di Federica Marengo venerdì 5 maggio 2023

-La Presidente del Consiglio Meloni, ieri mattina , è intervenuta ,tramite videomessaggio, all’’assemblea dei commercialisti, lanciando la proposta di un nuovo patto fiscale: “Il cammino per dare piena e concreta attuazione alla delega fiscale è solo all’inizio. C’è tanto lavoro da fare, ma sono certa che potremo contare sul vostro prezioso contributo. I professionisti hanno tutte le competenze necessarie per aiutare il decisore politico, affiancarlo nella definizione di norme spesso molto tecniche e nel processo di semplificazione della burocrazia, dove possibile, perché anche questo va fatto. Di questa capacità abbiamo bisogno per scrivere insieme un nuovo patto fiscale per l’Italia e inaugurare una nuova era nei rapporti tra fisco e contribuenti, e dunque tra Stato e cittadini, cioè ispirata alla reciproca fiducia e al riequilibrio dei rapporti. Sarà una sfida intensa, ma sarà anche una sfida entusiasmante. Un tassello fondamentale per ridare nuovo slancio alla nostra nazione. A me piace pensare che siamo stati alleati fin qui, perché molte sono le cose che insieme siamo riusciti a fare per il bene di questa nazione. E confido che saremo alleati anche in futuro”.
Nel pomeriggio, invece, dopo aver incontrato lo Speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Kevin McCarthy, e una delegazione bipartisan del Congresso Usa, con i quali ha parlato del partenariato strategico bilaterale , delle principali questioni internazionali , dell’impegno a promuovere la pace e la stabilità, investendo nel coordinamento tra alleati e partner, in particolare in ambito G7 , Nato e UE, ha presieduto il Consiglio dei Ministri, che ha approvato un Decreto con varie misure, a cominciare dal riordino della governance di Inps e Inail, con l’abolizione della figura del vicepresidente e una modifica della disciplina del direttore generale, che sarà in carica per 4 anni, anche se, in via di prima applicazione, al fine di procedere agli adeguamenti dei regolamenti organizzativi e interni degli enti, si prevede che entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge sia nominato un Commissario straordinario, con la conseguente decadenza dei presidenti, dei vicepresidenti e dei consigli di amministrazione.
Nello specifico, come si legge nella nota di Palazzo Chigi, il riordino della governance degli enti previdenziali pubblici prevede l’ abolizione la figura del Vicepresidente e la modifica dei poteri del Presidente, che propone la nomina del Direttore generale (prima in capo al consiglio di amministrazione) , che durerà in carica 4 anni , in allineamento con tutti gli altri organi, anziché 5, e verrà scelto con procedura comparativa di interpello, come per i dirigenti della pubblica amministrazione, anziché tra i dirigenti interni o tra gli esperti della materia.
Previsto, poi, per le fondazioni lirico-sinfoniche, il divieto di ricevere incarichi, cariche e collaborazioni per coloro che abbiano compiuto settant’anni. Il Sovrintendente delle medesime fondazioni dovrà cessare in ogni caso la carica al 70mo anno di età; i Sovrintendenti attualmente in carica, che hanno compiuto i 70 anni di età alla data di entrata in vigore del decreto, cesseranno l’incarico a decorrere dal 10 giugno 2023.
In ambito fiscale, invece, introdotta la proroga di due mesi per la rottamazione quater: “la manifestazione della volontà di procedere alla definizione agevolata, dovrà essere resa entro il 30 giugno 2023 (e non più entro il 30 aprile 2023) e potrà essere integrata entro la stessa data. Il pagamento dei debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dall’1.1.2000 al 30.06.2022 si potranno effettuare in unica soluzione non più entro il 31 luglio 2023, ma entro il 31 ottobre 2023 ovvero nel numero massimo di 18 rate, la prima e la seconda entro il 31 ottobre e il 30 novembre”.
Deliberato, inoltre, lo stato di emergenza per l’Emilia Romagna per via dei nubifragi che hanno colpito la regione della durata di 12 mesi e con uno stanziamento di 10 milioni di euro per “gli interventi più urgenti, d’intesa con la Regione e in deroga alla legislazione vigente”. Nominato poi il commissario per la siccità.
Introdotto anche il correttivo al Decreto migranti/Cutro, per chiarire le norme sui ricorsi contro le decisioni di inammissibilità.
La norma sulla modifica della governance di Inps e Inail , però, è stata criticata dalle Opposizioni e dal sindacato della Cgil.
Stamane, invece, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il Dl Lavoro, approvato dal CdM del 1° maggio. Si tratta di un provvedimento in 45 articoli, che prevede tra le misure: l’avvio del Supporto per la formazione e il lavoro, il nuovo strumento che sostituirà il reddito di cittadinanza per gli occupabili, il taglio del cuneo fiscale di altri 4 punti da luglio a dicembre per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 25 e a 35 mila euro, e l’innalzamento del tetto di esenzione dei fringe benefit a 3mila euro. Incrementato poi di 4,064 miliardi per il 2024 il Fondo per la riduzione della pressione fiscale ed eliminata la Cassa integrazione Alitalia : la proroga è stata sostituita da un articolo sul “Completamento dell’attività liquidatoria Alitalia”, in base al quale “i proventi dall’attività liquidatoria, al netto di una serie di voci che vanno dai costi di liquidazione all’indennizzo dei biglietti, sono prioritariamente destinati al soddisfacimento in prededuzione dei crediti verso lo Stato, compresi quelli da recupero di aiuti di Stato dichiarati illegittimi dall’Ue”.
