di Federica Marengo martedì 30 novembre 2021

-“La lotta al cambiamento climatico è ,insieme al contrasto alla pandemia ,la sfida più importante dei nostri tempi, esistenziale. Lo è per chi governa, per chi lavora, per chi fa impresa” : così, il Premier Draghi, ha principiato il suo intervento alla presentazione del Manifesto di Confindustria Energia e dei Sindacati, incentrato su un transizione ecologica che sia anche socialmente sostenibile, continuando: “Il passaggio richiederà trasformazioni radicali, nelle tecnologie, nei processi produttivi, nelle abitudini di consumo. Per avere successo dovrà essere sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Lo Stato avrà un ruolo centrale nella gestione di questi cambiamenti. Il settore pubblico dovrà farsi carico di aiutare in particolare i cittadini più deboli. E di assicurarsi che i tempi della transizione siano rapidi, ma compatibili con la capacità di conversione delle aziende. Ma un buon sistema di relazioni industriali è fondamentale per promuovere una crescita davvero equa e sostenibile. C’è bisogno di cooperazione costante tra industria, istituzioni, sindacati. Questo confronto deve allargarsi al mondo della scuola, dell’università e della formazione. Per aiutare i lavoratori di oggi e quelli di domani. Il manifesto di oggi è un ottimo esempio di come gestire questa collaborazione. Avete dialogato in modo schietto, pragmatico, inclusivo. E avete così tracciato un percorso condiviso, che può essere un modello anche per altri settori. Nel settore dell’energia, molte delle tecnologie più promettenti hanno costi fissi elevati, e richiedono investimenti sostanziosi in ricerca e sviluppo o in infrastrutture. Il settore pubblico deve contribuire a queste spese, che non possono essere coperte solo dalle aziende. Dobbiamo investire in formazione, per garantire maggiore mobilità ai lavoratori. E sostenere i giovani che entrano sul mercato del lavoro, perché sviluppino le competenze giuste. Il PNRR interviene su tutti questi aspetti. Ampliamo la nostra capacità di produzione di energia rinnovabile ,dall’agro-voltaico al biometano. Stanziamo più di tre miliardi e mezzo per la filiera dell’idrogeno, su cui investiamo anche a livello europeo. Miglioriamo i legami tra università e impresa, sosteniamo le start-up innovative, promuoviamo i partenariati tra enti di ricerca e aziende. Potenziamo il sistema degli Istituti Tecnici Superiori e rafforziamo le competenze nelle materie tecnico-scientifiche di ragazze e ragazzi” .
Infine, assicurando l’intervento del Governo sul caro bollette, ha evidenziato: “Il Pnrr assegna quasi il 40% dei fondi a riforme e investimenti per favorire la transizione ecologica. Questo piano vincola gli stanziamenti al raggiungimento di precisi risultati con scadenze definite per i prossimi 5 anni. Nel frattempo, per limitare i rincari nel breve periodo e per aiutare in particolare le famiglie più vulnerabili e più povere, abbiamo stanziato 1,2 miliardi di euro a giugno e oltre 3 miliardi a settembre. Siamo pronti a intervenire di nuovo e di nuovo con particolare attenzione alle fasce più deboli”.
A tal proposito, il Ministro dello Sviluppo Economico, Giorgetti, che giovedì terrà alla Camera un’Informativa sul dossier Tim, intervenuto all’Assemblea annuale di Confartigianato, non ha nascosto i timori per un black out energetico in UE rispetto all’attuale assetto dell’approvvigionamento energetico , a meno che non si sterilizzi nel modo più equo possibile l’impatto del rincaro delle bollette sulle famiglie e sulle imprese, riecheggiato dal ministro per la Transizione Ecologica Cingolani, che ha evidenziato come le misure del Governo per calmierare gli aumenti in bolletta non possano essere prorogate a lungo.
Sull’importanza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui oggi sono stato presentati dal ministro dell’Istruzione Bianchi e dalle Ministre Bonetti (Famiglia e Pari Opportunità) e Carfagna (Sud), i bandi e il programma di investimenti per 5,2 miliardi, nell’ambito dell’edilizia scolastica, come “straordinaria opportunità”, si è espresso, stamane, nel suo messaggio, sempre in occasione dell’Assemblea annuale di Confartigianato, il Presidente della Repubblica Mattarella, che ha sottolineato: “Il forte recupero della nostra economia è sostenuto dalla fiducia di famiglie e imprese, con la ripartenza degli investimenti e della spesa, anche nei settori più colpiti dalla pandemia. Allo stesso tempo, la recrudescenza dei contagi ci ricorda di non abbassare la guardia e ci richiama alla massima responsabilità nei comportamenti individuali e collettivi, per contrastare la circolazione del virus e non compromettere la libertà che abbiamo faticosamente riconquistato nella vita economica e sociale. Il mondo della piccola impresa diffusa, ha affrontato con coraggio e resilienza questa durissima prova, confermando il suo ruolo di ossatura delle comunità territoriali e di ancora per la tenuta sociale. La sfida che abbiamo di fronte, oltre a consolidare la ripresa, è di avviare un percorso solido di cambiamento verso un modello sostenibile e inclusivo, facendo leva sulle straordinarie opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, le transizioni verde e digitale possono consentire anche al nostro ‘ecosistema’ di borghi e piccole imprese di assicurare la sostenibilità , ambientale, economica e sociale , del proprio territorio e di connettersi alla dimensione globale. Tutte le forze vitali e attive della nostra società, dalle istituzioni, ai corpi intermedi, alle imprese, ai cittadini, sono chiamate a partecipare a questo impegno corale per il bene del Paese. Con questo spirito invio a tutti i miei più cordiali auguri di buon lavoro”.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che contribuirà alla ripresa economica dell’Italia, su cui però pesa l’incognita della nuova variante Omicron, sebbene il Commissario UE agli Affari Economici, Gentiloni, in un’intervista rilasciata a Bloomberg TV, abbia spiegato: “L’incertezza e la volatilità che si sono verificate nei mercati negli ultimi giorni “sono legate a questa nuova variante di Covid-19”, ma “non c’è ragione di farsi prendere dal panico e al momento non vedo le condizioni per un nuovo lockdown comparabile a quello che abbiamo vissuto. “La nostra economia si è completamente adattata al contesto pandemico. Non sto dicendo che non ci saranno problemi, specialmente nei settori dei viaggi e del turismo potrebbero esserci nuove difficoltà, ma in generale ritengo che la nostra economia si sia adattata a questo tipo di crisi grazie ai vaccini. La situazione è molto incerta, ma ammette pure che “la ripresa dell’economia c’è ed è forte, nello stesso tempo ci sono dei rischi, inflazione, strozzature negli approvvigionamenti e ultimamente la nuova variante”.
