di Federica Marengo martedì 28 dicembre 2021

-La variante Omicron non sembra allentare la presa e ad oggi sono circa due milioni e mezzo gli italiani in isolamento per aver contratto il virus o per essere entrati in contatto con un positivo.
Un numero, destinato nelle prossime settimane a crescere, vista la rapidità di diffusione della variante, isolata in Sudafrica lo scorso 26 novembre e arrivata in Europa nel giro di poche settimane. Così, le Regioni, guidate dai Presidenti Fedriga (Conferenza delle Regioni e Friuli Venezia Giulia) e Zaia (Vento), con la sponda dei Presidenti Toti (Liguria) e Fontana (Lombardia), hanno chiesto al Governo di rivedere le regole relative alla quarantena, in quanto le attuali in vigore non terrebbero conto della terza dose e della variante Omicron, proponendone la riduzione da 7 a 3 o a 5 giorni oppure l’eliminazione per i vaccinati con booster che siano entrati in contatto con un positivo.
Tuttavia, a decidere di un eventuale riduzione dei tempi , sulla base dei dati relativi all’andamento della curva epidemiologica , saranno gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico, nel corso della riunione convocata dal Governo per domani, che prelude al Consiglio dei Ministri in cui la decisione degli scienziati verrà ratificata dall’Esecutivo.
Esecutivo ,all’interno del quale si registra un comune intento di modificare le regole sulla quarantena, seppure con diverse sfumature: infatti, se il Sottosegretario alla Salute, Costa sostiene che per i vaccinati con booster entrati in contatto con un positivo si debbano ridurre gli attuali sette giorni di quarantena (per i non vaccinati sono dieci), il collega Sileri sembra più prudente.
D’accordo con una riduzione dei tempi per i vaccinati con terza dose anche il centrodestra , con Forza Italia che auspica una riduzione dei tempi per evitare un blocco produttivo del Paese.
Sulla stessa linea, il centrosinistra, ma a condizione , per il Ministro del Lavoro Orlando (cui Confesercenti chiede la proroga del blocco della Cassa integrazione per il settore Turismo, duramente provato dalla pandemia e dalle disdette causa Omicron, in scadenza per 200 mila lavoratori, il 31 dicembre ), che ciò avvenga in sicurezza e che si imprima un’ulteriore stretta o introducendo l’obbligo vaccinale o il lockdown per i non vaccinati. Concordi con la modifica anche Italia Viva e il M5S.
Critica sulla gestione della pandemia da parte del Governo, invece, la Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, che, via Social, ha commentato: “Le mancanze del governo sono evidenti e la sua strategia continua ad essere confusa e fallimentare. A subirne le conseguenze sono sempre gli italiani e questo non è più accettabile. Da un anno e mezzo FDI parla di areazione meccanica controllata negli edifici pubblici per contenere il contagio. Il Governo non ci ha ascoltato, la sinistra ci rideva in faccia: pochi giorni fa l’appello dell’Oms e ora dei pediatri del Lazio. Adesso l’Esecutivo si sveglierà?”.
Intanto, il ministro dell’Istruzione Bianchi, ai microfoni di Sky Tg24 ha confermato che al termine della vacanze natalizie gli studenti faranno regolare ritorno in aula in presenza, ma che, in caso di focolai , saranno i Presidenti di Regione e i sindaci a predisporre chiusure isolate. Inoltre, il titolare del dicastero di Viale Trastevere, ha affermato, in merito al Green Pass per gli studenti, come “non sia stato posto il tema”, esortando i genitori a vaccinarsi e a vaccinare i bambini : “Il personale della scuola è vaccinato al 95%, più coloro che sono guariti dal Covid, i ragazzi tra i 16-19 anni vaccinati sono oltre l’86%, tra i 12-15 anni il 75%. Ora tutta la nostra attenzione è riversata sui bambini più piccoli”.
I Presidi, però, nelle ultime ore, tramite il Presidente dell’Associazione Nazionale, Giannelli, hanno lanciato l’appello alle autorità sanitarie, affinché riconsiderino l’utilizzo a scuola sia per il personale scolastico che per gli studenti delle mascherine Ffp2, in passato sconsigliate dal Cts, ma che ora, già previste per Decreto sui mezzi pubblici e nei luoghi culturali, teatri e cinema, stadi e palazzetti dello sport al chiuso, potrebbero essere necessarie, viste le peculiarità della nuova variante Omicron. Richiesto anche il potenziamento delle operazioni di tracciamento e l’impiego dei tamponi, per cui il Governo sta valutando l’introduzione di prezzi calmierati, come per le mascherine.
Quanto ai lavori parlamentari, dopo il rifiuto della Commissione Finanza a esprimere il parere sulle proposte di modifica presentate dai partiti ,in segno di protesta per la contrazione dei tempi di discussione della Manovra, la Commissione Bilancio della Camera ha votato questa mattina il mandato al relatore, respingendo 213 emendamenti sui 400 presentati, mentre i gruppi parlamentari hanno approvato in maniera trasversale ordini del giorno sulla rottamazione delle cartelle fiscali da portare all’Assemblea.
La legge di Bilancio è dunque giunta in Aula, a Montecitorio, alle 14:00, dove è iniziata la discussione generale e dove è stata posta dal Governo, la questione di fiducia, che dovrebbe essere votata nella giornata di domani. Poi, il 30 dicembre, l’esame degli ordini del giorno e , infine, l’ok definitivo.
