di Federica Marengo lunedì 8 luglio 2024
-Proseguono i raid israeliani sulla Striscia e, in particolare sulla città di Gaza, dove, secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa e l’emittente araba Al Jazeera, almeno due persone sono state uccise e diverse altre ferite in diversi bombardamenti. Tuttavia, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato di aver condotto attacchi contro obiettivi di Hamas nel centro della Striscia.
Le stesse Forze israeliane di difesa (Idf) , poi, citate da The Times of Israel, hanno reso noto che “Obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano sono stati colpiti durante la notte dall’aviazione israeliana” e che “Tra le strutture bombardate, vi sono: un sito di Hezbollah nella regione montuosa di Jabal Toura, un deposito di armi a Qabrikha, un edificio utilizzato dal gruppo a Tallouseh e altre infrastrutture a Houla e Ayta ash-Shab”.
Intanto, Hamas ha accettato di negoziare sugli ostaggi anche in assenza di un cessate il fuoco permanente e di un ritiro delle truppe israeliane, ma il Premier israeliano Netanyahu, prima di presiedere il Gabinetto di sicurezza, ha riportato nelle sue dichiarazioni i punti non negoziabili per Tel Aviv: “Qualsiasi accordo di tregua non fermerà la nostra intenzione di raggiungere gli obiettivi della guerra, ovvero: la totale distruzione di Hamas. Non permetteremo il ritorno al Nord di migliaia di miliziani e il passaggio di armi dall’Egitto verso Gaza; faremo di tutto per riportare tutti gli ostaggi vivi e morti a casa”.
A conferma di ciò, il ministro della Difesa israeliano, Gallant ha dichiarato : “Ho dato ordini chiari alle forze sia del sud che del nord, sono due settori separati. Anche se raggiungessimo un accordo sugli ostaggi, e spero vivamente che riusciremo a farlo nel sud, ciò non sarà legato a ciò che sta accadendo qui, a meno che Hezbollah non raggiunga un accordo con noi”.
Nelle prossime ore, quindi, le delegazioni , partite per l’Egitto e per il Qatar dovranno riuscire a colmare i divari ancora presenti tra Hamas e Israele e a raggiungere un accordo almeno sulla tregua.
A tal proposito, secondo quanto riportato dal quotidiano Haaretz, “Il capo del servizio di intelligence israeliano, Shin Bet, Ronen Bar, si è recato in Egitto per continuare i colloqui su un potenziale accordo di cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi con Hamas”, mentre “Bar, discuterà anche della prevenzione del contrabbando di armi nella Striscia di Gaza dal confine egiziano”.
Nel frattempo, sul fronte diplomatico, il Premier israeliano Netanyahu, quest’oggi ha avuto un colloquio telefonico con la Presidente del Consiglio Meloni per fare il punto sulla situazione a Gaza e nella regione.
Come riportato da una nota di Palazzo Chigi in merito: “Nel confermare il diritto all’autodifesa dello Stato di Israele, il Presidente Meloni ha auspicato che si giunga al più presto a un cessate il fuoco sostenibile e al rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas, in linea con la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza ONU e con l’attività di mediazione statunitense. La conversazione telefonica ha anche fatto emergere la comune valutazione circa la necessità di rafforzare l’assistenza umanitaria per la popolazione civile di Gaza e di evitare un incremento delle tensioni lungo il confine tra Israele e Libano, dove l’Italia è in prima linea per la stabilità dell’area attraverso la sua partecipazione alla missione UNIFIL”.
©Riproduzione riservata