di Federica Marengo sabato 8 giugno 2024
-Stamane, le forze speciali dell’esercito israeliano, coadiuvate secondo la Cnn da una cellula USA, hanno recuperato ancora in vita quattro ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. I quattro ostaggi erano in due luoghi diversi a Nuseirat. Secondo quanto riferito dall’Esercito israeliano: “La liberazione dei è avvenuta in un’audace operazione nella zona centrale della Striscia di Gaza. Gli ostaggi salvati erano stati tutti rapiti dai terroristi del movimento integralista islamico palestinese il 7 ottobre, al festival musicale Supernova, vicino alla comunità meridionale di Re’im” .Le forze speciali israeliane hanno contemporaneamente fatto irruzione in due siti di Hamas nella zona centrale di Gaza, a Nuseirat. Gli ostaggi salvati sono tutti in buone condizioni, secondo le prime valutazioni mediche e sono stati portati all’ospedale di Tel Hashmer per ulteriori esami.
Secondo quanto riportato da Ynet,il Premier israeliano Netanyahu e il ministro della Difesa Gallant hanno approvato l’operazione per salvare i quattro ostaggi giovedì sera, quando una riunione del gabinetto di guerra e del gabinetto di sicurezza è stata annullata. Netanyahu avrebbe osservato la missione dall’interno di una sala di guerra del servizio di sicurezza dello Shin Bet.
La polizia, secondo quanto riportato dal Times of Israel e confermato dall’Esercito israeliano, ha reso noto che un ufficiale dell’unità Antiterrorismo d’elite Yamam, ferito nell’operazione di salvataggio dei quattro ostaggi , è morto per le ferite riportate.
Il Premier israeliano Netanyahu, che ha incontrato gli ostaggi liberati, ringraziando il ministro della Difesa Gallant, il Capo di Stato maggiore Herzi Halevi, quello dello Shin Bet , Ronen Bar e tutta la squadra che ha partecipato alla liberazione, ha dichiarato: “Non ci fermeremo, finché non avremo completato la missione e riportato a casa tutti i nostri rapiti. Ancora una volta, avete dimostrato che Israele non si arrende al terrorismo e agisce con creatività e coraggio senza limiti, per riportare a casa i nostri rapiti”.
Il Forum delle famiglie degli ostaggi, quindi, in seguito alla notizia, ha dichiarato: “L’eroica operazione dell’Idf, è un trionfo miracoloso. Ora, con la gioia che travolge Israele, il governo deve ricordare il suo impegno a riportare indietro tutti i 120 ostaggi ancora detenuti da Hamas: i vivi per la riabilitazione, gli uccisi per la sepoltura. Continuiamo a chiedere alla comunità internazionale di esercitare la necessaria pressione su Hamas, affinché accetti l’accordo proposto e rilasci gli altri 120 ostaggi tenuti prigionieri. Ogni girono è un giorno di troppo”.
Subito dopo la notizia che l’idf ha liberato 4 ostaggi israeliani a Gaza, il ministro del Gabinetto di guerra e leader centrista Benny Gantz ha fatto sapere di aver cancellato la conferenza stampa prevista per questa sera sulla scadenza dell’ultimatum dato al Premier Netanyahu per un piano chiaro sul dopoguerra a Gaza e sul ritorno degli sfollati.
Il Premier israeliano Netanyahu ha lanciato su X un appello a Gantz, chiedendogli di non lasciare il governo di emergenza nazionale israeliano e sottolineando: “Non rinunciamo all’unità, anche oggi dobbiamo continuare a mostrare responsabilità”.
Più tardi, Hamas, ha fatto sapere che “Nell’operazione militare che ha portato alla liberazione degli ostaggi israeliani i palestinesi rimasti uccisi sarebbero almeno 210”, parlando anche di “400 feriti nella zona del campo profughi di Nuseirat”.
Il capo politico di Hamas Haniyeh, ha dichiarato: “Il nostro popolo non si arrenderà e la resistenza continuerà per difendere i nostri diritti di fronte a questo nemico criminale”.
L’agenzia palestinese Wafa, poi, ha riferito che “Il Presidente Abu Mazen ha chiesto una sessione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per discutere le ripercussioni del sanguinoso massacro compiuto dalle forze occupazione israeliane nel campo di Nuseirat”.
A tal proposito, l’alto rappresentante Ue per la Politica estera e la sicurezza, Borrell, ha scritto su X: “Le notizie provenienti da Gaza di un altro massacro di civili sono terribili. Lo condanniamo con la massima fermezza. Il bagno di sangue deve finire immediatamente. Il piano in tre fasi Usa è la strada da seguire per un cessate il fuoco duraturo e per porre fine alle uccisioni”.
Sul campo, intanto, sono continuati i raid israeliani: secondo l’agenzia palestinese Wafa e Al Jazeera, un attacco aereo israeliano contro una casa nel quartiere Sheikh Radwan, nel Nord di Gaza, ha ucciso almeno quattro persone e ne ha ferite altre 14, mentre proprio al Nord le sirene sono risuonate ancora per il lancio di razzi dal Libano.
Infine, sul Mar Rosso, il Comando centrale Usa ha reso noto in un post su X che “Le forze americane hanno distrutto quattro droni e due missili balistici antinave nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi”, spiegando di aver anche “distrutto una motovedetta dei ribelli sostenuti dall’Iran” e che “Gli Houthi hanno lanciato quattro missili balistici antinave sul Mar Rosso nelle ultime 24 ore, ma non sono stati segnalati feriti o danni da parte di navi statunitensi, della coalizione o commerciali”.
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