di Federica Marengo lunedì 6 maggio 2024
-Fino al pomeriggio di oggi, i negoziati tra Israele e Hamas erano stati sospesi e la trattativa per una tregua a Gaza e per il rilascio degli ostaggi israeliani sembrava essersi arenata, alla luce del mancato accordo sulla fine definitiva della guerra posta come condizione da Hamas e respinta da Tel Aviv.
Secondo i media USA, il ministro della Difesa israeliano Gallant aveva comunicato all’omologo Austin che “Hamas non ha lasciato alcuna scelta che cominciare l’operazione a Rafah” contro la sua ultima roccaforte; infatti, Washington, confermando la notizia, vista la sua contrarietà , aveva fatto sapere di aver bloccato l’invio di armi a Israele.
Quindi, dopo via libera all’unanimità del Gabinetto di guerra, l’esercito israeliano ha esortato la popolazione di Gaza (un milione di sfollati), tramite il lancio di volantini, a spostarsi dalla parte est di Rafah, a sud della Striscia, al confine con l’Egitto, verso le aree umanitarie allargate, in previsione del possibile raid e ha spiegato che ai volantini sarebbero seguiti sms, telefonate e avvisi tramite i mezzi di informazione.
I piani dell’esercito israeliano prevedono un’azione “limitata e temporanea”, da effettuare dopo lo sgombero della popolazione, con inizio stabilito entro una o due settimane al massimo. Tutto ciò, mentre l’aviazione di Tel Aviv ha compiuto due raid, già nelle scorse ore, su Rafah, nei quali sono rimaste uccise 21 persone e il Presidente USA Biden ha tenuto un colloquio con il Premier Netanyhau.
Tuttavia, lo scenario sembra essere cambiato: nel pomeriggio di oggi, infatti, Al, Jazeera che ha citato media internazionali, ripresa a sua volta da Haaretz, ha fatto sapere che Hamas ha detto ai mediatori egiziani e del Qatar di voler accettare l’accordo sul cessate il fuoco.
Successivamente , in una nota diffusa da Hamas e, riportata da Al Jazeera, si legge che: “Il leader dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha avuto un colloquio telefonico con il Premier del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani, e con il capo dell’intelligence egiziana, Abbas Kamel, “e li ha informati dell’approvazione da parte di Hamas della loro proposta riguardante l’accordo di cessate il fuoco”.
Secondo Ynet, una fonte di Hamas, dopo l’annuncio dell’accordo sui termini della tregua, avrebbe riferito che sarebbe stato concordato un cessate il fuoco di sei settimane.
Da Israele, però, una fonte di alto livello ha comunicato che “Israele non ha ancora risposto ufficialmente alla proposta e che “si tratta di una proposta unilaterale senza coinvolgimento israeliano. Non è la proposta che abbiamo discusso con gli egiziani. Si tratta di un’operazione di Hamas intesa a presentare Israele come un rifiuto. Questa è una proposta sconosciuta a Israele e agli Stati Uniti e non è stata menzionata nella conversazione Biden-Netanyahu. Stiamo esaminando la proposta e le sue conseguenze”.
Successivamente, il ministro dell’Economia israeliano, Nir Barkat, in visita ufficiale a Roma, in un punto stampa, in costante aggiornamento con il governo israeliano, ha sottolineato: “Hamas non ha accettato l’accordo, è il loro solito trucco”.
Il ministero degli Esteri egiziano, invece, in una nota ha esortato Israele a “esercitare la massima moderazione ed evitare un’ulteriore escalation in questo momento estremamente delicato dei colloqui per il cessate il fuoco”, evidenziando che “Un’invasione di terra di Rafah metterà a rischio la vita di più di un milione di palestinesi”.
Ancora, secondo quanto riportato da fonti egiziane, una delegazione di Hamas arriverà martedì mattina al Cairo per discutere degli ultimi dettagli dell’ipotesi di accordo approvata stasera, mentre Hamas ha confermato a Skynews Arabia che “Lo spirito positivo con cui la direzione del movimento ha risposto quando ha studiato la proposta di cessate il fuoco che ha recentemente ricevuto, e con questo stesso spirito si recherà al Cairo per raggiungere l’accordo”.
Il portavoce dell’esercito israeliano, Hagari, nel corso di un punto stampa, al cronista che gli chiedeva se il sì di Hamas alla proposta di cessate il fuoco costituisca un cambiamento nei piani del governo Netanyahu rispetto all’offensiva di terra a Rafah, ha risposto: “Esploriamo qualsiasi proposta ma l’azione nella Striscia di Gaza prosegue”.
Dagli USA, il portavoce del dipartimento di Stato americano, Mattew Miller, ha confermato che “Hamas ha risposto al piano per una tregua” e che “Washington sta valutando la risposta in tempo reale”.
Nel frattempo, il presidente turco, Erdogan, durante il discorso alla nazione ,dopo una riunione di governo, ha dichiarato : “Siamo lieti che Hamas abbia annunciato di avere accettato il cessate il fuoco, su nostro suggerimento. Ora, lo stesso passo dovrebbe essere fatto da Israele”, chiedendo a “tutti i Paesi occidentali di fare pressione, affinché Israele accetti il cessate il fuoco”.
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