di Federica Marengo mercoledì 28 agosto 2024
-Dalla notte scorsa, è in corso nel nord della Cisgiordania ,a Jenin e Tulkarem , “un’operazione di lotta al terrorismo”, come reso noto su X dall’Esercito israeliano. L’obiettivo dell’azione è quello di smantellare e neutralizzare la rete terroristica responsabile del recente tentativo, poi fallito, di un attacco a Tel Aviv.
Secondo il Times of Israel, che riporta fonti militari, tale “operazione su vasta scala dovrebbe durare diversi giorni”. A tal scopo, il ministro degli Esteri israeliano Katz ha scritto su X: “L’Iran sta lavorando per stabilire un fronte orientale del terrore contro Israele in Occidente, secondo il modello di Gaza e del Libano, finanziando e armando i terroristi e contrabbandando armi sofisticate dalla Giordania” e ha chiesto “l’evacuazione temporanea dei palestinesi dall’area, in modo simile a come avviene in alcune zone della Striscia di Gaza”.
Secondo la Mezzaluna Rossa, sono 10 i palestinesi rimasti uccisi nei raid israeliani nel nord della Cisgiordania occupata, mentre il portavoce della presidenza dell’Anp (Associazione Nazionale Palestinese) Nabil Abu Rudeineh, ha affermato che l’escalation in Cisgiordania contro le città, i villaggi e i campi di Jenin, Tulkarem, Tubas e altre città palestinesi, porterà “a risultati terribili e pericolosi”.
A condannare l’operazione in Cisgiordania, anche l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani e l’agenzia Onu , secondo cui “la recente operazione militare israeliana in Cisgiordania è condotta in un modo che viola il diritto internazionale e rischia di infiammare ulteriormente una situazione già esplosiva”.
Hamas , in una nota, ha chiesto “alle forze di sicurezza fedeli all’Anp di sollevarsi contro Israele” e ha elogiato “i palestinesi che stano combattendo contro le Idf nella Cisgiordania settentrionale”, sostenendo che “l’operazione fa parte di un piano più ampio per espandere la guerra di Gaza”.
L’ala armata di Fatah ha poi fatto sapere di stare prendendo parte ai combattimenti, con il lancio di bombe contro le truppe israeliane , così come il gruppo terroristico della Jihad islamica, che ,come Hamas, ha rafforzato la sua posizione nella Cisgiordania settentrionale negli ultimi anni, e che ha rilasciato una dichiarazione in cui sostiene esservi una “guerra aperta da parte di Israele”.
Secondo quanto riferito dall’agenzia palestinese Wafa, che riporta fonti locali, “l’esercito israeliano ha imposto il coprifuoco nella zona est di Jenin, impedendo ai cittadini di uscire dalle proprie case e le truppe hanno avviato ampie perquisizioni nelle abitazioni e interrogatori ai residenti”.
Nel frattempo, il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha fatto sapere che: “Gli Usa hanno annunciato nuove sanzioni contro coloni israeliani in Cisgiordania per la violenza scatenata contro i palestinesi, esortando il loro alleato Israele a chiedere maggiori responsabilità”.
A tal riguardo, il portavoce dell’esercito israeliano ha pubblicato i risultati dell’indagine sui disordini avvenuti nel villaggio palestinese di Jit, nell’area di Nablus, dove due settimane fa case e automobili sono state date alle fiamme e un palestinese è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Nel Rapporto, si legge che: “Si tratta di un grave incidente terroristico da parte dei coloni israeliani che hanno deliberatamente cercato di danneggiare gli abitanti del villaggio di Jit. Noi siamo stati incapaci di proteggere i residenti palestinesi”.
Spostandoci a Gaza, l’esercito israeliano , invece, ha fatto sapere che “Un tunnel di Hamas lungo tre chilometri, situato nell’area del corridoio Netzarim nella zona centrale della Striscia, è stato recentemente demolito , spiegando che “una parte della galleria era stata distrutta durante la guerra di Gaza del 2014, ma nel corso degli anni Hamas ha lavorato per ricostruirlo”,
A proposito di tunnel, secondo il Jewish Chronical, che riporta fonti dell’intelligence, “Nella Striscia, il capo di Hamas, Yahya Sinwar, si è circondato di 22 ostaggi israeliani, vivi ed ammanettati, e li sta utilizzando nei tunnel come scudi umani per proteggersi da un attacco da parte di Israele. Gli altri ostaggi sarebbero nelle mani di gruppi più piccoli, come il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, le Brigate Mujahedeen, le Brigate al-Nasser Salah al-Deen e le Brigate dei Martiri di al-Aqsa”.
Non solo Gaza. L’esercito israeliano , infatti, nelle ultime ore, ha condotto altre operazioni anche in Siria, dove ha effettuato un attacco con droni nel quale ha ucciso un importante membro della Jihad islamica palestinese, incaricato di elaborare piani operativi per l’organizzazione terroristica in Siria e Libano e ha avuto un ruolo centrale nel reclutamento di terroristi palestinesi nell’organizzazione terroristica Hezbollah, allo scopo di portare a termine operazioni terroristiche dal Libano contro lo Stato di Israele”. Uccisi anche altri due membri della Jihad palestinese, insieme con un membro di Hezbollah , coinvolti in alcune operazioni.
Intanto, mentre il New York Times ha reso noto che :”L’Iran potrebbe lanciare un attacco contro un’ambasciata israeliana in un Paese terzo come rappresaglia all’assassinio del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh”, proseguono i negoziati a Doha per il cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi israeliani e le diplomazie internazionali sono in campo per evitare l’escalation e l’allargamento del conflitto.
Il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani ha reso noto di aver avuto un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano Blinken incentrato sul Medioriente, definendolo “lungo e amichevole”, nel quale sono state condivise valutazioni sulle crisi a Gaza e nel Mar Rosso”, in quanto “Roma e Washington sono unite nel chiedere moderazione a tutti gli attori regionali”. Il Vicepremier e ministro Tajani ha quindi sottolineato che : “E’ necessario evitare a ogni costo un’ulteriore escalation per portare la pace in Medioriente”.
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