Tra le misure principali in ambito “Green”: l’istituzione di un fondo presso il Ministero dello Sviluppo Economico per il sostegno alla transizione industriale: 150 milioni di euro dal 2022, per favorire l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee. Nel 2022, infatti, viene prorogato con 2 milioni di euro il credito d’imposta al 15% per l’innovazione tecnologica finalizzata alla transizione ecologica o all’innovazione digitale 4.0. Per il 2023 al 10% nel limite massimo annuo di 4 milioni di euro e, per i periodi d’imposta 2024 e 2025, al 5% sempre entro i 4 milioni. Rinnovata anche la “Garanzia Green” con nuovi stanziamenti per il 2022, pari a 565 milioni destinate alla copertura delle garanzie sui finanziamenti a favore di progetti del Green New Deal, per un impegno massimo della Sace pari a 3 miliardi.
Nell’ambito delle misure sul Lavoro e del programma di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL), la possibilità di sottoscrivere accordi fra autonomie locali, soggetti pubblici e privati, enti del terzo settore, associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, per realizzare progetti formativi e di inserimento lavorativo nei settori della transizione ecologica.
Per la lotta al cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, un fondo per “la strategia di mobilità sostenibile”, con 2 miliardi dal 2023 al 2034, volto a finanziare il rinnovo del parco autobus locale, l’acquisto di treni ad idrogeno, la realizzazione di ciclovie, lo sviluppo del trasporto merci su ferro, l’adozione di carburanti alternativi per navi ed aerei e il rinnovo dei mezzi per l’autotrasporto. Oltre 1 miliardo e mezzo viene inoltre stanziato nei prossimi 15 anni per le metropolitane di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino, mentre dal 2022 al 2036, 3,35 miliardi sono destinati agli interventi di adeguamento delle strade.
Infine, sempre per l’Ambiente, istituito il “Fondo italiano per il clima”, con una dotazione di 840 milioni di euro all’anno dal 2022 al 2026 e di 40 milioni dal 2027. Obiettivo : il raggiungimento dei target stabiliti negli accordi internazionali ai quali l ‘Italia ha aderito. Per l’attuazione delle misure previste dal programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico, sono stati stanziati 50 milioni nel 2023, 100 milioni nel 2024, 150 milioni nel 2025 e 200 milioni annui dal 2026 al 2035. Per la rimessa in efficienza delle opere idrauliche e lo scorrimento dei fiumi , stanziati invece 5 milioni per ciascun anno dal 2022 al 2024.
Il ripristino delle opere di depurazione delle acque e degli impianti di monitoraggio delle acque, richiederà 15 milioni nei prossimi tre anni. Dal 2023 al 2027, saranno poi stanziati 50 milioni l’anno per interventi di protezione civile connessi alle calamità naturali e 150 milioni nel triennio 2022-2024 saranno riservati alla lotta agli incendi.
Per l’apertura dei centri per la preparazione e il riutilizzo saranno stanziati 6 milioni per il 2022 e il 2023.
Soddisfatta, la Maggioranza, anche se sul tavolo resta la questione del contenimento del caro bollette di luce e gas, sulla quale il segretario della Lega, Salvini ha sollecitato il Premier Draghi all’apertura di un tavolo prima del Consiglio dei Ministri che dovrebbe tenersi giovedì e che potrebbe varare ulteriori provvedimenti rispetto a quelli già messi in campo nella Legge di Bilancio (stanziati 4 miliardi per il sostegno di famiglie e imprese, tagliata l’Iva sul gas e introdotta la possibilità di rateizzare i pagamenti).
Negativo, invece, il giudizio dell’Opposizione di Fratelli d’Italia che ha lamentato la strozzatura dei tempi di discussione (così come l’Opposizione di Alternativa c’è) e uno scarso intervento sul taglio del cuneo fiscale, evidenziato anche dal Presidente di Confindustria Bonomi, che , in un’intervista a Il Messaggero, ha dichiarato : “La Manovra è un’occasione persa. Legge di bilancio e decreto fiscale non vanno nella giusta direzione. Manca qualcosa. La battaglia dei partiti impegnati ciascuno a mettere le proprie bandierine ha impedito un energico taglio contributivo del cuneo fiscale, mentre è venuto meno il patent box, i crediti destinati alla ricerca, una maggiore spinta alla sburocratizzazione ed è stata depotenziata Industria 4.0”.
Nel frattempo, a proposito della riforma dell’Irpef , introdotta in Manovra, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, rifacendo i conti, ha rilevato che la riduzione delle aliquote Irpef da 5 a 4 ,con revisione di cinque scaglioni e detrazioni, avvantaggerebbe i redditi medio alti. I risparmi per 264 euro medi all’anno varrebbero per 27,8 contribuenti e riguarderebbero pensionati e lavoratori dipendenti.
Dal 1°gennaio, il risparmio in busta paga riguarderà le classi di reddito tra i 42 mila euro e i 54 mila euro annui, seguita dalla fascia 54 mila euro-78 mila.
Novità per il 2022, introdotta dal Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020, il passaggio del tetto all’uso del contante da 2000 euro a 1000.
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