di Federica Marengo lunedì 19 febbraio 2024
-Nella 136° giornata di guerra in Medio Oriente, l’esercito israeliano, in attesa dell’offensiva finale su Rafah, ha continuato la sua operazione presso l’ospedale Nasser a Khan Yunis, nel sud della Striscia, in quanto ritenuta una delle roccaforti e covo militare di Hamas, così come sono proseguiti i raid di botta e risposta con le milizie di Hezbollah su Beirut ,in Libano, e sulla Cisgiordania.
Intanto, il premier israeliano, Netanyahu, ha posto il veto alla costituzione di uno Stato palestinese e ha accettato la richiesta del ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, di limitare l’ingresso degli arabi israeliani al complesso del Monte del Tempio-Spianata delle Moschee durante il Ramadan, nonostante il parere contrario dello Shin Bet.
Una limitazione, cui Hamas, che ha fatto sapere, tramite il ministero della Sanità ,che ad oggi sono 29.092 le persone uccise nel territorio palestinese, ha reagito definendo tale decisione “una violazione della libertà di culto” ed esortando i palestinesi a “mobilitarsi, a marciare ed essere presenti nella moschea di al-Aqsa” , che si trova nel complesso religioso di Gerusalemme.
Nel frattempo, mentre , prima dalla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, svoltasi nel fine settimana e ,poi, stamane, da Bruxelles e dal Consiglio per gli Affari Esteri, l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, ha fatto sapere che “Non potrà esservi nessuna pace senza una prospettiva chiara per i palestinesi” e che “Se si vuole avere credibilità, si deve denunciare la situazione in Cisgiordania, dove avvengono azioni terroristiche contro la popolazione palestinese”, per cui ha chiesto agli Stati membri di “sanzionare i coloni violenti, senza però raggiungere ancora l’unanimità”, l’esercito israeliano ha reso noto di aver trovato in un nascondiglio sotterraneo nel sud della Striscia un filmato ripreso nei primi giorni della guerra in cui compaiono i più piccoli ostaggi di Hamas, i bambini Bibas e la loro madre, rapiti il 7 ottobre.
Tale filmato, previo assenso della famiglia, è stato trasmesso in serata.
Il portavoce militare dell’esercito israeliano, Daniel Hagar, ha sottolineato: “C’è timore per la loro sorte, siamo molto preoccupati.Il video è stato ritrovato nella zona di Khan Yunis e i rapiti sono stati consegnati al gruppo Kataeb Mujaedin. Ma la responsabilità è di Hamas”.
La famiglia Bibas , tramite il Forum delle famiglie degli ostaggi , ha commentato il video definendolo: “Un video che strappa il cuore” ed evidenziando: “Assistere a Shiri, Yarden, Ariel e Kfir, strappati dalla loro casa a Nir Oz in questo paesaggio infernale è insopportabile e disumano. Il rapimento di bambini è un crimine contro l’umanità e un crimine di guerra. Chiediamo disperatamente a chi decide in Israele e nel mondo e che sono coinvolti nei negoziati: riportateli a casa immediatamente”.
Più tardi, a conclusione del summit dei ministri degli Esteri della UE , Borrell, ha fatto sapere: “Oggi, 26 Paesi dell’Ue concordano sulla necessità di una pausa umanitaria immediata a Gaza che porti a una tregua sostenibile e chiedono che non ci sia una operazione militare a Rafah. I ministri hanno inoltre chiesto di rispettare i diritti umani e rispettare la sentenza della corte di giustizia dell’Aia: Israele deve fare di più per gli aiuti umanitari e assistere la popolazione”.
A tal proposito, dagli USA, è arrivata la conferma che al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di domani verrà posto il veto sulla risoluzione presentata dall’Algeria e , sostenuta dai Paesi arabi, che: chiede un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza e il rilascio immediato di tutti gli ostaggi presi da Hamas durante gli attacchi a sorpresa del 7 ottobre e rifiuta lo spostamento forzato dei civili palestinesi.
Questo , in quanto gli USA starebbero lavorando con Israele e con Egitto e Qatar a un accordo tra Israele e Hamas per una tregua immediata per sei settimane durante le quali lavorare a una soluzione diplomatica per la pace.
Tornando al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles, il vicepremier e ministro degli Esteri Tajani ha annunciato che è stato approvato il lancio dell’operazione militare navale Aspides nel Mar Rosso, di cui l’Italia avrà il comando delle forze. Il Quartier Generale della Forza sarà installato a bordo del cacciatorpediniere Caio Duilio, che da inizio mese ha effettuato le consegne con la fregata Federico ; il Comando operativo di Aspides ,sarà invece distaccato presso il Quartier generale europeo di Larissa, mentre il Comando Strategico resterà a Bruxelles, come per tutte le missioni e operazioni militari europee.
Per il vicepremier e ministro Tajani: “Il nostro Paese è in prima linea per proteggere gli interessi mercantili e la libera navigazione nel Mar Rosso, minacciati dagli Houti. È un importante passo verso la difesa comune europea”.
Per il ministro della Difesa,Crosetto ,si tratta di: “Una risposta necessaria alla guerra ibrida che gli Houti stanno portando avanti nello stretto di Bab el-Mandeb, tagliando le vie di comunicazione che alimentano numerosi Paesi, tra i quali il nostro, incidendo sulle loro economie e creando uno svantaggio competitivo per l’Occidente a vantaggio di altre nazioni, le cui navi non vengono attaccate”.
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