di Federica Marengo martedì 25 luglio 2023
-Alla vigilia del suo viaggio negli Stati Uniti ,fissato per il 27 luglio, per incontrare a Washington il Presidente Biden e confrontarsi sui principali dossier di geopolitica e di economia, quali: la guerra in Ucraina, lo sviluppo nel Nord Africa e la lotta all’immigrazione illegale e la relazione commerciale dell’Italia con la Cina (rinnovo o meno degli accordi sulla Via della Seta), questa mattina, la Presidente del Consiglio Meloni ha rilasciato un’intervista alla trasmissione radiofonica Nonstopnews su RTL.102.5, nella quale ha toccato vari temi, partendo però dalla solidarietà espressa alle popolazioni colpite dal nubifragio che nella notte si è abbattuto sul lombardo , causando la morte di una persona. A tal riguardo, la Premier ha detto: “Quanto sta accadendo in queste ultime ore ci pone davanti a una realtà critica, una realtà climatica imprevedibile che comporta, al di là dell’emergenza, la messa in sicurezza del territorio che è la nostra priorità. Tutto quello che potevamo impegnare , è stato impegnato. C’è ora il grande tema della messa in sicurezza, che richiede molte risorse che non portano consenso immediato”.
Poi, in merito al risultato elettorale in Spagna, che ha visto affermarsi il partito Popolare (di centrodestra), anche se nel quadro di una maggioranza non netta, e sulla riforma costituzionale del Presidenzialismo o del Premierato, ha spiegato: “Sul voto in Spagna ho letto molte ricostruzioni. Il risultato di Vox era atteso in questo contesto. Il dato che esce è che il centrodestra cresce molto in Spagna, come avviene in Italia. Vedremo e auguro agli spagnoli di formare un governo al più presto. Con la Spagna siamo molto vicini, ma mi fa sorridere la sinistra italiana che si consola con il pareggio della sinistra spagnola. Manca un anno alle elezioni europee e tutte le ricostruzioni che si fanno mi sembrano campate in aria. L’obiettivo è quello di fare crescere i conservatori europei e in questo il contributo di Fratelli d’Italia è significativo. Poi vedremo il da farsi, ma si decide dopo avere visto i risultati non prima. Anche in Spagna non basta vincere solo le elezioni per essere certi di avere un Governo. Un problema che abbiamo avuto spesso in Italia, ciò ha comportato una fragilità istituzionale che diventa debolezza della politica. Vogliamo arrivare a proporre una riforma costituzionale: gli italiani decidono chi governa la nazione, chi vince le elezioni deve avere la possibilità di Governare cinque anni. L’elemento della stabilità non è stato spesso compreso in questi anni. Ad esempio in Germania abbiamo avuto tre cancellieri, in Italia non conto i Governi. In Italia i politici sono più scarsi? No. C’è qualcosa che non funziona”.
Ancora, sulla riforma fiscale, ha evidenziato: “La riforma del fisco sarà approvata nelle prossime due settimane. Una riforma generale attesa da decenni. Siamo intervenuti varie volte ma mai in modo così organico. Da una parte vogliamo abbassare le tasse e dall’altra costruire un rapporto diverso tra Stato e cittadini, di fiducia reciproca, tra Fisco e contribuenti. Saremo molto rigidi in tema di lotta all’evasione fiscale, lavorando sulla fiducia. Siamo consapevoli di una pressione fiscale eccessiva che grava su cittadini e imprese. L’obiettivo che ci siamo dati è di alleggerirlo in modo generalizzato”.
Quanto al tema del salario minimo fissato per legge, la Presidente Meloni, seppur perplessa, ha confermato la disponibilità nei confronti dell’opposizione ad un confronto: “Sono incuriosita dall’opposizione, che è stata al governo per 10 anni e scopre che c’è il problema del salario e del precariato e lo considera un problema del governo che c’è da nove mesi e non delle politiche precedenti. Si figuri se qualcuno che ha l’obiettivo di abbassare le tasse sul lavoro non capisce il problema dei salari in Italia. Voglio tranquillizzare tutti, nessuno più di me si rende conto di quanto il problema sui salari c’è, noi ci abbiamo lavorato. Il salario minimo è un bel titolo, funziona come slogan, ma nella applicazione rischia di creare problemi. Per questo ho dubbi. se noi immaginiamo un salario minimo a 9 euro, ci sono dei contratti collettivi nazionali che prevedono un salario più alto e quindi diventa un problema al ribasso sul salario dei lavoratori. La necessità, quindi, è quella di “trovare una soluzione per quei lavoratori che non sono coperti dai contratti collettivi, senza abbassare il salario agli altri. Ho letto gli appelli di Calenda, c’è una opposizione che si pone in modo responsabile, serio, garbato, non pregiudiziale. È giusto dare un segale, indipendentemente dal fatto che poi troveremo una soluzione al problema. Apriremo il confronto e cercheremo di capire se c’è una soluzione”.
