di Federica Marengo lunedì 26 agosto 2024
-Nello scorso fine settimana, Israele, intercettato e bloccato con un’operazione preventiva l’attacco di rappresaglia da parte degli Hezbollah in seguito all’uccisione del capo militare Shukr, a Beirut, nel luglio scorso ,ha subito ,sempre da Hezbollah, un contrattacco con più di 300 missili e droni ,che aveva tra gli obiettivi il ministero della Difesa e una base del Mossad, i servizi segreti israeliani.
Contemporaneamente , sono proseguiti al Cairo i negoziati per il cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi israeliani, conclusisi, però, con un nulla di fatto, in quanto sia Israele che Hamas non hanno accettato le rispettive nuove proposte ed è stata respinta anche la proposta dei mediatori : USA, Egitto e Qatar, di una tregua di 72 ore.
Tuttavia, il Consigliere per la sicurezza USA, Sullivan ha assicurato che “il lavoro diplomatico per il cessate il fuoco continuerà nei prossimi giorni”. Proprio gli USA, che hanno smentito una partecipazione diretta all’azione di Israele in Libano, anche se informati dal ministro della Difesa Gallant con una telefonata all’omologo Austin, nel frattempo, hanno rafforzato la loro presenza nel Golfo di Oman con navi militari dotate di portaerei e con un sottomarino lanciamissili, al fine di scoraggiare l’Iran a compiere attacchi e posizionarsi al meglio in caso la minaccia di Terhan si concretizzasse.
Secondo quanto riportato dai media iraniani, infatti, “Il capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane, il generale Mohammad Bagheri, ha dichiarato oggi che: “l’Iran non cadrà nella trappola delle provocazioni e dei giochi mediatici del nemico” e che “ la risposta all’uccisione a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è certa”. Poi, in riferimento all’attacco lanciato ieri dal gruppo libanese Hezbollah contro Israele, ha detto: “La Repubblica Islamica dell’Iran deciderà da sé sulla vendetta, mentre l’asse della resistenza agirà separatamente e indipendentemente, come abbiamo visto ieri”.
Del resto, già il ministro degli Esteri iraniano, Seyed Abbas Araghchi , nel colloquio telefonico avuto ieri con l’omologo italiano, Tajani, aveva affermato che “la reazione di Teheran contro Israele sarà inevitabile, precisa e calcolata”, aggiungendo che “a differenza del regime sionista, la Repubblica islamica dell’Iran non cerca di intensificare le tensioni, sebbene non ne abbia paura”.
A tale avvertimento di Terhan , si sono aggiunte anche le minacce del capo Hezbollah, Nasrallah, che non esclude ulteriori attacchi, e da parte degli Houthi dello Yemen, altro braccio armato dell’Iran.
Tornando ai negoziati in fase di stallo , secondo il media qatariota al Araby al Jadeed, “i mediatori che lavorano ai colloqui per arrivare a un accordo di cessate il fuoco a Gaza e alla liberazione degli ostaggi, starebbero cercando strade alternative per porre fine alle ostilità, anche se solo temporaneamente e per raggiungere una tregua umanitaria che duri dai quattro ai sette giorni per distribuire vaccini antipolio e altri tipi di aiuti”. A tal proposito, nella giornata di ieri , Israele ha consegnato vaccini per 1,255 milioni di persone attraverso il valico di Kerem Shalom, dopo che, nei giorni scorsi, un caso di poliomielite è stato identificato a Gaza per la prima volta in venticinque anni.
Ancora da sciogliere, quindi, il nodo della presenza delle truppe israeliane nel corridoio Philadelphia e nel valico di Rafah, con Tel Aviv che si oppone alla richiesta di Egitto e di Hamas di abbandonare entrambe le aree. Infatti, come ha dichiarato una fonte autorevole ,secondo l’emittente statale Al Qahera News TV: “L’Egitto ha ribadito di non accettare la presenza israeliana nel valico di frontiera di Rafah o nel corridoio di Philadelphi”.
Nel frattempo, proseguono i raid israeliani sulla Striscia, in risposta agli attacchi di Hamas con missili diretti verso Telaviv: nella nottata di ieri , colpito un edificio a Gaza Ovest, dove ,secondo l’agenzia palestinese Wafa , 5 persone sono rimaste uccise.
L’Onu, il cui segretario generale Guterres, si è detto “profondamente preoccupato” ,chiedendo a Israele e ad Hezbollah di cessare le ostilità, ha fatto sapere , tramite un funzionario dell’organizzazione , di essere costretta a sospendere le operazioni umanitarie a Gaza.
Infine, la compagnia aerea Ita Airways, ha annunciato che : “In virtù delle evoluzioni geopolitiche in Medio Oriente e al fine di preservare la sicurezza dei propri passeggeri ed equipaggi, ha deciso di estendere la sospensione di tutti i voli da e per Tel Aviv fino al 3 settembre compreso” e che “ha sospeso fino al 30 settembre compreso i voli programmati in orario notturno (AZ810 da Roma a Tel Aviv e AZ809 da Tel Aviv a Roma)”.
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