di Federica Marengo lunedì 31 luglio 2023
-Prima di far ritorno in Italia, al termine della sua missione a Washington, la Presidente del Consiglio Meloni, ha rilasciato un’intervista al canale americano Fox News, nella quale ha dichiarato: “L’Italia cresce più delle altre grandi economie europee. Abbiamo il più alto tasso di occupazione, occupazione stabile e femminile. Le cose vanno bene. Sono stata descritta come un mostro che non sono. Non c’è nulla che voglio dire a coloro che mi criticano. L’unico modo in cui mi piace rispondere è con i risultati”.
Quindi, sul rapporto con il Presidente USA, Biden e dell’incontro con quest’ultimo, ha detto: “Sicuramente qualcosa è cambiato, è successo a molti leader in tutto il mondo. Con Joe Biden abbiamo avuto un incontro aperto e lungo. Abbiamo discusso a lungo in un momento in cui le cose intorno a noi sembrano cambiare. Ci sono stati temi bilaterali, ma si è parlato anche di crisi globali. La discussione è stata molto buona, sono contenta”.
Poi, sul rinnovo o l’uscita da parte dell’Italia del Memorandum della Via della Seta con la Cina, firmato dal Governo Conte1 e in scadenza, ha spiegato: “In merito all’uscita dalla Via della seta, la questione dovrà essere discussa col governo cinese e nel Parlamento italiano. Prenderemo una decisione prima di dicembre”.
Infine, sulla guerra in Ucraina e sul sostegno dell’Italia e dell’Occidente a Kiev, ha ribadito: “L’Italia ha fatto molto e in Europa è dove paghiamo di più per questa guerra.. Le conseguenze della guerra in Europa, si sono tradotte in termini di inflazione, aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Nella sua prima Finanziaria ha dovuto dedicare 30 miliardi solamente ai costi dell’energia. Siamo veramente colpiti dalle conseguenze della guerra e di questo va tenuto conto”.
Proprio tali effetti sull’economia prodotti dalla guerra , insieme con la strategia adottata dalla Banca Centrale Europea per contenere l’inflazione ,riportandola al 2% con il taglio dei tassi di interessi, ha prodotto delle conseguenze sulla crescita italiana, come anticipato dal Centro Studi di Confindustria e, attestato dall’Istat nelle sue stime pubblicate stamane, secondo cui il Pil è calato nel secondo trimestre di-0,3%, rispetto al primo trimestre dell’anno, quando quest’ultimo si era attestato allo 0,6%.
Come si legge nella nota di commento dell’Istituto Nazionale di Statistica: “Alla discontinuità dell’andamento congiunturale nel secondo trimestre fa fronte l’evoluzione positiva del Pil in termini tendenziali in misura dello 0,6%, che rappresenta la decima crescita trimestrale consecutiva. Questo risultato, di cui va messa in evidenza la natura preliminare, è dovuto ad una flessione sia del settore primario , sia di quello industriale, a fronte di una moderata crescita del comparto dei Servizi. Dal lato della domanda , la flessione proviene dalla componente nazionale al lordo delle scorte , con la componente estera netta che ha fornito un apporto nullo. In termini di variazione acquisita, per il 2023 la crescita si attesta al secondo trimestre allo 0,8% in leggera discesa rispetto al valore del primo trimestre , che era stato pari allo 0,9%”.
Quanto all’inflazione, per Istat, come attestato dall’Eurostat per l’Eurozona, è proseguito a luglio il rallentamento dei prezzi al consumo, tornati allo stesso livello di aprile 2022 (+6,0%). Sempre secondo quanto si legge nel commento alle stime dell’Istituto: “La dinamica dell’inflazione , ancora fortemente influenzata dall’evoluzione dei prezzi dei Beni energetici , riflette anche il rallentamento su base territoriale dei prezzi dei prodotti domestici lavorati e dei Servizi. Rallenta , inoltre, l’inflazione di fondo, che a luglio si è attestata a +5,2%. In attenuazione, per il quinto mese consecutivo, è risultata infine la dinamica tendenziale del carrello della spesa , scesa a luglio al 10,4%”.
