di Federica Marengo venerdì 27 settembre 2024
-Il Premier israeliano Netanyahu, prima di partire per gli USA, per partecipare alla 79° Assemblea Generale dell’ONU, ha smentito di aver accettato la proposta di una tregua in Libano proposta dagli USA, dall’Europa, in particolare dalla Francia, e dai Paesi Arabi, dichiarando che Israele continuerà a colpire il Libano. Nella notte, poi, il suo ufficio ha rilasciato una dichiarazione su X in merito ai “resoconti errati” sull’iniziativa di cessate il fuoco guidata dagli Usa, nella quale si legge: “È importante chiarire che, all’inizio di questa settimana, gli Stati Uniti hanno informato Israele della loro intenzione di proporre, insieme ad altri partner internazionali e regionali, una proposta di cessate il fuoco in Libano. Israele condivide gli obiettivi dell’iniziativa, volti a consentire alle persone di tornare in sicurezza nelle proprie case lungo il confine settentrionale e apprezza gli sforzi degli Usa in questo senso”.
Anche il ministro israeliano della Difesa israeliano, Gallant, in un videomessaggio dalla città del nord di Safed, colpita più volte dai missili di Hezbollah, ha ribadito: “Abbiamo colpito Hezbollah molto duramente, in particolare nelle ultime settimane. Continueremo e aumenteremo questo sforzo: abbiamo in programma di portare sicurezza nelle città a nord e di far tornare a casa coloro che sono stati evacuati”.
Tuttavia, al riguardo, un funzionario della sicurezza israeliana ha affermato che “qualsiasi operazione di terra in Libano sarà la più breve possibile”.
Contrario agli attacchi di Israele in Libano , l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell, che ha dichiarato: “La guerra non è una soluzione e questi attacchi contro il Libano hanno creato un numero così elevato di vittime civili che non può essere giustificato semplicemente dal diritto all’autodifesa. Il modo in cui questa guerra viene condotta, con questo elevato numero di attacchi aerei e terrestri, costringendo centinaia di migliaia di persone a lasciare le loro case, che sono state distrutte, quindi non avranno un posto dove tornare, non è certamente il modo per garantire la sicurezza di Israele. Penso che sia proprio il contrario”.
Sulla stessa linea, il Presidente francese Macron ,che ha dichiarato che sarebbe “un errore da parte di Benyamin Netanyahu rifiutare la proposta di cessate il fuoco di Francia e Usa” e che il Premier israeliano si “assumerebbe la responsabilità di un’escalation regionale”, sottolineando che “la proposta avanzata è solida” e che “la Francia si oppone al fatto che il Libano diventi una nuova Gaza” ed esortando Israele a “cessare i suoi raid e Hezbollah” e ad “uscire dalla logica della rappresaglia”.
Intanto, nelle ultime ore, l’esercito israeliano ha reso noto di aver lanciato decine di attacchi contro i siti di Hezbollah e secondo Al Jazeera, i raid israeliani hanno causato la morte di più di 700 persone dallo scorso lunedì.
In mattinata , poi, secondo quanto reso noto dall’esercito israeliano, una decina di razzi è stata lanciata dal Libano verso il nord di Israele: alcuni sono stati intercettati, mentre altri hanno colpito aree disabitate.
Infine, sempre le forze israeliane hanno intercettato un missile lanciato dallo Yemen verso il centro di Israele. L’attacco è stato poi rivendicato dagli Houthi, ribelli filo-iraniani, attraverso il portavoce militare che ha affermato che le loro operazioni “non si fermeranno nei prossimi giorni finché non saranno terminate le offensive israeliane a Gaza e in Libano”.
Gli stessi Houthi hanno preso di mira e attaccato con 23 missili balistici e alati e un drone, 3 cacciatorpedinieri USA nel Mar Rosso, diretti a supportare Israele.
Nel pomeriggio di oggi, il Premier israeliano Netanyahu ha tenuto il suo intervento all’Assemblea Generale dell’Onu e al suo ingresso nella sala alcune delegazioni, tra cui quella di Turchia e Iran, hanno lasciato l’Aula.
Nel suo intervento, Netanyahu ha denunciato all’Assemblea Generale dell’Onu le “menzogne e calunnie” pronunciate contro il suo Paese, affermando: “Il mio Paese è in guerra, combatte per la sua sopravvivenza. Ma dopo aver sentito le bugie e le calunnie contro il mio Paese da molti oratori su questo podio, ho deciso di venire e mettere le cose in chiaro”, per poi lanciare un duro attacco alle Nazioni Unite.
Infine, il Premier Netanyahu ha ribadito che “Israele combatterà fino alla vittoria finale” e, rivolto all’Iran , ha affermato: “Se ci attaccate, vi colpiremo”, aggiungendo: “Teheran sta cercando di imporre il suo radicalismo ben oltre il Medioriente”.
Nel frattempo, nelle stesse ore, l’esercito israeliano ha attaccato Beirut , prendendo di mira il quartier generale centrale di Hezbollah, dove sono state distrutte sei palazzine. Secondo fonti riportate dall’emittente saudita “Al Arabiya” e dall’emittente pubblica israeliana “Kan” , l’obiettivo del raid israeliano a Dahye, nella periferia meridionale della città, era Hassan Nasrallah, il segretario generale del movimento sciita Hezbollah e quest’ultimo sarebbe riuscito a sfuggire al l tentativo di ucciderlo.
Più tardi, l’agenzia iraniana Tasnim ,citando fonti della sicurezza libanese, ha confermato che il leader di Hezbollah, Nasrallah, “si trova in un luogo sicuro ed è ancora vivo”.
Il Premier israeliano Netanyahu , appreso dell’attacco dell’IDF a Beirut, ha lasciato il punto stampa con i giornalisti a New York, per fare ritorno in Israele.
L’ ufficio di Netanyahu ha diffuso una foto in cui si vede il Primo ministro al telefono, nel suo hotel di New York, con accanto il suo segretario militare e il capo di Stato maggiore, mentre starebbe approvando l’attacco aereo al quartier generale di Hezbollah.
Immediata la reazione del Premier libanese Najib Mikati, che ha esortato la comunità internazionale a “impedire a Israele di intraprendere una guerra genocida contro il Libano”.
Il portavoce dell’Onu, Stephane Dujarric, ha fatto sapere che : “Le Nazioni Unite stanno seguendo con grande allarme gli attacchi a Beirut”, mentre la portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, ha dichiarato che: “Gli Stati Uniti non hanno avuto alcun preavviso sull’attacco di Israele in Libano”.
L’Iran , invece, ha avvertito Israele tramite la sua ambasciata in Libano: “L’attacco israeliano sferrato a Beirut è un’escalation che cambia le regole del gioco”.
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