di Federica Marengo sabato 6 dicembre 2025

-Nella giornata di ieri, la Presidente del Consiglio Meloni ha partecipato, con il Presidente della Repubblica Mattarella, presso la piazza del Quirinale, alla Cerimonia di inaugurazione del viaggio della Fiamma Olimpica, in vista dell’apertura dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026.
Nel suo intervento, il Capo dello Stato, ha auspicato che la tregua olimpica, sottoscritta in Grecia, portata all’ONU per la tradizionale risoluzione e, firmata anche da Mosca, sia rinnovata, sottolineando: “L’accensione della fiamma olimpica, che dà avvio a un percorso coinvolgente attraverso le Regioni d’Italia, non indica soltanto un grande evento sportivo: riveste anche – come è ben noto – un alto valore simbolico e richiama principi, ideali che, nel corso della storia, hanno mantenuto il loro carattere di universalità. Il fuoco olimpico ricorda che le donne e gli uomini possono ambire a traguardi sempre più elevati, che sono liberi e capaci di progredire e che la consapevolezza del comune destino e del comune progresso richiede umana fraternità, sollecita solidarietà, esige che non vi sia sopraffazione, che venga bandita ogni pretesa di superiorità per origine etnica, per credo religioso, per condizione sociale. Questo messaggio viene rilanciato ogni giorno dai giovani che praticano sport, dal variegato universo dei dilettanti, dai veri campioni di ogni disciplina. Olimpiadi e Paralimpiadi sono eventi globali e consentono allo sport di parlare a tutti con maggiore forza. Le Olimpiadi sono storia antica e moderna. Sono anche il tempo di oggi. E più che mai sentiamo la necessità e l’urgenza dell’amicizia e della pace tra i popoli. La pace è iscritta nel DNA olimpico sin dai tempi più remoti: nell’antica Grecia, quando si svolgevano le gare, come è ben noto, le armi si fermavano. L’Italia ha chiesto che la tregua olimpica venga rinnovata. Ci auguriamo che sia davvero possibile. Anzi, speriamo di più. Che i due mesi che ci separano dall’avvio dei Giochi possano recare distensione e dialogo, fermare aggressioni e barbarie, spegnere le volontà di potenza che seminano paura, morte, devastazione. In ogni caso, il segno di pace delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi italiane sarà chiaro e visibile a ogni latitudine. È la nostra natura. La nostra cultura. La nostra storia”.
Quindi, conclusi gli interventi, il Presidente del Comitato Organizzatore di Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, ha consegnato al Presidente Mattarella la torcia con cui è stato acceso il braciere della Fiamma Olimpica.
In serata, poi, la Premier è stata ospite del Tg La7, dove è stata intervistata dal giornalista Enrico Mentana, rispondendo a domande di politica estera e interna, a cominciare dal rapporto “incrinato” tra USA e Ue, alla luce del Documento americano sulla strategia nazionale , in cui si avverte sul rischio che la civiltà europea sia cancellata e si ventila un possibile futuro per la Nato (entro il 2027) sotto il controllo dell’Ue, in merito a cui, la Presidente Meloni ha risposto: ”Non parlerei di un incrinarsi di rapporti tra Stati Uniti ed Europa. Io penso che quello che è scritto in questo documento strategico, magari con toni assertivi, è qualcosa che nel dibattito tra Stati Uniti ed Europa va avanti da molto tempo e ritengo che parli di processo storico inevitabile. Se l’Europa vuole essere grande, deve difendersi da sola, non dipendere da altri. L’Europa deve capire che, se vuole essere grande, deve decidere da sola e non dipendere da altri. Quando tu appalti la sicurezza a un altro, devi sapere che c’è un prezzo da pagare”.
Poi, riguardo la guerra in Ucraina e le divergenze nella maggioranza sull’ulteriore invio di armi a Kiev, la Premier ha detto: “La linea del governo è stata molto chiara. Abbiamo fin dall’inizio sostenuto l’Ucraina per costruire la pace. La pace non si costruisce con le buone intenzioni, ma con la deterrenza L’Italia ha potuto avere sull’Ucraina una postura seria e forte grazie a una maggioranza compatta. Ragione per la quale io ascolto sempre quello che dicono i miei alleati, perché è giusto, aiuta a ragionare, aiuta anche a prendere delle decisioni più consapevoli. Noi siamo tutti filo-italiani. Io penso che ci riguardi quello che accade in Ucraina. Questo non è un dibattito tra filo-russi, filo-americani, filo-europei. Noi siamo tutti filo-italiani. Il tema vero è come si difende meglio l’interesse nazionale italiano”.
