di Federica Marengo giovedì 27 luglio 2023
-Arrivata in America, dove incontrerà il Presidente Biden alla Casa Bianca per un bilaterale, la Presidente del Consiglio, Meloni, in occasione del trentesimo anniversario, ha ricordato in una nota le stragi mafiose del 27 luglio del 1993, che colpirono Milano e Roma, causando cinque morti e diversi feriti.
La Premier, sottolineando il sacrificio dei giudici Falcone e Borsellino e, ribadendo come la lotta alla mafia rappresenti una priorità assoluta del governo, ha scritto: “Nella notte tra il 27 e il 28 luglio di trent’anni fa , Cosa Nostra sferrò un altro colpo della sua strategia stragista ed eversiva contro lo Stato, la legislazione antimafia e il carcere duro. I mafiosi fecero esplodere tre autobombe, una a Milano in via Palestro e due a Roma davanti San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro. Il bilancio fu pesantissimo: cinque morti, decine di feriti e danni ingenti al patrimonio storico, culturale e religioso. Ci inchiniamo ancora una volta alla memoria delle vittime e rinnoviamo il nostro sentimento di vicinanza e solidarietà ai loro famigliari e ai loro cari. Nessuno potrà mai dimenticare quegli anni così difficili per la nostra Nazione, caratterizzati da feroci attentati e da una lunga scia di sangue e violenza. Il male non ha avuto l’ultimo parola. Dal dolore, dalla sofferenza e dal sacrificio di figure straordinarie come Paolo Borsellino e Giovanni Falcone è nata una nuova luce, un movimento sociale e culturale che ha contrapposto il profumo della libertà al tanfo irrespirabile della criminalità organizzata. In questi trent’anni la Nazione ha maturato la consapevolezza che le mafie possono essere sconfitte. Una consapevolezza che lo Stato e le Istituzioni hanno saputo declinare in un corpo di strumenti giuridici, tecnici e operativi che hanno consentito di contrastare il fenomeno mafioso e reso l’Italia un modello a livello internazionale. Combattere la mafia è la questione morale che orienta l’azione quotidiana del Governo. È la bussola che guida il nostro lavoro e che ci consente di proseguire nel cammino intrapreso per adeguare la legislazione antimafia e renderla sempre più incisiva e capace di rispondere alle nuove sfide del crimine organizzato”.
A ricordare stamane le stragi del ’93, è stato poi anche il Presidente della Repubblica, Mattarella, che, nel suo messaggio, ha evidenziato: “Alle vittime innocenti dello stragismo mafioso va il deferente pensiero della Repubblica. L’esperienza ha dimostrato che sconfiggere le mafie è possibile. Ricorrono trent’anni da quella notte, tra il 27 e il 28 luglio del 1993, in cui la mafia effettuò gli attentati in via Palestro a Milano e davanti alle Basiliche romane di San Giovanni in Laterano e di San Giorgio al Velabro. A Milano fu una strage. Persero la vita i Vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l’Agente di Polizia municipale Alessandro Ferrari, il cittadino del Marocco Moussafir Driss. Tanti i feriti sia nel Capoluogo lombardo sia a Roma. Alle vittime innocenti dello stragismo mafioso va il deferente pensiero della Repubblica, mentre rivolgo ai loro familiari sentimenti di intensa solidarietà e vicinanza. Quelle bombe erano parte di una strategia terroristica che ha avuto il culmine negli agguati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e che è proseguita fino a colpire siti artistici prestigiosi, simboli della bellezza e della storia del Paese, luoghi di significativa identità religiosa. Si è trattato di una sfida alla nostra convivenza civile, di un tentativo di minacciare e piegare lo Stato democratico, costringerlo ad allentare l’azione di contrasto al crimine e il rigore delle sanzioni penali. Fu un piano eversivo che è stato sconfitto. Parlamento, Governo, Magistratura e Forze dell’ordine fecero sì che i capi mafiosi fossero assicurati alla giustizia e gli autori degli attentati in via Palestro, in San Giovanni in Laterano, in San Giorgio al Velabro, condannati. La logica criminale è stata respinta anzitutto dalla civiltà e dalla dignità di un popolo che non ha rinunciato alla propria libertà, che ha saputo esprimere una cultura e una coscienza collettive inconciliabili con la pretesa di sopraffazione e con la disumana violenza insita nelle organizzazioni mafiose. Milano, come Roma, come Palermo, sono state alla testa della reazione sociale e civile. Una lezione che conferma come libertà e democrazia vadano continuamente difese, giorno dopo giorno, dalle varie forme di illegalità, dalle incursioni criminali che toccano anche campi inediti, dai tentativi di sconvolgere la libertà della vita della società e dell’economia. L’esperienza ha dimostrato che sconfiggere le mafie è possibile”.
