aviolanci sono programmati e potrebbero avvenire già a partire dal 9 agosto, per consentire al MAECI di completare l’approvvigionamento dei generi alimentari e il loro trasporto in Giordania”.
Intanto, il Presidente israeliano Herzog, in un post social, ha replicato al passaggio del discorso del Presidente della Repubblica Mattarella, pronunciato nei giorni scorsi durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale, in cui si è soffermato sul Medio Oriente, precisando: “Nutro grande rispetto per il presidente della Repubblica Italiana, il mio amico Sergio Mattarella. Proprio per questo, sono rimasto rattristato da alcuni aspetti delle sue recenti dichiarazioni sulla situazione a Gaza, e ho sentito il bisogno di chiarire i fatti. Israele non ha alcuna ‘intenzione di uccidere indiscriminatamente’. Vogliamo solo vivere in pace e sicurezza”.
La Presidente del Consiglio Meloni, invece, quest’oggi , si è recata a Istanbul per tenere un trilaterale con il Presidente turco Erdogan e il Premier libico Abdulhamid Dbeibah.
In tale circostanza, il Presidente Erdogan, ha dichiarato: ‘La comunità internazionale ha una grande responsabilità rispetto al raggiungimento di un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la consegna di aiuti umanitari alla regione il prima possibile. L’unica soluzione duratura è la creazione di uno Stato palestinese sovrano e indipendente con Gerusalemme Est come capitale, basato sui confini del 1967”.
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