di Federica Marengo martedì 27 agosto 2024
-ll Generale Charles Q.Brown, capo di Stato maggiore degli Stati Uniti, ha dichiarato che: “ Il rischio a breve termine di una guerra più ampia in Medioriente si è leggermente attenuato dopo gli attacchi che Israele e Hezbollah si sono inflitti a vicenda senza un’ulteriore escalation. Secondo Washington, però, l’Iran rappresenta ancora un pericolo significativo, visto che sta valutando la possibilità di colpire lo Stato ebraico”.
A tal proposito, il Presidente iraniano Pezeshkian ha esortato i Paesi islamici “ad unirsi per togliere il sostegno a Israele”. Tuttavia, proseguono i colloqui per arrivare a una tregua a Gaza e alla liberazione degli ostaggi israeliani, anche se non si è giunti ancora a un accordo sul controllo del corridoio Philadelphia e del valico di Rafah al confine con l’Egitto , che, come Hamas, ha chiesto il ritiro delle truppe israeliane da entrambe le aree.
Secondo l’emittente israeliana Kan, che riporta le dichiarazioni di un alto funzionario, “Una delegazione di Israele partirà domani per Doha, la capitale del Qatar, per partecipare a colloqui sul cessate il fuoco”.
Intanto, sale la tensione in Cisgiordania, dove, secondo quanto riferito dall’agenzia palestinese Wafa, “il ministero della Salute dell’Anp ha dichiarato che un palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti dopo che i coloni israeliani hanno aperto il fuoco nel villaggio di Wadi Rahhal, vicino a Betlemme”.
Secondo i media palestinesi, “decine di coloni israeliani sono entrati nel villaggio e hanno aggredito gli abitanti”.
Quindi, l’esercito israeliano e la polizia hanno avviato indagini sull’uccisione di un uomo palestinese avvenuta proprio nel villaggio di Wadi Rahhal. Secondo l’Idf: “L’incidente è iniziato dopo che diversi palestinesi hanno lanciato pietre contro veicoli israeliani su un’autostrada nella zona. Coloni israeliani sono arrivati nell’area del villaggio per affrontare i palestinesi e ne è scoppiato uno scontro. Le truppe inviate hanno aperto il fuoco, colpendo diversi palestinesi negli scontri. L’esercito ha dichiarato di essere a conoscenza del fatto che durante l’incidente un uomo è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco e altri tre sono rimasti feriti. La vittima era un cittadino israeliano, che viveva in Cisgiordania. L’esercito israeliano ha aperto l’inchiesta sulla condotta delle truppe, mentre la polizia sta indagando anche sullo scontro fra civili e coloni”.
I media israeliani hanno poi riferito che, dopo quanto accaduto, Hamas ha chiesto una giornata di “rabbia e mobilitazione” in Cisgiordania, esortando i residenti palestinesi ad “affrontare i coloni con tutti i mezzi”. Inoltre, in seguito all’annuncio di uno sciopero generale in alcune zone della Cisgiordania, Hamas ha esortato i manifestanti “ad aumentare la tensione nei punti di contatto e scontro con i coloni”.
Proseguono anche i raid israeliani nella Striscia, le Forze armate israeliane, infatti, hanno bombardato due diverse località nel nord di Gaza. Secondo a Al Jazeera, sono 9 le persone rimaste uccise, i cui corpi sono stati recuperati dalle squadre di soccorso, di cui cinque , uccise in un attacco all’edificio Al-Taj in Yarmouk Street e quattro in un attacco su Jaffa Street, nel quartiere Tuffah. Tra le vittime, vi sono anche dei bambini.
Nel frattempo, l’esercito israeliano ha reso noto che: “Un ostaggio israeliano è stato tratto in salvo vivo da un tunnel nella Striscia di Gaza meridionale”, spiegando che “Per la liberazione dell’ostaggio c’è stato uno scontro a fuoco con Hamas, in cui otto miliziani sono rimasti uccisi”. Il Presidente israeliano Herzog si è detto: “Felicissimo per il salvataggio” , congratulandosi con le forze di difesa israeliane, con lo Shin Bet e con tutti i servizi di sicurezza.
In merito, due alti funzionari israeliani, hanno riferito al New York Times che “l’ostaggio, membro della minoranza araba beduina di Israele, rapito il 7 ottobre scorso da Hamas, è stato trovato per caso durante un’operazione israeliana in una rete di tunnel nel sud della Striscia di Gaza”. Secondo la ricostruzione fatta da questi ultimi, “una squadra guidata da Flotilla 13, versione israeliana dei Navy SEAL, stava setacciando i tunnel alla ricerca di segni di Hamas quando ha trovato l’ostaggio da solo, senza guardie, in una stanza a circa 22 metri sottoterra”.
Infine, il portavoce dell’Ufficio Onu per gli aiuti umanitari (Ocha), Jens Laerke, ha smentito che siano state fermate le operazioni di soccorso salvavita nella Striscia di Gaza, sottolineando che “solo l’11% del territorio della Striscia di Gaza non è sotto ordini di evacuazione” e che ,quindi, “si sta cercando di lavorare con quel numero e di portare avanti le operazioni”.
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