di Federica Marengo 23 settembre 202
-Nella notte scorsa, come riportato dai media libanesi, l’esercito israeliano ha compiuto decine di raid aerei sul Libano orientale e meridionale, nei quali 270 persone sono rimaste uccise e 1024 ferite. Attacchi, per via dei quali il Libano ha deciso di chiudere per due giorni, oggi e domani, le scuole nelle aree colpite.
Il portavoce dell’esercito israeliano ha fatto sapere che le forze di Tel Aviv hanno attaccato 1.100 obiettivi di Hezbollah in Libano e hanno esortato la popolazione civile a evacuare . L’agenzia ufficiale libanese (Ani), infatti, ha annunciato che la popolazione libanese ha ricevuto messaggi sui telefoni fissi da Israele che chiedeva di evacuare i luoghi in cui si trovava, poiché ,secondo le autorità israeliane, Hezbollah userebbe le aree civili per nascondere le armi.
L’ufficio del ministro dell’Informazione ha confermato e dichiarato all’Associated france press che la popolazione libanese ha ricevuto tale avviso di evacuazione.
Quindi, per via dell’intensificarsi dei raid, si sono create lunghe code di auto in fuga lungo le strade che collegano il sud del Libano a Beirut.
A tal riguardo, il Premier israeliano, Netanyahu, in un videomessaggio, ha esortato i civili libanesi ad ascoltare gli appelli di Israele a lasciare le loro case, dicendo di “prendere sul serio questo avvertimento” e, spiegando: “Una volta terminata la nostra operazione, potrete tornare in sicurezza nelle vostre case. La guerra non è con voi ,ma con Hezbollah”.
Lo stesso Netanyahu , secondo Ynet, nel corso di una consultazione sulla sicurezza e sugli attacchi in Libano, ha detto di: “Non togliere il piede dal gas”, ovvero di accelerare sui raid in Libano. Domani, il Premier dovrebbe incontrare il leader dell’opposizione Yair Lapid per un aggiornamento sulla sicurezza.
Infine, sempre Netanyahu, sugli sviluppi al confine con il Libano, in un video dal bunker del quartier generale della Difesa a Tel Aviv ,ripreso dai media locali, ha dichiarato: “Non aspettiamo la minaccia, la preveniamo e continueremo a farlo. Ho promesso che avremmo cambiato l’equilibrio della sicurezza nel nord ed è esattamente ciò che stiamo facendo. Non toglieremo il piede dall’acceleratore. Israele sta eliminando alti esponenti di Hezbollah e distruggendo i loro depositi di missili”.
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane , Hagari, invece, ha dichiarato che: “L’intenzione dell’esercito è estendere i raid, con attacchi su larga scala nella valle della Beka”. Inoltre, secondo il Guardian, lo stesso portavoce militare Hagari , rispondendo a una domanda su un’eventuale incursione di terra , ha affermato che: “Israele farà tutto il necessario per riportare i residenti evacuati dal nord di Israele alle loro case in sicurezza, una priorità di guerra per il governo di Netanyahu” e che “l’esercito ha iniziato a colpire in modo massiccio Hezbollah in Libano dopo aver identificato l’intenzione da parte dei miliziani di sparare su Israele”.
Tuttavia, secondo il media Haaretez, un funzionario militare israeliano ha affermato che “Israele si sta concentrando sulle operazioni aeree e non ha piani immediati per un’operazione via terra” e che “gli attacchi mirano a limitare la capacità di Hezbollah di lanciare ulteriori attacchi contro Israele”.
Intanto, Hezbollah ha fatto sapere di aver colpito due basi israeliane “con decine di razzi, in risposta ai raid di oggi nel sud e nell’est del Libano”.
Nel corso dei raid delle forze israeliane, secondo Sky Arabia, che ha riportato fonti libanesi, il comandante di Hezbollah, capo del comando meridionale dell’organizzazione sciita, membro del Consiglio della Jihad, il massimo organo militare di Hezbollah, e numero tre dell’organizzazione, sarebbe stato ucciso in un raid effettuato da Israele a Beirut.
Haaretz, però, citando fonti saudite, ha smentito la notizia, precisando che il comandante di Hezbollah sarebbe “rimasto ferito nel raid israeliano a Beirut, non ucciso”.
Giallo, poi sul capo di Hamas , Sinwar. Il portavoce dell’esercito israeliano, Hagari, ha affermato di “non poter né confermare né smentire la morte del leader”.
In merito alla situazione in Libano, il Premier libanese Mikati, secondo quanto riferito dal sito online del quotidiano locale An-Nahar, ha dichiarato : “L’aggressione israeliana contro il Libano è una guerra di sterminio e un piano volto a distruggere i villaggi e le città libanesi”, esortando “le Nazioni Unite e l’Assemblea generale e i Paesi influenti a scoraggiare l’aggressione israeliana”.
Dall’Iran, il portavoce del ministero degli esteri ,Nasser Kanani , ha lanciato un nuovo monito, definendo gli attacchi israeliani “folli” e mettendo in guardia dalle “conseguenze pericolose della nuova avventura dei sionisti”.
L’Egitto, invece, dopo la “pericolosa escalation israeliana” in Libano, ha sollecitato l’intervento del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, mentre l’Iraq vuole una “riunione urgente” dei Paesi arabi a margine dell’Assemblea generale dell’Onu per “fermare l’operazione di Israele in Libano”.
Quanto agli USA, secondo il Times of Israel, che conferma un rapporto di Channel 12, un funzionario israeliano sostiene che l’amministrazione Biden ha recentemente inviato a Israele la bozza del testo di una nuova proposta di rilascio degli ostaggi e di cessate il fuoco a Gaza. Tale proposta, a differenza di quella avanzata dall’amministrazione Biden fin da maggio, non sarebbe divisa in tre fasi.
Nel frattempo, il portavoce del Pentagono , Pat Ryde, ha annunciato che “Gli Stati Uniti stanno inviando ulteriori truppe in Medioriente” , senza fornire dettagli sul numero di truppe aggiuntive né su quali sarebbero i loro compiti.
In ultimo, il Dipartimento di Stato americano ha invitato i cittadini statunitensi a lasciare il Libano di fronte al pericolo di una ulteriore escalation: “A causa della natura imprevedibile del conflitto in corso tra Hezbollah e Israele e delle recenti esplosioni in tutto il Libano, compresa Beirut, l’ambasciata americana esorta i cittadini statunitensi a lasciare il Libano finché le opzioni commerciali rimangono ancora disponibili”.
Anche l’ambasciata cinese in Israele , in una nota, ha esortato i suoi cittadini in Israele a lasciare il Paese “il prima possibile” o a “spostarsi in un’area sicura”, alla luce della “situazione lungo il confine tra Israele e Libano estremamente tesa” e della ” situazione della sicurezza in Israele grave e imprevedibile”.
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