di Federica Marengo mercoledì 11 dicembre 2024
-Proseguono gli attacchi russi sulla Striscia di Gaza da nord a sud. Nelle ultime 24 ore, infatti, l’Idf ha effettuato un raid aereo su : Beit Hananoun, nel quale sono rimaste uccise 25 persone; sul campo profughi di Nuseirat, nel quale sono rimaste uccise 7 persone, tra cui 2 bambini; su Rafah, dove sono rimaste uccise 2 persone. Infine,in un attacco missilistico su Gaza che ha colpito una casa almeno 26 persone sono rimaste uccise, tra cui una famiglia composta da 8 persone, di cui 4 bambini.
L’esercito israeliano, invece, ha reso noto che 4 razzi sono stati lanciati dalla Striscia verso Israele e che 2 sono stati intercettati. In seguito, il portavoce dell’Idf ha lanciato un avviso di evacuazione ai residenti del campo profughi di al-Marazi.
Infine, gli USA hanno fatto sapere di aver respinto un attacco da parte degli Houthi a un mercantile nel Golfo di Aden.
Intanto, l’emittente saudita Al Arabiya ha reso noto che Hamas avrebbe consegnato ai mediatori egiziani un elenco con i nomi degli ostaggi israeliani attualmente tenuti prigionieri dal gruppo e che l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza e per la liberazione degli ostaggi sarebbe più vicino.
A confermare ciò, il ministro della Difesa israeliano Katz ha detto al capo del Pentagono Austin che: ”In questo momento c’è la possibilità di arrivare a un accordo che consenta, si spera, il rilascio di tutti gli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. E, tra questi, anche degli ostaggi americani”.
Il Premier Netanyahu, invece, durante una sessione speciale della Knesset (il Parlamento israeliano) in occasione della visita del Presidente del Paraguay, Santiago Pena, ha dichiarato: “Israele sta smantellando l’asse del male dell’Iran”. Netanyahu ha poi ringraziato Pena per aver sostenuto Israele di fronte alle accuse che gli sono state rivolte per la condotta della guerra Gaza e per aver riportato l’ambasciata paraguayana da Tel Aviv a Gerusalemme.
Infine, il Premier Netanyahu ha sottolineato: “Abbiamo unito Gerusalemme e non sarà più divisa. Rimarrà per sempre sotto la sovranità di Israele. Grazie allo stato di Israele democratico, garantiamo la libertà di culto ai credenti delle diverse religioni”.
Sul fronte umanitario, l’Onu, ha chiesto più di 4 miliardi di dollari per fornire aiuti umanitari a tre milioni di persone nei territori palestinesi occupati il prossimo anno. Inoltre, le Nazioni Unite hanno chiesto a Israele di “rimuovere tutti gli ostacoli agli aiuti e di facilitare pienamente le operazioni umanitarie, compresa la distribuzione di beni essenziali ai palestinesi bisognosi”.
Sul fronte della Siria, invece, l’esercito israeliano continua i suoi attacchi ai siti militari siriani per distruggere l’arsenale di Assad, mentre l’Iran, con la guida suprema Khamenei, ha accusato I”sraele e gli USA di essere gli artefici con un piano congiunto della destituzione di Bashar Al-Assad in Siria” e la Turchia, sostenitrice dei ribelli di Hayat Tahrir Al di “aver giocato un ruolo”.
Anche da Mosca, che ha confermato che Assad si trova in Russia e ha fatto sapere di essere in contatto con le forze che controllano la Siria per garantire la sicurezza delle basi russe e delle missioni diplomatiche, è arrivata una condanna agli attacchi compiuti dalle forze israeliane in Siria, così come dal Libano e da Hezbollah per l’”occupazione” da parte dell’esercito di Tel Aviv delle Alture del Golan. Anche la Francia ha chiesto che Israele si ritiri dalla zona cuscinetto in Siria.
Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, a marine della sua visita in Giappone, ha dichiarato che dopo la presa da parte dei ribelli jihadisti filo-turchi delle città di Deir Ezzor e di Deir al-Zour ad est e a sud ovest della Siria e, il conseguente ritiro delle forze filo-curde, gli USA continueranno a collaborare con queste ultime.
Intanto, mentre il Premier israeliano Netanyahu ha lanciato un appello alle nuove autorità siriane ,affinché non permettano all’Iran di ristabilirsi in Siria, queste ultime, mediante il portavoce del Dipartimento degli affari politici, Obaida Arnaout, che ha rilasciato un’intervista alla emittente qatarina al-Jazeera, hanno fatto sapere di “Non volere che i Paesi del mondo associno allo Stato islamico la rivoluzione’ che ha rovesciato il regime di Bashar al-Assad , perché l’Isis è stato una pagina nera della storia siriana”, sottolineando che i ribelli stabiliranno ”un nuovo Stato delle istituzioni e del diritto”.
Sulla stessa linea anche il capo dei ribelli jihadisti Al Jolani e il neo Premier del governo di transizione, Al Bashir , che ha anche esortato i profughi a ritornare in Siria.
Tuttavia, secondo fonti locali, sarebbero in corso esecuzioni sommarie contro i funzionari del deposto regime di Assad.
In ultimo, stamane, Papa Francesco al termine dell’udienza generale ha lanciato un appello per la stabilità e unità della Siria, pregando affinché “il popolo possa vivere pace e sicurezza nella sua terra e le diverse religioni possano camminare insieme nel rispetto reciproco”.
Preoccupazione per la minoranza cristiana in Siria è stata espressa dal cardinale Zuppi, Presidente della Cei,il quale ha sottolineato: “È tutto ancora da capire, c’è una grande preoccupazione per la minoranza cristiana ,che è una minoranza consistente, che vive una sofferenza grandissima, che va aiutata a restare, va difesa in tutti i casi. Ma abbiamo ancora troppi pochi elementi per dare un giudizio”.
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