Sulla guerra a Gaza, invece, la Presidente del Consiglio Meloni, rispondendo a una domanda sulla “timidezza” dell’Italia nei confronti di Israele in merito alla situazione in Cisgiordania, ha evidenziato: ”No, l’Italia non è stata timida con Israele su quanto successo in Cisgiordania. Noi siamo stati molto chiari in varie sedi. All’Assemblea generale delle Nazioni Unite, io ho detto che Israele non ha il diritto di impedire la nascita di uno Sato della Palestina o di favorire nuovi insediamenti per impedirlo. E’ la ragione per la quale abbiamo sottoscritto la dichiarazione di New York sui due Stati, per cui la posizione italiana è sempre stata molto chiara. Sul riconoscimento dello Stato di Palestina ,io resto fedele alla linea indicata dal Parlamento: ha votato una risoluzione che prevede il riconoscimento dello Stato palestinese quando si materializzeranno due condizioni, il disarmo di Hamas e la certezza che non abbia un ruolo nella governance di Gaza. Gli sforzi italiani sono rivolti a implementare il piano di Trump, che è complesso, ma è un’occasione che potrebbe non tornare”.
Quanto alla politica interna, in merito al referendum sulla Giustizia, che si terrà entro la primavera, la Premier ha detto: “Lo considero importante non per il governo, ma per gli italiani e la giustizia”, sottolineando: “Tranquilli, il governo rimane in carica fino a fine legislatura, comunque vada il referendum sulla giustizia. Consiglio di andare a votare guardando al merito delle norme, la giustizia può migliorare”.
Ancora, riguardo la riforma del Premierato, la Presidente Meloni ha affermato: “La riforma del premierato non l’abbiamo messa in un cassetto. Rimette il potere nelle mani dei cittadini e garantisce stabilità ai governi. Il premierato è una riforma economica, quindi sono determinata ad approvarla. Il Sole 24 ore ha pubblicato qualche giorno fa una stima per la quale l’instabilità dei governi nei 10 anni precedenti all’arrivo di questo governo è costata in termini di interessi sul debito 265 miliardi di euro. Questo, significa un’altra legge finanziaria ogni anno. Mentre oggi lo spread sotto i 70 punti vuol dire risparmiare interessi sul debito. E la stabilità di questo governo consente, per esempio, in 3 anni di portare 80 miliardi di investimenti dall’estero. Il premierato è una riforma economica. Quindi io sono determinata ad approvarla”.
Riguardo alla legge di Bilancio e sulla questione dei salari bassi, invece, la Premier ha evidenziato: ”Abbiamo concentrato gran parte delle risorse sul potere d’acquisto e sul potenziamento dei salari. Se avessimo aspettato l’attuale opposizione…”.
Infine, su un possibile confronto Tv con la segretaria del Pd, Schlein, la Presidente del Consiglio Meloni ha detto: ”Il confronto con la Schlein?, sono sempre disponibile ai confronti, ma ci dicano innanzitutto chi è il leader dell’opposizione. Ho dichiarato varie volte la mia disponibilità a confrontarmi con il leader dell’opposizione, quando però mi diranno chi è”.
In merito ai provvedimenti varati questa settimana dal Consiglio dei Ministri, nella riunione del Governo del 4 dicembre scorso, è stato dato il via libera, tra gli altri, con procedura d’urgenza, al ddl delega all’Esecutivo per l’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni.
Come si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi: “La delega autorizza il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati a compiere un’ampia e organica revisione della normativa in materia di edilizia e di sicurezza delle costruzioni, con l’obiettivo primario di semplificare, riordinare e razionalizzare i procedimenti amministrativi oggi disciplinati dal Testo Unico dell’edilizia. L’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni ha la finalità, inoltre, di porre chiarezza sulla ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, garantendo il rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), come strumento necessario per assicurare standard minimi uniformi. L’intervento normativo riguarda, in primo luogo, la disciplina legislativa di settore relativa alla sicurezza delle costruzioni, che necessita di un aggiornamento alla luce delle moderne tecniche costruttive e delle accresciute esigenze di sicurezza sismica ed energetica. Si prevede, inoltre, di favorire il coordinamento con le disposizioni urbanistiche e le altre normative di settore come la disciplina dei beni culturali e paesaggistici. Infine, si semplifica la dimostrazione dello stato legittimo degli immobili e si rafforza l’efficacia e la trasparenza delle procedure per il rilascio dei permessi di costruire, delle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (SCIA) e degli altri titoli del settore edilizio”.