Ripresa, confermata dagli ultimi dati resi noti dall’Istituto Nazionale di Statistica, sul Pil, che nel III° trimestre si è attestato a +2,6%, rispetto al trimestre precedente e a+3,9% in termini tendenziali, crescita trainata dai servizi di mercato, dall’industria e dal settore agricolo, mentre dal punto di vista della domanda, il Pil stato trainato dai consumi privati, dagli investimenti e dalla componente estera.
Preoccupa, però ,l’ulteriore crescita dell’inflazione , registrata sempre dall’Istat, nel mese di novembre, che ha toccato lo 0,7% su mese e il 3,8% su anno , portandosi a un livello che non si registrava dal 2008, sostenuta soprattutto dalla crescita dei prezzi dei beni energetici.
Intanto, mentre il Commissario all’emergenza Covid19 ,Generale Figluolo ,ha fissato nuovi target per le Regioni di 300-450 mila dosi di richiamo al giorno e di 300 mila nei giorni festivi, per il periodo dal 1° al 12 dicembre, il Governo ha annunciato che , mediante una circolare, chiarirà quali siano le regole in caso di quarantena nelle scuole, dopo che per tutta la giornata si era diffusa la notizia di una modifica all’attuale protocollo, consistente nel ritorno in Didattica a distanza con un solo positivo in classe. Tutto ciò, mentre , dopo il Friuli Venezia Giulia, da lunedì prossimo, entrerà in zona Gialla anche l’Alto Adige e si teme per il passaggio di Lombardia e Veneto.
Fonti di Palazzo Chigi, infatti, hanno fatto sapere che: “Non ci sarà alcun ritorno in Dad (Didattica a distanza, ndr) in caso di presenza di un solo alunno contagiato. Alla luce della situazione epidemiologica attuale e dopo i necessari approfondimenti, continuano a valere le precedenti regole sulla quarantena in classe. A breve sarà pubblicata una circolare esplicativa da parte del ministero della Salute. Nel frattempo , la struttura del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 del Generale Figliuolo intensificherà le attività di testing nelle scuole, al fine di potenziare il tracciamento. Garantire la partecipazione in presenza e lo svolgimento delle lezioni a scuola in assoluta sicurezza è una priorità del Governo”.
Dunque, solo chi andrà in isolamento perché positivo farà Didattica a Distanza, mentre per il resto della classe le lezioni proseguiranno in presenza.
Non solo pandemia, però. Il Governo è a lavoro sulla Manovra, con la nuova serie di incontri a Palazzo Chigi del Premier Draghi per blindare il testo e rendere l’iter di approvazione da parte dell’Aula del Senato il meno tortuoso possibile.
Dopo il confronto di ieri con il M5S, , il Presidente del Consiglio ha incontrato stamani per la Lega il capodelegazione, nonché ministro dello Sviluppo Economico, Giorgetti che ha ribadito quanto già chiesto dal segretario Salvini: riduzione del caro bollette , tramite taglio dei costi del Reddito di Cittadinanza, introduzione della Flat Tax e rinvio del pagamento delle cartelle esattoriali (la Commissione Finanze del Senato ha approvato l’emendamento fiscale che proroga al 9 dicembre le rate della rottamazione ter e quelle del saldo e stralcio e trenta giorni in più per pagare le cartelle esattoriali notificate dal 1° settembre al 31 gennaio 2021).
Nel pomeriggio, invece, è stata la volta dei capidelegazione e dei capigruppo di Camera e Senato, Gelmini, Barelli e Bernini, che hanno chiesto : la riduzione del caro bollette, la proroga dei bonus edilizi e la proroga del rinvio del pagamento delle cartelle esattoriali al 2022.
In ultimo, è toccato al Pd, che , rimarcando la necessità di un coordinamento delle forze politiche all’interno della Conferenza dei capigruppo, che garantisca l’intesa sul testo, alla luce dei numerosi emendamenti presentati dalle forze politiche in Commissione Bilancio, ha chiesto: l’introduzione di un canone unico per pubblici esercizi e ambulanti, la semplificazione del Superbonus, dalla riduzione delle bollette alle liste d’attesa nella sanità, senza dimenticare temi chiave come l’Ape sociale, il rifinanziamento del Reddito di cittadinanza, la Naspi per giovani e le liste attesa nella Sanità.
Domani, il ciclo di incontri si concluderà con Italia Viva, LeU , Coraggio Italia! e le Autonomie.
Dall’Opposizione, invece, Fratelli d’Italia chiede un intervento incisivo del Governo sul taglio del cuneo fiscale.
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