Più tardi poi , il Capo dello Stato ha presieduto al Quirinale l’annuale cerimonia del Ventaglio, saluto estivo della stampa parlamentare e dei quirinalisti al Colle, durante la quale ha tenuto un intervento in cui ha toccato diversi temi, a partire dall’importanza dell’Informazione: “Il tema dell’informazione è legato alla libertà, la democrazia si nutre della libertà di parola e di espressione” ha esordito Mattarella. “All’informazione libera e indipendente che ogni giorno in ogni luogo illumina le zone d’ombra, le istituzioni devono riconoscimento e tutela massima, perché l’informazione libera e indipendente è l’antidoto alla disinformazione” .
A seguire, sulle politiche migratorie e sulla guerra in Ucraina, ha detto: “L’informazione ci ha consegnato di recente immagini di migranti tragicamente morti nel deserto o in mare. Sono immagini che feriscono le nostre coscienze. Non è pensabile che nell’animo umano ci sia un tale cinismo. Penso ai molti inviati uccisi L’emigrazione è un tema che riguarda tutti i Paesi, non solo l’Italia, è stato importante l’evento promosso dal governo sui flussi migratori e di rilevi l’intento di condividere le riflessioni, affinché la comunità internazionale lo affronti come tema globale, servono soluzioni condivise. I numeri dell’emigrazione e le percentuali di incremento e decremento non possono rappresentare un paravento, dietro ci sono persone, le vite, speranze, un futuro che sovente vinee cancellato. Non si può rimuovere questa realtà ignorandola. L’aggressione della Federazione russa all’Ucraina ha creato una irresponsabile e pericolosa frattura nelle relazioni internazionali. In queste sale del Quirinale ,nel settembre 2021, appena cinque mesi prima dell’aggressione russa all’Ucraina, il presidente della Repubblica di Finlandia, Niinisto, avanzava la proposta di una nuova conferenza di Helsinki, a cinquant’anni da quella sulla pace e la convivenza in Europa del 1973. Lo faceva nella veste di un paese da sempre neutrale e che intendeva continuare a svolgere questo ruolo di raccordo. Adesso ha chiesto, e ottenuto, di entrare nella Nato. Questo caso esprime con chiarezza quanto sia mutato lo scenario in Europa”.
Poi, in merito all’emergenza clima e al cambiamento climatico ha sottolineato: “Di fronte alle drammatiche immagini di quello che è accaduto, tante discussioni sulla fondatezza dei rischi, il livello di allarme, appaiono sorprendenti. Occorre assumere la piena consapevolezza che siamo in ritardo. Serve agire incrementando la salvaguardia dell’ambiente e combattere le cause del cambiamento climatico. Sappiamo sarà un impegno difficile bisogna contenere già oggi gli effetti dirompenti dei fenomeni che si verificano sempre più di frequente con strumenti nuovi. C’è necessità di interventi veloci e tempestivi per rimuovere danni e sostenere persone e aziende nei territori feriti per ripartire. In Emilia Romagna, nelle Marche abbiamo visto tantissime persone di buona volontà darsi da fare, tanti ragazzi. La forza che tiene unite le nostre comunità è anzitutto questa, la incondizionata disponibilità a esserci. I care, come diceva don Milani, fare la parte propria”.
Quindi, sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha detto: “Invito tutti a mettersi alla stanga, per usare un’altra volta un’ espressione degasperiana. Dobbiamo avvertirne tutti il carattere decisivo per l’Italia e non esserne estranei, per arrecare apporti costruttivi. Un eventuale insuccesso o risultato parziale, non sarebbe una sconfitta del governo ma dell’Italia: così sarebbe visto fuori dai confini e così sarebbe nella realtà”.
In ultimo, sulla giustizia: “Non sono le Camere a giudicare se norme di legge che il Parlamento ha approvato sono conformi alla Costituzione perché il compito è affidato alla Corte costituzionale. Non può esistere una giustizia costituzionale politica” ha poi specificato il presidente, aggiungendo che non esiste un contropotere giudiziario del Parlamento in conflitto con l’azione della magistratura o usato parallelamente. La Costituzione è la guida del nostro agire fissando principi e valori irrinunciabili, diritti inviolabili, virtuose connessioni con l’Ue e la comunità internazionale. La Costituzione è un patrimonio comune che si è arricchito nel tempo grazie a una larga condivisione. È l’architrave dell’ordinamento giuridico che sostiene il nostro modello sociale. E continua a indicare obiettivi e un conseguente programma che trova progressiva attuazione nelle misure che governo e Parlamento assumono nell’interesse generale”.