In ultimo, riguardo al commercio estero extra UE, a giugno le esportazioni hanno segnato un +0,4% su mese e un +2,7% su giugno 2022, mentre le importazioni hanno segnato un -14,6% su maggio e un -41,1% su anno.
Le stime Istat del Pil sono state poi così commentate dal ministro dell’ Economia Giorgetti, che ha assicurato: “Il calo del Pil non influisce sulla stima nel Documento di Economia e Finanza”.
Riguardo al caro-carburanti ,verificatosi nelle ultime settimane, invece, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha chiarito: “Il prezzo dei carburanti è cresciuto di 4 centesimi nell’ultima settimana. È la conseguenza dell’incremento delle quotazioni internazionali, che comunque restano lontane da quelle precedenti, quando siamo riusciti a convincere la Commissione Ue sul tetto al prezzo del gas. Da domani scatta il cartellone con i prezzi medi dei carburanti. Ciascun cittadino può verificare quando va a fare rifornimento di benzina se viene sottoposto a un prezzo superiore al prezzo medio che è inferiore a 2 euro. Eventualmente notassero picchi davvero anomali, i consumatori possono denunciarli, sul sito del ministero o alla Guardia di finanza. Con questa ulteriore operazione trasparenza, pensiamo di mantenere il pezzo al di sotto dei livelli internazionali e ridurre l’impatto di eventuali variazioni. Il taglio delle accise era stato un intervento del precedente governo quando i prezzi dell’energia erano schizzati alle stelle. Oggi i dati sono ben diversi, dunque riteniamo che le risorse pubbliche debbano essere destinate laddove ci siano davvero delle emergenze”.
Quindi, lanciando il patto anti-inflazione, ha spiegato: “Noi, con questo patto anti-inflazione, con questo paniere calmierato di beni a largo consumo, alimentari non alimentari, soprattutto prodotti per l’infanzia e per l’igiene, pensiamo di dare il colpo decisivo all’inflazione riconducendola a livelli naturali. Con l’impegno di tutta la filiera e quindi mi auguro anche della produzione. Il garante dei prezzi questo pomeriggio ha incontri con la grande distribuzione, i commercianti, gli esercenti, i produttori per presentargli la proposta che abbiamo elaborato in un confronto continuo in riunioni che si sono susseguite per settimane di un accordo che abbiamo chiamato patto anti-inflazione”.
Infine, commentando i dati Istat sul rallentamento del Pil nel secondo trimestre dell’anno, ha affermato: “Siamo in crescita ancorché ovviamente notiamo che ci sono dei problemi; l’Italia è crescita dello 0,8% nel secondo trimestre, come crescita acquisita, mentre l’eurozona è cresciuta dello 0,3 come media. L’Italia va di gran lunga meglio degli altri grandi Paesi europei e della media dell’Eurozona anche se, in questo dato ci sono segnali sui consumi e sugli investimenti delle imprese di cui dobbiamo tener conto. Sui consumi interni da incentivare spero che il patto anti-inflazione contribuisca, così come le altre misure per le famiglei numerose, la social card e il taglio del cuneo. Il rallentamento degli investimenti dell’impresa è dovuto all’alto tasso di interesse, ulteriormente cresciuta dopo l’ultimo rialzo della Bce”, stiamo intervenendo anche su questo campo, per esempio con gli incentivi Sabatini green che sono stati finanziati nella revisione dl Pnrr. Sabatini green significa 400 milioni di euro per ridurre il tasso di interesse. Con la Sabatini già in corso serve a dire alle imprese: investite, al tasso ci pensiamo noi. Domani, con il ministro Pichetto e il sottosegretario Bitonci, presenteremo alle associazioni il quadro normativo che intendiamo presentare per dare un assetto organizzativo al settore della distribuzione dei carburanti dando risposte che si aspettavano da tanto tempo. Il ddl sarà a 360 gradi ,ma ci sarà bisogno poi di qualche settimana in più per il reperimento delle risorse, anche alla luce della revisione del Pnrr e della manovra”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, via libera alla Camera al Dl con 193 sì , 99 contrari e 3 astenuti, alle misure urgenti in materia di organizzazione della Pubblica Amministrazione , di agricoltura, sport, lavoro e organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica nel 2025. Il provvedimento passa ora al Senato dove dovrà essere convertito in legge entro il 21 agosto.
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