In merito allo sciopero autunnale, in dissenso con la Legge di Bilancio,(al momento però ancora non scritta dal Governo), annunciato dal segretario della Cgil Landini, la Presidente del Consiglio, Meloni, ha sottolineato: “Si tratta di una opposizione pregiudiziale. È contro la legge di bilancio quando ancora la legge di bilancio non c’è. Questo mi tranquillizza. Tutti possono vedere come non ci sia una opposizione nel merito, ma figlia di un pregiudizio, che rispetto ma di cui almeno non devo preoccuparmi più di tanto nel merito”.
Infine, dopo essersi soffermata sulla svolta e il cambio di passo in UE sulla gestione delle politiche migratorie, ulteriormente sancito dalla Conferenza del Mediterraneo di domenica scorsa, riguardo alla guerra in Ucraina, in vista della sua visita alla Casa Bianca del 27 luglio, ha detto: “Il fatto che l’Occidente sia unito” nel sostegno a Kiev “è una buona notizia. Noi continuiamo a lavorare a 360 gradi per favorire una soluzione diplomatica del conflitto tra Russia e Ucraina, anche se io su questo sono sempre stata chiara: non mi piace la propaganda fatta su queste materie. Non credo che il tema pace si possa confondere con l’ipotesi di una invasione, quindi continuo a ritenere che il modo più serio per favorire un tavolo negoziale per favorire un tavolo negoziale per la soluzione del conflitto alla fine è sostenere l’Ucraina”.
Più tardi, poi, la Premier Meloni, ha commentato via Social il rialzo delle stime di crescita dell’Italia per il 2023 previsto dal Fondo Monetario Internazionale, secondo cui il Pil italiano ,nel 2023, crescerà dell’1,1% dal precedente 0,7% , abbassando invece la stima sul 2024 a +0,9% dal precedente +1,1%, e registrando una crescita maggiore rispetto a Francia e Germania.
La Presidente del Consiglio ha quindi sottolineato: “Le stime a rialzo del Fondo Monetario Internazionale sul Pil dell’Italia confermano l’efficacia della politica economica del Governo e ci spronano ad andare avanti su questa strada e fare ancora meglio. L’Italia nel 2023 crescerà più di Germania e Francia e più della media dell’eurozona. Sono risultati che costituiscono la base per la prossima legge di Bilancio, alla quale stiamo già lavorando. In uno scenario complesso continueremo a coltivare la linea dello sviluppo e della prudenza, dello slancio e della stabilità dei conti. L’Italia dimostra di essere resistente e dinamica. Le imprese e le famiglie hanno dato una risposta straordinaria”.
In serata, infine, l’incontro a Palazzo Chigi con la Premier del Bangladesh, Sheikh Hasina, per discutere del rafforzamento del rapporto bilaterale con l’India, nell’ambito della gestione dei movimenti migratori, favorendo i flussi regolari e contrastando le attività criminali dei trafficanti e dell’incremento ulteriore dello sviluppo degli investimenti e degli scambi commerciali, della cultura, della sicurezza energetica e della cooperazione nel settore della difesa.
Spazio , poi, anche al tema della sicurezza alimentare, in riferimento al secondo Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari Sostenibili presso la FAO, al quale ieri sono intervenute sia la Presidente Meloni che la Premier Hasina, soffermatesi poi sugli sviluppi e sulle ripercussioni della crisi russa e sulla situazione nell’Indo-Pacifico.
Sottoscritti tra Italia e Bangladesh un Programma Esecutivo di Collaborazione Culturale ed un Memorandum d’Intesa sulla cooperazione in ambito energetico.