Tornando alla visita della Presidente Meloni negli USA, prima di recarsi alla Casa Bianca per il bilaterale con il Presidente Biden su: guerra in Ucraina, relazioni dell’Italia con la Cina e rinnovo del Memorandum della Via della Seta, Nord-Africa, politiche migratorie e centralità del Mediterraneo e Presidenza italiana del G7 nel 2024, e dopo la colazione di lavoro al Senato, la Premier ha incontrato i leader dei gruppi politici del Senato e della Camera a Capitol Hill.
Accolta alla Camera dei Rappresentanti dallo speaker, Kevin McCarty, ha dapprima avuto un faccia a faccia con lo speaker, al termine del quale ha incontrato insieme a McCarthy una delegazione di deputati. Presente anche la speaker emerita Nancy Pelosi.
Il Presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Kevin McCarthy, accogliendo la Presidente Meloni ha detto: “Quella del Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, negli Stati Uniti è una visita molto importante. Sostengo le azioni dell’Italia per ridurre la dipendenza dal gas naturale russo e per affrontare la crisi dei migranti nell’Europa meridionale”, ha detto lo speaker su Twitter, “E apprezzo i suoi sforzi per affrontare la crescente aggressività della Cina comunista”.
Nel suo discorso, la Premier ha detto: “Sono molto felice di essere qui, nel cuore della democrazia americana. E’ un altro segno dell’incredibile legame esistente tra Italia e Stati Uniti, un legame che si è ancora approfondito dopo la crisi ucraina. La nostra relazione è più necessaria che mai oggi più che mai crediamo che i nostri siano rapporti fondamentali. Dobbiamo contare uno sull’altro. Capitol Hill è un luogo che riassume anche la storia di tutti gli italo-americani che con il loro impegno, i loro sogni hanno contribuito a rafforzare i legami tra i nostri due popoli e hanno contribuito a far sì che questa diventasse una grande democrazia”. Occorre dunque, per la presidente del Consiglio, potenziare i legami, la cooperazione e la nostra amicizia soprattutto in una situazione così difficile in cui ci troviamo in questo momento. Ci sono alcuni aspetti che dobbiamo sottolineare, ovvero, l’unità dell’Occidente che qualcuno metteva in dubbio. L’Occidente vuole difendere una realtà basata sul diritto internazionale e sulle regole, altrimenti ci ritroveremmo nel caos e chi crede di avere la potenza militare si riterrebbe in grado di poter aggredire gli altri: noi vogliamo rispettare la democrazia e la libertà”.
Secondo quanto reso noto dal direttore per la comunicazione strategica della Casa Bianca, Kirby,“Il Presidente americano Joe Biden nell’incontro di oggi con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni riaffermerà la forte relazione e partnership tra Usa e Italia. Biden attendeva con impazienza questa visita da un bel po’. Gli Stati Uniti e l’Italia sono stretti alleati della Nato e partner del G7. Siamo partner commerciali importanti, e ci sono legami molto forti tra i nostri due popoli, come possono testimoniare i circa 18 milioni di italoamericani. Mentre affrontiamo importanti sfide globali, tra cui la guerra della Russia contro l’Ucraina e la crisi climatica, il partenariato Usa-Italia e la voce forte dell’Italia nell’UE e all’interno dell’Alleanza Nato rimangono certamente importanti. L’Italia ospita circa 30.000 militari americani, dipendenti del Dipartimento della Difesa e, naturalmente, tutti i loro familiari nelle cinque principali basi militari in tutta Italia, che è la seconda più grande presenza permanente in Europa e ne siamo certamente grati. Gli Usa lavorano a stretto contatto con il primo ministro e il governo italiano sull’Ucraina e su una serie di altri interessi condivisi. L’incontro odierno darà a entrambi i leader l’opportunità di esplorare alcuni di quegli interessi condivisi, comprese le sfide regionali, il nostro impegno condiviso nei confronti dell’Ucraina, di cui l’Italia è stata un grande partner, fornendo assistenza sia militare che economica e umanitaria. I leader potranno anche discutere gli sviluppi in Nord Africa, un più stretto coordinamento transatlantico per quanto riguarda la Repubblica popolare cinese. E ci aspettiamo che parleranno anche della prossima presidenza italiana del G7 nel 2024. Biden ha incontrato e parlato con il primo ministro Meloni diverse volte da quando è entrata in carica lo scorso autunno, tra cui a Bali al vertice del G20, a Hiroshima al vertice del G7 e certamente di recente a Vilnius al vertice della NATO e si sono consultati regolarmente lungo il percorso con altri partner del G7 su una serie di questioni. Quindi c’è una relazione buona e produttiva. Il presidente Biden non vede l’ora che inizi la discussione”.
