di Federica Marengo mercoledì 27 novembre 2024
-Dopo il via libera del Gabinetto di difesa israeliano, Israele ed Hezbollah hanno raggiunto un accordo sulla tregua in Libano, scattata alle 4 di stanotte (le 3 in Italia). A darne l’annuncio, insieme con il Premier israeliano Netanyahu, che ha tenuto un discorso televisivo alla nazione, i mediatori dell’intesa, il Presidente USA uscente Biden e il Presidente francese Macron, che hanno tenuto altrettanti video-annunci, nei quali hanno auspicato che la tregua possa estendersi anche a Gaza.
L’accordo prevede un cessate il fuoco di 60 giorni, il ritiro delle truppe israeliane dalla loro parte del confine entro 60 giorni e che Hezbollah ponga fine alla sua presenza armata in un’ampia fascia del Libano meridionale. Inoltre, saranno schierate nella regione a sud del fiume Litani migliaia di truppe libanesi e peacekeeper delle Nazioni Unite , mentre un Comitato internazionale, guidato da USA e Francia ,monitorerà il rispetto dell’accordo da parte di entrambi.
Tuttavia, il Premier israeliano Netanyahu, che farà ricorso in Appello contro i mandati di arresto emessi dalla Corte penale internazionale dell’Aja nei suoi confronti e nei confronti dell’ex ministro della Difesa Galant, oltre che nei confronti del capo militare di Hamas, Deif, nel suo discorso, ha precisato: “La durata di questo accordo dipenderà da ciò che succederà sul terreno. Manteniamo la libertà militare completa in Libano. Se Hezbollah si riarmerà, noi attaccheremo. Perché fare una tregua adesso? Ci sono tre motivi: concentrarsi sulla minaccia iraniana; rinnovamento delle forze e rifornimento completo (e, vi dico apertamente, ci sono stati grossi ritardi nella fornitura di armi e munizioni); terzo motivo, separare i fronti e isolare Hamas”.
Dopo la tregua con Hezbollah in Libano, il ministro della Difesa israeliano Katz ha dichiarato: “I risultati della campagna nel nord hanno messo ulteriore pressione su Hamas. Israele intende fare ogni sforzo per creare le condizioni per un nuovo scambio di ostaggi e per riportare tutti a casa; questo è l’obiettivo morale più importante e il fine supremo”.
A tal proposito, un alto funzionario di Hamas, plaudendo alla tregua in Libano, ha fatto sapere: “Abbiamo informato i mediatori in Egitto, Qatar e Turchia che Hamas è pronta per un accordo di cessate il fuoco e un accordo serio per lo scambio di prigionieri”.
Intanto, il Presidente del Parlamento libanese, Nabib Berri, in un discorso televisivo tenuto poco dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco in Libano, ha invitato i libanesi a dare prova di “unità nazionale” e ha sottolineato la necessità di “affrettare l’elezione di un Presidente della Repubblica”, di cui il Paese è privo da più di due anni per via di divergenze politiche. Inoltre, ha chiesto il rapido “ritorno nelle loro case delle persone sfollate o fuggite dal Paese a causa della guerra tra Israele e Hezbollah”.
Diversi ,i Paesi che hanno accolto con favore il raggiungimento dell’accordo tra Israele ed Hezbollah sul cessate il fuoco in Libano, quali: l’Egitto, la Giordania, per cui “la tregua è una tappa importante per Gaza e la Cisgiordania”, la Turchia, che ha invitato la comunità internazionale a “esercitare pressioni su Israele per costringerlo a rispettare rigorosamente il cessate il fuoco e a compensare i danni che ha causato in Libano”, la Cina , la Russia, l’Iran, mentre il portavoce del ministro degli Esteri qatarino, a margine dei Med Dialogues in corso a Roma, ha detto che il Qatar tornerà ad un impegno pieno nella mediazione sui negoziati tra Israele e Hamas, “nel momento in cui si vedrà l’impegno da entrambe”.
Il cessate il fuoco è stato accolto con favore anche dall’Ue e dall’Onu.
Per l’Italia, la Presidente del Consiglio Meloni, intervenuta in chiusura della decima edizione dei Med Dialogues a Roma, ha dichiarato: “L’annuncio del cessate il fuoco in Libano, è uno sviluppo molto importante e positivo. È un punto di partenza e non di arrivo. Dobbiamo cogliere questa opportunità, lavorare alla stabilizzazione del confine per permettere a tutti di tornare a casa in sicurezza e per far questo bisogna rafforzare la capacità di Unifil e delle forze armate libanesi e sono orgogliosa che l’Italia abbia un ruolo in questa sfida”.
Il Vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine degli stessi Med Dialogues, ha detto: “Il cessate il fuoco in Libano è una gran bella notizia alla quale abbiamo dato un contributo importante anche con la riunione del G7 di Fiuggi, è un successo anche italiano. Con la presidenza del nostro Paese siamo ancora una volta riusciti a dare un contributo per la pace. Credo che il cessate il fuoco in Libano possa contribuire ad avviare un percorso per arrivare in tempi non lunghi a un cessate il fuoco anche a Gaza. Noi stiamo lavorando per la pace giusta, continueremo a inviare materiale per sostenere la popolazione civile, quindi siamo al fianco del popolo palestinese. Il nostro obiettivo è due popoli due Stati, lavoreremo per questo. Abbiamo lavorato per il cessate il fuoco in Libano, continuiamo a farlo per la Striscia di Gaza”.
Il ministro della Difesa Crosetto, in un post su X, ha scritto: “Accogliamo con favore il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Pur consapevoli che non è soluzione definitiva al conflitto, è un importante passo avanti verso una possibile pace o, almeno, verso cessazione ostilità. La tregua è risultato dell’impegno della comunità internazionale. Il nostro Paese ha contribuito al raggiungimento di questa intesa sotto la guida del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Dialogo è unica via per risolvere tensioni che affliggono sud Libano e intero Medio Oriente. La Difesa italiana continuerà a sostenere ogni iniziativa atta a promuovere pace duratura”.
Nel frattempo, sul fronte dei combattimenti, gli aerei israeliani hanno effettuato bombardamenti su Beirut fino allo scattare della tregua. In risposta all’attacco, Hezbollah ha lanciato droni contro un gruppo di obiettivi militari sensibili nella città di Tel Aviv. Continuano, poi, i raid su diverse zone della Striscia di Gaza: 53 persone, infatti, sono rimaste uccise in un attacco all’alba di oggi.
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