Intanto, alla luce del maltempo che si è abbattuto sul Nord d’Italia, in particolare sulla Lombardia, ma anche sul Friuli-Venezia-Giulia e degli incendi che imperversano al Sud, tra Sicilia, Calabria e Puglia ,il ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Musumeci, alla vigilia di un possibile Consiglio dei Ministri ,che potrebbe tenersi domani, nel quale dovrebbe essere approvato un decreto per dichiarare lo stato di emergenza in varie Regioni, ha dichiarato: “Ho aggiornato il Presidente del Consiglio sulla situazione complessiva da Nord a Sud e tutti e due abbiamo concordato come la priorità nellʼagenda di governo debba essere da oggi in poi la messa in sicurezza del territorio nazionale. Le risorse vanno destinate innanzitutto alla sicurezza del territorio e nel territorio. Tutto il resto diventa secondario perché il diritto alla vita non conosce competizioni. Ciò che sta avvenendo nelle ultime ore , l’Italia divisa in due , ci dimostra come lo sconvolgimento climatico debba far ripensare anche all’approccio che nella programmazione e nella pianificazione tutti dobbiamo avere, dai comuni al governo nazionale. Quello che accade è imprevedibile nella misura e nelle dimensioni. Eravamo abituati alla grandine di 1-2 centimetri, non di 8-10; alle alte temperature ma non ricordo di avere vissuto una giornata in Sicilia a 45 gradi come mi è capitato ieri. Un insieme di elementi atmosferici che rendono davvero difficile non solo la vita degli abitanti, ma anche dei soccorritori”.
In merito, critiche sono arrivate dall’Opposizione al Governo, in particolare dalla segretaria del Pd, Schlein e dal leader dei Verdi e co-portavoce di AVS, Bonelli, per quanto “non è stato fatto in questi mesi”. Accuse, che, però, la Maggioranza ha respinto, sottolineando quanto non fatto sulla messa in sicurezza dei territori dai Governi degli ultimi dieci anni e a livelli di amministrazione locale.
Riguardo all’emergenza caldo e alla protezione della salute di lavoratrici e lavoratori, a fronte della decisione dell’Inps di estendere la Cassa integrazione in caso di temperature superiori ai 35°, nel corso della riunione svoltasi in mattinata alla presenza della Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Calderone, del Ministro della Salute, Schillaci, di Inl, Inps, Inail, Anci, Upi, Conferenza delle Regioni, associazioni datoriali e sindacali, è stato annunciato un provvedimento che estende la possibilità per edili ed agricoltori di chiedere la cassa integrazione ad ore in caso di eventi estremi non evitabili, escludendola dal computo delle settimane del biennio mobile.
Inoltre, sono state illustrate le linee guida del protocollo per la riduzione del rischio di lavoratrici e lavoratori esposti alle alte temperature, elaborate dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal ministero della Salute , alle parti sociali, che procederanno ad una analisi.
Condivisa, in ultimo, l’opportunità di demandare alla contrattazione territoriale il dettaglio dei contenuti delle linee guida a partire da uno schema unico a livello nazionale.
Restando in ambito Lavoro, la discussione sulla proposta di legge delle Opposizioni per introdurre il salario minimo a 9 euro (lordi), dovrebbe essere rinviata all’Aula dove si confronteranno i due schieramenti: quello della Maggioranza, favorevole alla sospensiva per riprendere l’esame del provvedimento dopo la pausa estiva, anche alla luce della disponibilità espressa dalla Premier al confronto (al riguardo, FI ha presentato la sua proposta di legge per contrastare il lavoro povero da discutere a settembre), e quello delle Opposizioni, contrarie alla sospensiva fino all’autunno e pronte a continuare l’esame della proposta di legge anche ad agosto.
La proposta di legge , dunque, sarà discussa in Aula alla Camera, a partire da giovedì 27 luglio. La Commissione lavoro, che si riunirà stasera al termine delle votazioni in Aula, dovrebbe quindi limitarsi ad un breve esame del provvedimento senza però svolgere votazioni sull’emendamento soppressivo presentato dalla Maggioranza (che, però, non sarebbe ritirato), sugli altri emendamenti e sul mandato al relatore.
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