di Federica Marengo mercoledì 20 marzo 2024
-All’indomani delle sue Comunicazioni al Senato , in vista della partecipazione al Consiglio UE del 21 e del 22 marzo, stamane, la Presidente del Consiglio Meloni , con accanto i due Vicepremier e ministri , Salvini e Tajani, ha tenuto queste ultime anche alla Camera , al termine del dibattito generale dei Deputati e dalle Deputate.
La Premier ha iniziato il suo intervento in replica, ricordando tra gli applausi la giornalista Ilaria Alpi e l’operatore del Tg3 Miran Hrovatin , uccisi in Somalia, il 20 marzo del 1994, mentre conducevano un’inchiesta. In merito, la Presidente del Consiglio ha detto: “Ricorrono i 30 anni dall’agguato che ha spezzato le loro vite. Ilaria Alpi è una delle donne che ho citato nel mio discorso di insediamento alle Camere, il suo coraggio è il coraggio delle donne italiane e a lei dobbiamo essere tutti grati, in particolare, le donne”.
Poi, replicando sul tema della guerra in Ucraina, ha detto: “Ho sentito parlare di una posizione non chiara del governo. Penso che oggettivamente non sia sostenibile la tesi per cui la posizione del governo italiano al cospetto mondo non si a chiara in tema Ucraina: penso sia chiaro a tutti, salvo alcuni all’interno quest’aula, che grazie al fatto che al governo c’è la maggioranza di centrodestra l’Italia è una nazione che rispetta gli impegni. Non possiamo dire che sarebbe la stessa cosa nel caso in cui al governo ci fosse l’attuale opposizione. Quello che oggi si chiama stallo è un equilibrio che consente all’Ucraina di resistere che è la precondizione per cercare di garantire dei negoziati. Putin durante il G20 sosteneva una tesi del tipo: noi vorremmo la pace ma gli altri non la vogliono gli altri e gli ho risposto. È molto facile, ritiri le truppe è avrà la pace come lei ha voluto la guerra. Per questo continuo a ritenere che quello che stiamo facendo è propedeutico a una pace a meno che non si intenda l’idea che è meglio vivo sotto una vita dura, ma su questo non sono d’accordo, è una posizione che fa strali di secoli di storia europea. Mi si dice di parlare con Orban e con Salvini per chiarire il sostegno all’Ucraina in entrambi i casi contano le decisioni e i voti. Il governo italiano ha una posizione chiara e in Ue e tra le altre cose siamo riusciti a garantire la revisione del bilancio pluriennale che consente di sostenere l’Ucraina per i prossimi 4 anni. Quando io parlo con le persone con cui ho buoni rapporti porto a casa dei risultati”, e ha esortato i parlamentari del Pd a fare altrettanto con il M5s sull’Ucraina.
Per quanto riguarda il Medio Oriente, invece, la Premier , rispondendo a un’istanza del segretario di Sinistra italiana e co-portavoce di AVS, Fratoianni, si è detta in disaccordo con quest’ultimo riguardo al tema del ripristino immediato dei fondi a Unrwa, sottolineando: “Finché non è stata fatta piena luce sull’utilizzo delle risorse, non si deve fare questo errore. Non significa non occuparsi dei civili a Gaza: mentre noi sospendiamo i fondi a Unrwa, altre associazioni operano, abbiamo trasferito 20 milioni di euro a Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. E oggi stiamo per stanziare ulteriori risorse per Food for Gaza per coordinare meglio gli aiuti”.
Inoltre, la Presidente Meloni, ha ribadito: “È importante ricordare chi ha scatenato il conflitto. ma penso anche ci siano alcune cose che vanno fatte. Sulle quali anche l’Italia cerca di avere una posizione chiara. Particolarmente per quello che sta accadendo a Gaza. Temiamo un crescente isolamento di Israele. Anche nell’interesse di Israele occorre ribadire con chiarezza la nostra contrarietà a un’operazione militare di terra a Rafah che potrebbe avere effetti catastrofici. Bisogna avviare soluzioni concrete per una soluzione strutturale della questione palestinese, nello scorso consiglio europeo non è stato possibile arrivare a conclusioni chiare, c’erano molte divergenze sul punto. L’impegno italiano deve essere quello di fare in modo che il consiglio europeo possa terminare con una posizione chiara su questa materia. Continuiamo a lavorare a un prolungato cessate il fuoco per il rilascio incondizionato degli ostaggi, ad aiuti umanitari massicci. Mi dispiace di non aver sentito il riferimento ai civili israeliani in diversi interventi che ci sono stati nell’Aula”.