Approvati dal Consiglio dei Ministri anche: un decreto legislativo che introduce norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235, in materia di energia; un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184, di recepimento della direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, recante modifica della direttiva 2009/103/CE concernente l’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e il controllo dell’obbligo di assicurare tale responsabilità; un regolamento, in esame preliminare, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica che introduce modifiche al D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223, recante “Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente”, al fine di adeguare il regolamento anagrafico all’introduzione del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni e alla progressiva digitalizzazione dei servizi anagrafici; un regolamento, in esame preliminare, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che modifica il DPCM 11 giugno 2019, n. 78, relativo all’organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale del Ministero dell’interno, in particolar modo, sull’assetto organizzativo del Dipartimento della pubblica sicurezza mediante norme che innovano le denominazioni di uffici e direzioni centrali; un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che modifica il DPCM 30 ottobre 2023, n. 186, di riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti , che prevede l’istituzione di due nuovi Provveditorati interregionali o regionali per le opere pubbliche e l’istituzione della Struttura nazionale di supporto per i Piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS), al fine di garantire un più efficace svolgimento delle attribuzioni ministeriali; sei decreti legislativi e un regolamento in esame definitivo, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica; l’Intesa tra il Ministero dell’interno e la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per la nomina di un Sacerdote a supporto del coordinamento dei Sacerdoti che, a vario titolo, si dedicano all’assistenza spirituale dei fedeli cattolici in servizio presso i Comandi dei Vigili del Fuoco e l’autorizzazione alla sottoscrizione della stessa da parte del Ministro dell’interno, appositamente delegato dal Consiglio dei Ministri.
Via libera del Consiglio dei Ministri, poi, alla proroga per dodici mesi dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 19 al 21 ottobre 2024 nel territorio dei comuni di Cenadi, Cortale, Jacurso, Lamezia Terme, Maida e di San Pietro a Maida nella provincia di Catanzaro e dei comuni di Ferruzzano, Locri e Montebello Jonico nella città metropolitana di Reggio Calabria e alla proroga per dodici mesi dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dall’8 al 12 settembre 2024 nel territorio dell’intera provincia di Bergamo e dei comuni di Dolzago, Lecco, Missaglia, Molteno, Oggiono della provincia di Lecco e dei comuni di Gargnano, Bagolino, Pertica Bassa e Lavenone della provincia di Brescia; la proroga di sei mesi dello scioglimento dei consigli comunali di Stefanaconi (Vibo Valentia) e di Calvi Risorta (Caserta), per completare l’azione di risanamento dai condizionamenti da parte della criminalità organizzata; l’autorizzazione , con deliberazione motivata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, alla Ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone e alla Ministra per le disabilità Alessandra Locatelli ad adottare il decreto interministeriale recante il riparto – per l’annualità 2024 – delle risorse del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, ai sensi dei commi 1 e 2 dell’articolo 3 della legge 22 giugno 2016, n. 112, sul quale non è stata raggiunta l’intesa in sede di Conferenza unificata, tenendo conto della necessità di scongiurare ulteriori ritardi nella procedura di riparto e assegnazione delle risorse alle singole regioni. Sul decreto è stato acquisito il parere della Commissione tecnica per i fabbisogni standard lo scorso 5 febbraio.
Critiche, le opposizioni sull’approvazione del ddl delega al Governo riguardante il ddl delega al Governo per l’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni, in quanto ritenuto da Pd, M5S e AVS: “un codice salva abusi” e “un premio a chi viola le regole”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, via libera della Camera, con 151 voti favorevoli, 113 contrari e un astenuto, al ddl recante disposizioni in materia di consenso informato ed educazione sessuo-affettiva in ambito scolastico, che prevede alle Medie e alle Superiori il consenso dei genitori per studenti e studentesse minorenni per partecipare a lezioni di educazione sessuo-affettiva.
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