Intanto, mentre Palazzo Chigi, ha convocato per la giornata di martedì 9 maggio alla Camera , a partire dalle 12.30, le Opposizioni ,per discutere di riforme alla presenza oltre che della Premier Meloni, dei Vice Presidenti del Consiglio, Salvini e Tajani, della ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Alberti Casellati; del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Ciriani, dei sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Mantovano e Fazzolari, e del costituzionalista Francesco Saverio Marini, stamane, si è tenuta a Palazzo Chigi la prima riunione della Cabina di regia per la crisi idrica.
Come si legge nella nota di Palazzo Chigi: “All’incontro, presieduto dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, hanno partecipato tra gli altri il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, il vice ministro dell’Ambiente Vannia Gava, il sottosegretario all’Economia e finanze Lucia Albano e il capo ufficio legislativo del Ministro per gli Affari europei, Sud, Politiche di coesione Mario Capolupo. Presente anche il dott. Nicola Dell’Acqua, nominato ieri dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica. Durante l’incontro è stato stabilito di dare priorità a quegli interventi che, anche se non in fase di progettazione avanzata, possano contribuire alla risoluzione dei problemi più urgenti, ed è stata quindi avviata, su richiesta del MIT e del MASE, la ricognizione delle richieste provenienti dai territori. In tal senso, sono stati già individuati i primi interventi in 5 regioni: Lombardia; Piemonte; Veneto; Emilia Romagna e Lazio, per un investimento complessivo di 102.030.000 Euro messi a disposizione dal MIT. Tra gli obiettivi della Cabina di regia, in sinergia con Commissario straordinario Nicola Dell’Acqua, lo snellimento delle procedure amministrative al fine di fornire risposte concrete e urgenti ai territori. Come previsto dal Dl Siccità, inoltre, la Cabina di regia ha assegnato inoltre priorità ai progetti di dissalatori di acqua marina, come strumento di transizione per affrontare le fasi emergenza. Un esempio in tal senso è il progetto presentato nei mesi scorsi dal sindaco di Genova Marco Bucci, che prevede di unire l’acqua proveniente dai depuratori a un’eguale quantità di acqua marina, per poi trasportare nel Nord Italia l’acqua desalinizzata, utilizzando una pipeline, una tubatura già esistente e inutilizzata al porto Petroli di Genova. La Cabina di regia per la crisi idrica ha inoltre avviato una ricognizione nei ministeri interessati delle risorse disponibili destinate, a legislazione vigente, a interventi nel settore idrico al fine di programmare ulteriori interventi nel breve periodo. Durante l’incontro, è stata decisa inoltre la costituzione tavoli tecnici interministeriali dedicati alle diverse tematiche afferenti alla crisi idrica, che avranno il compito di supportare il lavoro della Cabina di regia”.
Sul fronte Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, invece, mentre il portavoce della Commissione UE, Veerle Nuyts, in conferenza stampa ha fatto sapere che: “Al momento i lavori per la valutazione della terza rata del Pnrr per l’Italia da parte della Commissione europea sono ancora in corso. Bruxelles sta intrattenendo scambi costruttivi con le autorità italiane che, ove necessario, forniscono informazioni complementari ; non è raro prendere tempo oltre la scadenza indicativa, com’è accaduto per i pagamenti a Lussemburgo, Romania e Slovacchia”.
Il ministro per gli Affari europei, il Sud e la Coesione ,con delega al Piano, Fitto, nel suo intervento all’assemblea della Cna a Palermo, ha dichiarato: “E’ chiaro che la sfida del Pnrr è molto importante perché le percentuali di utilizzo delle risorse europee e nazionali del periodo 2014-2020 non sono incoraggianti. Per questa ragione il governo sta procedendo a una fase di attenta valutazione dei singoli interventi. Stiamo lavorando per poter avere questo monitoraggio chiaro e d’intesa con la Commissione europea proporremo delle soluzioni di modifica del Pnrr per avere la possibilità di individuare interventi che da una parte adeguino il piano ai nuovi scenari, penso ai temi della grande questione energetica e dell’infrazione, e dall’altro capire quali interventi siano completamente realizzabili entro giugno del 2026. Entro agosto dobbiamo proporre la rimodulazione del Pnrr, ma lavoriamo per ridurre questo tempo. Finora i numeri ci dicono che non ci sono quantità e qualità della spesa. Il governo ha ben chiaro il quadro di insieme e sta lavorando per realizzare quelle spese che incidono strutturalmente sul Mezzogiorno di Italia, Abbiamo concordato con le Regioni un confronto per i prossimi giorni. Il governo vuole avere un quadro delle diverse risorse in campo, mettendo insieme il Pnrr, la nuova programmazione comunitaria e il Fondo di coesione e sviluppo per avere una visione unica anche rispetto alle differenti date di scadenza dei piani”.
Fonti di Palazzo Chigi , infine, riguardo al via libera dato da Bruxelles all’uso dei fondi del Pnrr per produrre munizioni, ha fatto sapere: “L’Italia non intende usare i fondi del Pnrr per produrre armi. L’Italia, in coordinamento con gli alleati, sostiene l’Ucraina sul piano politico e militare .Il governo è favorevole al rafforzamento della capacità dell’industria della Difesa europea ,anche nell’ottica di una maggiore autonomia strategica della UE. L’Italia è favorevole ad un uso flessibile dei fondi europei, compresi quelli del PNRR, ma quest’ultimo è uno strumento di investimento strategico e non un veicolo per finanziare la produzione di munizioni o armamenti”.
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