di Federica Marengo lunedì 9 dicembre 2024
-Proseguono gli attacchi aerei delle forze israeliane al centro della Striscia di Gaza. Nelle ultime 24 ore, infatti, 14 persone, tra cui bambini, sono rimasti uccisi, mentre, secondo i funzionari sanitari palestinesi, un bombardamento israeliano su un ospedale nel nord di Gaza avrebbe causato il ferimento di numerose persone , molte della quali a rischio di morte.
Raid israeliani, poi, sono stati registrati anche in Libano, nel sud di Beirut, dove nell’attacco a un veicolo una persona è rimasta uccisa e 4 ferite, nonostante nella regione sia in vigore dal 27 novembre la tregua tra Israele ed Hezbollah.
Tuttavia, l’Idf ha reso noto che 4 soldati israeliani sono stati uccisi nel Libano del sud, mentre stavano ispezionando un tunnel nella zona di Labbouneh, in seguito all’esplosione di un deposito di armi ed esplosivi di Hezbollah.
Infine, un drone, lanciato con ogni probabilità dallo Yemen ha colpito un edificio nella città di Yavneh, nel centro di Israele.
Intanto, mentre l’ufficio del coordinatore per gli ostaggi del governo israeliano ha smentito la notizia di alcuni media del Qatar e di Israele, secondo cui Hamas ha inviato ai negoziatori un elenco di ostaggi che era disposto a rilasciare e i nomi dei detenuti palestinesi di cui vorrebbe la liberazione in cambio, e ha inviato un messaggio alle famiglie dei rapiti , dichiarando che “le notizie ottimistiche di progressi concreti nei negoziati non sono corrette”, proseguono i lavori diplomatici di Qatar, Egitto e USA per arrivare a un’intesa su una tregua e la liberazione degli ostaggi a Gaza.
A tal riguardo, un alto funzionario israeliano ha riferito a Ynet che “entro una settimana o due potrebbe essere raggiunto un accordo sugli ostaggi”, aggiungendo che “le condizioni sono mature”. “Ottimista” su un possibile accordo, si è detto anche il ministro degli Esteri israeliano Saar.
Quanto ad Hamas, fonti vicine a un alto dirigente hanno dichiarato che c’è stato un “sviluppo significativo nei negoziati” e che Hamas avrebbe accettato una cessazione graduale delle ostilità, e proposto un accordo suddiviso in più fasi.
Secondo il media del Qatar, Al-Araby Al-Jadeed, tale accordo prevede una prima fase in cui sia stabilito un cessate il fuoco e, una settimana dopo, gli ostaggi israeliani siano rilasciati e una fase in cui l’Idf proceda al ritiro dal valico di frontiera di Rafah, tra Gaza e l’Egitto e da altre aree.
Proprio per discutere del cessate il fuoco a Gaza e della liberazione degli ostaggi , ma anche degli ultimi sviluppi in Siria , del Libano e dell’ Iran , come confermato dalla Casa Bianca, il consigliere per la Sicurezza nazionale USA del Presidente uscente Biden, Jake Sullivan,arriverà in Israele giovedì per incontrare il Premier Netanyahu, il ministro della Difesa, Katz e il ministro degli Affari strategici ,Dermer.
Sul fronte della Siria, il Premier israeliano Netanyahu ha confermato che, nelle ultime 24 ore, le forze armate israeliane si sono impadronite di una zona cuscinetto sulle alture del Golan. Le alture del Golan furono conquistate militarmente nella guerra mediorientale del 1967 e poi annesse, mentre nel 1974 una zona cuscinetto fu istituita in seguito a un accordo di cessate il fuoco con la Siria. Ma la comunità internazionale, a eccezione degli Stati Uniti, le considera territorio siriano occupato illegalmente.
ll ministro degli Esteri, israeliano Saar, in una conferenza stampa tenuta a Gerusalemme, ha precisato al riguardo che “La presenza delle forze israeliane in territorio siriano è una misura limitata, temporanea. L’unico interesse che abbiamo è la sicurezza di Israele”.
Tuttavia, sia la Giordania che l’Egitto, hanno condannato l’ingresso di Israele in territorio siriano e la conquista della zona cuscinetto pattugliata dall’Onu” , considerandola “una aggressione” , una “una violazione del diritto internazionale, un’escalation inaccettabile e un attacco alla sovranità di uno Stato arabo” e “un tentativo da parte di Israele di imporre una nuova realtà sul campo”, affermando che “quando si parla di unità, integrità territoriale e coesione della Siria, questo include anche i suoi confini con Israele”.
Anche l’ONU, poi, ha fatto sapere che “Lo schieramento dell’esercito israeliano nella zona cuscinetto del Golan rappresenta una violazione dell’accordo del 1974”.
Nel frattempo, dopo la presa di Damasco da parte dei ribelli jihadisti filo-turchi, e la fuga del Presidente Assad a Mosca dopo aver ottenuto l’asilo politico da parte del Presidente russo Putin, come confermato da una fonte del Cremlino, Muhammad Bashir, è stato designato a capo del governo di transizione a Damasco. Bashir è il Premier del “governo di salvezza”, che da anni amministra nel nord-ovest siriano le aree sotto controllo di Hayat Tahrir ash Sham (Hts), il gruppo (designato come organizzazione terroristica) dei ribelli jihadisti guidato da Abu Muhammad Jolani (Ahmad Sharaa), il quale ha annunciato una svolta “moderata”.
Dagli USA, il Presidente uscente Biden, ha affermato: “Non permetteremo che l’Isis si ristabilisca in Siria. Siamo consapevoli del fatto che l’Isis cercherà di approfittare di qualsiasi vuoto per ristabilire le proprie capacità in Siria: non lo permetteremo. Ieri, le forze statunitensi hanno condotto decine di attacchi aerei di precisione in Siria, colpendo accampamenti dell’Isis e operatori dell’Isis”, seguito dal Segretario di Stato USA, uscente, Blinken ,che ha dichiarato: “Dopo 14 anni di conflitto, il popolo siriano ha finalmente motivo di sperare. Gli Stati Uniti sostengono fermamente una transizione pacifica del potere verso un governo siriano responsabile attraverso un processo inclusivo guidato dalla Siria”.
Inoltre, il Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Sullivan, parlando all’emittente Cbs ha detto: ” La caduta di Assad è positiva, anche se pone rischi e incertezze su cosa accadrà dopo”.
Da Ankara, che ha attaccato i curdi Ypg siriani a Manbij, al confine tra Siria e Turchia, è arrivata dal ministro degli Esteri turco, Fidan, la richiesta agli attori internazionali, soprattutto alle Nazioni Unite, di “sostenere la creazione di un’amministrazione inclusiva”.
E proprio la situazione in Siria sarà al centro del Consiglio di sicurezza Onu, convocato per le 21:00 di oggi (ora italiana).
Anche in Italia, la Presidente del Consiglio Meloni, ha convocato per oggi a Palazzo Chigi, dopo il Consiglio dei Ministri, una riunione sulla situazione in Siria, a cui parteciperanno i ministri competenti e i vertici dell’Intelligence.
Ciò, mentre numerosi Paesi europei, tra cui la stessa Italia, la Germania, la Francia e il Regno Unito, dopo la caduta del regime di Bashar Al Assad, hanno annunciato la sospensione di qualsiasi decisione sulle richieste di asilo provenienti dalla Siria.
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