Infine, la Premier ha rilevato : “Una grave e preoccupante ondata di antisemitismo , anche nella nostra opinione pubblica”, aggiungendo di considerare “preoccupante” in particolare “che il Senato accademico dell’Università di Torino scelga di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele. E lo faccia dopo un’occupazione da parte dei collettivi. Se le istituzioni si piegano a questi metodi rischiamo di avere molti problemi”.
In chiusura del suo intervento poi, la Presidente del Consiglio Meloni, in merito al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha detto: “Sull’erogazione dei fondi europei di Next generation Eu in base al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) presentato da Roma, fortunatamente non sta andando come qualcuno temeva o forse sperava e quello che mi stupisce è che, invece di essere contenti che l’Italia sta facendo bella figura, vi dispiaccia”.
Dure, le Opposizioni di centrosinistra, nel corso del dibattito in Aula a Montecitorio. La segretaria del Pd, Schlein ha detto: “Abbiamo sempre sostenuto che sia doveroso sostenere con ogni forma di supporto il popolo ucraino”, precisando ,però, che “i democratici sono contrari alla proposta francese di inviare truppe sul campo” e auspicano “una pace giusta e duratura che restituisca libertà e autonomia agli ucraini”.
Il presidente del M5S, Conte, invece, rivolgendosi alla Presidente Meloni, ha sottolineato: “Lei ,oggi, si presenta senza soluzioni, non vuole inviare le truppe in Ucraina, non vuole trattare con Putin, non vuole partecipare a un tavolo di pace, ha messo l’Italia in un vicolo cieco. Negoziare le migliori condizioni per l’Ucraina è l’unico modo per evitare la terza guerra mondiale. Gli italiani non vogliono la terza guerra mondiale dove lei ci sta portando; che cosa ne è della scommessa che ha fatto sulla vittoria militare contro la Russia? Che cosa abbiamo prodotto con questa strategia? Morti, distruzione, indebitamento degli italiani. E lei ha guadagnato un bel bacio sulla testa per la fedeltà che ha dimostrato nei confronti di Washington. Lei si presenta senza soluzioni: non vuole inviare le truppe in Ucraina, non vuole trattare in Ucraina e non vuole nemmeno un negoziato. Dobbiamo inviare le nostre truppe per una vittoria militare? Lei ci porterà a questo quando gli Usa decideranno che questa sia la soluzione. Ha messo l’Italia in un vicolo cieco. Perché non ha voluto riconoscere che negoziare le migliori condizioni dell’Ucraina è l’unico modo per sfuggire alla terza guerra mondiale? Tiri fuori il coraggio! Renda l’Italia protagonista per una via d’uscita”.
Riguardo alla guerra in Medio Oriente, poi, ha chiesto: “Ci dica quando si attiverà per porre fine alla carneficina che ha portato finora a oltre 30 mila morti. Mi vergogno della copertura che fino dall’inizio ha offerto al governo Netanyahu addirittura con l’astensione all’Onu sul cessate il fuoco”.
Alla fine del dibattito, si sono svolte le votazioni sulle risoluzioni, le stesse presentate ieri da Maggioranza e Opposizioni al Senato. Approvata, la Risoluzione della Maggioranza e parti delle risoluzioni presentate da Italia viva e Azione, sulle quali l’esecutivo ha espresso parere favorevole; le altre risoluzioni, invece, sono state respinte.
A seguire, dopo le Comunicazioni alla Camera , la Premier Meloni si è recata al Quirinale per il consueto pranzo che precede il Consiglio europeo.
Presenti al Colle, dove questa mattina si è svolta la Cerimonia di consegna delle onorificenze ai cittadini che si sono distinti per atti di eroismo e impegno civile , insieme alla Presidente del Consiglio , il ministro della Difesa, Crosetto, degli Esteri, Tajani, degli Interni, Piantedosi, dell’Economia Giorgetti, dell’Agricoltura Lollobrigida, degli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Fitto, e il ministro delle imprese e del made in Italy ,Urso e i sottosegretari Mantovano e Fazzolari.
Nel pomeriggio, si è svolto a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri nel corso del quale sono stati approvati alcuni provvedimenti, tra i quali: la riforma del Testo unico sugli audiovisivi, contenente norme che hanno recepito in parte le osservazioni delle commissioni Cultura e Trasporti e Telecomunicazioni della Camera.
