di Federica Marengo lunedì 27 maggio 2024
-Nella 234° giornata di guerra in Medio Oriente, dopo i missili di Hamas, partiti da Rafah, su Tel Aviv, un raid israeliano su una tendopoli nell’area di Tal as-Sultanl , a Rafah, ha causato la morte di 45 persone e il ferimento di 180. L’obiettivo dell’Esercito israeliano era una macchina a bordo della quale viaggiavano due leader di Hamas, che sono rimasti uccisi.
Più tardi, il portavoce del governo Avi Hyman, ha reso noto che “Le prime indagini sull’incidente a Rafah hanno mostrato che il raid sui comandanti di Hamas ha innescato un incendio che ha ucciso i civili palestinesi”, mentre il portavoce militare dell’esercito israeliano ha fatto sapere “di aver intrapreso passi per minimizzare il rischio di colpire civili non coinvolti nell’attacco a Rafah, inclusa la sorveglianza aerea e l’uso di armi speciali da parte dell’aviazione”, spiegando che “l’attacco “non è avvenuto nell’area umanitaria di al Mawasi, dove l’Idf ha incoraggiato i civili ad evacuare” e che “ lo stesso attacco è avvenuto su precise informazioni di intelligence”.
Il Procuratore militare generale, quindi, ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto e , al riguardo, il coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente dell’ONU, Tor Wennesland, ha dichiarato che: “L’Onu chiede a Israele un’indagine approfondita e trasparente sui civili uccisi a Rafah e di adottare misure immediate per proteggere meglio i civili. Condanno gli attacchi aerei israeliani della scorsa notte ,che hanno colpito le tende degli sfollati. Anche se l’Idf ha detto di aver colpito un’installazione di Hamas e di aver ucciso due militanti del gruppo durante gli attacchi, sono profondamente turbato dalla morte di così tante donne e bambini”.
Secondo quanto riportato da Canale 12, il Premier israeliano, Netanyahu, intervenendo alla Knesset , ha detto al riguardo: “A Rafah abbiamo evacuato un milione di residenti non coinvolti e, nonostante tutti gli sforzi, ieri si è verificato un tragico incidente. Investighiamo i casi e traiamo le conclusioni. Per noi ,ogni persona non coinvolta che viene uccisa è una tragedia, per Hamas è una strategia”.
Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, ha evidenziato che “Gli Stati Uniti hanno esortato Israele a prendere ogni precauzione per proteggere i civili dopo le immagini devastanti di un attacco militare a Rafah che ha ucciso decine di palestinesi. Israele ha il diritto di attaccare Hamas e capiamo che questo attacco ha ucciso due importanti terroristi di Hamas responsabili di attacchi contro civili israeliani. Ma, come abbiamo messo in chiaro, Israele deve prendere ogni precauzione possibile per proteggere i civili”.
L’Alto rappresentante per la Politica Estera e la sicurezza della UE, Borrell, si è detto “Inorridito da un attacco che ha ucciso decine di sfollati, tra i quali bambini piccoli. Condanno questo fatto con massima fermezza. Questi attacchi devono cessare immediatamente”, riecheggiato dal Presidente francese Macron , che su X ha scritto: “Indignato dai raid israeliani che hanno causato numerose vittime tra gli sfollati a Rafah. Queste operazioni devono cessare. Non ci sono zone sicure a Rafah per i civili palestinesi. Mi appello al rispetto del diritto internazionale e al cessate il fuoco immediato”.
Per l’Italia, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri Tajani, ribadendo che “L’Italia è contraria all’operazione militare a Rafah”, ha evidenziato che: “Hamas sta usando Rafah per creare ulteriore problemi, attirando Israele dentro una trappola mediatica”.
Fonti del M5S hanno fatto sapere che deputati pentastellati hanno depositato alla Camera una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina. La mozione impegna il governo “non solo al formale riconoscimento
dello Stato di Palestina, ma ad assumere una posizione chiara in sede internazionale, censurando l’astensione dell’Italia del 10 maggio scorso” e che il gruppo chiederà l’immediata calendarizzazione nella conferenza dei capigruppo prevista per domani.
Intanto, il Gabinetto di guerra ha confermato la volontà di riprendere le trattative per arrivare a un accordo sulla liberazione degli ostaggi israeliani e domani ,al Cairo, riprenderanno i negoziati.
Tuttavia, il ministro degli Esteri del Qatar ha affermato che : “L’ultimo attacco israeliano a Rafah potrebbe ostacolare gli sforzi di mediazione per raggiungere un accordo di cessate il fuoco e scambio di ostaggi”.
Infatti, fonti di Hamas hanno riferito ad Haaretz, che Hamas ha fatto sapere ai mediatori dell’Egitto, del Qatar e degli Usa che non parteciperà ai negoziati per un accordo di tregua e scambio di ostaggi a causa del raid israeliano a Rafah.
Nel frattempo, il Jerusalem Post ha reso noto che un soldato egiziano è morto durante uno scontro a fuoco tra truppe israeliane e palestinesi nei pressi del valico di Rafah. Secondo Israele, sarebbero stati gli egiziani ad aprire il fuoco per primi ,provocando la risposta delle truppe di Tel Aviv.
Una fonte di sicurezza di alto livello, precisando che sulla vicenda è stata istituita una Commissione d’inchiesta, all’emittente statale egiziana Al Qahera, ha affermato che: “Le indagini preliminari sulla morte del soldato egiziano ucciso da proiettili israeliani sul confine di Rafah indicano che i colpi sono stati sparati durante un conflitto a fuoco tra membri delle forze di occupazione israeliane e membri della resistenza palestinese. Durante lo scontro a fuoco, gli addetti alla sicurezza egiziani hanno adottato misure protettive e hanno risposto in direzione della fonte dell’attacco”.
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