di Federica Marengo giovedì 29 agosto 2024
-Secondo alcuni media, Israele avrebbe approvato “tregue umanitarie temporanee nella Striscia per facilitare la vaccinazione contro la poliomielite per la popolazione locale”. Tuttavia, l’ufficio del Premier Netanyahu ha negato di aver autorizzato una tregua ,pur confermando di aver approvato “la designazione di alcune aree nella Striscia”.
A tal proposito, il sito al Araby al Jadeed, riportando fonti egiziane anonime, ha reso noto che Hamas avrebbe accettato di rispettare una tregua umanitaria fino a sette giorni a Gaza per effettuare una campagna di vaccinazione contro la poliomielite tra la popolazione locale. Tale tregua dovrebbe iniziare entro pochi giorni ed essere indipendente da qualsiasi accordo tra Israele e Hamas.
In merito a una tregua per consentire le vaccinazioni antipolio, appelli sono stati lanciati dall’Onu e dall’Oms e l’Alto rappresentante per la Politica estera , Borrell ha presentato una dichiarazione a nome dell’Ue nella quale si legge: “L’Ue si unisce all’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione mondiale della sanità e sollecita immediate pause umanitarie per consentire la vaccinazione di tutti i bambini di Gaza contro il poliovirus. La Striscia di Gaza è libera dalla poliomielite da 25 anni. È allarmante che il poliovirus sia stato rilevato e che il primo caso sia stato confermato di nuovo a luglio, colpendo i bambini. Un’epidemia tra una popolazione già indebolita da oltre 10 mesi di combattimenti e sfollamenti, malnutrizione, mancanza di servizi sanitari di base e condizioni igieniche deplorevoli, nonché un’ulteriore diffusione a livello internazionale, deve essere evitata”.
Secondo quanto riporta Times of Israel, proprio un alto funzionario dell’Oms, ha fatto sapere che “L’Organizzazione mondiale della sanità ha ottenuto un “impegno preliminare per pause umanitarie specifiche per area” nei combattimenti nella Striscia di Gaza, per consentire lo svolgimento di una campagna di vaccinazione contro la poliomielite” e che “Queste pause umanitarie, della durata di tre giorni,in diverse aree del territorio devastato dalla guerra, permetteranno l’avvio della campagna di vaccinazione domenica nella zona centrale di Gaza”.
Intanto, prosegue l’operazione dell’esercito israeliano nel nord della Cisgiordania per smantellare la rete terroristica responsabile del fallito tentativo di attacco a Tel Aviv (l’esercito israeliano ha fatto sapere che in 24 ore sono stati uccisi 12 terroristi), nel corso della quale sono stati uccisi 5 combattenti palestinesi nascostisi in una moschea.
Al riguardo, secondo i media arabi, uno dei capi storici di Hamas, alla guida del movimento prima di Ismail Haniye, ha chiesto la ripresa degli attentati suicidi in Cisgiordania. Inoltre, Hamas,dopo l’uccisione del comandante della Jihad islamica da parte delle forze di Tel Aviv, ha diffuso una nota nella quale ha sottolineato: “La continua aggressione degli occupanti contro la Cisgiordania non spezzerà il nostro popolo e la nostra resistenza”.
Nel frattempo,un appello a Israele a porre fine immediata alle operazioni in Cisgiordania è arrivato dal segretario generale dell’Onu, Guterres, mentre a Bruxelles, nel corso del Consiglio informale dei ministri degli Affari Esteri dell’Unione, l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera Borrell ha lanciato la proposta di sanzionare alcuni ministri israeliani: “Alcuni ministri di Israele hanno lanciato messaggi d’odio, incitazione a commettere crimini di guerra contro i palestinesi e io credo che l’Ue debba usare tutti gli strumenti a sua disposizione: ma non posso decidere, posso solo proporre e saranno gli Stati membri a decidere”.
Al termine della riunione , poi, Borrell ha dichiarato: “Abbiamo discusso delle sanzioni ai due ministri d’Israele, oggi non c’era l’unanimità, ma io proporrò lo stesso al Consiglio queste misure ristrettive, poi decideranno i ministri come sempre, prendendo una decisione politica, dopo aver analizzato con attenzione le ragioni a sostegno di questa proposta”.
Tra i ministri degli Esteri in disaccordo con tale proposta, il ministro Tajani, secondo cui: “Le sanzioni Ue ai ministri israeliani sono “irreali” e “Non è così che si convincerà Israele ad un accordo sulla pace al Cairo”.
L’Alto rappresentate Ue per la Politica estera Borrell, poi ha anche dichiarato che: “L’invito del ministro degli Esteri israeliano di Israele di evacuare le persone dalla Cisgiordania, facendo più o meno ciò che hanno fatto a Gaza, è totalmente inaccettabile. E spero che i ministri alzeranno la loro voce contro la situazione in Gaza e in Cisgiordania”.
Immediata, la replica del ministro degli Esteri israeliano, Katz, che ha dichiarato: “Si tratta di una menzogna assoluta. Mi oppongo allo spostamento forzato di qualsiasi popolazione dalla propria terra”.
Proseguono ,poi,anche i bombardamenti israeliani su Gaza, dove nell’ultimo attacco sono state 17 le persone rimaste uccise. A Rafah, nella parte meridionale della Striscia, invece, è stato ucciso dall’Idf un comandante della Jihad islamica, che partecipò agli attacchi del 7 ottobre.
Infine, sempre alta la tensione anche nel Libano, dove l’esercito israeliano ha colpito degli edifici di Hezbollah.
Sul fronte diplomatico, è stallo nei negoziati iniziati ieri a Doha per un accordo sul cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi israeliani e un portavoce del Qatar ha fatto sapere che “la situazione è complicata”. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, però, “a giorni , gli Stati Uniti e gli altri mediatori nei colloqui fra Israele e Hamas presenteranno una nuova proposta, nel tentativo di trovare una soluzione a due questioni chiave su cui le due parti non hanno ancora trovato un accordo, cioè il corridoio Filadelfia lungo il confine tra Gaza ed Egitto e il corridoio Netzarim che divide in due la Striscia di Gaza”.
In pressing per una tregua, il Presidente francese Macron e il Premier britannico Starmer, incontratisi quest’oggi a Parigi, ma anche il cancelliere tedesco Scholz e il re di Giordania Abdullah, che hanno discusso della necessità di un cessate il fuoco a Gaza e in Cisgiordania, in una telefonata di cui ha riferito il sito Ynet.
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