Il Consiglio dei ministri poi, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy Urso, ha anche deliberato l’approvazione del contratto nazionale di servizio tra il Ministero e la Rai, per il periodo 2023-2028, in merito al quale si legge nel Comunicato pubblicato da Palazzo Chigi: “L’approvazione fa seguito alla delibera con la quale l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha approvato le linee-guida per il quinquennio 2023–2028. Sulla base di queste, il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha predisposto lo schema di contratto, che ha ricevuto il parere favorevole, con alcune condizioni, della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Il nuovo contratto contiene, tra l’altro, una regolamentazione specifica in materia di “inclusione sociale e culturale”, con obiettivi tesi allo sviluppo dei servizi e delle trasmissioni nel linguaggio dei segni (LIS) e alla promozione e realizzazione, anche con nuovi format, della cultura della sussidiarietà e del terzo settore”.
Impugnata poi la legge di Stabilità della Regione Abruzzo “in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di governo del territorio, violano l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione”.
Infine, si legge ancora nel Comunicato di Palazzo Chigi, “Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, ha deliberato di assegnare il titolo di Capitale italiana del libro, per l’anno 2024. L’assegnazione avviene, sulla base della unanime decisione della giuria, poiché “la proposta rappresenta un miglioramento dell’offerta culturale che si concretizza in un cambiamento significativo, anche nel lungo periodo, in quanto mira all’inclusione sociale con l’utilizzo delle nuove tecnologie e il coinvolgimento dei giovani e delle categorie a rischio di marginalizzazione, diffondendo l’abitudine alla lettura e valorizzando l’immagine sociale del libro. In particolare, il progetto è risultato convincente anche in ragione del contesto storico e geografico, in quanto può costituire un laboratorio di pedagogia, di riscatto culturale, civile e sociale”. Inoltre, su proposta dello stesso Ministro, vista l’intesa raggiunta in Conferenza unificata, il Consiglio dei Ministri ha deliberato il conferimento al Comune dell’Aquila del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2026”.
La Premier, poi, attesa all’avvio delle celebrazioni per il 250° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza , è intervenuta via videomessaggio alla terza edizione del Summit for Democracy, dichiarando: “La democrazia è uno dei pilastri fondativi del pensiero politico europeo e occidentale. Eppure, dall’Antica Grecia ai giorni nostri, la storia europea e occidentale è stata anche una perenne e continua lotta per difendere i valori democratici. Una lotta nata spesso da una condizione: quando un popolo vive per molto tempo in democrazia è portato a credere che la democrazia sia qualcosa di scontato, e non un bene prezioso da difendere da insidie e per cui valga la pena combattere. È quello che stiamo vivendo anche oggi, con l’instabilità a livello internazionale e con le insidie che attraversano i nostri sistemi democratici. Insidie che nascono da fattori diversi, molti di questi fondati su visioni ideologiche. Una di queste ritiene che il popolo non sia sufficientemente maturo per assumere le grandi decisioni, e che per questo la democrazia non può che essere intesa come tale un’oligarchia, il governo di una élite. Un’altra di queste è stata coniata da Roger Scruton, uno dei più grandi filosofi europei, e si chiama “oicofobia”, l’odio per la propria casa.Purtroppo, spesso noi per primi non crediamo più in noi stessi e siamo noi i primi a negare ciò che siamo. E questo ha effetti devastanti, perché come possiamo pensare che le future generazioni crederanno, come noi, nella democrazia se nelle scuole e nelle università si insegna a sottovalutare la nostra civiltà, che pur tra mille difficoltà e periodi complessi, ha fondato la sua identità nei valori di libertà, uguaglianza e democrazia?. Solo se torniamo a credere in noi stessi possiamo dare nuova forza alle nostre democrazie. Solo se torniamo a costruire la nostra cultura invece che cancellarla, possiamo tornare a far appassionare i nostri giovani e renderli protagonisti del futuro. E questo è ciò che ritengo più importante oggi: difendere le nostre democrazie”.
Intanto, sul fronte dei lavori parlamentari, via libera del Senato, con 81 voti favorevoli, 20 contrari e 32 astenuti ,al Decreto sulla realizzazione delle opere infrastrutturali per i Giochi olimpici e paralimpici di Milano-Cortina 2026. Tra i voti a favore , quelli della Maggioranza; si sono astenuti , invece, Pd, Iv, Az, mentre voto contrario è stato espresso da M5s, Avs.
©Riproduzione riservata