Nel frattempo, a Roma, nel primo pomeriggio, si è svolta nella sala Verde di Palazzo Chigi , la cabina di regia del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con all’ordine del giorno l’esame preliminare della proposta di revisione complessiva del Piano, inclusiva del nuovo capitolo RepowerEu, al termine della quale il ministro per gli Affari Europei, la Coesione, il Sud e il Pnrr, Fitto ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha dichiarato: “Dalla riunione è emersa la difficoltà evidente di completare tutti gli interventi entro il 30 giugno 2026 . Non stiamo eliminando nulla, stiamo riorganizzando tutto cercando le modalità per utilizzare bene le risorse. Stiamo mettendo in salvaguardia gli interventi che rischiano di non essere spesi con un adeguamento dei progetti e una tempistica giusta. Stiamo evitando di trovarci tra un anno con la Commissione europea che ci revoca i soldi. La proposta di modifica che mettiamo in campo interessa 144 misure. Ci sono modifiche formali e riprogrammazione di risorse all’interno della stessa misura. Nella revisione del Pnrr che sarà poi sottoposta alla commissione Ue sono previste “misure che si propone di definanziare dal Pnrr e di salvaguardare attraverso la copertura con altre fonti di finanziamento, come il piano nazionale complementare al Pnrr e i fondi delle politiche di coesione. Si tratta di 9 misure per un ammontare di 15,9 miliardi di euro. La quota di risorse aggiuntive REPowerEU a fondo perduto destinate all’Italia è pari a 2,76 miliardi di euro. Inoltre il governo intende utilizzare la quota del 7,5% delle risorse delle politiche di coesione 2021-2027,già destinate a obiettivi assimilabili a quelli del REPowerEU” Nell’ambito del Repower c’è una scelta forte del governo, voglio ringraziare non formalmente tutti i colleghi ,perché c’è un lavoro di squadra e un lavoro coordinato con tutti i singoli ministeri che ha messo in campo un ambizione seria sulla sostenibilità energetica e ambientale del paese, per un grande progetto che di una prospettiva forte e che si inserisce perfettamente nelle linee di politica internazionale che il premier Meloni nei giorni scorsi ha indicato nell’avvio del piano Mattei. Uno dei punti più qualificanti del Piano REPowerEU riguarda l’Ecobonus, dedicata espressamente alle abitazioni private”. La misura avrà una dotazione di 4 miliardi di euro. E’ quanto emerge dalla sintesi diffusa durante la conferenza stampa. “La misura andrà in supporto delle famiglie a basso reddito, in passato rimaste escluse dagli interventi di efficientamento delle abitazioni – si legge nella sintesi – e si basa sulle consuete detrazioni fiscali, ma, a differenza del passato, con vincoli stringenti che le renderanno disponibili solo alle fasce a basso reddito. La misura degli Asili Nido è stata rafforzata per un ammontare complessivo di ulteriori 900 milioni” ha aggiunto il ministro degli Affari Europei. La misura è stata penalizzata dall’incremento dei costi delle materie prime e da criticità emerse nei vari bandi ,per cui la misura è stata rafforzata per l’ammontare complessivo di 900 milioni di euro, necessari per indire un nuovo bando e per conseguire il target finale, in linea con gli orientamenti della Commissione. Nel solco delle parole del Presidente Mattarella auspico un periodo differente di confronto che possa essere utile nell’interesse del Paese, che non provochi la contrapposizione tra il governo e l’opposizione. Martedì sarò in Parlamento per avviare un dibattito costruttivo sul Pnrr” .
Secondo quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo alla Camera, il 1°agosto nell’Aula di Montecitorio è prevista la relazione sul Pnrr da parte del ministro Fitto , mentre mercoledì arriverà alla Camera il Dl infrazioni Ue. Si attende poi il via libera alla Delega fiscale da parte del Senato.
