di Federica Marengo mercoledì 19 giugno 2024
-Continuano ad avanzare i tank israeliani a Rafah e continuano i raid israeliani al confine con il Libano, sulle postazioni di Hezbollah, così come si intensificano gli attacchi con missili e droni di Hezbollah contro il Nord di Israele.
Cresce, quindi, il timore per uno scontro imminente tra le parti, anche alla luce dell’approvazione da parte dell’esercito israeliano di piani operativi per un attacco in Libano al fine di “accelerare la prontezza delle forze sul terreno”. Approvazione, seguita da un post su X del ministro degli Esteri israeliano Katz, che ha avvertito: “In una guerra totale, Hezbollah sarà distrutto e il Libano sarà duramente colpito”, cui il leader di Hezbollah, Nasrallah, ha replicato: “Nessun luogo di Israele sarà risparmiato in caso di guerra totale”, per poi evidenziare: “Continueremo a sostenere Gaza e siamo pronti a tutto. Non abbiamo paura. La nostra richiesta è chiara: un cessate il fuoco completo e permanente a Gaza”.
In serata, inoltre, l’ufficio del ministro della Difesa israeliano Gallant ha fatto sapere che quest’ultimo ha tenuto una riunione con i vertici dell’Esercito in merito alla situazione in Libano, nella quale è stato informato sugli “ultimi sviluppi nella lotta contro Hezbollah” e che Gallant “ha dato un’enfasi speciale alla minaccia dei droni di Hezbollah e ai modi in cui Israele può migliorare nel contrastarla. Ha anche detto ai generali di essere pienamente preparati per tutte le possibilità”.
Intanto, il Premier israeliano Netanyahu, in un videomessaggio social, ha attaccato la Casa Bianca per il mancato invio a Israele di armi e munizioni , cui la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha risposto, in un punto stampa, chiarendo che : “C’è stato solo un invio di armi ad Israele che è stato bloccato, tutto il resto continua a fluire regolarmente”.
Nonostante ciò, però, la Casa Bianca avrebbe cancellato l’incontro previsto con gli inviati israeliani, incentrato sul programma nucleare dell’Iran.
La stessa Casa Bianca, però, ha smentito la notizia di tale annullamento. Un funzionario, infatti, ha detto a Nbc News che “I dettagli dell’incontro non sono stati ancora definiti, quindi nulla è stato cancellato”, precisando che “durante la settimana si sarebbero tenute riunioni con funzionari israeliani su una serie di argomenti”.
Più tardi, il Premier Netanyahu , in un post su X, , informato al riguardo dall’ambasciatore Usa in Israele Jack Lew, ha fatto sapere che “Le armi sollecitate agli Usa in un recente video stanno per essere spedite in Israele”.
Nel frattempo, il capo della Commissione internazionale indipendente d’inchiesta delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Navanethem Pillay, ha accusato le autorità israeliane di “sterminare i palestinesi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre”, dichiarando al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. : “In relazione alle operazioni militari e agli attacchi israeliani a Gaza, iniziati il 7 ottobre, concludiamo che le autorità israeliane sono responsabili di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e violazioni del diritto umanitario internazionale e degli standard sui diritti umani, compreso lo sterminio di massa, attacchi deliberati contro civili e strutture civili”.
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