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha poi pubblicato una nota nella quale sono state confermate le dichiarazioni del ministro Fitto: “Il Mit ha presentato questo pomeriggio in Cabina di Regia una proposta che riguarda la rimodulazione di parte dei progetti del Pnrr di propria competenza. Nessuna rimodulazione finanziaria, invece, ha riguardato investimenti di competenza dei Comuni. Si tratta di modifiche riguardanti aspetti tecnici: gli oltre 39 miliardi di risorse finanziarie da destinare alle infrastrutture e ai sistemi di trasporto saranno interamente spesi, come da programma. In più il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha avanzato, tramite i propri uffici, proposte per ottenere ulteriori 2 miliardi di finanziamenti per rafforzare le misure a supporto delle perdite idriche, del trasporto rapido di massa e dei treni intercity. Inoltre, sui fondi Repower-EU, il Mit ha chiesto fondi aggiuntivi per 1,5 miliardi per l’efficientamento energetico nelle case popolari, 400 milioni per elettrificazione delle banchine nei porti per ridurre le emissioni inquinanti e 600 mln per nuovi vagoni per i treni pendolari e il trasporto pubblico locale. Escluse dal PNRR perché realizzabili con tempi non più compatibili con la scadenza del 2026 la tratta ferroviaria Roma-Pescara, due lotti della Palermo-Catania e una parte degli investimenti per l’ERTMS (European Rail Traffic Management System). Le risorse saranno utilizzate su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania. Salvini ha impegnato gli uffici del dicastero di Porta Pia affinché tutte le opere non ricomprese nel PNRR ma ritenute strategiche siano contestualmente finanziate da altri programmi”.
Positiva, la reazione della UE, con un portavoce della Commissione Ue che, in merito alla presentazione della bozza del nuovo Pnrr italiano, ha riferito all’Ansa: “Accogliamo con favore l’accordo raggiunto nella Cabina di Regia italiana sul documento che delinea la revisione del piano italiano di ripresa e resilienza, incluso il nuovo capitolo RePowerEu. Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità italiane e continuiamo le nostre discussioni tecniche costruttive sul piano rivisto. Attendiamo di ricevere la presentazione formale delle modifiche al piano entro la fine di agosto”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, invece, a Montecitorio, all’indomani del ritiro dell’emendamento soppressivo di Maggioranza ieri in Commissione Lavoro, il capogruppo di FdI , Foti, intervenendo in Aula sull’esame della proposta di legge sul salario minimo, presentato dalle Opposizioni(ad eccezione di Italia Viva), con la prima firma del Presidente del M5S, Conte, ha annunciato che “Il centrodestra ha depositato una sospensiva e ha chiesto 60 giorni per poter avere il tempo di formulare una proposta unitaria del centrodestra”.
Al termine del dibattito in Aula, è stato deciso che la proposta di sospensiva sarà messa al voto la settimana prossima.
Se i partiti di Maggioranza, scettici di fronte all’introduzione di un salario minimo legale, insistono su un eventuale obbligo di estensione dei contratti collettivi nazionali maggiormente applicati a tutti i settori, con il capogruppo della Lega Molinari, che ha lanciato l’ulteriore proposta di differenziare gli stipendi in base al territorio, adottando le “gabbie salariali”, ovvero una soglia minima adeguata all’Istat in base al costo della vita in diverse città italiane, soddisfatta si è detta dall’ Opposizione la segretaria del Pd, Schlein, che ha sottolineato come: “Il Pd abbia capovolto l’agenda politica e portato finalmente la destra a parlare di lavoro”, dicendosi “pronta a discutere, ma avendo come base il testo presentato dalle opposizioni”.
In Senato, invece, via libera definitivo con 102 voti favorevoli , 69 contrari e nessun astenuto, alla fiducia posta dal governo, tramite il ministro della Protezione civile e delle Politiche del Mare, Musumeci, sul Dl alluvione (per gli eventi alluvionali che hanno interessato l’Emilia Romagna , la Toscana e le Marche dal 1° maggio), già approvato dalla Camera.
In ultimo, in ambito economico, la Banca Centrale Europea ha comunicato la sua decisione di alzare nuovamente i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%, in quanto “L‘inflazione continua a scendere, ma ci aspettiamo che resti ancora troppo alta per troppo tempo”.
Il Consiglio direttivo della Bce ha fatto sapere di essere determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine, mentre la Presidente Lagarde ha anticipato che “A settembre vi sarà una pausa o nuovo rialzo dei tassi, ma di certo non un taglio”.
Per il Presidente dell’Associazione bancaria italiana, Patuelli: “Il tempo verificherà l’efficacia e le conseguenze dirette ed indirette del preannunciato aumento di 25 centesimi dei tassi decisi oggi dalla Bce che, a sorpresa, ha deciso anche di azzerare la remunerazione per le banche della riserva obbligatoria che in precedenza era del 3,5%”, ma questa decisione avrà delle conseguenze e da ora costerà alle banche, così come è stata ed è onerosa la decisione della Bce dell’autunno scorso di rendere significativamente costosa la residua liquidità concessa dalla Bce alle banche attraverso i piani di finanziamento a lungo termine Tltro”.
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